Colonna
Lui è sicurezza, riparo, rifugio.
Lui ha gambe muscolose per sorreggere, braccia forti per tenere insieme ciò che cade a pezzi, spalle larghe su cui appoggiarsi e abbandonare le proprie preoccupazioni, petto ampio che nasconde e protegge.
Ma chi può sorreggerlo quando è lui ad essere sconvolto da un terremoto interiore? Chi rimette insieme i suoi pezzi quando rischia di crollare? Con chi può piangere e mostrarsi debole? Su chi può scaricare le sue angosce?
Le colonne danno supporto, non lo ricevono.
I fari guidano chi ha smarrito la strada, non possono perdersi a loro volta.
Gli alberi fanno ombra, non possono lamentarsi del sole che brucia troppo.
Così, Makoto, non può far altro che svolgere il proprio compito, offrire protezione, mostrarsi forte e sorridere, anche mentre guarda Haru allontanarsi da lui.
Perché è così che fanno le colonne.