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Autore: noriko    20/01/2009    3 recensioni
Se c’era una cosa che Robert Chase detestava, quella era essere preso in giro. (House/Chase) Dedicata a mia sorella che mi ricatta emotivamente XD anche il titolo è suo ù_ù
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg House, Robert Chase
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Koala

Se c’era una cosa che Robert Chase detestava, quella era essere preso in giro. Non sopportava quando sua zia lo prendeva in giro per i suoi capelli, tesoro mio, vuoi forse assomigliare a Raperonzolo?, non sopportava quando suo cugino lo prendeva in giro per il suo fisico, dovresti mettere su un po’ di muscoli… la mia ragazza ha più bicipiti di te!, non sopportava quando Eric lo prendeva in giro per qualche sua storia amorosa, attento a non inciampare come un idiota stasera, o col cavolo che lo rivedi, e comunque non sopportava che qualcuno lo prendesse in giro. Non sopportava che qualcuno facesse battutine su di lui, pretendendo di essere anche divertente. Lo odiava.

E, per inciso, odiava anche l’espressione di Allison in quel momento.

Sì, perché Allison Cameron era una ragazza davvero dolce, disponibile e gentile, di quelle persone sempre pronte a dare una mano nel momento del bisogno, ideali per passare una piacevole compagnia, nonché una dei suoi migliori amici (e considerato che l’altro era per l’appunto Eric, forse era meglio tenersela stretta), ma stava decisamente rischiando la vita.

Robert le scoccò una delle sue famose occhiate assassine, di quelle che facevano un po’ di paura anche alla Cuddy, ma ciononostante il sorrisino a metà tra l’incredulo e il divertito di Allison le rimase appiccicato sulla bocca leggermente truccata.

- Robert – iniziò, mentre il suo sorriso si allargava sulle guance arrossate per il freddo e agli occhi luminosi. Il biondo sentì con irritazione la presa in giro che arrivava. – non sapevo fossi tanto tenero!

La ragazza scoppiò a ridere nonostante l’amico avesse risposto con un ringhio minaccioso alla sua battuta.- Avanti, ormai ti ho scoperto!

Chase sbuffò, aprendo la porta dell’appartamento per far entrare la mora. – Non prendermi in giro, Allison, sai che…

-… non lo sopporti.- lo canzonò l’altra, togliendosi la sciarpa color non-ti-scordar-di-me. Gli porse con un sorriso il cappotto e si buttò sul comodo divano color cremisi del suo salotto, afferrando ciò che aveva attirato la sua attenzione. Ciò per cui l’aveva preso in giro, sottolineiamolo. – Faresti bene a ritirarlo, comunque, o sarà peggio. – profetizzò, sibillina, lanciando l’oggetto tra le sue braccia. Robert l’afferrò al volo prima che cadesse a terra e fulminò l’amica, ancora, con lo sguardo.

- Trattalo bene! E’ importante. – sbottò, abbracciando protettivo la fonte dei suoi ultimi guai. – E comunque, che intendi dire? Ormai l’hai visto, non vedo cosa cambierebbe se lo nascondessi.

Allison si strinse nelle spalle, proprio mentre, con un rumore degno del migliore film horror, la porta del suo appartamento si apriva di nuovo.

Il volto di Eric Foreman gli fece venir voglia di svenire.

E quello di Gregory House gli fece venir voglia di seppellirsi direttamente.

 

La risata appena accennata sul suo collo lo fece sbuffare.

- Smettila, o è la volta che ti castro.- sibilò, tirando un pugno sul braccio all’uomo sopra di lui, giusto per rendere più credibile la sua minaccia.

Greg sorrise, beffardo. – Se fossi in te, mi segnerei su un post-it la prossima volta che veniamo da te, così eviteresti costanti figure di merda.

- Fanculo, House! – sbottò Robert mettendosi seduto. L’altro si spostò appena un po’ indietro, evitando a filo una testata. – Smettila di prendermi in giro, è stato già abbastanza imbarazzante così!

House sorrise, guardando la sua espressione imbronciata e offesa. Se non voleva essere preso in giro da lui, gli conveniva smetterla di essere così carino quando arrossiva per l’indignazione. E soprattutto, doveva fare in modo che non fosse più così divertente prenderlo in giro. Lasciò che la sua mano gli carezzasse un fianco, ammansuendolo un poco. Robert si rilassò contro il suo tocco e i suoi borbottii di risentimento si scremarono in mugolii sommessi appena trattenuti quando l’altro iniziò a baciare il suo collo.

Arrivata al suo ombelico, però, la bocca si Greg cambiò bruscamente direzione, tornando alle labbra del biondo per un bacio veloce. Il diagnosta sorrise divertito quando si staccò da lui e con un gesto veloce ruotò l’oggetto, che si trovava sul comodino accanto al letto.

- Mi sento un po’ bloccato se mi fissa in quel modo. – spiegò ridacchiando, tornando al petto dell’altro.

Le guance di Chase si gonfiarono. – Greg!

- Scusa, scusa. –

Il suo tono divertito discordava abbastanza dalle sue parole, ma comunque non poteva farci nulla.

Meglio che il tenero peluche di Koala guardasse il muro.

 

 

  
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