PROLOGO
“Non vi capita mai? Non vi capita mai di sentire quella strana sensazione di noia e apatia prendervi all’altezza del petto così forte da far scivolare via i giorni come liquido denso in una clessidra? Ecco. Ultimamente (se così si possono definire quattro mesi) mi sento così”
Questo è il mio stato emotivo attuale in seguito a ciò che è avvenuto un anno fa, all’inizio ero così devastata che non uscivo di casa neanche per andare a scuola, piangevo tutti i giorni ed ero a dir poco inconsolabile; in seguito la situazione si è sconvolta, sono passata dalla rabbia alla frustrazione alla tristezza fino a raggiungere dopo un anno di distanza questo: l’apatia. Secondo Malcom, il mio fratellone, dovrei ricominciare a vivere proprio come lei avrebbe voluto. Per farmi cambiare aria lui e la famiglia di Frederick hanno optato per un trasferimento trascinandomi a New York. Direte “Uh, che fortuna! Vive nella Grande Mela!” Ma credetemi se vi dico che la mela non è poi così grande quando non si ha voglia di divertirsi, proprio come me…
Non merito di uscire e ancor di più non ho voglia di incontrare gente. Sto bene chiusa nella mia camera con un buon libro tra le mani e arrivederci e grazie, perché Malcom non lo capisce! A volte vorrei ucciderlo quando prova a farmene parlare ma nonostante tutto lo adoro. È l’unica persona a cui tenga e se non ci fosse lui non credo che potrei resistere.
Che sbadata, vi ho parlato di Malcom, della mia ‘apatia’ ma non vi ho ancora parlato di me. Beh, non c’è molto da dire, sono una semplice sedicenne dai boccoli biondi e gli occhi grigio tempesta e il mio nome è Annabeth Chase.
ANGOLO AUTRICE:
Salve bella gente, mi sono iscritta da poco e questa è la mia prima fanfiction in questo fandom e in assoluto. Allora, passiamo alla storia. Penserete che sono stata troppo evasiva ma credetemi se vi dico che ne succederanno di tutti i colori. Spero possa piacervi e accetto recensioni di ogni tipo. Il prologo è abbastanza corto e i capitoli non saranno così tranquilli. Beh, non ho molto da dire, un bacio a tutti e grazie a chi la leggerà.
“Non vi capita mai? Non vi capita mai di sentire quella strana sensazione di noia e apatia prendervi all’altezza del petto così forte da far scivolare via i giorni come liquido denso in una clessidra? Ecco. Ultimamente (se così si possono definire quattro mesi) mi sento così”
Questo è il mio stato emotivo attuale in seguito a ciò che è avvenuto un anno fa, all’inizio ero così devastata che non uscivo di casa neanche per andare a scuola, piangevo tutti i giorni ed ero a dir poco inconsolabile; in seguito la situazione si è sconvolta, sono passata dalla rabbia alla frustrazione alla tristezza fino a raggiungere dopo un anno di distanza questo: l’apatia. Secondo Malcom, il mio fratellone, dovrei ricominciare a vivere proprio come lei avrebbe voluto. Per farmi cambiare aria lui e la famiglia di Frederick hanno optato per un trasferimento trascinandomi a New York. Direte “Uh, che fortuna! Vive nella Grande Mela!” Ma credetemi se vi dico che la mela non è poi così grande quando non si ha voglia di divertirsi, proprio come me…
Non merito di uscire e ancor di più non ho voglia di incontrare gente. Sto bene chiusa nella mia camera con un buon libro tra le mani e arrivederci e grazie, perché Malcom non lo capisce! A volte vorrei ucciderlo quando prova a farmene parlare ma nonostante tutto lo adoro. È l’unica persona a cui tenga e se non ci fosse lui non credo che potrei resistere.
Che sbadata, vi ho parlato di Malcom, della mia ‘apatia’ ma non vi ho ancora parlato di me. Beh, non c’è molto da dire, sono una semplice sedicenne dai boccoli biondi e gli occhi grigio tempesta e il mio nome è Annabeth Chase.
ANGOLO AUTRICE:
Salve bella gente, mi sono iscritta da poco e questa è la mia prima fanfiction in questo fandom e in assoluto. Allora, passiamo alla storia. Penserete che sono stata troppo evasiva ma credetemi se vi dico che ne succederanno di tutti i colori. Spero possa piacervi e accetto recensioni di ogni tipo. Il prologo è abbastanza corto e i capitoli non saranno così tranquilli. Beh, non ho molto da dire, un bacio a tutti e grazie a chi la leggerà.