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Autore: gaia21    14/07/2015    4 recensioni
Dal testo : “Lucy!! Prendiamo una missione!!” esclamò raggiante il ragazzo.
“Aye sir!” lo appoggiò Happy, mentre atterrava sul bancone chiedendo a Mira un altro pesce.
“Va bene” e, così dicendo, si alzarono ma si fermarono non appena videro il portone spalancarsi all’improvviso e rivelare una bambina dell’età di Asuka che entrava raggiante in gilda esclamando “Sono tornata!”.
Questa storia è una NaLu e nel corso della storia, ci saranno riferimenti Gruvia, GaLe e Gerza.
Spero che vi piaccia!!!
[A breve avverrà la correzione dei capitoli in quanto il mio stile di scrittura è cambiato nel corso del tempo]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le quattro figure erano rimaste a lungo nell’ombra, quasi nascoste dalla coltre di fumo che aveva causato lo scoppio che aveva annunciato il loro arrivo. Erza strinse i pugni sentendo la rabbia scorrerle nelle vene alla vista di chi stava per causare dolore alla sua gilda. Ne era quasi certa che i loro compagni fossero in pericolo, era come se riuscisse ad avvertire i loro stati d’animo e le loro emozioni.
Dall’alto riuscì ad avvertire un tremendo scoppio, ma non si azzardò ad abbassare la guardia per vedere cosa l’aveva causato, era più che certa che il gruppo che si stava occupando del guardiano sapesse badare a sé stesso.
Bastò una semplice e misera frase per farle scattare le ultime briciole di pazienza e calma che le erano rimaste, facendo automaticamente preoccupare anche i suoi compagni; sapevano che da un momento all’altro la rossa avrebbe attaccato, era solo questione di tempo.
Fu uno strano cambiamento di pressione che fece scattare Wendy in avanti, parando con difficoltà un forte colpo di vento e non uno causato dalla natura, ma uno magico. Tra quei quattro sconosciuti c’era certamente un mago del vento. All’ennesimo colpo, Gray fu pronto a creare uno scudo di ghiaccio, ma questo non resse a lungo, venendo frantumato da un colpo ancora più potente e facendo rimanere stupiti il resto dei maghi.
Attimi dopo, quando sembrava che dall’altra parte non volessero più attaccare, comparì improvvisamente una spirale di fuoco che Juvia respinse con un turbine d’acqua e facendole credere che la gilda oscura si stesse solo riscaldando o per lo meno giocando con loro.
Erza strinse nuovamente i pugni e decise di armarsi sfoggiando la sua armatura dell’imperatrice delle fiamme ed equipaggiandosi della spada che proveniva dall’armatura dell’acqua, ormai certa che quello poteva essere il modo migliore per tentare almeno di tenerli a bada.
Lucy estrasse il suo mazzo di chiavi pronta a richiamare al momento opportuno uno dei suoi spiriti, mentre accanto a lei Levy si metteva in guardia, aspettando di poter attaccare con il suo solid script. D’altra parte Gajeel non sembrava affatto impensierito, mentre batteva i pugni l’uno contro l’altro e un ghigno poco rassicurante era emerso sul suo volto. Sembrava essere l’unico insieme a Gray ad aver voglia di combattere. In tutto questo Gerard guardava i suoi nemici con sguardo preoccupato, rivolgendo poi la vista sulla sua ragazza che come lui sembrava aver percepito il pericolo che incombeva nell’aria.
Successe tutto troppo in fretta. Un attacco improvviso da parte di tutti i nemici li mise in difficoltà e in tutto questo la bionda richiamò Scorpio in un tentativo di dare un qualche supporto. Gray aveva iniziato ad attaccare come meglio poteva e quando aveva notato che era estremamente difficile battere anche solo uno dei maghi che aveva davanti, aveva rivolto lo sguardo su Juvia e le aveva preso la mano nella sua in una tacita richiesta di un Unison Raid.
Un turbine di acqua e ghiaccio fu scagliato contro i nemici e bastò quello per far capovolgere la situazione. In un attimo, il resto dei membri attaccò come meglio poteva, tentando ancora di non mostrare segno di abbassare la guardia puntando lo sguardo in alto, dove si stava consumando la battaglia contro il guardiano.
Gerard tentò di dare il meglio di sé. Non per farsi notare da Erza, in quel momento non badava a quel genere di cose, ma bensì per tentare di dare supporto come stavano facendo Wendy, Lucy e Levy dietro di lui.
Gajeel attaccava con qualunque mezzo chiunque gli si parasse davanti e andava letteralmente su tutte le furie quando un nemico non cedeva ai suoi attacchi, o veniva colpito. Ciò lo faceva reagire ancora più violentemente, scagliando torri di ferro in tutte le direzioni per tentare di mettere K.O almeno uno dei maghi oscuri.
La maga degli script gli forniva del ferro ogni qual volta lo vedeva affaticato e non si lasciò sfuggire i sorrisetti compiaciuti che il Dragon slayer le rivolgeva. La bionda ogni tanto tentava di osservare il cielo per qualsiasi traccia di Natsu e degli altri. Era preoccupata soprattutto per la piccola Nashi, ma pensò che era meglio che fosse andata con il rosato piuttosto che rimanere a terra con loro; lì era più pericoloso. Si disse che non doveva preoccuparsi perché tanto c’erano Lily e Natsu con lei, l’avrebbero protetta loro.
Tornò a concentrarsi sulla battaglia e si accorse appena in tempo di un nemico che stava per attaccarla. Estrasse velocemente la chiave di Loki dal mazzo dorato e lo richiamò, ringraziandolo una volta che lo spirito ebbe messo al tappeto il nemico.
I maghi oscuri che li stavano attaccando sembravano essere molto potenti, ma questo non fermò Erza dal scatenare la sua furia contro di loro, non quando minacciavano di distruggere la sua gilda per dei libri che servivano per riportare a casa Nashi.
Ripensò alla storia di quella bambina e non poté fare a meno di pensare che sicuramente i Natsu e Lucy del futuro dovevano essere molto preoccupati. Probabilmente lo sarebbe stata anche lei se da un giorno all’altro sua figlia fosse scomparsa nel nulla, con la differenza che lei avrebbe smosso i cieli e i mari dell’intero regno, forse la stessa cosa che stava facendo il Dragon slayer del futuro in quello stesso momento.
Si impegnò insieme a gli altri per finire presto quella battaglia, dovevano tornare in gilda il prima possibile nel caso anche loro fossero sotto attacco. Non poteva perdonarsi il fatto che non potesse essere lì per proteggere tutti i suoi compagni, ma ora doveva solo impegnarsi e vincere la battaglia, quella che avrebbe garantito la riuscita della missione, la stessa che avrebbe potuto riportare Nashi a casa.
Pensò che probabilmente Wendy doveva essere la più preoccupata di tutti. Sapeva quanto alla ragazzina piacesse essere d’aiuto e immaginava quanto si stesse torturando le mani pensando che in gilda non ci fosse nessuno che potesse guarire le ferite che i loro compagni stavano probabilmente riportando.
Vide uno dei nemici creare una spada dal nulla e lei gli si scagliò contro, facendo cozzare i metalli delle armi tra loro con molta violenza. In quello stesso instante ruotò di poco la testa per osservare cosa stesse accadendo attorno a lei e un sorriso sincero le affiorò sulle labbra quando notò che la maggior parte dei maghi oscuri era oramai sconfitta. Erano in piedi solo due di loro e se li avessero attaccati uno ad uno e combinando i loro poteri tutti insieme ce l’avrebbero certamente fatta.
Sapeva che gli altri fossero oramai esausti, lo era anche lei in parte, ma sapeva che dovevano resistere. Ad aumentare la sua voglia di vincere furono i rumori della lotta che si stava consumando sopra le loro teste. Natsu e Lily stavano sicuramente dando del filo da torcere al guardiano e doveva ammettere che era rimasta strabiliata quando aveva notato che Nashi stava riuscendo a mantenere aperto per così a lungo tempo un portale potente come quello di Dragon; quella bambina era certamente ricca di sorprese.
Con uno scatto si fece da parte e saltellò indietro, raggiungendo i suoi compagni. Erza fece un movimento della testa, uno semplice che potesse portare gli altri a capire cosa avesse in mente. Un enorme Unison Raid era la soluzione, dovevano combinare tutti i loro poteri e finire quella battaglia il prima possibile e magari subito dopo andare ad aiutare il rosato e l’Exceed a battere velocemente l’uccello gigante. La scarlatta aveva oramai intuito che era passato troppo tempo, la piccola maga non avrebbe potuto mantenere il portale del dragone aperto ancora per molto, riusciva a percepirlo.
Chiusero tutti gli occhi e presero dei respiri profondi, tentando di collegare i loro cuori attraverso il legame che li univa e al tempo stesso si presero per mano. Quando avvertirono un enorme potere scorrere attraverso i loro corpi, lo rilasciarono tutti nello stesso momento e cercando in parte di trattenersi. Volevano sconfiggere i nemici in modo facile e veloce, ma di certo non volevano spazzare via l’intera foresta.
Un enorme bagliore li coinvolse, soprattutto i loro nemici di cui riuscirono ad avvertire le urla cariche di dolore. Fu un attimo, la luce scomparve e con loro stupore anche i corpi dei maghi si erano dissolti. Restarono con gli occhi sgranati per qualche istante prima sorridere compiaciuti ed esultare con gioia. Il primo passo per riportare Nashi a casa era stato portato a termine.
 
*^*
 
“Dannazione, quest’uccellaccio non vuole proprio arrendersi!”. Natsu era in piedi sul corpo ricoperto di scaglie dello spirito del dragone, i pugni ricoperti di fiamme, mentre inveiva contro il guardiano il quale stava decisamente passando un brutto quarto d’ora a causa del rosato e Lily. Quest’ultimo aveva assunto la sua forma di Edolas e aveva spiccato il volo con in mano la sua enorme spada, mentre Nashi dava ordini a Dragon su come muoversi. Era incredibile come quella bambina riuscisse a comandare una creatura così potente senza troppe difficoltà, o almeno questo era quello che sembrava. La biondina in realtà era quasi stremata e avrebbe giurato che qualche minuto in più del previsto e lo spirito sarebbe potuto sparire, lasciandoli cadere nel vuoto.
Il guardiano continuava ad interferire aggirandosi nelle zone molto vicine al libro incastonato nella corteccia dell’enorme albero e varie volte Lily era stato sul punto di estrarlo da lì, ma sembrava che l’uccello gigante non fosse dello stesso avviso e finiva per intralciare i piani dell’Exceed.
“Adesso mi hai proprio stufato” ringhiò Natsu a denti stretti, mentre correva sul corpo di Dragon per andare a finire sulla sua coda, lanciando nello stesso momento un’occhiata a Nashi per farle capire le sue intenzioni. La bambina parve capire e disse allo spirito di muovere la coda verso l’alto in modo che il rosato venisse balzato in avanti verso il guardiano. “Karyuu no hoko!” si ritrovò ad urlare qualche istante dopo il rosato, mettendoci tutta l’energia che possedeva.
Eppure, nonostante tutti i suoi sforzi, sembrava che i suoi attacchi non facessero il minimo effetto. Questo fino a quando non vide una delle due ali dell’uccello prendere lievemente fuoco e questo si affrettò ad agitarle entrambe con forza nell’intento di spegnerla, mentre il ragazzo veniva recuperato al volo dal dragone.
“Papà, sembra che gli dia tanto fastidio se gli colpite le ali!” esclamò Nashi con entusiasmo, mentre il Dragon slayer annuì cercando di ideare un piano che potesse funzionare. Lily parve capire al volo e si apprestò a colpire le ali del nemico con ripetuti colpi, mentre finalmente anche Natsu capì e si lanciò all’attacco.
Il guardiano iniziò a dare i primi segni che dimostravano che si trovasse in difficoltà e il rosato e l’Exceed colsero la palla al balzo, intensificando gli attacchi. Ne mandarono alcuni nei punti che capirono fossero i più deboli e tempo qualche istante che l’uccello sparì da davanti i loro occhi, tramutandosi in polvere che venne presto portata via dalla leggere brezza che si stava levando. Natsu e Nashi esultarono dalla gioia, mentre Lily aveva pensato bene di dirigersi in volo verso l’albero e recuperarne il libro, staccandolo con forza dalla corteccia dov’era bloccato.
“Ce l’abbiamo fatta!” esclamò la bambina allegra, prima di sentirsi esausta all’improvviso e chiudere piano gli occhi, rischiando di cadere dalla groppa del dragone.
Il rosato l’afferrò al volo, scuotendola con calma nel tentativo di farle riprendere i sensi, ma improvvisamente non sentì più nulla sotto ai propri piedi e notò che anche Dragon stava sparendo, esattamente nello stesso modo del guardiano. Si ritrovò a precipitare nel vuoto mentre stringeva Nashi a sé in modo protettivo e bastò un’istante purché Lily arrivò e li recuperasse al volo prima che si potessero schiantare al suolo. Intravidero una luce accecante provenire dal basso e avvertirono un aumento improvviso del potere magico dei loro compagni.
“Ma che sta succedendo là sotto?” chiese Natsu, le braccia ancora strette attorno al corpicino della bambina, mentre attendeva con impazienza di poter poggiare i piedi per terra.
Vide i suoi nakama festeggiare una vittoria e una volta atterrati non ci pensò due volte a correre verso di loro. Gli occhi dei suoi amici si posarono immediatamente su di lui, ma gli sguardi all’apparenza felici di aver recuperato il libro si resero subito preoccupati alla vista della piccola Nashi priva di sensi.
“Non dovevi badare a lei?!” lo rimproverò Erza, picchiandogli una scappellotto dietro il capo e facendolo gemere per il dolore.
“Ahio” si lamentò invece lui, massaggiandosi il punto dolente. “Ha tenuto aperto per troppo tempo il portare di quel drago, è solo stanca” continuò lui con un sorriso, certo che dopo qualche oretta di sonno la piccola si sarebbe ripresa e sarebbe tornata la solita bambina piena di energie.
“Abbiamo recuperato il secondo e ultimo libro” aggiunse Lily, tenendosi stretto il libro come se avesse paura che qualche nuovo nemico potesse spuntare per strapparglielo via. Nel frattempo aveva anche assunto le sue sembianze ‘piccole’ portandosi accanto a Gajeel che invece badava di più alle ferite di Levy.
“Finalmente potrà tornare a casa” disse Lucy con un sorriso, anche se in fondo al suo cuore era un po’ triste. Le sembrava una cosa egoista da pensare, eppure temeva che quel giorno sarebbe arrivato, quando Nashi sarebbe tornata al proprio tempo. L’intristiva non poterla più rivedere, però poi pensava alla sé stessa del futuro e a come si stesse sentendo in quel momento senza sua figlia. Non voleva neanche immaginare il dolore che stava provando, certa che fosse troppo forte pensino da sopportare.
“Ma qui che è successo?” notò improvvisamente Natsu. Sembrava che da quelle parti fosse passato un uragano che aveva travolto in pieno i suoi compagni. Difatti aveva già notato Gajeel e Levy, ma dopo aver visto anche Gray e Juvia sostenersi a vicenda nel rischio che uno dei due potesse cadere, aveva capito che lì qualcosa non andava.
“Ci hanno attaccati e temiamo che abbiano attaccato anche Fairy Tail” disse serio Gerard compiendo alcuni passi verso il rosato.
“E’ per questo che dobbiamo tornare velocemente alla gilda” concluse invece la scarlatta, facendo segno a Wendy di curare le poche ferite di chi era un po’ più grave.
Una volta terminato il tutto non ci avrebbero messo molto prima di raggiungere la stazione e partire alla volta di Magnolia, un peso a gravare sul cuore di tutti loro, mentre ancora non sapevano cosa stava succedendo alla loro famiglia. Sapevano tutti che in qualunque situazione Fairy Tail se la sarebbe sempre cavata al meglio, ma sapevano anche che c’era da preoccuparsi, soprattutto perché non c’era nessuno in grado di curare le ferite. Anche se ripensandoci non dovevano preoccuparsi di nulla, fintanto che c’erano in giro mostri del calibro di Mira, Laxus e il Master, la loro gilda non avrebbe avuto nulla da temere.
 
*^*
 
Laxus si stava seriamente innervosendo. Non solo tutti quei maghi oscuri erano entrati a Fairy Tail con la grazia di cento bisonti, ma osavano anche arrecarle danni. D’altra parte doveva ammettere che era un po’ colpa sua se qualche colonna portante era stata danneggiata, ed era sempre colpa sua se il bancone era stato in parte distrutto. Ma in fondo, si disse, che anche Mira aveva contribuito a tutto ciò. L’albina infatti sembrava aver colto alla lettera il suggerimento del Master e non si stava risparmiando mentre scagliava attacchi demoniaci in ogni dove. La cosa positiva era che almeno la maggior parte dei nemici era stata sconfitta.
“Questi tipi sono un seccatura e hanno anche versato tutto il mio sake!” esclamò infastidita Cana, mentre lanciava qualche carta magica verso dei maghi oscuri.
“Abbattere i nemici è da veri uomini!” disse invece Elfman, il braccio tramutato con un take over. Evergreen gli si avvicinò e come se fosse una cosa normale gli picchiò una ventagliata dritta in testa “Ti pare il momento di dire idiozie?!” gli urlò con un diavolo per capello, mentre con calma si portava davanti a lui e si toglieva gli occhiali, pietrificando alcuni nemici.
“Mi avete stancato sapete?” annunciò improvvisamente Laxus, scatenando tutta la furia dei suoi fulmini contro i nemici e rischiando qualche volta di colpire per un pelo anche i suoi stessi compagni.
“Pensavo mi stessi per colpire, Laxus” disse con calma Lisanna, una mano poggiata sul petto mentre tentava di riprendere fiato dopo la lunga battaglia. E inutile dire che quel colpo pieno di rabbia scagliato dal biondo aveva messo K.O tutti i nemici che erano rimasti.
“Togliere tutto il divertimento non è da veri uomini” ribatté invece l’albino, mentre Evergreen lo colpiva nuovamente in testa. “Ci ha salvati, dovresti ringraziarlo anziché lamentarti” lo riprese lei, picchiandolo ancora una volta.
Il Master, seduto ancora sulla parte di bancone rimasta intera, sospirò affranto mentre notava i danni che i suoi figli avevano recato alla gilda.
“Adesso dovreste rimettere tutto a posto, sapete? Immagino che prima o poi il gruppo che è con Nashi tornerà e ci serve spazio per procedere al rituale che manderà a casa la bambina”.
Mira gli sorrise lievemente, prima di riprendere le sue sembianze e guardare i suoi nakama con un sguardo raggelante che faceva capire esattamente cosa voleva. A volte l’albina sembrava peggio di Erza, eppure non bastava molto per rendersi conto che in effetti erano identiche. In fin dei conti riuscivano entrambe ad ottenere ciò che volevano con un semplice sguardo.
 
 
*Angoletto dell’autrice in ritardo
Salve a tutti! Immagino che oramai nessuno di voi sperava più in un mio aggiornamento, ma eccomi qui! :3 Ci ho impiegato un bel po’, devo ammetterlo, ma sono gli ultimi capitoli e voglio che questa storia termini al meglio :3 Spero almeno in parte di essere riuscita nel mio intento XD Ammetto che non sapevo bene cosa scrivere per questo capitolo e non mi andava di descrivere per filo e per segno tre combattimenti diversi (anche perché non sono brava a farlo) così ho cercato di riportare le parti più ‘importanti’ senza il rischio di tralasciare nulla, spero di non avervi deluso facendo così :’)
Allora, siamo giunti al penultimo capitolo, nel prossimo Nashi tornerà a casa e la storia sarà conclusa… forse ;) Questa storia mi mancherà un casino, già lo so, infondo è stata la mia prima long, mi dispiace concluderla :(
Va beh, la pianto di blaterare e passo ai ringraziamenti che forse è meglio ;) Ringrazio infinitamente le 41 persone che hanno inserito la storia tra le preferite, le 7 nelle ricordate e le 58 nelle seguite *^* Mi avete resa felicissima, non immaginate quanto *^* Anche perché la storia è riuscita ad entrare nella classifica delle più popolari *^* All’ultimo posto, certo, ma mi accontento, l’importate è che sia riuscita ad arrivare fin lì *^*
Ringrazio moltissimo anche Angelo di Luna, Memy-chan, Milky-chan e nalla85 per aver recensito lo scorso capitolo *^* Grazie infinite *^*
Ci sentiamo al prossimo capitolo! *^*
Un abbraccio a tutti,
Gaia*
 
  
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