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Autore: _Akimi    14/07/2015    0 recensioni
"Era passato molto tempo da quando la Francia, assalita dalle insorgenze dei suoi cittadini, aveva finalmente trovato libertà.
Un senso di libertà che Francis aveva imparato ad assaporare al meglio ora più che mai, rendendosi conto delle malvagità che aveva dovuto subire come Figlio della propria Patria, ma anche dei numerosi errori che aveva commesso, pretendendo di agire in nome di sua Madre."
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Francis picchiettava nervosamente le dita sulla superficie liscia del tavolo, lo sguardo puntato verso il vuoto e un paio di voci, fastidiose voci, riecheggiavano numerose nella sue mente.
Si ripeteva che era meglio stare attento a ciò che gli dicevano, che non poteva ignorare gli altri com'era solito fare, ma la sua attenzione era concentrata su un qualcosa al centro della stanza.
Era una presenza impercettibile agli occhi degli altri.


Forse è meglio così.


Pensò più di una volta, passandosi la mano tra i capelli color paglia.
Quella mattina non si era curato a dovere come era solito fare prima di raggiungere Bruxelles, ma sperava che gli altri non avrebbero fatto domande poco opportune sul suo aspetto.
Aveva due paia di borse sotto gli occhi, gli contornavano gli occhi chiari e facevano contrasto, un brutto contrasto sulla sua carnagione rosata.


Ce n'è past important.


Pensò di nuovo, questa volta, con la mano che tamburellava sul bancone al ritmo di "Ça ira",pezzo di certo anti-istituzionale, ma qualcosa nell'animo di Francis gli suggeriva che non c'era nulla di male nel concedersi, alle volte, un po' di genuino scetticismo nei confronti della politica.
Era passato molto tempo da quando la Francia, assalita dalle insorgenze dei suoi cittadini, aveva finalmente trovato libertà.
Un senso di libertà che Francis aveva imparato ad assaporare al meglio ora più che mai, rendendosi conto delle malvagità che aveva dovuto subire come Figlio della propria Patria, ma anche dei numerosi errori che aveva commesso, pretendendo di agire in nome di sua Madre.
C'era un legame inestricabile che univa l'uomo alla propria Terra. Quel luogo dove aveva visto versato il sangue dei propri fratelli, dove aveva lasciato cadere vittorioso i corpi ormai esanimi dei suoi nemici.
Portava sulle spalle tutti quei ricordi, le vittorie e le perdite, allo stesso modo, l'avevano reso orgoglioso di essere Francese. Non c'era nient'altro che desiderava in quel momento.


La sua terra, la sua Francia.


Aveva visto crescere Charlemagne, divenire imperatore di un regno assai più vasto delle nazioni che ora si erano stabilite in Europa. Non esisteva nessuna Germania,nessuna Francia a quei tempi. Tutti erano figli della stessa terra, della stessa patria.
Quella notte di Natale tutto sembrava essere cambiato, si era sentito orgoglioso nel vedere cosa fosse in grado di fare il potere di un unico uomo.
Riunificare un intero continente...pareva quasi un sogno di un folle.


Si ricordava ancora del corpo della sua amata, bruciato dalla crudeltà inglese e della brutalità di una sciocca e stupida guerra tra popoli. Tuttavia, si ricordava anche in modo in cui quella piccola Pucelle d'Orléans non aveva mai smesso di sorridere. Diamine se era bella, con i capelli che le ricadevano morbidi sul volto e gli occhi illuminati da una luce angelica.
La Speme.Era la Provvidenza che aveva dato forza a tutti i suoi fratelli in un momento come quello.
Il fuoco aveva portato via Jeanne D'Arc a soli diciannove anni, ma aveva ritrovato giustizia molti secoli più tardi, quando divenne Eroina del suo luogo Natio.


Un sorriso divertito si dipinse sul suo volto immaginando l'espressione disdegnata che avrebbe avuto Le Roi Soleil, se avesse potuto vedere la sua terra governata dal Volere del Popolo.
Un uomo detestabile, ma al tempo stesso dannatamente ammirabile. Era stato capace di piegare al proprio volere i Paesi Bassi e a fronteggiare i più grandi eserciti d'Europa, incontrando tuttavia la sconfitta.


E poi ancora, il Grande Imperatore dei Francesi, genio militare e personalità politica di spicco. Uomo che portò alla propria Patria vittoria contro Regni come Austria,Prussia e non solo...
Francis aveva ancora un conto in sospeso con Antonio per tutto quello, ma gli aveva promesso più di una volta che si sarebbe fatto perdonare, in un modo o nell'altro.


In ogni caso, non era solo un sorriso ad impreziosire il bel volto del francese, anche i suoi occhi azzurri, diventati lucidi poco a poco, non nascondevano anche il dolore legato al suo passato.


Ripensò a ciò che i nazisti avevano fatto alla sua Francia e diamine, non c'era giorno in cui non ringraziava Charles de Gaulle per aver aiutato la Resistenza a liberarsi di quel male che aveva in poco tempo infestato tutta Europa.
Una voce metallica che filtrava attraverso le sue orecchie, si ricordava ancora degli annunci delle radio che gridavano a gran voce "Vive la France!" quando, finalmente, erano ritornati ad essere liberi.
Erano giunti infine all'Europa, un insieme di paesi così diversi tra loro e che dovevano ancora imparare a rimanere uniti, sopratutto nelle avversità che si presentavano giorno per giorno.


Già,Europa.
Una parola databile a molti secoli prima della stessa fondazione della Francia come nazione e se ora la sua terra era sinonimo di libertà, Francis voleva impegnarsi allo stesso modo a rendere l'intero continente un posto migliore per vivere assieme.
La sfida era iniziata in quel lontano 1957, quando,sei paesi usciti dalla guerra e alle prese con il boom economico, avevano deciso di riunirsi ad un tavolo e discutere del futuro che avrebbero potuto condividere tutti insieme.
In tutto quello, in ogni modo, Francis non poteva negare a sé stesso che il corso della Storia sarebbe rimasto invariato, che ci sarebbero sempre state ingiustizie,soprusi e persone che più di altre avrebbero preteso di avere il potere assoluto.
Così erano gli uomini e anche lui stesso, come Francese, sapeva che l'ipocrisia l'avrebbe portato a fare errori come quelli del passato, che ci sarebbero state nuove Jeanne D'Arc e ancora, nuovi Luigi XIV pronti a rovinare e umiliare gli altri.
Lontano dalla sua terra, c'erano persone che ancora sentivano il peso delle sue colonie, delle sue violenze ed era anche per questo che, in parte, si vergognava di essersi comportato così.



Almeno per oggi, però, si concede di ripensare agli eroi della sua Terra. Piange e sorride assieme a loro, sapendo che quel 14 Luglio 1789 non è poi così tanto lontano e che nonostante tutto, sarà il primo a combattere a spada tratta per proteggere quel senso di Giustizia che i suoi stessi fratelli hanno trovato ben duecentoventisei anni fa.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE
Alla fine ce l'ho fatta in tempo! Sono contenta di poter festeggiare l'anniversario della Bastiglia insieme a tutti gli appassionati di storia che, ossessivamente, ricordano più  gli avvenimenti passati che i compleanni dei parenti.
Credo che i personaggi citati siano conosciuti un po' da tutti, Carlo Magno ha fondato il Sacro Romano Impero (Re dei Franchi, quindi questo lo rende sia "tedesco" che "francese"), Jeanne D'Arc ha combattuto nella Guerra dei Cent'anni, Luigi XIV ha combattuto la guerra dei 9 anni (quello che ha fatto costruire la reggia di Versailles, tanto per capirci), per Imperatore dei Francesi si intende Napoleone Bonaparte, quel piccolo-grande stronzo che ha rotto le palle in mezza Europa fino a Lipsia/Waterloo e infine Charles de Gaulle che non è solo un aeroporto lol, personaggio alleato degli Alleati (che pessimo gioco di parole) che ha utilizzato moltissimo la radio per tenersi in contatto con il resto della Resistenza Francese

-1957 è stata fondata la Comunità Economica Europea che non è proprio l'Unione Europea che conosciamo adesso in quanto aveva solo fondamento economico (non che adesso sia diverso...purtroppo.).
- Le colonie è giusto ricordarlo perchè la storia della Francia  ha avuto pagine davvero negative, basti vedere come la maggior parte dei paesi in Africa abbiano come lingua ufficiale il francese.
- Ça ira è una canzone famosissima durante la Rivoluzione Francese e vi consiglio vivamente di leggere il testo per capire di che cosa tratta e anche di ascoltarla ovviamente!

La prossima volta che scriverò di Francis sarà una storia a più capitoli con pairing Germany/France!
Adieu!
  
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