~~E’ una sera come tante altre.
Percorro su e giù la via che ormai conosco a memoria. Ne conosco le rughe dell’asfalto, gli angoli più sudici, l’odore soffocante, le voci alterate dall’alcol e i bossoli delle occasionali sparatorie abbandonati a terra. Cammino con la sigaretta tra le dita, fa freddo ma non posso permettermi di sentirlo, il vestito è attillato ed è stato creato con la stessa quantità di tessuto di una tutina per neonati, cammino e mi faccio vedere perché è così che funziona, perché è così che mi guadagno da vivere.
Vendo sesso, vendo il mio corpo, e sono molto brava a farlo.
Sono cinque anni che vivo così; quattro e mezzo che riesco a guardarmi allo specchio, tre che riesco a sorridermi, e una manciata di mesi che mi sveglio felice. L’essere umano si può abituare a tutto e in fin dei conti questa vita non è poi così squallida, guadagno bene e faccio felici gli altri, certo a modo mio, ma c’è forse un modo sbagliato di farlo?
Cammino e ignoro gli insulti degli uomini che si sentono superiori ai miei clienti solo fingendo di disprezzare quella che sono, quando tra due settimane ci saranno anche loro nel mio letto. Conosco gli uomini, intendo ogni tipo di uomo: e non ce n’è uno che abbia mai detto di no.
Sono bella, so di esserlo, è fondamentale per questo lavoro. Ho gli occhi di un gatto a caccia nella notte  e delle curve che ti sbriciolano la dignità.
Non importa quanto tempo ci vuole: lo fanno.

È una sera come tante altre.
Vedere quella limousine rallentare al mio fianco non mi stupisce affatto. Molti dei miei clienti sono personaggi famosi. Mi avvicino ancheggiando, pronta a memorizzare un nuovo volto da dimenticare.
Una delle portiere si apre. Mi maschero con il mio sguardo più provocante e faccio per chiedere all’uomo che è sceso se cerchi compagnia, ma questo mi si avvicina e mi poggia una giacca sulle spalle. Lo guardo mentre mi sfugge una risata sorpresa, lui invece sembra imbarazzato.
– Mi scusi, me l’ha ordinato il mio capo… –
Okay, è raro riuscirsi ma mi ha ufficialmente stupita. Non rispondo e lo guardo porgermi un biglietto per poi sparire frettolosamente nella vettura. Leggo queste poche parole avidamente, così come sono abituata a consumare ogni cosa. Domani qui a quest’ora.
Quando alzo lo sguardo tutto ciò che vedo sono il sedere dell’auto e un cappello bianco svoltare l’angolo.


 ANGOLO AUTRICE
*La famosissima ed acclamata autrice di "Smile" è tornata!*
Ciao ragazze! Sono un po' tesa perchè questa storia è molto lontana dal mio stile di scrittura, ma ho voluto sfidare me stessa e spero lo apprezzerete... vi prego di lasciare recensioni perchè ho davvero bisogno di conoscere il vostro parere.
L'obiettivo sarebbe quello di aggiornare ogni sabato, non sono mai stata una persona particolarmente coerente o organizzata ma ci proverò ugualmente.
Non ho altro da dire, spero vi piaccia. Grazie di essere su questa pagina, significa già molto per me.
Alla prossima!
Diana