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Autore: Jade Tisdale    14/07/2015    6 recensioni
L'americano sospirò, puntando i suoi occhi in quelli zaffiro della moglie. In tutta risposta, Zakuro serrò le sopracciglia. «Ryo, non guardarmi così. Non avremo un altro bambino solo perché tu vuoi a tutti i costi farlo camminare.»
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primi passi

 

 

 

 

 

 

 

«Rose, vieni da papà, dai.»
La piccola bimba dai riccioli d'oro guardò Ryo con i suoi grandi occhioni azzurri, ipnotizzata. Allungò la manina verso il padre, che sorrise speranzoso come non aveva mai fatto prima.
Sembrò quasi come se Rose stesse cercando di alzarsi, dondolandosi ripetutamente in avanti, ma dopo non molto, cadde dolcemente sul tappetino, e scoppiò in una risata cristallina.
L'americano sospirò, sedendosi a sua volta: si passò una mano tra i capelli, rassegnato.

Zakuro rientrò proprio in quel momento. «Sono a casa!» Nessuna risposta. Si avviò nel salotto, situato in fondo al corridoio, ancora con il cappotto indosso.
Trovò il marito seduto a gambe incrociate di fronte a Rose, che muoveva le braccine goffamente.
«Che cosa stai facendo?»
Ryo e Rose alzarono la testa di scatto, contemporaneamente. Il primo si voltò verso la modella, sorridendole dolcemente; la figlia, invece, si mise composta, e tutto a un tratto, iniziò a muovere i primi passi.
«Ma-ma!» balbettò, allungando le braccia nella sua direzione.
Il biondo la guardò con fare scioccato, mentre Zakuro si accovacciò, gli occhi che le brillavano, e prese la figlia tra le proprie braccia non appena le si avvicinò.

 

***

 

«Sono veramente adorabili, Zakuro. Sembrano due bambole!»
La viola dedicò un sorriso sincero a Minto, scattando una fotografia a Rose e Caroline, sedute una di fianco all'altra: la ballerina, infatti, aveva regalato loro due vestitini rosa per Natale, che gli calzavano a pennello.
Le due sorelle erano molto diverse tra loro: Rose era bionda, e somigliava tantissimo alla nonna defunta. Caroline, al contrario, pur essendo ancora piccola, dimostrava di essere molto calma, e aveva i capelli viola scuro: in poche parole, era identica a sua madre.
La secondogenita starnutì all'improvviso, e nell'assistere a quel buffo gesto, Ryo incrociò le braccia, delineando un sorriso.
Si sentì uno strano rumore provenire dalla cucina, simile ad un cigolio: Zakuro scomparve nel corridoio, e ritornò un paio di minuti dopo con un vassoio in mano. «Chi vuole una tazza di cioccolata calda?»
Rose si alzò in piedi, e cominciò a saltellare sul posto: «Io la voglio! Io la voglio!»
Caroline ruotò leggermente la testa di lato, dopodiché, si alzò in piedi: Rose si diresse rapidamente verso il tavolo, e la più piccola della famiglia Shirogane la seguì a passo spedito.

 

***

 

«Papà, lo vuoi capire o no che Thomas non camminerà oggi? Ha solo undici mesi!»
«Carol ha fatto i suoi primi passi a nove, tu a dieci. Non vedo perché lui non possa farcela.»
«Forse perché ha ereditato la pigrizia da te?»
Ryo le dedicò un'occhiataccia, e Rose sorrise con furbizia. Di certo le battute velenose gliele aveva insegnate la zia Minto.
Caroline strappò una margherita da terra e la mostrò al fratello, nel tentativo di attirare la sua attenzione e di farlo dirigere verso di lei. Il gesto funzionò, ma il biondino la raggiunse gattonando.
La bimba sbuffò, e prese a camminare a mo' di cerchio intorno al prato. Poi, stufa di muoversi, si sedette a terra ed estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo yo-yo, cominciando a giocarci.
Thomas osservò il piccolo oggetto rosso fare su e giù, e ne rimase incantato: serrò i palmi delle mani a terra, atto che lo aiutò ad alzarsi, e si diresse verso la sorella di mezzo sotto gli occhi stupidi dei tre.
Zakuro stava prendendo il sole pochi metri più in là, e osservava la scena sorridente.

«Hai notato che i nostri figli non compiono mai i loro primi passi grazie a me?» soffiò ad un tratto il biondo, accendendo l'abat-jour. «Rose ha cominciato a camminare grazie a te, Carol grazie a Rose, e a sua volta, Thomas grazie a Carol. Sembra che la sfortuna mi stia inseguendo.»
La modella lo guardò con occhi assonnati, sistemando meglio la testa sul cuscino.
«Diventare padre mi ha cambiato la vita, e il tempo è volato così in fretta. Rose è quasi un'adolescente, Caroline è già alle elementari, e Thomas ormai sta diventando un ometto. È un peccato che non potremo più rivivere certe emozioni, dato che stanno crescendo tutti e tre.»
L'americano sospirò, puntando i suoi occhi in quelli zaffiro della moglie. In tutta risposta, Zakuro serrò le sopracciglia. «Ryo, non guardarmi così. Non avremo un altro bambino solo perché tu vuoi a tutti i costi farlo camminare.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera! Dato che le idee per il prossimo capitolo della long scarseggiano, mi faccio perdonare con questa os, visto che in questo periodo ne ho scritte veramente poche.
Ringrazio (o incolpo, dipende dai punti di vista xD) Glaucopide_ per avermi dato l'ispirazione per questa fic! Scherzi a parte, grazie di cuore, davvero! ^^

   
 
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