Un piccolo flash di picocli Gold XD Non so, magari un giorno organizzerò queste cose, intanto sono solo sprazzi che escono così, sparsi a casaccio. 


Tutti i ragazzini al Grande Tempio, giù ai dormitori comuni, dicevano che Shaka era uno snob, che non voleva mescolarsi con loro, che li ignorava. Mu e Aldebaran avevano scoperto, invece, che non era così. Dopo l’ennesima giornata di allenamenti tutti insieme ( << Niente cosmo! E, Mu, niente telecinesi o telepatia!>> si raccomandavano sempre Aiolos e Saga, perché per essere Saint dovevano allenare anche il corpo), Shaka si era allontanato, in silenzio. Mu si era scambiato uno sguardo con Aldebaran, e l’avevano seguito fino alla Casa della Vergine. Si erano fermati titubanti sulla soglia, ma Mu era entrato quando aveva visto Shaka sedersi sotto la statua del Buddha, asciugandosi gli occhi azzurri
<< Hey, non badarci, fanno gli sbruffoni con tutti, quelli …>> si affrettò a dirgli, raggiungendolo. Shaka alzò lo sguardo su di lui, poi lo riabbassò, stringendosi le ginocchia al petto
<< Capisci quello che diciamo? Sei arrivato da poco …>> tentò Aldebaran, avvicinandosi a sua volta
<< Non capisce no …>> mormorò Mu, che aveva avuto un contatto fugace con la mente dell’altro. Gli si accucciò davanti, prendendogli le mani
<< Posso insegnartelo io il greco! Possiamo comunicare con la mente finchè non lo impari … e Aldebaran può difenderci dai ragazzi più grandi …>> disse. E ripetè la stessa cosa anche col pensiero. Perché i pensieri non avevano lingua.
Shaka alzò lo sguardo su Aldebaran, e Mu percepì un minimo di paura. Sorrise, scuotendo la testa
<< Non devi aver paura di lui. E’ buono, sai? Anche troppo …>> sospirò poi
<< Sei tu che sei una peste.>> sorrise bonariamente Aldebaran, scompigliando i capelli di Mu
<< Non fare il fratellone con me, che ho un mese più di te!>> borbottò Mu. E Shaka sorrise. E fu come se tutta la Casa si illuminasse. Guardò tutti due negli occhi e loro sorrisero di rimando
<< Siamo amici?>> chiese Mu. Shaka annuì, con tutta la solennità che ben presto avrebbero imparato a conoscere. Poi fece una cosa che, invece, non avrebbe più fatto per il resto della loro permanenza in quella vita. Si alzò, fece loro segno di avvicinarsi, e li abbracciò. Poi andò a sedersi sul fiore di loto in pietra e chiuse gli occhi
“ E adesso sparite, è l’ora della meditazione!”
<< Mah, forse un po’ snob lo è …>> sospirò Mu, mentre scendevano per la lunga scalinata tra una Casa e l’altra
<< Però ha degli occhi bellissimi.>> disse Aldebaran. Mu cercò di capire la connessione tra le due cose, ma i ragionamenti di Aldebaran non sempre gli erano comprensibili. Ma dopotutto arrivavano da due Paesi differenti. Magari in Brasile la cosa aveva senso …