Partecipa all'iniziativa DRABBLE NIGHT indetta dal gruppo facebook We are out for prompt.
Prompt: MCU, accenni Stony eventuali. Tony odia Clint (o meglio, odia quando Clint apre la bocca).
NdA: Questa roba è talmente comica che sto per andare a nascondermi.

“No!” esclamò Tony.
Clint aprì la bocca, Tony alzò l'indice.
“No”.
Clint inarcò un sopracciglio, arricciò le labbra e chiuse la bocca, la riaprì.
“No” ripeté Tony.
Clint strinse le labbra, si voltò verso Steve e allargò le braccia. Steve arricciò l'angolo della bocca, alzò le spalle.
“Tony, non puoi fare così ogni volta” tentò.
Tony si voltò verso di lui sgranando gli occhi, piegò il capo e aggrottò la fronte.
“Certo che posso”, disse, “lui parla”.
Steve sospirò, incrociò le braccia.
“Già. E se tu la smettessi, potrebbe continuare a farlo”.
Tony indicò Clint, sporse le labbra imbronciandosi.
“Ma lui parla” disse.
Clint sbuffò, aggrottò la fronte.
“Cos'ho detto, sta volta?”.
Tony si tappò le orecchie, ticchettò con il piede in terra.
“Non ti sento!”.
Steve sospirò passandosi la mano tra i capelli.
“Tony, sai che a Barton piace giocare a Cupido”.
Clint sogghignò socchiudendo gli occhi chiari.
“Non gioco a Cupido, Rogers. Faccio notare che Stark ha la tua maglietta addosso”.
Tony abbassò le mani, incrociò le braccia.
“Avevo”, specificò, “appena uscito dalla doccia. Per sbaglio”.
Steve lo guardò, aggrottò la fronte e si voltò verso Clint. Clint gli sorrise.
“Per sbaglio. Presa dal suo armadio”.
Tony s'imbronciò.
“Non sei autorizzato a parlare. Non di questo”.
Steve sospirò.
“Lascialo stare, Barton. Ci parlerò io”.
Clint sogghignò, fece l'occhiolino.
“Certo", disse, “Parlare” insinuò, malizioso.
Tony si tappò le orecchie.
“NON TI SENTO” urlò.
Steve si sbatté la mano sul viso.