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Autore: daimler    16/07/2015    7 recensioni
Ascoltando il nuovo singolo di Emma, occhi profondi, e rubacchiando qualche citazione del mio telefilm preferito, Grey's anatomy, è venuta fuori questa dolce follia,
Ambientato nel cap. 438, durante un' avvenimento, che non cito per chi non legge le scan , un piccolo infortunio, sconvolgerà la giornata della maga stellare, alle prese nel chiarire finalmente un situazione mai risolta con un certo dragon slayer
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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Ascoltando il nuovo singolo di Emma, occhi profondi, https://www.youtube.com/watch?v=8Vo5T4VGc64 e rubacchiando qualche citazione del mio telefilm preferito, Grey's anatomy, è venuta fuori questa dolce follia

-OCCHI PROFONDI-

"Il fuoco è come l'amore, a volte ci riscalda il cuore, altre c'è lo brucia."

~ -eih!!! Natsu ti ho detto di mettermi giù!!- strillò Lucy invano, colpendo a pugni la schiena solida del Dragon Slayer
Natsu inclinò il viso verso di lei storcendo il naso, una mano posata sul dorso della schiena di Lucy e l'altra a tenersi un fianco - la smetti di strepitare, sei noiosa- l'ammonì brontolando, avanzando il suo cammino, ignorando totalmente le disperazioni della giovane.
Lucy sopirò pesantemente sorreggendosi il viso con i pugni delle mani , i gomiti puntati sulla schiena di Natsu e un broncio tipicamente  infantile a incorniciarle il viso, si era arresa all'idea di essere trasportata a mo di sacco di patate da Natsu.
Guardò con sofferenza il cantiere della gilda, farsi sempre più piccolo
-non è grave- pigolò scocciata
-sei ferita- ribatté lui asciutto
-è solo un taglio, e poi poteva curarmi Wendy appena tornata- latrò lei a mezza bocca.
Quel pomeriggio si erano trovati tutti nel luogo dove una volta si erigeva la fiera Fairy Tail, tutti insieme si erano rimboccati le maniche dando inizio alla ricostruzione della gilda. Ma un piccolo incidente aveva scombussolato la giornata della giovane maga.
-e poi si può sapere dove stiamo andando?? casa mia è dall'altra parte-  ringhiò Lucy, che con un abile colpi di reni, ignorando quella fitta dolorante alla gamba, era riuscita a tirarsi su appena, il giusto nel strillargli nelle orecchie. Agitò il braccio, puntando con un dito nella direzione a  cui si riferiva.
-non c'è bisogno che gridi così, ci sento benissimo- la ignorò inizialmente Natsu, il viso corrugato e la voce stizzita
-stiamo andando da me- affermò poi, lasciandola perplessa.
Una o di stupore si formò sul bocca di Lucy, improvvisamente quella scontrosità si placò. Con  un lieve rossore sulle guance e un fil di voce balbettò un
-perché?- la voce tremante, e lo sguardo imbarazzato rivolto verso la strada, era la prima volta che Natsu la portava a casa sua
-perché è più vicino alla gilda- tagliò corto lui, un tono di voce spazientito, probabilmente Natsu si era stancato di tutte quelle storie.

Fecero il resto della strada in silenzio, Lucy in preda alla confusione, aveva deglutito più di una volta al pensiero di trovarsi in casa di Natsu, da sola con lui, e per lei quella reazione era davvero strana. I due avevano condiviso molte cose insieme, avventure, emozioni e  perfino il letto, anche se spesso accadeva a sua insaputa, eppure al pensiero di trovarsi in casa sua, per giunta da soli senza Happy, non poteva fare a meno di avvertire una certa stretta allo stomaco. Presa com'era da tutti quei pensieri, sobbalzò strillando acuta nell'udire il rumore di quel colpo improvviso, Natsu aveva tirato un potentissimo calcio alla porta spalancandola in modo brusco.
-dico non potevi aprirla in modo normale?- lo rimbeccò Lucy ricevendo solo un grugnito in risposta.
Natsu avanzò di qualche passo  con Lucy ancora in spalla, usò l'avanbraccio libero per sgomberare il tavolo completamente sepolto dai vestiti, bicchieri di plastica e confezioni vuote di cibo. Lucy ancora aggrappata a lui si lasciò poi cadere con delicatezza tenendo la gamba ferita tesa.
Natsu gli sorrise- hai visto? siamo già qui!-
Lucy annuì vaga farfugliando qualche si, il viso indispettito inclinato verso l'unica finestra dell'abitazione e le braccia conserte. Sgranò gl'occhi quando sentì quel tocco delicato sulla gamba, girò di scatto la testa trovando Natsu intento a studiarle la ferita. Il dragon slayer aveva una mano sul retro della gamba, appena sotto il ginocchio, e l'altra su di essa passando con i polpastrelli intorno al taglio, Lucy si ritrovò a deglutire, quel contatto rischiava di soffocarla.
-Da quando è che sei così esperto?- trasalì celando la voce agitata emettendo un risolino nervoso.
Natsu sollevò il capo, le sopracciglia aggrottate, in effetti posta a lui quella domanda era piuttosto ridicola, lui che in battaglia aveva sempre dato tutto se stesso a tal punto da lacerarsi il corpo ogni volta.
- credo di intendermene un po' di ferite, non trovi?- la canzonò ghignando, ritornando a concentrarsi su quella di Lucy.
-sempre meno di Wendy- rispose piccata, chiedendosi poi il perché fosse così acida in quel momento, era l'imbarazzo a farla parlare, sentire le mani di Natsu sul suo corpo la facevano agitare e non poco.
-ma Wendy non c'era- ribatté lui testardo
-aspettarla non mi avrebbe di certo ucciso- sbottò, rivoltando lo sguardo verso la parete.
Natsu tirò su il capo di scatto -non volevo correre il rischio- gettò con un sorriso, schioccandole un occhiolino -stai ferma qui, vado a prendere delle bende- concluse poi allontanandosi.
Lucy annuì senza guardarlo, il viso perfettamente calmo e la postura rigida in quella posa, sembrava tranquilla ma in realtà quella risposta di Natsu le aveva creato il batticuore. Scrollò la testa -stupida Lucy era solo una battuta- si rimproverò tra se e se.

Seduta su quel tavolo, le ginocchia strette tra di loro con ancora le  braccia incrociate sotto il generoso seno, puntò lo sguardo su quel taglio sanguinante che si era procurata su una gamba. Una smorfia scocciata le si dipinse sul viso, quel suo essere a volte maldestra  esasperava perfino lei. Durante i lavori per la ricostruzione della gilda si era accidentalmente ferita la gamba con un chiodo sporgente da una trave, non era niente di grave ma continuava a sanguinare e Wendy non era nei paraggi, la giovane dragon slayer infatti, si era recata in un negozio di ferramenta insieme a Charle ed Happy.  Sbuffò impaziente, poggiando i palmi delle mani sul tavolo, ciondolando con i piedi e inarcando appena la schiena, si guardò intorno notando lo stato disagiato in cui quell'abitazione avversava. Il disordine e la sporcizia regnavano sovrano nell'appartamento di Natsu. Chinò il capo emettendo un sospirò esasperato, e pensare che quel pomeriggio di qualche anno fa, aveva impiegato delle ore nel pulire e ordinare , quanto tempo ci avevano messo Natsu ed Happy a renderlo nuovamente un tale porcile? probabilmente qualche giorno, se non addirittura poche ore.  Si sporse con il busto verso il fondo della stanza, picchiettando nervosamente con le dita sulla superficie le tavolo, di Natsu neanche l'ombra. I suoi occhi vagarono ancora per l'appartamento, in quella stanza il tempo sembrava esseri fermato ad un anno fa, a parte il velo di polvere  che copriva ogni cosa e le ragnatele che pendevano dal soffitto, nient'altro faceva pensare all'assenza di Natsu in quella casa. Si morse un labbro amareggiata, era solo una mera illusione, Natsu era stato via realmente.
Nel continuo vagare, le sue iridi  nocciola si fermarono su un punto preciso, in un angolo del pavimento vi erano delle cartacce appallottolate tra loro,  dei fogli scritti per la precisone. Ciò incuriosì non poco la maga stellare, che anche Natsu scrivesse delle storie e per vergogna non le aveva mai detto niente?? un sorriso beffardo si dipinse sul suo viso, portò una mano sulla bocca trattenendo una risata sadica, gl'occhi rivolti verso l'alto e lo sguardo vendicativo di chi finalmente ha la propria occasione di rivalsa. Scese giù dal tavolo trascinandosi in modo zoppicante verso quelle cartacce, continuando a ghignare divertita dalla situazione. Avrebbe preso in giro Natsu fino allo sfinimento per quei "racconti" scritti da lui, per tutte le volte che il dragon slayer l'aveva messa in imbarazzo, questo era il minimo.
Un' ultimo sguardo vigile dietro di lei, arraffò uno dei fogli e lisciandolo con i palmi della mano ne lesse il contenuto. Quell'espressione furba, tuttavia cambiò radicalmente all'improvviso nel leggere quelle parole dalla brutta calligrafia. Ancora con il foglio tra le mani, Lucy chinò il capo, quelle cartacce non erano altro che brutte copie della lettera che Natsu gli aveva lasciato un anno fa, quella lettera con cui le aveva spezzato il cuore, lasciandola sola per un anno.  Il dolore purtroppo non era ancora svanito, Natsu era stato via un anno intero, e lei ne aveva sentito la mancanza ogni singolo giorno, quel ricordo le fece venire un certo dolore al petto, per quanto Natsu si sforzasse con lei, ella non riusciva ancora a dimenticare quel torto subito.

I passi di Natsu la risvegliarono dai quei ricordi tormentati, gettò via il foglio accartocciandolo di nuovo e velocemente si trascinò verso il tavolo, salì su con un balzo. Soffocò un rantolo di dolore nel percepire la fitta alla gamba, si era dimenticata di quella piccola ferita a causa della paura di essere scoperta a ficcanasare tra la sua roba.
-che stavi facendo?- chiese lui insospettito dal nervosismo della ragazza
-ti aspettavo- rispose lei con finta calma.
Natu fece spallucce avanzando verso di lei. Con un batuffolo imbevuto di disinfettante le ripulì la ferita, il pizzicore improvviso fece sobbalzare Lucy che d'istinto tentò di ritrarre la gamba
- ferma- la rimbeccò lui accarezzandole con l'altra mano il retro della gamba, le dita ruvide di Natsu avevano innescato un movimento dall'alto al basso rilassando Lucy dalla posa rigida che aveva assunto.
Prese poi le bende, fasciandola con cura la parte ferita
-non ti facevo così esperto- sfuggì a Lucy, sorpresa di tanta delicatezza e attenzione, Natsu distruggeva qualsiasi cosa gli si trovasse a tiro.
Continuò a fasciarle la ferita, il volto in una smorfia concentrata -be un anno di duro allenamento ho dovuto imparare a prendermi cura di me stesso-  rispose creando in Lucy l'amarezza più totale e quella fitta al petto, più dolorosa di quel taglio sulla gamba.
-gia- sospirò con occhi pieni di malinconia -quando te ne sei andato. da solo.- marcò per bene l'ultima parola con l' intenzione di fargli percepire un certo disagio, lo stesso che lei aveva avvertito nel rileggere quelle brutte copie, ma il dragon slayer sollevò il viso guardandola sorridente
-non ero solo, c'era Happy- rispose con semplicità, tornando poi nel continuare con meticolosità la fasciatura
Lucy assottigliò lo sguardo - con Happy, da solo- precisò infastidita
-se ero con Happy non ero da solo- rispose lui ingenuamente, non togliendosi dalla faccia quel sorrisetto petulante. Meravigliosamente petulante, pensò Lucy per un attimo, abbagliata da quei denti perfetti, da quelle fossette irresistibili che venivano fuori puntualmente ad ogni sorriso che il drago di fuoco faceva.
Scosse la testa imponendosi uno sguardo torvo
-finito!- trillò Natsu dallo sguardo sicuro.
Lucy rimase accigliata, non una parola uscì dalla sua bocca, notando la mancata gratitudine da parte della sua nakama, Natsu affilò lo sguardo, offeso
-be potresti dirmi grazie, ti ho curato- sibilò acido
-no, non  del tutto!- sbottò lei alzando la voce di un paio di ottave -c'è un'altra parte del corpo che è gravemente ferita-
Natsu inarcò un sopracciglio, si portò pollice e indice a reggere il mento studiandola da parte a parte
-non noto niente- disse guizzando con gl'occhi qua e la
-be perché magari non si vede, perché magari è dentro- guaì Lucy sempre più irata dal comportamento di Natsu, per che cavolo quel baka non capiva.
Sobbalzò nel sentire la mano di Natsu sollevarle con un gesto secco la maglietta verso l'altro scoprendole il ventre
-ma che diavolo fai!!- latrò inviperita colpendolo in pieno con uno schiaffo tanto sonoro quanto doloroso, gl'occhi svoltati indietro e una fila di denti a squalino rendevano il suo sguardo minaccioso.
Natsu si sollevò da terra, quell'impatto mostruoso l'aveva fatto precipitare in un battito di ciglia -ma si può sapere che ti prende?- lagnò dolorante, una mano a massaggiarsi la guancia rossa marchiata da palmo e polpastrelli di Lucy
-mi hai detto che è dentro-  si giustificò col broncio
-non in quel senso!!!
-perché sei sempre così.. sempre così.. tu!?!- strillò Lucy lasciandolo atono
-tu?-
-si tu!-
Natsu la guardò come se stesse dando di matto
-e come dovrei essere?-  domandò aggrottando le sopracciglia, grattandosi con un dito  la guancia non colpita dalla furia di Lucy
-smettila di farmi impazzire!- urlò Lucy, agitando le mani in un gesto esasperato
-smettila di dirmi cosa devo fare- ribatté lui, la voce irritata ma mantenendo comunque una certa calma
-smettila di perdere tempo in stupidaggini- lo rimbeccò lei
-smettila di farmi sempre volere la tua approvazione- la voce di Natsu ora si era alzata più del normale
-smettila di esserci sempre per me!-  sbottò la giovane, sobbalzò appena sgranando gl'occhi nocciola al suono di ciò che le era appena sfuggito. Natsu era rimasto perplesso, gl'occhi fissi su di lei, la bocca serrata e un'espressione vuota.
-Io..- Lucy inclinò il viso, distogliendo lo sguardo da Natsu, mordendosi un labbro -io non posso riabituarmi a te- mormorò stringendo le dita al bordo del tavolo. Il pollice e  l'indice di Natsu portato sul suo mento, le fecero tirare su il viso incatenandola a quelg' occhi verdi, sembrava sorpreso da quell'affermazione.
-ho impiegato un anno intero ad abituarmi senza di te e poi sei ricomparso dal nulla- farfugliò Lucy, la voce sofferente e le gote rosse dalla vicinanza di quegl' occhi.
-era la cosa giusta- mormorò lui con voce flebile, le dita avevano lasciato la presa dal mento per portarsi sulla guancia di Lucy , diventata rovente. Natsu continuò ad accarezzarle il viso con due dita, su e giù, su e giù.
-era la cosa giusta? lasciarmi sola?- chiese roca Lucy, chiudendo piano gl'occhi beandosi di quel tocco così dolce. Così amichevole, pensò facendosi del male.
-perché non mi hai portato con te?- continuò la maga
Natsu chiuse gl'occhi poggiando la fronte alla sua, lo sentiva il dolore di Lucy in quelle parole, e in quel momento avrebbe tanto voluto prendersi a manate da solo, perché vederla soffrire in quel modo era peggio di un pugno nello stomaco.
-perché non riesco a concentrarmi con te vicino- rispose, ma mentalmente, era troppo difficile per Natsu dirle quella verità, quella celata nel suo cuore.
-perché è stato un allenamento molto duro- rispose scostandosi da lei, riavviandole una ciocca bionda dietro l'orecchio -pensavo che saresti stata insieme ad Erza e Grey, e tutti gl'altri- disse poi rammaricato.
 Lucy inspirò l'aria, tendando di placare la tempesta di emozioni contrastanti che si era abbattuta in lei.
-pensavo ti saresti scordata di me con il tempo- ammise lui, abbozzò un sorriso passandosi una mano dietro la nuca.
Ma Lucy scosse la testa, un lieve sorriso per poi guardarlo con quelle iridi nocciola, capaci di farlo impazzire.
-con te ci vogliono occhi profondi- rispose dolce
 Natsu sgranò appena gl'occhi, aggrottò le sopracciglia guardandola interrogativo
 -occhi profondi per imprigionare la tua assenza e non lasciarla mai venire fuori- soffiò con voce arrochita
le mani di Lucy si fecero audaci, si posarono sul suo torace, solleticando con i polpastrelli la stoffa, salendo fino ad insinuarsi nella sua sciarpa, accarezzandogli il collo e poi la nuca, Natsu chiuse gl'occhi lasciandosi trasportare dai tocchi di Lucy, dalla sua voce roca e da quel profumo di pesca che la sua pelle emanava, sospirò di piacere e istintivamente posò le sue mani sulle cosce nude della ragazza.
Lucy, spinta da una forza a lei sconosciuta lo tirò a se, vicino al suo viso, le mani incastrate tra quelle ciocche rose e la voce fioca -Io non ho mai avuto occhi profondi- soffiò in un orecchio, incominciando a percepire  calore sulle cosce, forte sempre più forte
-Natsu sei caldo-mormorò ad occhi chiusi, con  una lieve nota sofferente, la bocca arcuata e una smorfia infastidita
Natsu mugolò un -mmm-  con il capo chinato e  il sorriso sule labbra, sfregava insistentemente il naso contro il collo candido della compagna, inspirando l'odore di Lucy a piene narici, inebriandosi di quel profumo dolce di pesca, così intenso da confonderlo, tanto da non rendersi conto della temperatura rovente del  suo corpo.
-mi viene voglia di mangiarti- mugolò soltanto , contro il suo collo.
Lucy sobbalzò appena, strabuzzò gl'occhi rendendosi conto solo in quel momento di tutta quella malizia di cui era stata capace.  Boccheggiò a vuoto, sentendo un nodo alla gola che la minacciava di strozzarla e quel calore sempre più forte, a livelli dolorosi
 -Non giocare troppo con il fuoco o prima o poi ti brucerai- le diceva sempre sua madre da bambina, ma solo ora Lucy afferrava il significato di quelle parole materne.
-Natsu scotti- mugugnò sofferente posando le mani sulle sue, intrecciando le dita con quelle di Nastu, Lucy si sentiva andare a fuoco ma non voleva allontanarlo, non dopo un anno senza di lui, non ora che erano così vicini
-Na- provò di nuovo poco coriacea, interrotta da qualcosa di inaspettato.
Natsu gli tappò la bocca con la sua impedendogli di parlare, la baciò a fondo e con calma e Lucy si lasciò traportare in quel gioco di lingue e salive, gli circondò le braccia dietro al collo, tirandoselo a se, e Natsu serrò le mani sui suoi fianchi sollevandola da quel calore. Sulle  cosce della ragazza ora giacevano due chiazze vistosamente rosse, ma Lucy non ci badò più di tanto , preferiva bruciare in quell'incendio di passione che staccarsi da lui, Lo voleva con tutto se stessa, voleva sentire la sua presenza, il suo odore, le sue mani attorno al corpo, le sue labbra sulle proprie.

Natsu si scostò da lei, il viso leggermente corrucciato -scusa- sussurrò e Lucy rimase impassibile, incapace di proferire parola. Indietreggiò voltandole poi le spalle, una mano tra i capelli più scompigliati del solito.
Lucy farfugliò un- niente- in maniera confusa.
-io.. forse.. dovrei andare- borbottò la maga in piena confusione, spostando il peso del corpo sul palmo della mano poggiato sul tavolo, scattò con entrambi i piedi sul pavimento trattenendo nuovamente quel rantolo di dolore dovuto alla ferita
-no aspetta- soffiò Natsu allungando una mano verso di lei, senza afferrarla
-questa cosa- bofonchiò con occhi vaganti verso il pavimento - questa cosa, io non dovevo farlo-
Lucy sgranò gl'occhi, si morse un labbro  con violenza per trattenere le lacrime. Riuscì ad annuire soltanto, un braccio nel reggere l'altro, ciondolando sui talloni, un pianto isterico minacciava la sua presenza e Lucy voleva scappare via da li, via prima che Natsu la potesse vedere in quello stato. Solo lui riusciva a mandarla in paradiso per poi farla sprofondare all'inferno, fino a un attimo prima era tra le sua braccia a baciarla con passione, ora invece le aveva appena detto che non avrebbe mai voluto farlo
-questa cosa, ha cambiato tutto ora-  -stupido baka! baka! baka!-  pensò non risparmiandosi nemmeno un offesa
Lucy inarcò un sopracciglio mettendo momentaneamente il pianto in pausa, trafiggendo Natsu con lo sguardo
-questa cosa- farfugliò in panico il dragon slayer
-questa cosa!- sbottò Lucy virgolettando la parola con le dita -è un bacio, Natsu, bacio!! chiamalo come si chiama- lo rimproverò stizzita
-io ti sto costringendo già a fare troppe cose che non vuoi- sospirò Natsu creando una sorpresa perplessità in Lucy
- mollare tutto a Crocus, rifondare la gilda e questa cosa-
nell'intercettare lo sguardo omicida della ragazza, strizzò gl'occhi gesticolando una mano con fare difensivo
-bacio- si corresse
-e sono un egoista oltre a un baka- si passò una mano tra i capelli chinando il capo con posa sconfitta
-egoista?-
-si Lucy egoista, perché voglio che le cose ritornino esattamente come prima, ma non ritorneranno ad essere come prima finché tu mi riservi rancore-
Calò il silenzio per un'istante, ironicamente il gelo era piombato nella dimora del mago del fuoco.
Lucy annuì col capo
- ho capito- soffiò con voce spezzata
-devi darmi solo un po' di tempo, so cosa tu provi per me è non è giusto baciarmi solo per farti perdonare- Lucy inspirò con il naso sollevò lo sguardo su Natsu trovandolo profondamente turbato
-sai cosa provo?- chiese infatti ad occhi sgranati, una sensazione di panico l'assalì
-si, insomma, sono la tua migliore amica no?- abbozzò un sorriso nel dirlo, sorriso tradito dalle sue iridi cupe
 -non provi che amicizia per me, è questo bacio non cambierà niente tra noi, tranquillo, non mi farò strane idee o roba simile-  sminuì svolazzando una mano, riproponendo quel falso sorriso.
Gli voltò le spalle dirigendosi verso l'uscita. Natsu la considerava solo una nakama, una compagna di team e quel bacio voleva solo servire nel farsi perdonare, nel rifondare la gilda, perché per Natsu era più importante questo di qualsiasi altra cosa, la gilda.
-le cose ritorneranno come prima- sentenziò aprendo la porta, la bocca incurvata e una lacrima a rigarle il viso, trattenne i singhiozzi, almeno davanti a lui

-nemmeno io ho occhi profondi-
Lucy sobbalzò, congiunse le mani portandosele al petto, per poi voltarsi lentamente verso la direzione del giovane
-non facevo altrò che pensarti tutto il tempo, non mi sono mai scordato di te, neanche per un minuto- sospirò Natsu passandosi nuovamente una mano tra i capelli con esasperazione
-Sai, quando qualcuno dice una cosa divertente e io rido, mi giro sempre a vedere se fa ridere anche te- quell'affermazione di Natsu la bloccò all'istante, rimase ferma sulla soglia
-Anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti- continuò con voce profonda
-che vuol dire?- chiese lei  tremante e con occhi pieni di lacrime
-io non lo so che vuol dire Lucy, so che quando mi intrufolavo nel tuo letto stavo ore a guardarti mentre dormivi-
Lucy si avvicinò
-e che da quando ti ho conosciuta, mi piace prendere i mezzi di trasporti- continuò con tono agitato
Lucy era sempre più vicina, le circondò il volto con le mani sorridendo come poche volta aveva fatto nella sua vita
-e che ho sradicato un albero pur di vederti felic- ma Natsu non finì le frase, le labbra di Lucy s'incollarono alle sue, questa volta la dolce maga prese di persona l'iniziativa e se lo tirò contro, aggredendo le sue labbra per reclamare un secondo bacio, si appropriò della sua bocca con prepotenza e la costrinse a dischiudersi, così da poter conquistare anche la sua lingua. Natsu  trattenne il respiro per la sorpresa e l'eccitazione, l' avvolse le braccia attorno ai  fianchi e si premette contro di lei affinché non ci fosse la minima distanza tra i loro corpi.
Quando furono a corto d'aria, scostarono le bocche rimanendo comunque vicini
-anche tu?- chiese lui perplesso, come era possibile, Lucy ricambiava?
Lei era così intelligente e bella, a tratti strana, ma comunque perfetta e immensamente dolce
-Natsu tutte le sere ti cacciavo da casa mia dicendoti di sparire- esordì lei con tono saccente
Natsu annuì  interrogativo, le sua braccia ancora avvolte intorno al suo collo candido, la studiò con le sopracciglia aggrottate, tentando di capire dove la bella volesse andare a parare
-ma dopo un'ora tornavi e trovavi la finestra aperta, io sapevo che tu tornavi e ti lasciavo la finestra aperta nonostante ti dicessi di sparire- spiegò Lucy diretta.
Ma sulla testa del frastornato Dragon slayer apparì un punto di domanda gigante, la bocca in una o di stupore e gl'occhi semichiusi in un chiaro segno di smarrimento. Lucy si spalmò una mano sul viso sospirando esasperata, doveva spiegarglielo in modo più semplice a quel baka
-quando prendevamo un qualsiasi mezzo di trasporti mi sedevo sempre accanto a te in modo che quando tu ti sentivi male avevi il mio grembo come cuscino e le mie mani ad accarezzare i tuoi capelli, non era casuale che mi trovassi sempre vicino a te- soffiò Lucy, la voce addolcita nel rievocare certi ricordi.
Anche Natsu spiegò le labbra in un sorriso, le sue mani, dio quanto gli erano mancate quelle dita sottili tra i capelli, ma ancora non sembrava aver afferrato il concetto
-e ho pianto tutta la notte quando ho frainteso quell'invito nel scavare una fossa con un appuntamento- si arrossì nel dirlo,
-appuntamento?- ripeté accigliato il drago
-lascia perdere- minimizzò Lucy sventolando una mano dall'alto al basso
-quello che voglio dirti è che ti amo, maledizione ti ho sempre amato- sospirò con gl'occhi lucidi.
Natsu rimase in silenzio, gli si era seccata la lingua nell'udire tale confessione, deglutì assumendo un espressione colpevole, lo sguardo inclinato verso un punto imprecisato del pavimento. Trasalì nel sentire quella carezza più calda delle sue stesse fiamme, sollevò gl'occhi incrociandoli con quelli di Lucy, lo guardava assorta e sognante, le sua labbra gonfie e lucide innescarono in lui una furiosa voglia di possederle nuovamente
Combattendo contro i suoi istinti, posò le labbra su quelle di Lucy  in maniera delicata, beandosi della morbida consistenza che esse avevano, a malapena il tempo di sentire il gusto della saliva, che Natsu, mandando al diavolo la calma che si era imposto, si accanì sulla sua bocca di rose  con famelico desiderio, cercando la lingua della compagna. Lucy rispose con tale passione, le dita delle mani intrecciate dietro al collo, e il seno generoso schiacciato al petto di lui. Natsu andò del tutto in tilt e lasciò che il corpo seguisse il suo naturale impulso, spingendosi contro quello di Lucy, premendosi su di lei e affondando le mani tra le sue ciocche dorate,  per quanti notti era rimasto abbagliato da tale splendore?
Lucy si staccò nel sentire la sua mano calda scivolare sotto la gonna e accarezzargli la coscia, dal ginocchio all'anca, con le gote di un rosso accesso e il fiatone ansimò
 -N-Natsu forse stiamo correndo..- borbottò poco coriacea, non voleva far di quell'amore un fuoco di paglia. Il suo cuore, insieme al suo corpo fremeva nel farsi possedere da quelle mani forti e quelle labbra ardenti, ma il suo cervello le diceva di fare le cose con calma.
Il drago di fuoco annuì ad occhi chiusi, portò un pollice a sfiorarle le labbra, ormai marchiate di lui -va bene Lucy, se vuoi aspettare, aspettiamo- rispose lottando contro tutto se stesso, contro quel fuoco che aveva dentro e quell'accennata erezione intrappolata dolorosamente nei pantaloni.
Lucy annuì ma deglutì poi, nel vedere quella fossetta di Natsu apparire sul suo bel  viso abbronzato. I capelli scompigliati, le guance imporporate, quella scia di saliva che giaceva sul mento del ragazzo, il labbro inferiore morso da quei denti bianchi e perfetti, lo rendevano altamente erotico, tanto da far crescere in lei quella sensazione di bagnato tra le sue gambe.
Natsu si scostò lasciandole un dolce carezza sul capo -andiamo dagl'altri, ci staranno aspettando- disse sorridendo.
Si spostò da lei di qualche passo indirizzando lo sguardo verso la porta

Lucy intanto stava prendendo una serie di respiri profondi, cercando inutilmente di calmare l'eccitazione che le stava logorando i nervi
-Natsu- lo chiamò con voce arrochita dallo sforzo di tenere a freno gl'impulsi, facendolo voltare.
La guardò interrogativo, Lucy si massacrava le dita con nervosismo, si mordeva le labbra con violenza, le gambe strette e frusciare tra loro, come a voler trattenere qualcosa
 -ne vuoi ancora un po' e?- la stuzzicò allargando le braccia, leccandosi le labbra , rendendole lucide e invitanti, e Lucy non se lo fece ripetere,
-al diavolo le seghe mentali- sbottò mentalmente balzandogli addosso tanto da atterrarlo a terra.
A cavalcioni su di lui, lo baciò con impeto, lo voleva così tanto che sarebbe potuta impazzire a restare un minuto di più lontana da lui.
Natsu, non si fece attendere, rispose con uguale impeto prendendogli il volto con entrambe le mani incollando la bocca alla sua, scavandogli dentro con la lingua. Iniziò subito a strusciarsi su di lei, mandando violente vampate ed eccitazione ad entrambi. Lucy cominciò a toccarlo ed esplorarlo, le sua dita sottili sbottonarono asola per asola  quel gilet, fino a scoprirgli il torace perfetto del giovane, avendo libero accesso alla sua pelle calda e ai suoi muscoli tonici, glieli impastò con le mani, con una goduria senza precedenti. Lo sentì indurirsi sempre di più contro il proprio bacino, e a sua volta si bagnò, gemendo di piacere.
Sobbalzò quando Natsu tirò su di colpo il busto, l'afferrò per il retro delle cosce sollevando entrambi con estrema facilità
-mm?- mugolò, pensava che Natsu avesse voglia quanto lei
-Lucy pensi davvero che la nostra prima volta avverrà su questo pavimento sudicio?- spiegò con voce spezzata dall'eccitazione.
la ragazza fece spallucce, concentrandosi poi  a l'ambire con i denti la pelle del collo, scostandogli con due dita l'inseparabile sciarpa
-avremo altre occasioni per testarlo- affermò poi il mago, con un ghigho dalle aspettative lussuriose.
Lucy sgranò gl'occhi. il suo cuore s'addolcì, Natsu pensava già alle prossime volte, a un futuro da dividere con lei.

A passo veloce si diresse verso l'esterno della casa tentando di ignorare i baci e le carezze delle bionda; l'abitazione si trovava su una collina appartata, lontana da occhi indiscreti, e quando Lucy si ritrovò con le spalle poggiate sull'erba fresca, si accorse soltanto allora che la sera era giunta, il cielo in quel momento era tempestato di stelle.
Natsu la guardò con cipiglio -ne sei sicura?- chiese con velata preoccupazione, non voleva bruciare la loro prima volta.
Ma Lucy sorrise, il palmo della mano ben aperto sul viso del ragazzo che amava, illuminato dalla luce della luna,  si protese verso il suo orecchio non prima di averglielo mordicchiato per bene
-sono tutta un fuoco-  sussurrò roca.
Il fragile auto controllo di Natsu andò a farsi benedire nell'istante stesso in cui il suo udito aveva percepito quelle quattro parole, si fiondò su di lei baciandole la bocca e poi il collo, marchiandolo di succhiotti e piccoli morsi. Si ubriacò nel sentire suoni indecenti che uscivano dalla bocca della maga, gli strattonò via la maglietta contemplandole i seni, ancora intrappolati nel reggiseno.
Lucy si inarcò appena nel sentire le labbra del suo dragon slayer baciarle tra il seno, e poi scendere sull'addome, fino a giungere all'ombelico
-mi ecciti da impazzire- soffiò con occhi ammaliatori, le mani afferrate ai lembi della gonna in modo da togliergliela, le dita di Lucy incastrate in quelle ciocche rosa, tirate con forza fino a farlo gemere di dolore.
Natsu  si portò nuovamente su di lei, la baciò ancora e ancora, come se non fosse mai abbastanza.
Sciolsero il bacio, umidi di saliva, e senza pensarci due volte si librarono a vicenda ciò che rimaneva dei propri vesti, lanciandoli con mal curanza, a parte la sciarpa. Lucy si era tirata su appena, con mani tremanti dall'eccitazione gliela aveva sfilata dolcemente, portandosela poi al naso e inspirandone il profumo, tutto sotto lo sguardo di Natsu, l'aveva poi posta delicatamente vicino a loro.  Rimasti nudi in modo da poter sentire completamente l'uno il corpo dell'altro, ogni muscolo, ogni curva, ogni spigolo, Lucy sentì la potente erezione del compagno contro la coscia, la sua punta umida sfregarsi insistentemente contro la propria gamba, cosa che la mandò ulteriormente su di giri. Natsu ricominciò a baciarla con più enfasi,  e contemporaneamente fece scorrere una mano sul suo corpo. Le palpò un seno  e poi scese accarezzandogli il fianco, la gamba, le sue dita si insinuarono nella parte più intima della maga strappandole un gemito acuto.
-Natsu, ti prego non c'è la faccio più- lo implorò con occhi disperati, strappandogli un ghigno compiaciuto
-arrivo piccola- le sussurrò facendola impazzire del tutto.
Natsu sfilò via le dita, le allargò bene le gambe piazzandosi tra esse, la fronte posata su quella di Lucy, ormai imperlata di sudore, si spinse in lei con gentilezza scrutando ogni smorfia del suo viso.
Lucy digrignò i denti nell'impatto, riprese poi  il controllo del proprio corpo, respirando lentamente per calmarsi. Sentì Natsu fermarsi, e aprendo gl'occhi  lanciarle ancora un'occhiata, tanto per essere sicuro di poter andare avanti.
-C-continua...-  ansimò serrandogli le braccia intorno alla schiena
Natsu spinse le anche sempre più, scavandola con un inaspettata calma da parte sua,  finché non fu completamente dentro di lei, in tutta la sua lunghezza
-Cazzo Lucy.. cazzo-
Quel tono erotico la fece vibrare di passione, I loro corpi erano perfettamente incastrati l'uno nell'altro come tasselli di un puzzle, Sospiravano e gemevano entrambi, godendosi ogni singolo momento di quell' amplesso che li faceva sentire fuori dal mondo.
Lucy graffiò a sangue la pelle di  quelle spalle forti , beandosi delle mani di Natsu sul suo corpo, della sua lingua in bocca, del suo profumo virile.
Strinse i polpacci attorno alle sue anche, tenendolo ben stretto e dandogli così il permesso di aumentare ancora la velocità e la forza con cui la possedeva , Natsu  si sincronizzò subito sulla sua stessa lunghezza d'onda, dandogli esattamente ciò che voleva.
-Natsu- urlò di piacere nel venire, gemendo incontrollatamente
Il dragon Slayer sorrise nell'udire il suo nome urlato in quel modo, aumentò le spinte, forte sempre più forte, uscì da lei venendo a sua volta con un ringhio roco.
Si accasciò su Lucy, non prima di averla baciata nuovamente, ansimando pesantemente, tremando a causa dell'orgasmo appena raggiunto, e lei se lo strinse forte, la testa di Natsu posata sul suo petto in modo da fargli sentire il suo cuore impazzito, batteva così forte che sembrava quasi che potesse schizzarle via da un momento all'altro.

Una volta che il ritmo cardiaco di entrambi ebbe cominciato ad abbassarsi e battere nel suo solito ritmo, Natsu si tirò su  scrutandola con gl'occhi
-sei ancora arrabbiata?- chiese con un'espressione innocente, come quella di un bambino appena sorpreso a rubare caramelle
-Certo che sono ancora arrabbiata con te! Perché averti intorno mi fa andare fuori di testa. E non averti intorno mi fa andare fuori di testa, sono arrabbiata con te perché ti amo-
Per tutta risposta lui le stampò un bacio a stampo veloce per poi rifilargli un morsetto sul quel nasino gentile
-ahi!- lamentò lei esagerando la sensazione del dolore, massaggiandosi il naso  con pollice e indice.
Natsu si era tirato su nel fra tempo mostrandole le spalle nude, trafficando con la cintura dei suoi pantaloni e Lucy inclinò il capo, avrebbe voluto sentirselo dire, dire quelle due parole che tanto agognava ma non voleva mettergli fretta, sorrise autoconvincendosi che andava bene così.
-Lucy- soffiò Natsu chiamando la ragazza, intenta nell'infilarsi le mutandine
-Quando mi perdo nei tuoi occhi la mia mente si offusca, i pensieri si accavallano e le parole si ingarbugliano. Ma quello che sento dentro di me è meraviglioso, è come un'onda che travolge il mio cuore e fa scomparire tutte le cose brutte-
Gl'occhi di Lucy si sgranarono, sorpresa nell'udire parole così profonde da parte del dragon slayer
-non ti chiederò in ginocchio di perdonarmi aspetterò e basta- Natsu ancora voltato mugugnò quelle ultime parole con amarezza, sussultò nel sentire le braccia esili di Lucy circondargli il torace, il seno ancora nudo, aderire alla schiena, e le labbra roventi posarsi sul collo lasciandogli baci di zucchero
-Odiare te è la cosa che più mi sfinisce, E non voglio odiarti, non posso- gli sussurrò dolce.
Lui si voltò, le afferrò il viso tra le mani baciandola con passione -mai più senza te- soffiò tra un bacio rendendola pazza di gioia, con un balzo Lucy gli saltò addosso, serrando braccia e gambe intorno al corpo caldo del suo dragon slayer
-mai più amore mio-
e Lucy lo strinse forte, ridendo contro quelle labbra di fuoco, quelle parole valevano più di un ti amo, ne era certa.

Sorrise pensando che quel giorno Natsu non le aveva curato solo la ferita alla gamba, ma anche una più profonda, quella che aveva nel cuore, ormai cicatrizzata dalla fiamma del suo amore.

   
 
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