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Autore: Happily__13    20/07/2015    0 recensioni
Jemma e Derek sono due ragazzi completamente diversi. Lei ama la musica, stare con gli amici, l'estate e il mare, viaggiare e divertirsi. Lui è sotto sotto un bravo ragazzo, abituato ad avere tutto quello che vuole e qualunque cosa desideri, frequenta "amici" apparentemente perfetti, ma profondamente sbagliati, il genere di persone che Jemma non sopporta... Ma un giorno dopo quell'incontro tutto cambia sia per lei che per lui. Ogni ideale, ogni sogno e ogni aspettativa cambia...per sempre!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Illusion
Tornata a casa esausta, dopo un lungo pomeriggio passata a festeggiare la fine della scuola con i gavettoni, si fece una doccia. Per lei la giornata sarebbe stata ancora molto lunga, un'altra delle sue amiche, Giselle Anouk, che però non andava a scuola con lei l’aveva invitata per il suo compleanno alla sauna, quindi sarebbe stata una cosa rilassante allo stesso tempo.
Jemma, Lindy e Giselle andarono alla sauna, quello fu un vero e proprio momento di rilassamento totale. Mentre si rilassava nella sauna aveva chiuso gli occhi e aveva rivissuto i momenti di più belli di quell’anno, come le risate in classe per cose stupide, i litigi dei suoi compagni e la pace dopo il litigio, i momenti delle coppie innamorate anche se per il momento c’erano solamente Edward Swittel e Kara Lupin, e poi c’era una specie di storia ma non stavano insieme tra Lindy, la sua best, e Alex Alaina e poi basta, almeno per quanto ne sapeva lei. Altri momenti belli e divertenti erano quando “prendevano in giro” le così dette “tre troie”: Augusta Gravity, Jessica Rebon e Ashley Geneor. Loro si divertivano a prenderle in giro, ma non in senso così brutto, anche se Jemma non aveva mai capito veramente il motivo, però conoscendole e osservandole forse le sue compagne avevano ragione; poi i momenti con suo “fratello” Paul Baldy, con lui si divertiva tantissimo anche se alcune volte gli avrebbe spaccato la faccia. Altri bei ricordi erano state le gite, come quella al mare e proprio nel momento in cui le passò questo ricordo per la mente le si accese una lucetta, c’era stato anche Derek al mare con loro! Non se n’era mai accorta prima della sua esistenza.
Dopo questo era arrivata alla conclusione che questo ragazzo era sempre tra i piedi ed erano solo passati 3 giorni da quando lo aveva conosciuto, magari col tempo sarebbe sparito oppure peggio avrebbe sentito il suo nome almeno una volta al giorno!
Finita la giornata, e festeggiato il compleanno di Giselle con una pizza dopo la sauna se ne tornò a casa. Aveva passato una bellissima giornata! La mattina seguente, verso le 9.oo, si sarebbe fatta il suo solito giro in bici, come suo solito fare nelle vacanze, sarebbe andata a prendersi il suo frappè per colazione, si sarebbe seduta sulla panchina davanti alla gelateria, avrebbe legato la bici e avrebbe espirato l’aria dell’estate e bevuto quel delizioso misto di latte e gelato al cioccolato, poi sarebbe risaltata in bici avrebbe passato un po’ di tempo a girovagare nel centro di Atlanta e poi sarebbe tornata a casa, ma le cose andarono un po’ diverse dalla norma. Alzatasi dal letto aveva un terribile mal di testa, ma di certo questo non le avrebbe impedito di farsi il suo giretto. Così prese la bici, ma aveva le ruote sgonfie e fu costretta a perdere un po’ di quel tempo mattutino per gonfiarle, poi prede i soldi, il cellulare, un pacco di fazzoletti, la catena con la chiavetta e infine le chiavi di casa, mise tutto nel marsupio attaccato alla bici, salutò sua sorella e partì. Si diresse subito alla gelateria “Dream”, attaccò la bici, attraversò la strada prese il suo frappè insieme al cono vuoto e come sempre mentre usciva stava togliendo il coperchio del frappè e stava attingendo il cono all’interno del bicchiere, ma esattamente in 5 secondi senza neanche realizzare cosa fosse successo si ritrovò tutto il frappè nei vestiti e un ragazzo davanti con il suo bicchiere in mano. Vi lascio immaginare chi era…
Derek: Scusami, ma non ti avevo visto, cioè sì ti avevo visto ma hai fatto una cosa strana, credo che nessuno immerga un cono nel frappè piuttosto prende il gelato, e poi è passato un mio amico l’ho salutato e ti sono finito addosso, ed ecco il risultato! Scusa ancora.
Jemma: Ehm…okay…non ti preoccupare, ciao! [Che vergogna! I mie vestiti, questo poi…è sempre tra i piedi, vattene!!!]
Lei se ne stava andando, ma lui la fermò con la sua voce profonda che chiedeva…
Derek: Posso farti una domanda?! Tanto ormai sono qui…perché attingi il cono nel frappè?
Jemma: Perché è buono, sai se non mi fossi venuto addosso e me lo avresti chiesto normalmente al posto di buttarmelo sui vestiti, io avrei ancora il mio frappè e il mio cono e ti farei provare…ma siccome non è andata così, mi dispiace, ma ti posso solo dire che è una cosa unica! [Forse sono stata un po’ cattiva, mah…cosa vuole questo mi viene addosso era la mia colazione!]
Derek: Posso prendertene un altro se vuoi? [Di dì si]
Lui fece uno sguardo molto provocante nei confronti di Jemma, e se lei non fosse stata così furiosa con lui, l’avrebbe anche trovato sexy quello sguardo, invece in quel momento la stava solo irritando.
Jemma: No, grazie! Mi è passata la fame e l’unica cosa che vorrei fare in questo momento è pulirmi…
Derek: Capisco.
Silenzio.
Derek: Se vuoi ti aiuto, la mia casa è un po’ lontano però…
Jemma: …però niente, non ho bisogno del tuo aiuto, grazie! [Anche perché in questo momento l’unica cosa che vorrei fare è spaccarti quella bellissima faccia che ti ritrovi]  L’unica cosa che voglio fare è tornare a casa mia con calma in bici, farmi una doccia, aspettare il pranzo per mangiare e poi magari vengo a prendermi un frappè, un po’ più fortunato, oggi pomeriggio a merenda.
Derek: Okay, come vuoi. Ci vediamo Rossa
Rossa. Non l’avevano mai chiamata così, almeno non i suoi amici, suo cugino, Leroi Denovan, sì. E alcune volte anche lei stessa si chiamava così. L’unico vero soprannome derivante dai suoi capelli rossi che le avevano affibbiato i suoi amichetti alla materna era “carota”.
Jemma: Buon pomeriggio! [Cosa ho detto! Buon pomeriggio, ma manco mia nonna lo dice…]
Derek: Sarà buono di certo. Fidati. [Anche perché lo passerò con te]
Lui si mise davanti a lei…
Jemma: Senti coso?! Abbiamo parlato abbastanza…ciao punto.
Derek: [mah…]
Jemma prese e se ne andò, liberò la bici dalla catena e si diresse verso casa sua. Non fece altro che pensare al suo frappè rubato dalla presenza maldestra di quel ragazzo.
Dopo aver fatto pranzo, si mise a guardare TV, poi verso le 16.00 prese di nuovo la bici e tornò in quella gelateria, riprase il suo frappè e questa volta riuscì a gustarselo fino alla fine. Faceva caldo.
Mentre si riposava sulla panchina, si vide passare davanti le tre troie e siccome conosceva bene una di loro, si ritrovò costretta a salutare Ashley. Quando ebbe finito di salutarla le seguì con lo sguardo, le venne da sorridere pensando a cosa avrebbero detto in quel momento Lexi, Lola e Kara, fino a quando sparirono dalla sua vista. Poi sentì una musica, era Payphone dei Maroon 5, la ascoltò per qualche minuto fino a quando si rese conto che quella era la sua suoneria, le venne da ridere per quanto era smemorata, e rispose.
Jemma: Hola!
Leroi: Ehi cugina!
Jemma: Dimmi cugino!
Leroi: Cosa stai facendo?
Jemma: Nulla di importante, sono in bici, tu?
Leroi: Sto parlando con te ahahah
Jemma: Idiota ahaha. Novità?
Leroi: Si...mi manchi
Jemma: Anche tu, tuo fratello come sta?
Leroi: Bene, pieno di ragazze intorno
Jemma: Come sempre quindi...senti ora vado, ci sentiamo sta sera!
Leroi: Va bene Jem
Prese la bici e si allontanò verso un grandissimo parco con al centro una spettacolare fontana a forma di delfino che spruzzava acqua dalla bocca, bagnando l'intero prato del parco. Si sedette su una panchina sotto un enorme ciliegio. Prese una ciliegia e la mise in bocca. Chiuse gli occhi e li riapri solo quando sentì uno stuzzicante profumo di fresco e albicocca. Buonissimo. Aprì gli occhi, spostò la vista alla sua sinistra e seduto acconto a lei c'era Derek che era messo nello stesso modo in cui lo era lei 3 secondi prima, cioè occhi chiusi, testa clinata sullo schienale della panchina e la pelle accarezzata dal sole. Era bellissimo.
   
 
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