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Autore: Mayara_23    14/07/2015    1 recensioni
Questa FF parla di Crixus, un personaggio che adoro e il suo amore, che però non è Naevia, che però sarà un personaggio molto citato nella storia..
leggete e scoprirete
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Crixus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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“Lui era lì condannato a morte nell’arena e io seduta nella tribuna d’onore con i nobili romani, davanti a lui, cercando di trattenere le lacrime e l’urlo per la disperazione.
Lui lotta fino alla fine, facendo vedere al popolo che lui è Crixus: il campione di Capua.
All’improvviso il dramma…”
 
Tutto questo ha inizio nella Casa di Quinto Letius Batiato a Capua. In questa dimora vivono Lucretia, Batiato e la loro figlia ventiduenne, Aminide. Aminide era di una bellezza rara: capelli ramati ,gli occhi di un azzurro  come il cielo terso, la pelle pallida e le labbra carnose. Batiato voleva un ricco sposo per il suo fiore raro.
Una mattina Aminide si svegliò all’alba. I suoi genitori era partiti per Roma. Raramente anche sua madre partiva, ma voleva andare a trovare la sua cara amica Illitya, moglie del senatore Gaio Claudio Gabro. Aminide aveva insistito a non andare con loro a Roma,cosi li aveva convinti e aveva invitato la sua cara amica Alidia da lei fino al loro ritorno. Quella mattina fece colazione poi si mise sul balcone ad ammirare i gladiatori allenarsi. Le piaceva ammirare quei corpi scolpiti allenarsi. Ad un certo punto il campione di Capua guardò verso di lei. Lei distolse lo sguardo imbarazzata.
“Crixus! Concentrati!” urlò Enomao.
“Padrona siete già sveglia?” chiese una schiava.
“Naevia sai che non mi devi chiamare così. Sono mattiniera ultimamente. Non faccio altro che oziare in questi giorni. Vorrei aver qualcosa da fare” rispose Aminide
Naevia sorrise.
“State già facendo qualcosa padr..Aminide” Aminide sapeva che si stava riferendo ai gladiatori.
All’improvviso alla giovane romana  venne un’idea.
“Enomao!” urlò. Tutti smisero di lottare e guardarono verso il balcone.
Enomao la guardò e attese che parlasse.
“Vorrei che mi insegnassi a combattere. O meglio vorrei che il campione di Capua  mi insegnasse. Può capitare che una giovane fanciulla si trovi in pericolo e non ci siamo un uomo a salvarla.”
Tutti la guardarono stupiti.
“Padrona non so se suo padre acconsentirebbe”
“Cosa vuoi che mi capiti di male!E’ un ordine Enomao!”  non le piaceva dare ordini ma era costretta per far si che si potesse allenare.
Enomao dovette acconsentire.
“Allora domani sarò pronta per il combattimento” disse Aminide e si mise a sedere sulla poltrona sul balcone a oziare. Enomao fece un breve inchino e agitò la frusta
I gladiatori continuarono ad allenarsi. Dopo poche ore, Alidia si svegliò e raggiunse l’amica sul balcone.
“Ben svegliata giovane fanciulla” disse ridendo Aminide all’amica.
“Oh mi sono appena destata da un bel sogno!” disse Alidia sedendosi su un’altra poltrona con aria sognante.
“Sognavo che un pretore con il corpo simile a Giove mi chiedeva in sposa!”  continuò.
“Fai un uso spropositato della fantasia. A me basterebbe un senatore!”
“Oh ma il pretore ha più potere e anche un magistrato vorrei sposare”
“Siamo donne romane non di quella classe sociale! Possiamo ambire ad un senatore al massimo”
“Tu invece fai poco uso della fantasia mia cara  amica” disse Alidia.
“Bisogna vivere nella realtà e adattarci.”
“Colloquiare con te stamane è troppo demotivante Aminide!Dio Somnus non ti ha regalato molto sonno stanotte per questo sei così di malumore.Ti ha dato tutto il potere la Dea Discordia”
“La Dea Discordia vuole che noi, quando è alto il sole, andessimo al mercato” disse scherzando Aminide
“Spero che Giove ti fulmini per questo affronto contro gli Dei!Comunque sarò pronta prima che il sole sia alto in cielo!” disse Alidia andandosene.
Aminide rise e continuò ad oziare.
La giornata trascorse pacificamente. La notte arrivò velocemente. Nella scuola i gladiatori stavano mangiando e Crixus era seduto con i suoi amici.
“Sei contento Crixus di allenare l’indomani la figlia di Batiato?” disse Barca ridendo.
Crixus gli diede un pugno.
“Rovinerà i miei allenamenti quella ragazza viziata. Non sa come trascorrere le giornate e decide di rovinarle a me!”
“Poteva andarti peggio!Potevi batterti con Ashur ahahah!” Tutti si misero a ridere mentre guardavano il siriano.
Un nuovo giorno a breve sarebbe cominciato e con molte novità per il campione di Capua…
  
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