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Autore: kikka9394    20/01/2009    2 recensioni
questa non è una ff triste, ne comica, è semplicemente una breve fanfiction che narra di una giornata iniziata come molte altre, ma che avrà un risvolto del tutto inaspettato. spero che non diffiderete dal titolo o dal mio nickname, in fondo un libro non si giudica dalla copertina... buona lettura, Federica
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori/Greta, Miki, Ryo Saeba/Hunter, Umibozu/Falco
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Una storia a mio parere non pesante, senza troppi pensieri profondi o trame difficili da comprendere. Solo un incarico come altri, di una giornata come un'altra, dove però succederà qualcosa che cambierà la vita ai nostri due sweeper. La Kaori che racconta non è depressa, è solo stanca della monotonia della sua vita, ma che per fortuna cambierà.
buona lettura!!^^
Federica


-.-.-esausta-.-.-

Sono una donna impulsiva. È vero.
Per quanto chiunque mi conosca potrebbe dire di me che sono una ragazza forte, paziente, dolce e tutto quello che vuoi, ma sono impulsiva.
Eccome!
E tutto perché non sono tanto diversa dall’uomo con cui abito da ben sei anni.
Forse non avrò il suo sangue freddo, la sua capacità con le armi eccetera eccetera.
Ma anch’io, come lui, sono impulsiva, cocciuta e

ISTINTIVA.
E ne è una chiara dimostrazione ciò che è successo qualche giorno fa.
Già, perché esattamente tre giorni fa la mia vita è cambiata.

Era una calma giornata di settembre. L’estate stava per finire, ma il tempo era ancora mite.
Come sempre mi ero svegliata presto, verso le 7; presto, in confronto all’ora in cui si sveglia il mio socio.
Dopo aver preparato la colazione per tre, e aver mangiato la mia parte, mi appresto ad uscire.
Sapete già per dove, vero?
Ovviamente, per il mio consueto giro: casa – stazione – cat’s eye – casa.

Uscii ugualmente a controllare la lavagna nonostante avessimo già un incarico in corso, la classica gatta morta che ha bisogno di protezione.
Eppure ero nervosa, forse perché questo caso sarebbe finito presto, e ciò comportava uno scontro con il nemico, oppure perché pure questa, una volta concluso il caso, gli avrebbe chiesto di andare a vivere con lei, in un paesino sperduto nell’Hokkaido.

Già visto, già fatto.


Mentre scendevo le scale continuavo a pensare alla mia vita.
Per una persona esterna la mia vita doveva sembrare davvero monotona, piuttosto noiosa.
Eppure quest’ultima, doveva ricredersi quando ci venivano affidati i vari casi o dei deficienti osavano sfidarci.
Sì, sfidarci.
Perché io la mia vita la condivido con l’uomo più maniaco, il meno gentile, il meno romantico, il più stupido e impossibile della Terra.
L’uomo che amo.
Ryo Saeba.

Vi sembrerà strano che una ragazza come me ami un uomo come lui.
All’inizio in effetti non ci credevo neanch’io.
Ma poi mi sono dovuta ricredere.
Per chi lo conosce bene, si accorge che dietro a quell’uomo così strano e maniaco, si nasconde un uomo complicato, dalle mille facce.

Lui sa essere dolce, gentile, romantico, intelligente, buono, e il tutto nella giusta quantità, e, anche se sono rari i casi dove lui si dimostra così, soprattutto verso di me, … bhè, io non lo cambierei per nulla al mondo.
E poi… se c’è una cosa che lui sa nascondere bene è senz’altro la sua sofferenza. Lui soffre molto, anche se non lo da’ a vedere continuando a fare lo sbruffone.
Ma io l’ho capito, ho un sesto senso per queste cose.
Lui soffre per ciò che ha fatto in passato, e ne risente ancora oggi.

Lo so perché mi è capitato di essere svegliata da delle grida in piena notte, provenienti dalla camera di Ryo.
E tutte le volte che correvo a controllare, lo trovavo che si contorceva come un serpente intrappolato nel letto, completamente imperlato di sudore e con una smorfia sulla faccia.
E allora tutte le volte mi sedevo accanto a lui, sul letto, cercando di calmarlo con carezze e parole dolci, sperando che si svegliasse e smettesse di soffrire così…
E allora così mi addormentavo, spesso ritrovandomi sdraiata accanto a lui, finalmente calmo, entrambi rilassati dalla vicinanza dall’altro.
E tutte le volte se mi svegliavo nella notte mi ritrovavo abbracciata a lui, e poi, constatata la mia posizione e che tutto ciò non fosse frutto della mia fantasia, mi riaddormentavo serena, trovandomi la mattina successiva nel mio letto, e così tutte le volte.

Mi scappò un sorriso.
Questi erano i momenti in cui lui dimostrava il suo amore, e questi momenti mi sono sempre bastati.

Riaffiorando dai miei pensieri presi il mio giubbotto dall’attaccapanni e scesi le ultime scale.

E ora scommetto che vi state chiedendo come mai sono così tranquilla a lasciare Ryo e la biondina ( tinta, ne sono certa) a casa da soli?

La risposta è che, dopo la radura, non credevo potesse fare stupidaggini, anche se aveva fatto un ennesimo passo indietro.
In ogni caso, sapevo dentro di me che dovevo fidarmi. E così ho fatto.
E poi se voglio che la nostra relazione proceda, o meglio inizi, devo pur fidarmi di lui, no?

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Ed eccomi ancora davanti alla mitica lavagna dell’entrata est di Shinjuku…
Quante volte questa vecchia lavagna mi ha visto triste... E a volte mi vedeva fare i salti di gioia quando mi faceva leggere le tre lettere magiche.
Sorrisi.
Certo che ne è passato di tempo, eh?
“Vediamo se oggi mi renderai felice come tre settimane fa?”

A quanto pare no. Niente incarichi. Ma non importa. Tanto la biondina ci pagherà bene.
Un po’ demoralizzata mi fermai a guardare la gente che mi passava davanti senza neanche notarmi.
“Quanta gente passa da questa stazione… ognuno con la propria storia, i propri problemi…
C’è chi è solo, chi è triste, chi è al settimo cielo, chi è arrabbiato con il mondo per chissà quale motivo.
Ma a nessuna di queste persone interessano i problemi altrui.”

Sospirai.
Se solo fossero tutti un po’ meno egocentrici, forse i loro problemi non sembrerebbero poi così grandi…”

“Basta essere così triste Kaori!! Su con la vita!! Non puoi avere un muso lungo un chilometro! Se no dopo Miki si preoccupa…” un sorriso mi si stampò sulla faccia. E così sorridente mi allontanai dall’entrata est, con tutta l’intenzione di andare a trovare i novelli sposi al ritorno dal viaggio di nozze.

Peccato che qualcun altro non era d’accordo con me.

Un furgone nero ( che fantasia hanno questi criminali -.- ’’’) sfrecciò sulla strada semi-deserta, i pochi passanti che lo videro pensarono fosse solo un’autista un po’ alterato e non ci diedero molto conto.
Invece quest’ ultimo si fermò a pochi metri da me e ben cinque uomini ne scesero in fretta, non riuscii neanche ad accorgemene, che questi si avventarono su di me.
Per fortuna che in questi anni ho imparato qualcosa da Ryo! (incredibile, lo so )

Sta di fatto che ho dato loro del filo da torcere per rapirmi, perché hanno dovuto usare il cloroformio per farmi salire in auto!
Da quel che mi ricordo, devo averne stesi due e aver fatto un bel livido a un terzo, una mano con un panno umido sulla bocca e il naso, e poi il buio.


*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°


Ore 11:37, casa Saeba.

- Yaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaawn…-
- Che bella dormita che ho fatto!! – “ Però… C’è qualcosa che non mi quadra…”.
Guardai la sveglia sul mio comodino “ 11: 37…”
- Kaori!- esclamai mettendomi a sedere sul letto.
“Perché non mi ha svegliato prima?!... Magari è ancora da Umi e Miki. Speriamo che mi abbia preparato almeno la colazione…”

Così scesi giù in cucina e la trovai apparecchiata per due, Kaori doveva aver già fatto colazione perché le sue stoviglie erano nello scolapiatti, già puliti e asciugati.
“Come al solito, lei mi fa trovare tutto pronto e in ordine, con un bigliettino sul tavolo se non c’è al momento…”
Sorrido. Come nella mia previsione c’era un bigliettino sopra la mia tazza del caffè:

“Ben svegliato Ryo!
Spero che ti sia svegliato prima di mezzogiorno, almeno!
Comunque la colazione è pronta per te e per Gigì…”

“Scommetto che anche tu trovi ridicolo questo nome per una giapponese, vero tesoro?” sul mio volto apparì un leggero sorriso.

Il bigliettino continuava:
“ mi raccomando, metti almeno nel lavandino le stoviglie dopo che hai mangiato.
Io sarò a controllare la lavagna, e poi da Miki, scommetto che avrà un sacco di cose da raccontarmi sul viaggio di nozze !
Ci vediamo lì o a casa all’ora di pranzo,
Baci, Kaori”

Quando ebbi finito di leggerlo, sentii arrivare in cucina qualcuno.
Misi via il biglietto di Kaori e mi voltai per vedere di chi si trattava.
Era Gigì, che mi salutò, per poi passarmi davanti sculettando…certo, ha davvero un bel sedere, ma io preferisco quello della mia partner…

La vidi sorridere…forse perché pensando al culetto bello sodo di Kaori stavo sbavando come al mio solito, e lei avrà pensato che era una reazione per il suo, di culo. (illusa! >_< =P ndKikka)

Si sedette al tavolo e mi invitò a fare lo stesso, in modo ammiccante ovviamente.
Con un sorriso un po’ forzato mi sedetti anch’io.
Non mi piaceva molto questa ragazza, certo, davvero sexy, ha le curve nel posto giusto, ma a volte era fin troppo sexy…come dire… finta…
”Anche adesso che la guardo bene, secondo me non era così stamattina, capelli in ordine e trucco perfetto, si sarà svegliata un’ora fa, o forse di più, per venire giù così.”

”Tu invece, scendi così come ti sei svegliata, con i capelli un po’ arruffati e senza un filo di trucco, sei al naturale, eppure sei sempre bellissima…”

“ che io stia diventando un po’ troppo selettivo? Un po’ di tempo fa questa ragazza l’avrei assaltata…ma ora…non mi interessa minimamente.”
Sorrisi amaramente. “… Troppo selettivo…? Che idiozie...È solo che io di donna ne voglio una sola…ma non riesco ad ammetterlo…”

Per fortuna Gigì mi chiese dove era finita Kaori, così mi distrasse dai miei pensieri.
Le risposi semplicemente che probabilmente era al Cat’s Eye.
La vidi trattenere un sorrisino.
“ Cos’è vuoi sapere se hai campo libero?”.
- Ehm… Ti va di andare lì? Così usciamo un po’…- le proposi.
Non mi andava proprio di stare lì a subire le sue avances.

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Cat’s Eye ore 12:13

“ Dling- dlong”

Il solito campanellino attirò l’attenzione di Miki che ancora voltata a sistemare lo scaffale esclamò: - Come mai questo ritardo, Kaori-chan? He-he Non è da te…- mi disse girandosi.
Il sorriso raggiante che aveva qualche attimo prima scomparve subito, lasciando il posto ad uno sguardo perplesso.
- Oh, ciao Ryo …Ma dov’è Kaori?- mi chiese subito dopo.
- Perché, non è venuta qui?- le chiesi un po’ allarmato senza neanche salutarla. Avevo un brutto presentimento.
- Veramente no, anzi, è un po’ che la sto aspettando…Ehi!- non la lasciai neanche finire che scappai fuori dal locale. “Non può essere ancora alla stazione! E poi perché il rilevatore non è acceso?! Se è in pericolo dovrebbe attivarlo!…”

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

- Ryuccioo!- esclamò, o meglio urlò, Gigì.
- Mi lasci sola?? E io cosa faccio qui?!- disse il qui con leggero disgusto.
- Resterai qui - pronunciai il qui come aveva fatto lei poco prima - e aspetterai che tornino, sappiamo proteggerti anche noi- le dissi freddamente tornandomene dietro al bancone.

I miei occhi blu la squadrarono in tutta la sua figura.
Alta, bionda, bellissima, sguardo da star, labbra rosse come il fuoco e anche un tantino gonfie…
Solo dalla faccia mi sembrava antipatica…figuriamoci a conoscerla…
“Mamma mia, Kaori! Come hai fatto a sopportarla per tutto questo tempo!!”
Sbuffai un po’ mentre preparavo una camomilla a quella ragazza.
“Chissà come stai ora. Speriamo che non sia successo nulla di grave…”
Sentii Falco che mi mise un braccio sulla spalla e mi strinse a sé, e io mi appoggiai a lui.
Mi sentii protetta dal suo abbraccio e mi rilassai un po’.
In fondo anche lui era preoccupato, ci tiene molto a Kaori.

[ continua... ]

ooook, com'è? ^^ spero vi sia piaciuta, almeno fin'ora! XD
questa doveva essere una shot, ma dato che procedeva per le lunghe ho deciso di dividerla, non so quanti capitoli verranno, ma non più di 4 spero...O.O
è inutile che vi dica di commentare perchè io sono la prima che a volte non lo fa ^///^''', comunque sappiate che mi piacerebbe sapere ciò che pensate, sono BEN ACCETTI commenti negativi riguardo a trama, grammatica e altro, non fatevi problemi, perchè sbagliando si impara, e così potrei imparare dai miei errori!! XD.

non so quando aggiornerò, in questo periodo sono molto carica di compiti e studio, ma spero che siate pazienti e commenterete ^^ al prossimo capitolo ^^

bacioni, kikka

   
 
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