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Autore: Little_Lotte    17/07/2015    7 recensioni
... E quella volta in cui Wakashimazu ha compreso di non poter fare a meno del suo Capitano.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ed Warner/Ken Wakashimazu, Kojiro Hyuga/Mark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< Cosa? Come sarebbe a dire che il prezzo della Pepsi è aumentato? Io non ho abbastanza soldi. >>

Kojiro osservò nervosamente il tizio in piedi dietro al bancone del bar, le braccia ed il naso arricciati in un'espressione chiaramente infastidita.

<< Dannatissimi ladri. >> bofonchiò a denti stretti << Per colpa vostra dovrò rinunciare alla mia bibita! >>

<< Su, Kojiro... Non essere così disfattista! >>

Kojiro si voltò di scatto ed intercettò lo sguardo vispo e spavaldo di Ken, appena arrivato alle sua spalle con una moneta da 500 Yen fra le dita.

<< Dai, per questa volta offro io. >> dichiarò Wakashimazu, sorridendo sornione << Che razza di amico sarei se ti lasciassi senza la tua bevanda preferita? >>

Allungò un mano e lasciò cadere la moneta sul bancone, attirando così l'attenzione del barista.

<< Una Pepsi per il mio amico. >> ordinò << Ed un'aranciata per me. >>

Kojiro sorrise debolmente e si voltò in direzione dell'amico, guardandolo con aria di riconoscenza.

Grazie” gli disse silenziosamente, afferrando la sua bottiglia e portandosela lentamente alle labbra.

Ken sorrise di rimando, senza aggiungere altro.

L'orgoglio di Kojiro era tale da non richiedere un uso eccessivo delle parole, ma il suo cuore era grande abbastanza da mostrare apertamente la propria gratitudine, persino in silenzio.

E Ken era abbastanza bravo da saper leggere fra quelle misteriose righe.

*

<< Ken? Pss... Hey, Ken! >>

<< Che cosa vuoi, Kojiro? >>

Kojiro, seduto in maniera disordinata dietro al proprio banco, mostrò fieramente la propria dentatura in un ampio, sfacciatissimo sorriso sghembo e strafottente.

<< Mi lasceresti copiare le ultime tre risposte del compito? Per favore. >>

Ken lo guardò malamente.

<< Non so quanto mi convenga farlo, l'ultima volta abbiamo rischiato di cacciarci in guai seri. >> bisbigliò stizzito, facendo bene attenzione a non farsi scoprire dal professore << Perché mai dovrei farlo? >>

Kojiro fece spallucce.

<< Perché la squadra ha bisogno di me nella prossima partita contro la Holiday. >> rispose << E farmi prendere la sufficienza a questo compito è l'unico modo per farmi giocare, lo sai anche tu. >>

Ken si morse il labbro inferiore, con fare assorto.

Touché, pensò.

Non sarebbe stato per niente saggio tenere il Capitano lontano dal campo da gioco.

<< Occhio a non farti beccare. >> disse, continuando a scrutare il professore con la coda dell'occhio << Non voglio rischiare come l'ultima volta. >>

<< Oh, grazie! >>

Ken alzò gli occhi al cielo e sospirò profondamente, mentre Kojiro copiava convulsamente dal suo compito.

Wakashimazu non poté fare a meno di sorridere divertito.

Prepotente come al solito, il suo Capitano, e decisamente arrogante... Ma gli sarebbe mai stato possibile, dentro e fuori dal campo di calcio, fare a meno di lui?.

No.” si disse il portiere “Sono sicuro di no.”

*


<< Eeeeeetcì! Oh, accidenti... Stupida pioggia! >>

Kojiro sbuffò a pieni polmoni ed alzò gli occhi al cielo con fare irritato, il suo sguardo diretto con rabbia a quelli enormi nuvoloni che adesso coprivano il cielo, quasi volesse lanciar loro una sfida.

<< E adesso come faccio a tornare a casa? >> gemette << Mi bagnerò tutto! >>

Proprio in quel momento, qualcuno si avvicinò a lui e lo coprì con un ombrello, cogliendolo completamente alla sprovvista. Kojiro si voltò velocemente.

<< Ken? Sei tu? >>

Ken sorrise.

<< Di certo non sono la tua Fata Madrina. >> replicò con ironia << Dai, ti accompagno a casa; non posso mica rischiare che al nostro Capitano venga la febbre, la tua salute è troppo improtante per la nostra squadra! >>

Kojiro sorrise lievemente e si strinse al corpo di Ken, così da coprirsi meglio sotto a quel minuscolo ombrello.

Incredibile, pensò, come Ken riuscisse a trovarsi sempre nel posto giusto, al momento giusto; chissà, forse era veramente la sua Fata Madrina!

Hyuga fece una smorfia.

No, ridicolo: Ken avrebbe avuto un aspetto davvero disgustoso con indosso quel vestitino ed in mano una bacchetta magica! Però era senza dubbio la persona più affidabile e generosa che egli avesse mai conosciuto in vita sua.

E di questo non poteva che essere grato.

*

<< Ci stai ancora girando intorno, Kojiro... Perché non me lo dici e basta? >>

<< Beh, perché non è poi così importante! Insomma, potrei benissimo cavarmela da solo e... >>

<< Kojiro! >>

Ken guardò severmente l'amico, facendolo arrossire di colpo, e questi sospirò profondamente per farsi coraggio.

<< E va bene. >> disse Kojiro, con acceso imbarazzo << Per favore, Ken, avrei bisogno che tu badassi a mia sorella per un paio di ore mentre sono a lavoro; si tratta di un turni extra e mi pagherebbero piuttosto bene... Non posso permettermi di rinunciare. >>

Ken sorrise mestamente.

Il suo Capitano era troppo fiero ed orgoglioso per domandare aiuto e non avrebbe mai accettato di mostrarsi così vulnerabile e bisognoso di fronte a qualcuno. Fortunatamente per lui, con Ken non vi era alcun bisogno di fingere.

<< Non preoccuparti, Capitano. >> rispose Wakashimazu << Puoi contare su di me. >>

Kojiro trattenne a stento un sospiro di sollievo.

<< Bene, allora: ti aspetto alle cinque a casa mia, vedi di non tardare. >>

<< Agli ordini, Capitano! >>

<< E smettila di chiamarmi “Capitano”, mi da fastidio fuori dal campo da gioco. >>

Ken rise di gusto ed annuì con fare solenne, osservando di sottecchi il compagno e sorridendo ammirato.

Agli ordini... Mio Capitano.”

*

<< Allora, Capitano... Sei pronto? >>

Ken si avvicinò a Kojiro con il pallone saldamente stretto fra le mani, lo sguardo fiero e deciso puntato su quello del compagno di squadra.

<< Vuoi battere Wakabayashi e segnar lui un goal da fuori area, giusto? Beh, per farlo avrai bisogno di allenarti duramente ed io non intendo certo voltarti le spalle in un momento simile. >>

Lo sguardò di Kojiro s'illuminò di colpo.

<< Ti allenerai con me? >> domandò speranzoso.

Ken assentì.

<< Io non abbandono il mio Capitano. >> dichiarò << Ho promesso di essere sempre al tuo fianco, ricordi? >>

Il ragazzo porse il pallone all'amico, che l'afferrò immediatamente e con decisione, sorridendo fieramente.

<< Grazie, Ken. >> riuscì a pronunciare, gli occhi ricolmi di affetto e sincera commozione.

Ken sorrise ampiamente.

<< Ma ti pare, Capitano? >> gli rispose << Qualsiasi cosa, pur di aiutarti a vincere. >>

Kojiro lo guardò intensamente, il cuore rigonfio di emozioni apparentemente inspiegabili e incomprensibili. Forse, dopo tutto, Kojiro aveva già vinto qualcosa; semplicemente, aveva ancora troppo orgoglio nel cuore per ammetterlo.

*

<< Allora, me lo prometti? >>

Ken si voltò curiosamente in direzione di Kojiro, fissandolo con aria quasi smarrita.

Non era abituato a vederlo così, implorante e vulnerabile, un Kojiro Hyuga così diverso da quello che aveva conosciuto.

Un Kojiro Hyuga che non riuscivà più a nascondere i propri bisogni.

<< Non hai risposto alla mia domanda. >> insistette il Capitano << Me lo prometti, Ken? Prometti che giocherai al mio fianco anche questa volta, che se non accetterò i tuoi soldi tu non mi lascerai da solo? >>

Ken lo guardò con inusuale dolcezza, un tenue sorriso sulle labbra ed il cuore che batteva velocemente dentro al suo petto.

<< Io non ti lascerò mai solo, Kojiro. >> dichiarò << Soldi o non soldi, io sarò con te qualunque cosa accada. Per sempre. >>

Kojiro non disse niente ed in risposta, si limitò semplicemente ad avvicinarsi a Ken e a suggellare quella promessa con un abbraccio.

Ken, in quel momento, sentì di non aver bisogno di altro.

Non era semplice per Kojiro dimostrare i propri sentimenti, ma lui era da sempre in grado di leggergli dentro, senza alcuna necessitò di parlare. Sapeva, senza ombra di dubbio, che Kojiro non sarebbe mai stato in grado di fare a meno di lui.

Così come lo stesso Ken, non sarebbe mai stato in grado di immaginare la propria vita lontano dal suo Capitano.






N.d.A: Questa storia è dedicata alla bellissima e bravissima Ai_1978, che ama follemente questa coppia e che io tanto adoro. <3
Buon compleanno, tesoro. :3
  
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