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Autore: Girl Pumpkin    16/07/2015    0 recensioni
Autrice originale: -8 O’CLOCK-
Titolo storia: Please, don’t leave me - Ti prego, non mi lasciare
Traduttrice: Io XD
La prima volta che lessi questa storia non riuscii a trattenere le lacrime... E' davvero stupenda.
(Scusatemi per eventuali errori di scrittura)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MESSAGGIO IMPORTANTE:
 Per chi volesse recensire la storia (e spero che siate in molti) vi pregherei di dividere la recensione in due parti.
 Una per l’autrice, alla quale verrà mandato quello che scriverete sulla storia.
 E, se volete ^^, una parte per me.

 Il primo Link mostra la pagina del profilo dell'autrice originale di questa storia.
 il secondo mostra, invece, la pagina della sua storia.

https://www.fanfiction.net/u/5088836/8-O-clock
https://www.fanfiction.net/s/10397864/1/Please-don-t-leave-me


Please, don’t leave me
Ti prego, non lasciarmi
-8 O’CLOCK-

Lentamente mi rigirai sulla pancia. Il corpo mi fa talmente male, il dolore è immenso. È come se la mia testa fosse immersa in una pozza di sangue, il mio sangue. Potrei star esagerando, ma so che non resisterò a lungo. La mia vista è sfocata e le orecchie mi fischiano. È davvero fastidioso.  Ho sempre saputo che sarei morto in battaglia, dopo tutto,  la lotta è ciò che mi riesce meglio: distruggere e devastare le terre, essere come la morte stessa sul campo di battaglia, essere coperto del sangue d’altri, le popolazioni spaventata, mostrare la mia illimitata crudeltà … ma non in questo tipo di battaglia, non di questa morte, non voglio morire per mano di un semplice essere umano.

Alzo le mie ali per cercare di ergermi. Le squame, normalmente grigie sono nere a causa del sangue assorbito. L’odore fresco e caldo di sangue sta invadendo le mie narici. Posso anche sentire l’odore di metallo, sudore umano e il profumo della morte. Tutti questi odori, la mia visione è sempre più vaga. Riesco a stento a sentire le risate profonde, risate di umani. Gemo quando sento un peso contro la spalla, uno di quei bastardi ci preme il piede contro. La semplice idea che si stia pulendo gli stivali sulle mie scaglie mi crea repulsione. Normalmente, gli schiaccerei sotto le mie zampe e lancerei le loro teste dall’altra parte della stanza. Non ho neanche la forza per sentire ira, o forse dovrei dire tristezza. Tutto questo è a causa sua.

È arrivata qui quattro anni fa. Non era una bambina, né un’adulta. I suoi genitori, il Re e la Regina iniziarono a pagarmi per proteggere la loro marmocchia ( personalmente, non vorrei essere al loro posto se si sapesse che spendono i soldi delle tasse per queste cose ). In realtà, desideravano che la loro figlia, la principessa, incontrasse il suo principe azzurro, come nelle favole. L’idea del secolo, a parer loro, ma era un’idea veramente stupida per me. Che garanzie aveva che la loro figlia venisse “salvata” prima di diventare una vecchia? Che il cavaliere sarebbe stato intelligente, impressionante e con molte altre qualità? Che sarebbe stato amore a prima vista? Ma non mi sono mai lamentato o espresso il mio parere su questa loro idea; almeno, era ben pagato.

Nelle fiabe, normalmente la principessa a i capelli dorati e grandi occhi azzurri. È così graziosa e ha una voce così melodica le creature sono stregate da essa. La principessa che è capitata a me, Levy, era una bambina selvaggia. Una di quelle vere, che non si faceva intimidire da nessuno, nemmeno da un drago. Un piccolo gamberetto con occhi marroni e capelli blu indomabili  (chi diavolo ha i capelli blu, comunque?!). A quel tempo, mi dissi che sarebbe durata solo qualche mese, a causa della separazione dalla sua famiglia. Stronzate. Non chiamò i suoi genitori una sola volta e mi stava facendo impazzire. Non riesco nemmeno a ricordare il numero di volte che ho dovuto volarle dietro quando cercava di scappare. Lei è veloce, ma le principesse non sono fatte per evadere dai castelli. O il numero di volte che ho dovuto costringerla a scendere da qualcosa, perché lei si arrampicava ovunque, sui muri, sugli alberi .. un vero scoiattolo. Un giorno, se non fossi stato li per prenderla, sarebbe sicuramente morta. Ma non credo che avrei preferito essere intrappolato per anni con una stupida principessa che pensa solo alla sua bellezza e al matrimonio.

Sono stato pagato tutti quegli anni per proteggerla, ma lei non a mai avuto bisogno di nessuno. Poteva gestire tutto da sola. Il mio muso (che era un naso a quel tempo, perché ero sotto la mia forma umana) ricorda bene il calcio che mi diede. E ricordo anche bene il suono che ha fatto quando si è rotto. Per me non era nulla, aveva avuto ferite più gravi in passato. Ma per lei, è stata una vittoria. Per calmarla, ho proposto di darle lezioni di combattimento, a accettato, anche se con diffidenza all’inizio. Certo, era rischioso, ma non penso che il cucito a maglia o la cucina l’avrebbe aiutata a calmarsi. Era calma solo quando leggeva; altrimenti era come un indiavolato folletto dei boschi. I vantaggi delle lezioni di combattimento erano che avrei potuto tenerla sempre d’occhio e restituirle qualche mal torto (la vendetta in piccole dosi). Il mio piano funzionò alla perfezione, divenne troppo stremata anche per tentare la fuga.

Non penso che il nostro rapporto fosse poi così male; dopo tutto, ci comportavamo in modo civile quando parlavamo. Eravamo abituati a parlare di tutto e niente. Ed è così che sono finito a raccontarle delle storie, quando non riusciva a prendere sonno. Ma le comuni storie,, favole o storielle sue draghi. Le mie storie, le mie guerre e battaglie. Storie di me. Era la prima volta che le raccontavo a qualcuno. La storia preferita di Levy era quella in cui brandivo la testa di un guerriero conosciuto per mostrare al suo esercito la loro sconfitta. Ama anche quando parlo della mia leggenda, di come ho ottenuto la mia terribile reputazione e dei miei soprannomi: Black Steel, Kurogane …

A volte, un cavaliere arrivava ma non resisteva a lungo. Quando non si davano alla fuga, avevo la possibilità di mangiarli, ma sempre all’insaputa della principessa, per evitare di farle avere sogni violenti (allora come si spiega il sogno che mi ha raccontato l’altro giorno?) naturalmente, voleva anche combattere, per dimostrarmi che anche lei era forte, ma ho sempre rifiutato; le persone non devono sapere che la loro principessa combatte con il suo drago. Dopo tutto, era il mio lavoro, proteggerla.

E poi, sono arrivati, rumorosi, numerosi, con le armi. Mercenari con il loro principe, Rogue. Naturalmente, sono venuti per la principessa. Come sempre, ho combattuto. Mi i tempi sono cambiati;  gli uomini non combattono più con lealtà. Preferiscono imbrogliare, tingendo con potenti veleni e loro spade. Sono riuscito a uccidere venti di loro, prima di sentirne l’effetto. Sono andati nella sua stanza, per portarla dal loro principe. Entrarono senza bussare e so molto bene che lei lo odia. Il primo mercenario si guadagna un naso rotto e il secondo un braccio spezzato. Alcuni caddero dalle scale. Avevano difficoltà a prenderla e non posso nascondere che mi sentivo molto orgoglioso di lei. In tutti quegli anni, non aveva mai pianto, ma potrebbe essere la mia visione offuscata che mi fa vedere le lacrime sul suo viso.

Non voglio che vada. Durante tutto questo tempo, mi sono reso conto che il vero prigioniero in questo castello non era lei, ma io. Spero di essere un prigioniero nel suo cuore. Che lei sarà in grado di scappare dai suoi genitori e questo principe. La vedo, che sta cercando di combattere, urlando il mio nome, ma preso scompare dalla mia vista.
Ti prego, non mi lasciare …


Fine.

  
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