Film > La Bella e la Bestia
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Autore: EchelonDeathbat    13/07/2015    0 recensioni
(Crossover con 30 Seconds to Mars)
Dal testo "-C-chi s-sei?- domandò la ragazza impaurita più che mai.
-Le domande le faccio io, sciocca ragazzina! Dimmi, perché sei venuta qui?- tuonò la terribile voce.
-I-io n-non volevo d-disturbare. Sto solo cercando mio padre e mia sorella. Si sono persi nel bosco, e pensavo che m-magari s'erano rifugiati qui-. Rispose all'oscurità.
-Hai pensato bene, ragazza. Un uomo e una bambina si sono trovati qui un po' di ore fa. Li ho imprigionati nelle mie segrete, dove resteranno fino alla fine dei loro giorni!- disse la voce.
-Oh no, ti prego lasciali andare! Ti supplico! Mio padre deve badare anche agli altri miei fratelli e alla sua fattoria, mentre mia sorella è molto piccola e non merita questo destino!- lo implorò Belle con le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace, ma chiunque s'azzardi ad entrare in questo castello e chiunque mi veda, è costretto a restare qui per sempre!-
Belle ci pensò un'attimo per poi sussurrare: -Prendi me al loro posto-.
-Come?-
-Lasciali andare, ed io resterò qui in questo castello per sempre. Te lo giuro, non scapperò-."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: But then she's never looked at me that way before

 

I mesi trascorsero alla svelta e ormai si stava avvicinando il periodo di Natale, e per questo Belle era davvero euforica.

Nell'ultimo periodo, i rapporti con la bestia erano molto migliorati, ora andavano più d'accordo e avevano fatto, se si può dire, amicizia.

Shannon le aveva anche mostrato una parte del castello che Belle non aveva mai visto prima: la biblioteca. Era davvero enorme, molto più grande di quella del bibliotecario Henry.

-Tutti i libri presenti qui sono tuoi. A me non piace leggere, per questo puoi fare di essi tutto quello che vuoi-.

Belle capì che era un suo modo per farle un regalo, così gli sorrise esclamando tutta contenta: -Grazie infinite, signore! Lo apprezzo davvero tanto!-

Così la ragazza passava la maggior parte delle ore a leggere i numerosi libri, e qualche volta si metteva a leggere ad alta voce così che Shannon potesse ascoltarla.

 

-Ma io non capisco, come mai Giulietta si è uccisa alla fine?- domandò lui perplesso mentre Belle chiudeva il libro.

-Perché Romeo era il suo vero amore, senza di lui non poteva vivere. Quello di Giulietta è considerato un grandissimo gesto di coraggio-.

-Sarà, ma non è una cosa che fa per me-. Borbottò lui.

Belle risse silenziosamente.

Intanto, Tomo e gli altri oggetti li spiavano curiosi.

-Secondo me, sarà lei a salvarci! Lei si innamorerà del padrone!- esclamò Lumiere sicuro di sé.

-Bha, secondo me non c'è più speranza, vecchio mio-. Rispose Tomo sconsolato.

-Oh smettila di fare sempre i guastafeste, tu! Dobbiamo avere speranza!- lo rimproverò Patty, la teiera.

-E' da molto che purtroppo non ho molta speranza-. Le rispose l'orologio.

-Ti capisco, ma vedrai che Belle ci salverà tutti!- esclamò Lumiere facendo un gran sorriso.

-Ho una grandissima idea!- gridò ad un certo punto Patty.

-Per tutte le donzelle, non tenermi sulle spine, che idea hai avuto?- domandò curioso più che mai il porta candele.

-Perché non organizziamo una grande festa? Con luci, decorazioni, musica e balli? Il padrone e la ragazza balleranno e staranno insieme per tanto tempo, così lei si innamorerà di lui! Ovviamente dovremo dare delle lezioni di buone maniere al padrone-.

-Mi sembra una buona idea. Più tardi chiederò al padrone cosa ne pensa!- disse Tomo.

 

-Non lo so, Tomo! Forse non è una buona idea-. Gli disse Shannon appena l'orologio gli raccontò dell'idea che aveva avuto la teiera.

-Secondo me, padrone, questa sarebbe una buona idea per far colpo sulla ragazza-.

-Non funzionerà mai!- grugnì.

-Non dite così! Sono sicuro che la ragazza si innamorerà di voi!-

-Ma l'hai vista, Tomo?! Lei è così bella, mentre io sono...questo!- gridò indicando la sua immagine riflessa su uno specchio rotto.

-Padrone, Belle non è come le altre ragazze, sono sicuro che se la tratterete bene, lei si innamorerà di voi! E poi che cos'avete da perdere?-

Shannon ci pensò un po' su. Tomo aveva ragione, cos'aveva da perdere ormai?

-D'accordo, Tomo. Facciamo questa festa-. Disse alla fine.

-Non ve ne pentirete, padrone!- esclamò contento l'orologio.

 

Così più tardi, Shannon andò a bussare la porta della camera di Belle.

-B-Belle, hai un momento?-

La ragazza stava sistemando e pulendo la propria stanza. -Entra pure!- esclamò.

La bestia entrò un po' titubante e prima d'iniziare a parlare, si soffermò ad osservare Belle. Aveva i capelli spettinati, con un ciuffo che continuava a caderle sugli occhi castani. Indossava un vestito semplice e povero, che però le stava divinamente. Intanto che puliva canticchiava allegramente. Era bellissima.

-Ehm...Belle...volevo chiederti una cosa...-

Nel sentire queste parole, la ragazza si voltò per guardarlo. Aveva qualcosa di diverso rispetto al solito, sembrava più timido.

-Dimmi pure-. Disse mostrando un gran sorriso.

-Ecco...mi chiedevo se...mi chiedevo se ti piacerebbe...che io organizzassi una festa in tuo onore-.

-Oh. Certo, mi piacerebbe molto!- ripose. L'aveva presa alla sprovvista, non si aspettava una cosa simile.

-Ma non ho un vestito elegante adatto ad una festa-. Mormorò dopo.

-Per questo non ti devi preoccupare, nel castello ci sono tanti armadi, troverai senz'altro un vestito adatto a te-.

-Allora perfetto! Grazie-. Disse mostrando uno dei suoi magnifici sorrisi.

 

Così tutti gli abitanti del castello erano in agitazione per la festa che si sarebbe tenuta precisamente la vigilia di Natale.

-Che bello il Natale, è il momento più bello dell'anno, non trovi?- domandò Belle a Shannon mentre facevano una passeggiata in cortile.

La notte prima aveva nevicato ed ora tutto era ricoperto da tanta, soffice neve bianca.

-E' da tanto tempo che non festeggio il Natale, non mi piace come festa-. Rispose brusco.

-Oh mi dispiace-.

-Tutti fingono di essere più buoni, ma in realtà non è così. È solo una menzogna, niente di più-.

-Quello che dici è molto triste. Il Natale vuol dire solidarietà e amare il prossimo, è un giorno magico-.

-Su questo non ci piove, in fondo io sono diventato così proprio il giorno di Natale!- grugnì.

Belle non seppe più come rispondere, che cosa avrebbe dovuto dire? Poi ad un certo punto esclamò con un grand sorriso: -Ti farò cambiare idea sul Natale! Ti mostrerò che è il giorno più bello dell'anno! Ci riuscirò a farti fare un sorriso!-

Ora era la bestia che non seppe proprio come rispondere.

 

-Passano sempre più tempo insieme! Se continueranno così, riusciranno a spezzare la maledizione!- esclamò contento Lumiere.

-Oh lo spero tanto!- rispose Patty facendo dei piccoli saltelli.

-Non illudetevi troppo!- disse Tomo.

-Ancora con questo pessimismo?- lo rimproverò il candelabro. -Guarda, vecchio pallone gonfiato, non ti sembrano forse innamorati?- gli bisbigliò mentre gli faceva vedere dalla finestra la bella e la bestia mentre facevano una lotta a palle di neve.

Tomo dovette ricredersi, in effetti, non aveva mai visto così contento il suo padrone.

-Ok, forse avete ragione voi due-. Mormorò dopo averli osservati bene. -Ma allora non c'è assolutamente tempo da perdere! Coraggio, tutti al lavoro! Dobbiamo organizzare una festa!- ordinò poi con convinzione.

Lumiere e Patty si scambiarono uno sguardo d'intesa: missione riuscita.

 

Così nei due giorni successivi tutti erano indaffaratissimi per l'organizzazione della festa, Tomo li faceva lavorare duro, era lui il capo.

Belle era felice perché si cominciava a sentire il Natale nell'aria.

Il giorno prima della festa, Shannon le aveva fatto avere un magnifico vestito color oro che avrebbe dovuto indossare durante la festa.

-E' un regalo fantastico! Com'è stato gentile!- esclamò entusiasta. -Ma adesso anch'io dovrò fargli un regalo-. Mormorò poi pensando.

-Cara, credo che sia tu il più bel regalo per il padrone. Non lo vedevo così felice da anni, questo vestito è il suo modo per dire “grazie”-. Le rispose Sofie.

 

Finalmente arrivò la sera della vigilia e così iniziò la festa.

Il castello era perfetto, tutti i suoi abitanti avevano fatto un ottimo lavoro nel pulirlo da cima a fondo.

-Vedrai padrone, stasera sarà la sera! La ragazza si innamorerà di voi e così insieme spezzerete l'incantesimo!- gridò felice Lumiere.

-Non essere troppo fiducioso-. Gli rispose un po' cupo Shannon.

-Oh coraggio, padrone! Dovete mettercela tutta! Siete già sulla buona strada, vedrete che...-

-Ehm ehm...la signorina attende-. Esclamò Tomo entrando all'improvviso nella stanza.

-Buona fortuna padrone!- gli bisbigliarono piano i due mentre Shannon s'avvicinava a Belle, che era splendida più che mai con indosso quel vestito oro.

Appena furono uno di fronte all'altra, i due fecero un leggero inchino e Belle arrossì leggermente.

Tomo fece partire subito la musica, così Shannon prese delicatamente la mano di Belle per poterla accompagnare sulla pista da ballo.

Le strinse piano la vita con una zampa, ma lei non ebbe paura, anzi, gli sorrise dolcemente.

Iniziarono a ballare continuando a guardarsi negli occhi.

Avevano entrambi gli occhi castani, solo che quelli di Belle esprimevano vivacità e tanta voglia di vivere, mentre quelli di Shannon erano più tristi e cupi.

Nel vedere tutta quella tristezza nel suo sguardo, Belle gli sorrise ed appoggiò la testa sul suo petto.

Lumiere, Tomo e tutti gli altri si scambiarono sguardi complici e contenti, era quasi fatta!

Così tutti iniziarono a ballare. Tomo ballò con Patty, mentre Lumiere (da buon DonGiovanni quale era) ballò con tutte le femmine presenti nel castello.

Dopo un po' di tempo, Belle e Shannon smisero di ballare e uscirono sul grande balcone per prendere una boccata d'aria.

Si sedettero su una panchina uno accanto all'altra. Entrambi erano molto imbarazzati. Lui sapeva che quello era il momento giusto.

-Belle...ehm, volevo chiederti...- mormorò prendendole con gentilezza una mano. Le parole però gli morirono in bocca.

-Sì?- domandò lei curiosa.

-Ecco...se ti trovi bene qui, con me-.

-Sì, Shannon, qui sto bene-. Poi chinò il capo e chiuse gli occhi tristemente.

Lui sorrise alle sue parole, ma vedendo che tutto ad un tratto Belle s'incupì, domandò preoccupato: -Belle, va tutto bene?-

-Sì, è solo che mi manca la mia famiglia e mi chiedo come stiano mio padre e i miei fratelli-.

-Oh-. Aveva quasi dimenticato che Belle aveva una famiglia. Si era sempre comportato in modo egoistico con lei, solo in quel momento se ne rese conto, era il momento di rimediare e di rischiare.

-Belle, se vuoi, puoi tornare dalla tua famiglia per salutarli-.

-Davvero posso?- domandò con lo sguardo che le si illuminava.

-Sì-.

-Non hai paura che io non possa più tornare?-

-Certo che ce l'ho, ma non voglio che tu sia triste e non voglio che tu stia più qui perché sei obbligata, se tornerai qui sarà perché ci vuoi restare tu-.

Nel sentire le sue parole, Belle lo abbracciò forte. Lui, sorpreso, ricambiò piano l'abbraccio.

-Tornerò da te allora, è una promessa!-

Shannon le accarezzò piano una guancia con la zampa.

-Lo spero tanto, Belle-.

 

NdA: Eccovi il quinto capitolo ^^ spero vi piaccia :) spero di ricevere delle recensioni, anche quelle negative vanno bene!! Vi avviso che con il prossimo capitolo questa storia (se si può chiamare così) si concluderà ;) alla prossima!!!

The ring guardian

   
 
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