Capitolo 1 - Telefono
Era una ventosa mattina di settembre e il sole illuminava le ampie vetrate della sua casa di Torino.
Alice era la tipica ragazza amante dei libri, intelligente, arguta di giudizio e sicura di sè.
Si stiracchiò e aprì piano i suoi grandi occhi nocciola, mentre nella sua mente annebbiarono vari pensieri riguardanti il suo primo giorno di lavoro.
Si alzò dal letto e dopo aver finito di pettinarsi rimase qualche tempo ferma davanti al suo riflesso: lo specchio le rimandava l’immagine di una ragazza alta e snella, che aveva delle belle e rosse labbra carnose.
Raccogliendosi i lunghi capelli castani che le scendevano sulla schiena si dirise in cucina.
Mentre guardava fuori dalla finestra il favoloso panorama di Torino, dove spiccava la mole antonelliana pensava che quella città non l'avrebbe mai stancata.
Dopo aver mangiato controvoglia due o te biscotti, Alice cominciò a prepararsi per andare al lavoro e uscita da casa, cominciò a passo deciso e spedito a dirigersi verso la metropolitana: portava con se tutti i manoscritti degli articoli che la signora Grimaldi, la sua nuova datrice di lavoro, le aveva richiesto per il suo giornale " Dire, Ascoltare e Sapere" e per lei erano un tesoro da custodire, visto che grazie a quelli, poteva finalmente avere un posto di lavoro a tempo indeterminato.
Mentre camminava per le vie di Torino, ad un certo punto dal negozio di fronte a lei si udì uno sparo e Alice, che stava guardando verso il punto in cui proveniva il rumore, causato da una rapina, sbatté contro qualcosa, o per meglio dire qualcuno.
A entrambi cadde contemporaneamente il cellulare che avevano in mano, il ragazzo si apprestò a raccoglierli e a restituire ad Alice il suo.
Non avrebbero mai pensato che da quell'incontro, qualcosa sarebbe cambiato...
Erano passate le 18 e Alice contenta che il primo giorno di lavoro era andato magnificamente, si apprestava a tornare a casa.
Tirò fuori il cellulare per vedere se aveva ricevuto qualche messaggio, e con molto stupore trovo delle chiamate e dei messaggi che avevano come mittente il suo stesso numero.
Preoccupata e confusa, lesse il primo messaggio:
"Ciao, scusa se ti disturbo, sicuramente avrai notato che ti ho chiamato e inviato messaggi con il tuo numero, beh penso che quando ci sono caduti i cellulari stamattina, li abbiamo confusi, possiamo incontrarci per scambiarceli? Luogo e ora li puoi decidere tu. S.B. "
Alice, decise di rispondere:
"Ciao, ho notato. Per me va bene, tu in che zona abiti? "
Sentì il cellulare vibrare dopo circa un minuto e con una tremenda curiosità lesse il messaggio:
"In Via Vanchiglia, vicino Piazza Vittorio Veneto, tu? "
Alice rispose:
"In via Po, vicino piazza Castello" e aggiunse "Siamo abbastanza vicini, che ne dici di incontrarci stasera alle 21 al Xo' Cafè? "
Lui rispose:
"Per me va bene, allora a stasera"
Lei di rimando:
" A stasera..."
E mentre si stava avviando verso casa, Alice pensò a quella buffa situazione in cui si era ritrovata.
Storia
scritta in un momento d'ispirazione, Se vi piace, fatemelo sapere con
una recensione o seguendo la storia...
Se vedrò che piace pubblicherò anche il
continuo...
Baci,
TheBlackCat