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Autore: Arya Rossa    19/07/2015    4 recensioni
okay, è un'idea abbastanza assurda, ma non scrivevo su Game of thrones da un pezzo e mi mancava, così ho deciso di scrivere questa... cosa: mi sono chiesta, se i personaggi di GoT si ritrovassero nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts?
è tutto ambientato dopo la prima guerra magica ma prima di Harry e ci sono quasi tutti i personaggi di game of thrones ed anche alcuni della storia originale, più un po' di Jon/Ygritte e di Arya/Gendry (le mie OTP) per rendere tutto più... 'alla me'
Genere: Comico, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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“Ce l’avete fatta, siete vivi di nuovo!” Brann quasi strozzò la sorella a furia di stringerla.
Lei se lo levò di dosso con uno spintone. “Grazie mille per la fiducia! Com’è la classifica?”
Jon la aiutò a rialzarsi. “Siete caduti dal drago insieme all’altra squadra quindi bisogna deciderlo, ma credo comunque che abbiate vinto voi, in fin dei conti era il tuo compagno di squadra a… ‘guidare’, giusto?”
“Sì. Viserys e Gilly invece che fine hanno fatto?”
“Ancora non ci sono”
“Daenerys?”
“In camera, ricordi che si è fatta male?”
“Certo”
Gendry si rialzò da terra solo in quel momento: essendo davanti agli altri una volta superato il passaggio aveva preso una botta in testa più forte degli altri. “Ce l’abbiamo fatta?”
Arya si mise a ridacchiare in modo abbastanza isterico. “Sì, forse siamo i primi”
“Ma chi se ne frega, mi basta che siamo vivi”
“Sì infatti ed io avrei anche una gran fame, che ore sono?”
Jon alzò gli occhi al cielo. “Più o meno le cinque del mattino, mancano ancora un paio d’ore per la colazione”
“Fa niente, Dany ha una riserva di cioccolata nell’armadio. Chi ha fame mi segua”
Tutti si alzarono e Gendry si avvicinò a lei. “Ti do un consiglio milady: assicurati che ci sia anche Margaery”
“Giusto” Arya fece un paio di passi verso la ragazza che stava parlando con il suo preside. Incuteva un gran timore, ma lei non si fece alcun problema a fissarlo, anche mentre parlava. “Noi andiamo a mangiare qualcosa, tu e Lommy vi unite a noi?”
“Certo, ma prima vorrei cambiarmi”
“Non c’è problema, andiamo al dormitorio serpeverde a rifocillarci quindi potrai anche farti una doccia”
La ragazza fissò il suo preside e poi si incamminò assieme ad Arya, che però poi si spostò davanti, accanto al fratello. “Sansa dov’è?”
“A dormire”
Lei sospirò. “Ah, in effetti mi aspettavo che non s’importasse neppure di sapere se sono viva”
“Beh, quando sei partita ha iniziato ad urlare a tutta la scuola che tanto avresti vinto e che avresti fatto il culo a tutti e… ora che ci penso aveva anche detto di non dirtelo. Comunque confidava in te”
“Bene, non so dire se ne sono felice o no. Comunque la settimana prossima la maggior parte di coloro  che sono a scuola se ne andranno per le vacanze di Natale e così avremo almeno un po’ di pace”
Jon si mise a ridacchiare. “Non vedi l’ora eh?”
“Già… ma poi come faremo?”
“Che vuoi dire?”
Arya all’improvviso si fermò e gli afferrò un braccio. “Jon non sono stupida come mia sorella. Lei crede che andrà tutto bene, ma la verità è che quando finirà la scuola in estate dovremmo tornare da quella stronza di Lysa! Lei ci odia ed io non voglio…”
“Arya, non preoccuparti di questo, quest’anno finirò la scuola e poi mi impegnerò per diventare un Auror, proprio come Ned” sorrise e la sorella fece il possibile per ricambiare.
Arrivati nel dormitorio tutti quanti si gettarono sul divano mentre la ragazza si gettò addosso a Daenerys. “Tu sei un diavolo di genio! Se non ci fossi stata tu probabilmente saremmo morti! Ti giuro sulla mia vita che non ti prenderò più in giro per il fatto che adori i draghi e… tutta quella roba, sei assolutamente fenomenale e ti prego continua a studiarli per il resto della tua vita! E ti prego anche di passare questa vita insieme a me”
Daenerys si mise a ridere. “Deduco che avete vinto voi eh?”
“Sì, ma ora ti prego dammi un po’ di cioccolata, ho un bisogno fisico di cibo”
Jon si avvicinò e le passò una barretta rivestita d’alluminio. “Al latte, la tua preferita”
“Come farei se tu non ci fossi?”
“Non faresti, semplice”
Arya gli fece una smorfia e poi iniziò a cercare Margaery con lo sguardo. Quasi subito si ricordò che aveva detto di volersi cambiare e così iniziò a camminare verso la sua stanza.
Non si premurò di bussare e quando aprì la porta notò che stava ancora finendo di indossare uno stupido vestito particolarmente lungo, scomodo e scollato. Quando vide chi era stato ad aprire la porta finì di coprirsi e fissò Arya irritata. “Ma non potresti bussare?”
“Mmm... no. Tu invece non potresti mettere un pantalone? Fai piuttosto ribrezzo con quei vestiti e poi non stai scomoda?”
“Alla mia scuola è piuttosto abitudinario che le ragazze si vestano così quindi direi di no. Comunque suppongo che tu non sia qui per questo, vero? Potresti chiudere la porta a chiave?”
Arya fece come le era stato detto ed eseguì anche un incantesimo di insonorizzazione. “Beh, io ho fatto la mia parte nella seconda prova, ora tocca a te rispettare il patto”
Margaery si sedette sul letto con tutta la tranquillità del mondo. “Accomodati. Da dove devo cominciare?”
“Dall’inizio?”
“Perfetto, allora, come ben sai la maggior parte delle informazioni le ho per colpa del mio preside alcolizzato quindi non posso essere certa di niente però… beh, allora, conosci Robert Baratheon?”
“Certo che sì, l’ex marito di Cersei, nonché ex preside di Hogwarts prima che morisse”
“Beh, il punto è che se è morto non è stato per una casualità”
Arya sgranò gli occhi. “Scherzi?”
“Affatto, per fartela breve pare che, almeno secondo ciò che dice il mio preside, in realtà è stato un omicidio deciso da Ditocorto e dai tuoi professori. Speravano che così facendo non so chi prendesse il suo posto, magari Cersei stessa, ma per colpa dei tuoi genitori e tuo fratello che si sono messi a lottare ed a fare il loro lavoro hanno fallito. Credo sia per questo che i tuoi sono…”
“Fermo un secondo, mi stai dicendo che secondo te i miei sono stati uccisi per un motivo del genere? Non avrebbe senso. Perché i Lannister avrebbero dovuto compiere un omicidio per questo?”
“Il preside di Hogwarts ha un potere immenso, a te sembra una cosa totalmente imbecille ma non è affatto vero. C’è un motivo se ogni generazione ce n’è solamente uno, inoltre…”
“Sì, non m’interessa tanto visto che non ho quest’ambizione. Comunque davvero i Lannister sarebbero delle persone così disgustose? Insomma, immaginavo ogni cosa però…”
Margaery si mise quasi a ridere. “Lo sai che in realtà i loro figli sono nati da un incesto con Jaime? Sono disgustosi e basta, una volta ho incontrato tutta la loro famiglia fuori dalla scuola e quando Joffrey ci ha provato credo che la madre avesse seriamente pensato di avvelenarmi”
“Ma… il torneo?”
“Su quello sarai felice di sapere ho delle informazioni, ma le ho prese magicamente dalla tua amatissima professoressa, quindi sono sicure”
“Potresti arrivare al punto? Vorrei tornare da Jon, Dany… ed anche da Gendry”
“Beh, prima che iniziasse l’anno scolastico Cersei si è presentata alla nostra scuola per parlare con il preside, io ero lì per motivi personali e spiandoli ho sentito che il torneo lo hanno istituito per uccidere determinate persone”
“Ma i presidi cosa ci guadagnano?”
“I Lannister hanno molto più potere di quanto puoi immaginare, c’è chi dice che siano le persone più ricche del mondo”
Arya sospirò. “E chi vorrebbero uccidere?”
“Davvero? Mi fai davvero una domanda così stupida? Arya vogliono morta te! Il torneo è solo un pretesto” esclamò piuttosto irritata.
“Ma perché?”
“Sei abbastanza intelligente da trovare il collegamento tra i Lannister e l’omicidio dei tuoi, inoltre sospetti da molto di loro, sono spaventati dall’idea che tu riesca ad incastrarti”
“Ci sono ancora dei punti senza senso, dopo tanto tempo senza fare niente perché all’improvviso avrebbero deciso di commettere un omicidio?”
“Pluriomicidio, inoltre potrei risponderti ma ci sono buone probabilità che ti spaventeresti”
“Ne dubito”
“Beh, sono dell’idea che lavorino per tu-sai-chi”
“Mangiamorte? Scherzi?”
“Io ti avevo avvisata, ma comunque non posso esserne certa”
Arya si alzò dal letto, pronta ad essere colta da una crisi di panico. “Perché non hai mai detto questo a nessuno?”
“Io ho sedici anni. Chi mai mi avrebbe creduto?”
  
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