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Autore: purpleblow    21/01/2009    2 recensioni
Gli ordini del Presidente Rufus ShinRa vanno sempre rispettati, è questa la fregatura.
Scritta per il Pannolini!Challenge
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena, Reno, Rude
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ridicolo


Per entrare a far parte dei Turks, bisognava avere ottime qualità in battaglia, avere grande carisma ed essere pronti a rispettare gli ordini.
Bisognava ritenersi fortunati di rientrare in quella stretta cerchia, non tutti avevano quella possibilità.
Solitamente, quando un Turk veniva scelto, era fiero di se stesso e si sentiva alquanto onorato di essere stato selezionato tra tanti.
E così era.
Ognuno di loro era stato orgoglioso di se stesso.
Ma non quel giorno.
Quella volta, Elena, Reno e Rude erano stati ingaggiati per svolgere un incarico tanto insolito quanto difficile. O almeno per i due uomini.
La ragazza pareva addirittura elettrizzata da tale ordine, mah, valle a capire le donne!
Ma veniamo al dunque, la missione odierna affidata ai Turks era... uhm... è quasi ridicolo da dire. Era...
"Non ci posso credere, ma per chi ci ha preso?" gridò Reno incredulo, osservando il fagottino grassottello posto nel seggiolone.
Elena lo guardò storto, un buon inizio davvero.
"Piantala di lamentarti Reno!" il rossino sbuffò, quella volta il Presidente lo avrebbe sentito.
Non aveva scuse, affidare ai Turks quella missione. Se di missione si poteva parlare.
"È una scusa bella e buona per affibbiarci il suo marmocchio! Io odio i bambini!" sbottò nuovamente, guardagnandosi l'ennesima occhiataccia da parte della compagna.
Lei scosse la testa, esasperata dal comportamento di Reno. Già non lo sopportava normalmente, quando si lamentava poi era insostenibile.
Poi, tornò ad osservare la creatura, prendendola tra le braccia con sguardo sognante.
"Quanto vorrei averne uno anche io." disse, immaginando la sua futura vita materna al fianco di Tseng. Ma le sue fantasticherie non durarono molto, interrotte da un rumore alquanto sospetto.
Si voltò in direzione del suono, notando con orrore che il rossino si stava per accendere una sigaretta.
"Non provarci, Reno! Il fumo fa male al bambino!" possibile che quel ragazzo non usasse il cervello? Ah no, la sua scatola cranica era vuota, come aveva fatto a non pensarci?
Dal canto suo il Turk la ignorò bellamente inspirando il fumo della sigaretta, compiaciuto.
Non fece in tempo a gustarsi nemmeno un quarto di quel piacere che Elena gliela strappò di mano gettandola fuori dalla finestra, si era davvero stancata di quel suo comportamento infantile, si voltò verso Rude per cercare approvazione da parte sua, ma tutto ciò che mostrava era indifferenza.
La ragazza sospirò, possibile che con quei due non c'era verso di andare d'accordo?
"Ma che diavolo fai, cretina? Non solo devo stare qui a fare da balia al figlio di Rufus, adesso anch-" la frase di Reno fu interrotta dalla squillante voce del bimbo che aveva improvvisamente cominciato a piangere.
Dio, era meglio un colpo di pistola in testa!
"L'hai fatto piangere!" sbottò Elena cominciando a cullare il pupo, rivolgendogli paroline dolci per calmarlo.
"Vuoi farlo smettere?" esclamò poi Reno tappandosi le orecchie, seguito da Rude che cominciò a sbuffare.
"Ci sto provando non vedi? Se avessi evitato di urlare forse non sarebbe successo non pensi?" la ragazza era sempre più nervosa, adesso si era messo pure il piccolo contro di lei.
Ancora non smetteva, ma cos'aveva?
Riflettendoci un attimo, capì la situazione. Forse per una volta aveva scaricato inutilmente la colpa a Reno, ma stette zitta, l'avrebbe usato come minaccia contro di lui.
Lentamente posò il bimbo sul fasciatoio collocato vicino alla finestra e si voltò verso i due uomini.
"Tocca a voi ragazzi!" disse esibendo un sorrisetto malizioso.
Entrambi si guardarono senza capire, che cosa avrebbero dovuto fare?
"Se non ci sei riuscita tu a farlo smettere pensi che ci riusciamo noi?" Reno si immaginò con il bambino fra le braccia, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di lanciarlo dalla finestra. Figlio del Presidente o no.
Avrebbe davvero rischiato tanto Elena?
"So di cos'ha bisogno e sarete voi ad occuparvene!" mentre pronunciava quelle parole, rovistò nel cassettino del fasciatoio estraendone...
"Un pannolino? Cosa dovrei farci con quello?" chiese Reno, sperando che la risposta non fosse quella più ovvia.
"Ma è ovvio no? Cambiarlo, che vuoi farci?" glielo lanciò e lui lo prese al volo.
"È assurdo." stavolta fu Rude, per la prima volta a parlare, sconcertato.
"Beh, forse per voi due caproni! Forza, il bambino non può più aspettare, o preferite che vi rompa i timpani?" il tono era di rimprovero, ma sotto sotto la cosa la divertiva.
I due Turk si avvicinarono al mobiletto, restando immobili a fissare la cosetta urlante sotto ai loro occhi.
"Beh, allora?" Elena cominciava a spazientirsi.
"Allora Rude, io arreggo il bambino e tu fai il resto." troppo semplice, no?
"Scordatelo. Non ci penso neanche." detto questo, tenne fermo il pargoletto, facendo cenno a Reno di cominciare l'operazione.
Il ragazzo, osservando con odio il piccolo, cominciò ad armeggiare con il pannolino, riuscendo finalmente a toglierlo, esibendo una smorfia di disgusto mentre lo richiudeva e lo lanciava nel cestino.
Fece per prendere il pannolino nuovo quando Elena lo fermò.
Va bene. Doveva proprio farlo allora.
Estrasse una salvietta dal pacchettino e cominciò a ripulire il bimbo, mettendogli poi il borotalco per dargli sollievo.
"Ah, ti sei deciso a fare silenzio eh? Pulce!" adesso tutto ciò che doveva fare era mettergli il nuovo pannolino.
Lo prese e dopo averlo aperlo, cercò di sistemarlo nel migliore dei modi, fu una dura lotta, ma alla fine riuscì nel suo intento, lasciando andare un sospiro di sollievo.
"Era tanto difficile?" disse Elena battendogli una mano sulla spalla, sogghignando.
Reno sbuffò, la prossima volta che Rufus gli avrebbe chiesto una cosa simile lo avrebbe sentito. Far fare una cosa del genere ai Turks era davvero inamissibile e Tseng non aveva fatto una piega. Era stato infangato il nome dei Turks.
"Ah, Rude? La prossima volta tocca a te, non toccherò mai più un fottutissimo pannolino!"



Note dell'autrice:
Avevo notato da tempo questa challenge stupenda, e solo ora mi è venuta l'ispirazione. **
Ho pensato potesse essere divertente dare questo ruolo a Reno e Rude, con Elena che li sta a guardare.
Spero che anche a voi sia piaciuta, io mi sono divertita tanto a scriverla! XD
   
 
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