Buttata indecentemente sul letto, era poca la voglia di quella giornata di un mese di un anno domini pescato a caso tra quelli che erano rimasti dall'ultimo sorteggio.
< Vieni a cucinare! > l'ordine
< Va bene... > la borbottata risposta
Ma davanti allo specchio era chiaro il colore cianotico del tutto, anche qualora il tutto in questione si fosse rifiutato di ammetterlo.
"Chissà perchè tutti continuano a non vederlo. E' evidente il colore blu scuro della pelle, e quel vomito fermo nelle guance pare sul punto di scoppiare... Da parte mia, credo senza dubbio che i pazzi abbiano ragione."
"E se ci fossimo anche noi, tra quelli?"
"Lo preferirei senz'altro. Evidentemente hanno una migliore visione della realtà. Quelle guance sono blu."
"Non lo nego. Ma la pazzia mi consuma."
"La normalità corrode almeno il doppio."
E forse scappare buttandosi fuori di casa non era la soluzione giusta, ma fu la sua.
"Perché non affittiamo un film?"
"Sì, magari uno romantico?!"
"Non ti farrebbe certo male. Per lo meno, così dicono tutti."
"Tutti se lo possono tenere il loro fondotinta!"
"Ma ormai vedi solo film drammatici!"
"Vivere un po' di dolore altrui non fa mai male. O sempre. Ma sempre un male buono."
"In effetti, mi ero accorta che la vena drammatica stava venendo a galla..."
"Hai ragione Mi sa che è ora di tagliarla."
Chissà perché poi incontrare persone in quella situazione, ma lo fece, e una manciata di baci viscidi volarono nell'aria vicino alle sue guance, con odore di decomposizione.
< Ciao! Come va? > domanda finta
< Tutto bene >
"E' così, allora?"
"Mh?"
"Va proprio tutto bene, eh? L'hai detto anche a tua madre, prima."
"Non sono pronte a sentire."
"La gente di quella razza non lo è mai."
"Quella razza è ovunque. Noi siamo solo gli ultimi sopravvissuti della grande e civile selezione naturale. Siamo noi le anime salve, forse."
"E per noi va bene?"
"Per noi deve andare bene."
"E' così, allora."
"Va bene. Va bene. Va sempre, tutto bene."
E ripetere le ultime frasi come una nenia, a ritmo del passo, non era certo ragionevole.
Ma a quel punto niente era ragionevole, tanto meno la ragione e i corpi blu.
E nemmeno le guance, neppure il vomito o la decomposizione.
Forse la risata, la risata poteva andar bene, ma non perché fosse ragionevole.
Tutt'altro