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Autore: Skull D Rix    12/07/2015    0 recensioni
Londra, 1546
Edward é un ragazzo in cerca di un piccolo guadagno per vivere. Un giorno viene invitato a bordo di una nave mercantile per la tratta degli schiavi con il ruolo di mozzo. Inizierà una grande avventura e nasceranno nuove amicizie che lo spingeranno a ripetere il viaggio per rimediare ai danni commessi.
Genere: Avventura, Azione, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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La nave si dirigeva verso un isola sovrastata da un enorme vulcano ricoperto di una neve bianchissima. Tutto l’equipaggio si trovava sul ponte a fare i preparativi per ormeggiare a Puerto de la Cruz, una piccola ma molto frequentata città dell’isola di Tenerife, nelle Canarie.
Harry e Edward erano molto ansiosi di attraccare: in tutta la loro vita non erano mai usciti dall’Inghilterra e ora stavano per entrare in territorio spagnolo.
Per Harry l’obbiettivo era quello di fare provviste e riempire la stiva di merci da commerciare. Ma il Capitano John Parrot aveva altri scopi.
I primi giorni passarono velocemente: l’equipaggio si divertiva in città, comprava i viveri secondo le direzioni del Capitano e faceva la guardia alla nave, dandosi il cambio.
Anche Harry e Edward erano spensierati: non pensavano più allo scopo del loro viaggio. Poi arrivò l’ultimo giorno.
 
Come al solito, Oliver svegliò la ciurma con una delle sue canzoni, il Capitano e Knight distribuirono i compiti tutti si misero all’opera.
<< Forza ciurmaglia! Oggi è l’ultimo giorno di riposo! Riempiamo la stiva e ripartiamo! >> poi si rivolse ad Ed << Ragazzo! Aiuta Knight e Rob con l’ultimo carico! >>.
Edward accettò il compito e scese dalla nave assieme ai due. Di certo non poteva capitargli compagnia peggiore: Rob lo fissava in modo provocatorio, facendo attenzione a non essere guardato dal Primo Ufficiale.
<< Entro questa notte ritroveranno il tuo corpo in mare, se i pescecani non lo mangeranno! >> bisbigliò l’uomo pelato.
- Perfetto! – pensò il ragazzo.
 
I tre raggiunsero una locanda, rinomata per il suo rum.
Richard Knight disse qualcosa in spagnolo all’uomo dietro il bancone. Era già da qualche giorno che si trovava lì, ma Edward non capiva ancora nulla della lingua del posto.
Mentre l’uomo gli indicava il retro del negozio, tre persone nella locanda si alzarono additando Knight e urlando in spagnolo. Subito dopo estrassero le spade.
<< Oh, merda. >> disse Ed.
 
Nel frattempo, come al solito, Harry puliva il ponte della nave.
Fu avvicinato dal Capitano: << Allora, ragazzo, ti stai divertendo? Ahahahahahah! >>. Harry sputò sul pavimento: non riusciva a fidarsi di lui, neanche quando scherzava.
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Harry era troppo concentrato per ridere alle sue battute: forse era quella l’occasione per chiedere informazioni sul carico. Erano passati giorni, ma l’unica cosa salita sulla nave erano cibo e bevande.
<< Capitano, cosa commerciamo esattamente? Non credo che sia disposto a vendere il rum che abbiamo imbarcato… >>.
Il Capitano si rabbuiò.
Ci fu un attimo di silenzio. Dietro di lui apparve il vecchio George Fisher, con un sorriso sul volto.
<< M-mi dispiace, ragazzo… mi dispiace tanto… >> disse il rosso.
 
Knight provò a parlare con quegli uomini, ma alla fine fu costretto ad estrare la sua arma, una elegantissima spada d’argento.
Rob sorrise e prese la mira con la pistola dorata. Era davvero bellissima, chissà dove l’aveva rubata.
<< Che cominci la festa… >> disse Rob. Sparò un colpo uccidendo uno dei tre.
Un altro scappò fuori dalla locanda. Rob provò a rincorrerlo ma fu fermato da Edward.
<< Perché inseguirlo? Sta fuggendo! >>.
<< Te ne pentirai, pivello! >>. Rob non aveva intenzione di complicare ulteriormente la situazione uccidendo il compagno, soprattutto in presenza del Primo Ufficiale.
Knight era impegnato in un duello di spada col terzo spagnolo: parò un colpo, ne deviò un altro lasciando scoperto l’avversario e lo colpì dritto al cuore.
<< Non c’è tempo per prendere il carico, presto ne arriveranno altri, dobbiamo scappare. >> disse il Primo Ufficiale.
<< Cazzo, pivello, te lo avevo detto che dovevamo ucciderlo quel tizio! >>. Edward non ci diede peso e iniziò a correre verso la nave assieme ai due compagni.
 
<< Dove sei, Eddy! Questo non è il posto per noi! >>. Harry era sceso dalla nave e stava correndo tra la folla alla ricerca del suo amico.
 
Jack, la vedetta, li osservava avvicinarsi: - Oh, cazzo… -
<< Padre! Ehm… Capitano! Bisogna partire al più presto! Il Primo Ufficiale ci sta segnalando un pericolo! >>.
L’uomo alzò la testa e disse: << Aaah, sempre di fretta… forza ciurmaglia! È ora di levare le ancore! >>.
La nave si stava già muovendo, ma Rob, Knight ed Edward riuscirono a salire. Erano inseguiti da parecchi uomini, tra cui molte guardie cittadine.
<< Ma che cacchio è successo? >> esclamò Ed.
<< È colpa mia, dovete scusarmi, il mio passato mi perseguita… >> fu la risposta di Knight. Nessuno poteva immaginare quale fosse il motivo.
 
Harry guardava la nave allontanarsi. I suoi occhi erano pieni di lacrime.
- Nooo! Diamine, Edward! Non può essere tornato su quella nave! … non resisterà quando scoprirà cosa si commercia realmente… tutto questo è assurdo! Ed è tutta colpa mia! –
Il ragazzo si accasciò a terra. Era disperato. Non poteva accettare tutto questo e sapeva che anche per il suo amico era lo stesso.
Non si erano mai divisi fino a quel momento.
 
Edward andò sotto coperta.
<< Ehi, Harry! Non ti immagini nean… >>. Non c’era. Il suo amico non si trovava lì.
Iniziò a cercarlo in ogni cabina, sul ponte e anche nella stiva, ma non c’era.
Non poteva averlo abbandonato. Non lo aveva mai fatto.
Il biondo era arrabbiato, ma anche triste e dubbioso. Tirò un pugno al muro. Non capiva. Non capiva cosa era potuto succedere, ma sapeva a chi poteva rivolgersi.
Se la nave era partita, c’era un responsabile… il Capitano.
Si girò per andare da lui, sul ponte, ma fu fermato da Jack.
<< Ehi, Ed! >>
<< Lasciami passare! >>. Fu fermato per il braccio. Jack solitamente era un tipo allegro, ma in quel momento era serio. Molto serio.
<< Ascoltami Ed, io so cosa è successo. >>.
  
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