Aprì gli occhi di scatto.
 Il cielo, il cielo cos'era ora?
 Una volta nera, che inghiottiva tutto, lo sovrastava, e da questa cadevano candide piume.
 Cercò in quella vasta massa scura l'origine di quella pioggia cosí insolita, ma non vi era.
 Iniziò a tastare ciò su cui posava il suo corpo, percepiva del morbido, cosí si mise a sedere.
 Vide ,il probabile pavimento, disseminato di rose bianche e candide, in pieno contrasto col suo vestiario ricco di colori.
 Sorpreso di tutto ciò pose una mano sulla fronte, quando la tolse era sporca di trucco, era truccato e vestito da pierrot.
 Si alzò e squadrò quello strano panorama, in cerca di qualcosa di differente dalla massa di fiori bianchi.
 Non vi era nulla e non capiva perchè si trovava in quel posto, non ricordava più niente, ed ora, mille domande affollavano i suoi pensieri.
 Quando, fra il dubbio e l'incertezza, dinanzi a lui vide un'esile figura, poco più avanti, così, decise di raggiungerla.
 Neanche a sfiorarla, neancora così vicino, percepì le sue parole.
 - Sai Allen Walker, questo posto mi ricorda te -
 La ragazza era di spalle, i capelli candidi sporchi di sangue e polvere, la pelle pallida colma di cicatrici e la voce ferma.
 Iniziava a riacquistare frammenti di memoria.
 Lui era un esorcista, ma aveva lasciato i suoi compagni per proteggerli da se stesso, e lei, quella persona di fronte a sè doveva quindi essere...
 Allungò la mano verso la giovane, ma non fece in tempo, che ella si voltò.
 Le manette ai polsi, la benda sporca sugli occhi e il corpo fasciato da bende logore, in quel pezzo di paradiso... lei stonava.
 - Che ti hanno fatto? -
 La voce flebile, le parole sussurrate.
 Lei sorrise e gli accarezzò una guancia.
- Non preoccuparti, ora è tutto finito -
Quelle parole nascondevano un triste significato, che lui ancora non poteva capiva.
- Amelia... perchè? -
Il suo nome rimbombò in quell' infinito.
- La vera domanda è... per chi? Mio stupido e idiota pierrot, sei rimasto sempre così fragile e puro, come un bimbo, qualsiasi cosa per proteggere quel tuo sorriso idiota -
Soncertato Allen le prese il viso fra le mani.
 - Quel sorriso... che ho odiato... ma che mi ha rapito, quel sorriso... che amo -
 Le ultime parole sottili, dette piano al filo delle labbra, tutto come se fosse un segreto.
 La ragazza minuta si fiondò fra le braccia del giovane pierrot, che l'accolse.
 Aveva le lacrime agli occhi, sapere che qualcuno lo amava fino a quel punto... lo rendeva triste, ma allo stesso tempo felice.
 La strinse a sè più forte, quel poco che bastava per essere consapevole che fosse reale.
 Per lui, che aveva fatto lei?
 Semplice, a ogni battaglia, combattimento, lotta... lei si era battuta dando tutta se stessa per proteggerlo, e non importava la distanza, ovunque lei fosse, che si fosse schierata con i Noah... nulla importava, lei era sempre stata al suo fianco.
 - Amy... -
 Le fece sollevare il viso e la guardò fissa negli occhi, oltre la benda che le copriva una parte del viso.
 - Ti amo -
 Al suon di quelle parole lei sorrise, mentre calde lacrime tentavano di uscire dalle bende e scorrerle lungo il viso.
 Sempre più vicini.
 Sempre di più.
 Fino a sfiorare le sue labbra.
 L' incantò ebbe fine quando qualcuno lo prese alle spalle e lo trasse a sè, destandolo da lei.
 Tratto dalla sorpresa e dall'ira, si voltò, ma ciò che vide lasciò solo stupore nei suoi occhi, frantumando gli altri sentimenti.
 - Mana... -
 Era come lo ricordava, forse era solo una vana illusione, ma non era così.
 Le lacrime scorsero sul suo viso impetuose mentre si fiondava fra le braccia del padre.
- È da un po' che non ci vediamo Allen, sei cresciuto, ora sei un uomo quindi... non piangere -
 Eppure piangevano entrambi come due bambini.
 Il ragazzo albino si scostò dal moro.
 - C-com'è possibile? T-tu s-sei... -
Le labbra gli tremavano e la vista era annebbiata da quella cascata di tristezza e gioia che sgorgava dai suoi occhi vitrei.
 - Shangri la -
 I due uomini si girarono, non capivano perchè quella ragazza aveva pronunciato il nome di una stupida leggenda.
- Questa è Shangri la, strano che tu non lo sappia Mana -
 - Signorina, posso chiederle come fa a vederci? -
Lei sorrise.
 - C'è più di un modo per vedere -
Allen intanto si era asciugato gli occhi, ora il trucco era sbavato, ma non importava.
- Perchè mi trovo quì? -
Mana rispose a questa domanda, ma ciò lo lasciò ancora più perplesso.
 - Devi fare una scelta Allen -
 - Che intendi? -
 - Devi decidere se lasciarti andare o combattere per i tuoi amici -
 Amelia si intromise, e fu alquanto diretta.
 - Devi decidere se vivere... o morire -
 Detto questo raccolse una rosa dal terreno, ma subito quella marcì e poi i suoi petali si afflosciarono sulle dita della ragazza.
 - Allen, devi scegliete me o la signorina -
 Attirò la sua attenzione il vecchio pierrot.
 Sconvolto... come poteva lui scegliere fra due persone a cui teneva tanto?
 Lui amava Mana perchè lo aveva cresciuto, ma amava anche Amelia perchè aveva dato tutto per lui... chi scegliere? Cosa fare?
 La confusione gli annebbiava le idee, e come un film vide la sua vita in pochi secondi.
 Un vento freddo portò via gli istanti delle rose, che ora giacevano irte.
- Il tempo passa anche quì Allen Walker, e tu devi scegliere -
Non sapeva che fare, gli tremavano le mani e anche le gambe, ma la domanda più importante era.. chi la morte e chi la vita? Chi portava alla luce e chi conduceva alle tenebre? Ma soprattuto... chi amava di più?
 Si calmò.
 Respirò a fondo quell'aria e collocò tutti i fatti della sua vita... Mana era il suo passato, Amelia il suo futuro.
 Sebbene lei avesse distrutto quella rosa, sebbene stonasse così tanto in quella distesa di purezza... lei conduceva alla luce.
 Si girò verso l'uomo che si era preso cura di lui.
 Con lui aveva trascorso solo momenti felici, e perderlo era stato orribile, ma proprio per non provare nuovamente quei sentimenti, doveva scegliere lei.
 - Ho capito Allen -
 Il suo sguardo parlava da sè.
 - Mana... ti voglio bene! -
 Lo riabbracciò, e proprio come quando era bimbo, si sentì al sicuro.
- Addio Allen... è stato bello vederti un ultima volta, sono felice che tu sia circondato da persone che ti amano così tanto... continua a camminare... -
E dette quelle parole così significative per il ragazzo, l'uomo svanì in una danza di piume.
 - Amelia... sto venendo a salvarti! -
 Si voltò verso la ragazza con i lacrimoni.
 Lei gli prese le guance e sussurrò: - È ora di svegliarsi mio amato pierrot - e sigillò qugli ultimi istanti con un caldo bacio.
 

E fu così che risvegliandosi riacquistò sicurezza e determinazione, decise di proteggere le persone a sè care, ma soprattuto decise di vivere, decise di vivere per coloro che erano morti e per loro... Amelia e Mana.
 Questo era un nuovo inizio, che iniziava da quell'alba con cui segnò questo patto.
 Questo era il suo Shangri la.


ANGOLO AUTRICE
Buonasalve gente, inizio col dire che spero di avere uno straccio di lettori e recensori per questa storia.
Bene, allora vi dico intanto che questa fic mi è venuta in mente mentre ieri guardavo la Mummia 3, la quale in confronto alla 1 e 2 fa un po' schifetto, ma non mi dispiace, comunque, è una fic no sense, senza luogo nè tempo, ma spero vi piaccia.
Inoltre ci tengo a precisare, che sebbene non sia yaoi (che poi, scusatemi tanto ma la maggior parte delle fic yaoi che ho letto nei vari fandom compreso questo, dietro non hanno una storia, ne ho lette di bellissime ma... lo yaoi non è solo far sesso! E questa è una cosa che mi fa arrabbiare! Perché qui ci sono storie bellissime, anche shonen-ai, ma dietro hanno una storia molto significativa, eppure nessuno le legge, GENTE SVEGLIATEVI!) vorrei la leggeste per i significati che ha, so ben che questo è un fandom un po' strano, che però io amo, ecco vorrei che seppure la coppia sia het, con la mia oc, vi piaccia e vi susciti qualcosa... forse dovevo scriverla all'inizio sta roba ma non fa niente, bhe Lunetta vi saluta
- Lu