Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: YukiWhite97    21/07/2015    1 recensioni
La visione premunita da Odino sembra essersi avverata: il Paradiso sta lentamente cadendo in rovina, a causa delle guerre, delle pestilenze e delle carestie.
Nelly ed Antony sono oramai esasperati, poiché tutto ciò che conoscevano sembra ormai perduto nel nulla, ma nonostante l'ambiente difficoltoso, loro figlia Annabelle è cresciuta, diventando bella e forte grazie alle sue doti da mezzosangue. Sarà grazie ad un incontro voluto dal destino che essi si ritroveranno ad affrontare il viaggio più grande e difficile della loro vita, un viaggio forse senza ritorno.
Quale sarà l'epilogo?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
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Arriverà il giorno in cui tutto ciò che conosciamo cesserà di esistere, il giorno in cui il mondo tornerà alla sua origine, ovvero nel nulla.
Ogni cosa verrà divorata dalla distruzione, e alla fine, l'esistenza di ogni cosa vivente o non, giungerà al termine.
Questo è ciò che la Profezia più antica del mondo stesso aveva premunito...
Ma neanche il primo Kami avrebbe mai potuto immaginare che una principessa, una sua discendente, cambiasse i sue piani....


Erano ormai quattordici anni che nel Paradiso non vi era più ombra ne di vigore ne di prosperità. Tutto intorno pareva buio, neanche il caldo sole, che in realtà di caldo aveva ormai ben poco, pareva essere in grado di far crescere qualcosa nell'arida terra costituita solo da polvere bruciata.
Il cielo appariva rosso, lo stesso sole oramai troppo freddo, ogni cosa priva di vita. Il Castello che sin dall'Alba dei tempi aveva ospitato i grandi sovrani, non luccicava più d'oro, ma stava anch'esso cadendo in rovina, non era più possibile osservare l'aurora, ora invisibile, nessun Angelo e nessun unicorno volava nella volta un tempo blu, e tutti i più grandi guerrieri, o le creature più coraggiose, erano state destinate ad un'esistenza misera al di fuori di quel Regno che più che eterno appariva ormai al tramonto della sua esistenza.
Re Antony, seduto sul suo trono, al buio, si portò una mano sulla testa, sospirando rumorosamente. Erano ormai troppi anni che i suoi occhi non scorgevano più un panorama di pace e allegria, troppo tempo che viveva in quel contesto a cui non era stato abituato.
Molto tempo addietro, era stato convinto di poter fare il Re e di poter evitare quella Profezia che adesso pareva estendersi per il suo Regno, e la cosa più tragica era che neanche lui sapeva cosa sarebbe successo ancora, e soprattutto, come affrontare la situazione. Sapeva bene di non essere all'altezza dei suoi predecessori... e sapeva di dover tenere strette a se le uniche due persone rimastogli.
Si alzò, prendendo a camminare verso il balcone la cui finestra era spalancata, dando a vedere il panorama pietoso che si estendeva fino all'orizzonte. Una volta gli alberi avrebbero danzato, l'aurora cantato e le stelle brillato, ma ora tutto era spento, tutto stava morendo, e pareva che nessuno forza sovrannaturale potesse fermare quello scorrere del tempo che avrebbe apportato solo altra sofferenza.
Eppure, tra tutta quella distruzione e quel buio, vi era un raggio di sole che con la sua allegria e dolcezza era in grado di illuminare un pò la terra su cui comminava.
La principessa Annabelle stava inginocchiata al suolo, stando ben attenta a non sporcarsi il suo bell'abito color verde acqua, con gli occhi bicromatici puntati verso qualcosa, qualcosa che somigliava vagamente ad un piccolo germoglio, qualcosa di ormai molto raro, poiché nulla cresceva ormai su quella terra.
"Forza, avanti - sussurrò incantata - cresci ancora". Al suono della sua dolce e melodiosa voce, la neonata pianta crebbe ancora, anche se di solo qualche centimetro, un gesto che portò la principessa a sussultare.
"Mamma! - esclamò alzandosi e rivolgendosi alla donna seduta dietro di se - è cresciuta! Allora c'è ancora vita in questa terra!"
"La speranza è il senso della vita - rispose Nelly sorridendo - se non c'è la speranza allora non può esserci vita"
"Oh - sussurrò con gli occhi sgranati - questo germoglio crescerà, e quando sarà cresciuto abbastanza diventerà un bellissimo fiore, non è vero?". 
La Regina non poté fare a meno di sorridere ancora a quella frase, nonostante, subito dopo, si lasciò andare ad un sospiro.
Annabelle era identica a lei, aveva il suo stesso viso, gli stessi lineamenti e gli stessi capelli corvini, praticamente la sua fotocopia, eppure aveva un carattere totalmente diverso: era molto, molto più ingenua di quanto lo fosse stata lei alla sua età, era candida, dolce e soprattutto pareva non conoscere il male, nonostante nel male ci fosse praticamente cresciuta. E un'altra cosa che la distingueva, era il suo potere, una mescolanza tra due razze opposte che sin da quando era venuta al mondo l'aveva accompagnata.
Il vero fiore era lei, un fiore però non ancora sbocciato completamente.
"A nonno Sebastian e a nonno Ciel piacevano i fiori?" - domandò la piccola. A quella domanda gli occhi di Nelly si ricoprirono di un velo di lacrime, cosa che le succedeva ogni qualvolta che si parlava dei suoi genitori che già da diverso tempo si trovavano nella Candida Rosa.
"Mamma, perché piangi?"- domandò ella preoccupata, correndole incontro e abbracciandola.
"Non è nulla tesoro - sussurrò ricambiando l'abbraccio - lo sai.... che mi succede ogni volta..."
"Lo so, ma non devi piangere! - disse sorridendo - tu hai me, e hai papà, e... - si fermò un attimo, come se stesse pensando - la nostra famiglia è davvero così piccola?"
"Che intendi?" - domandò.
"Dove sono i tuoi fratelli? E i genitori e i fratelli di papà? E i vostri amici? Sin da quando ricordo ci siete sempre stati solo voi due"
"Loro non possono essere con noi - le sussurrò - ma tutti ti volevano bene. E vedrai che un giorno li incontrerai. So per certo che  è così. E quando succederà, sarà il giorno in cui potrai vivere nel vero Paradiso"
"Tanti anni fa il nostro Regno era molto bello, non è vero?" - chiese mettendosi in braccio a lei quasi come se fosse stata una bambina.
"Molto - rispose donandole un bacio in fronte - L'aurora colorava il cielo, gli alberi cantavano e danzavano, così come le ninfe e le driadi. E c'erano gli Angeli, gli Dei, gli Shinigami, i Demoni e le Anime. Tutta questa gente viveva qui in pace e armonia, nonostante le numerose guerre. E noi Phantomhive, siamo i leggittimi eredi al trono del Paradiso, sin dall'Alba dei Tempi, e sarà così... fino alla fine". La Regina continuò a raccontare, come se si fosse trattata di una favola che in realtà non era altro che la storia sua vita.
"Mamma, ti prego, me la racconti ancora? La tua storia" - supplicò la piccola con gli occhi semichiusi.
"La mia storia è stata scritta dapprima che io nascessi, sin da prima che venissi concepita. Ma si è realizzata nel momento in cui Re Sebastian e Re Ciel si sono incontrati. Da loro sono nata io, che ho di conseguenza stravolto le loro vite, fino a condurli fin qui"
"Quindi non è proprio una favola... e più una storia d'amore..." - sussurrò con gli occhi che le brillavano.
"Più o meno... è così" - sorrise accarezzandole la testa, ignara che una figura nascosta tra i pochi folti alberi rimasti, le stesse osservando.
Quella presenza però, non poté non sfuggirle a lungo, infatti, un secondo dopo, spostò lo sguardo, alzandosi di scatto.
"Che succede?" - chiese Annabelle.
"C'è qualcuno - dichiarò Nelly - sta dietro di me". Si guardò ancora intorno, fin quando la sua vista non fu accecata da qualcosa di luminoso e bianco come la luce, qualcosa che fece sussultare sia lei che la figlia.
"Cos'era? - chiese quest'ultima - era così veloce che non l'ho vista arrivare!"
"Non può essere - mormorò la Regina alzando gli occhi al cielo - un Angelo?". La Principessa prese a tremare a quella vista, e la sua paura, mista allo stupore e alla curiosità, creò un'aura intorno al suo corpo in grado di fungere sia da scudo che d'attacco, poichè i suoi poteri dipendevano principalmente dalle proprie emozioni.
Immediatamente, quello che doveva trattarsi di un Angelo, a giudicare dalle ali bianche, si spostò dal cielo verso il basso ad una velocità vorticosa, reggendo in mano una strana arma, come se volesse attaccarli.
"Ma cosa....?" - chiese Nelly. Prima che però l'estranea potesse raggiungerli, Antony si mise prontamente in mezzo, estraendo la propria falce e puntandola contro l'avversario.
"Maledizione - sbottò - oramai non si può stare un attimo tranquilli!". L'Angelo però non si tirò indietro, anzi, aumentò la propria velocità, ma prima che potesse raggiungerlo, quest'ultimo fu spinto indietro da un vento nero e oscuro che lo costrinse ad arrestare la sua corsa.
"Eh? - chiese lo shinigami voltandosi - Annabelle!"
"Scusa, e che mi sono spaventata!" - urlò strizzando gli occhi.
"Era... un Angelo?" - chiese Nelly stringendo a se la figlia. Il Re si sistemò con fare nervoso gli occhiali, e dopo aver compiuto qualche passo, si avvicinò alla figura del presunto Angelo che stava steso al suolo con gli occhi socchiusi. Anche la Regina e la Principessa si avvicinarono, e quando quest'ultima ebbe estinto del tutto la sua paura, gli si inginocchiò accanto, scrutando il suo viso.
"Oh, com'è carino" - disse sorridendo.
"Stai indietro - disse Antony - non sappiamo questo tipo chi sia e da dove viene". Prima che Annabelle potesse dire altro, si ritrovò a sussultare e a gettare fuori un gridolino, nel vedere il tipo steso a terra alzarsi di scatto.
"Fermi! - disse quest'ultimo porgendo le mani in avanti - non sono un nemico!"
"Non sei un nemico?! - sussultò lo shinigami afferrando la figlia  e portandola dietro di se - ci stavi attaccando, dannato!"
"Scusate, ma mio padre mi dice sempre che non si è mai abbastanza previdenti" - rispose con noncuranza. Annabelle osservò meglio il suo viso e i suoi occhi: quest'ultimi erano color dell'oro, che di molto si contrapponevano alla carnagione ambrata che a sua volta si contrapponeva con i capelli albini su cui portava una fascia, e con il colore delle ali e dell'abbigliamento, prettamente chiaro.
"Mmh? - fece quest'ultimo, accorgendosi di essere osservato - che vuoi tu? Vuoi attaccarmi di nuovo senza motivo?!"
"Hey, guarda che non l'ho mica fatto apposta! - fece ella prendendo coraggio e facendosi avanti - sei tu che mi hai spaventato. E poi bada a come parli, io sono la Principessa Annabelle Phantomhive Spears"
"Taci mocciosa, so bene chi sei - sbuffò - ma non ho intenzione di perdere tempo con te. Regina - disse ad un tratto rivolgendosi a Nelly e porgendole un inchino - io vengo dal Mondo di Sotto a supplicare il vostro aiuto"
"Cosa....? - sussurrò guardandolo - dal Mondo di Sotto.... ma.... ma tu chi sei?"
"Mahesh - rispose guardandola negli occhi - Mahesh Kadar, il figlio di Shiro e Ila". Ella ebbe quasi un sussulto dopo aver udito  quelle parole, e portandosi una mano sul cuore, si avvicinò all'Angelo che in realtà aveva le sembianza di un ragazzino, più o meno della stessa età di Annabelle.
"Tu...? - chiese con gli occhi lucidi - il figlio di Ila? Io... io... non ne avevo idea..."
"Lo so - fece alzando gli occhi al cielo, per poi sorridere - è un piacere per me fare la vostra consocenza, Regina, e avremo molto più tempo per conoscerci quando il viaggio sarà finito"
"Di che viaggio parli, moccioso?!" - sbottò Antony.
"Mi sembra di averlo già detto - dichiarò - sono stato mandato qui per chiedere il vostro aiuto, un aiuto che non potete negarmi. Chi mi manda è la gente che un tempo conoscevate e da cui siete stati separati"
"Vuol dire che.... che stanno tutti bene?" - chiese la Regina.
"Bene è una parola grossa. Diciamo che sono tutti vivi - si guardò intorno - e a quanto pare nemmeno voi siete messi troppo bene. Meglio, un motivo in più per aiutarmi"
"Di cosa stai parlando?! - urlò lo shinigami - noi non facciamo nulla, abbiamo già i nostri problemi"
"Antony - lo chiamò la moglie - ma hai sentito cos'ha detto? La gente che un tempo conoscevamo... questo significa.. che anche i tuoi genitori, tuo fratello e le tue sorelle sono vivi..."
"Cosa...? - chiese egli - anche.... anche loro...?"
"Sì, anche loro - sospirò Mahesh - ma forse sarà il caso che vi spieghi tutto dall'inizio"
"Ah, ma certo - sorrise Nelly avvicinandolo dolcemente a se - scusa la brusca accoglienza, ma dopo anni di Guerra siamo un pò prevenuti. Ti ascolteremo, non potrei dire di no al figlio della mia migliore amica"
"Siete davvero gentile come mia madre diceva - disse arrossendo leggermente - ma la mocciosa non è affatto gentile"
"Uffa, smettila di chiamarmi così! - sbuffò Annabelle andandogli incontro - non ti conviene metterti contro di me, guarda che so usare una falce, e se voglio posso anche divorarti l'anima!"
"Va bene, basta! - urlò Antony frenandola - non è il momento per strani litigi, vedete di non prendervi troppa confidenza l'uno con l'altro"
"Tanto non ci tenevo" - sbuffò la principessa a braccia conserte.
"Umh, sì - fece Mahesh sgranchendosi la voce - allora, sarà il caso che vi racconti tutto ciò che è accaduto in questi anni e del motivo per cui sono qui, ma preparatevi, perché ascoltando ciò che ho da dire, non potrete più tornare indietro..."

Angolo dell'autrice
Buonsalve! Eccomi, sono tornata con il primo capitolo dell'ultima parte della saga, anche se ammetto che è la prima volta che inizio in modo così tragica, in genere sono tutti così carini e spensierati! xD
Bene, cosa abbiamo... il Paradiso che è stato distrutto, per motivi X.
Annabelle che è diventata grande e super carina che già litiga con Mahes *^*
E ovviamente molti di voi si chiederanno... che fine hanno fatto gli altri? Bene, preparatevi, perché in quest'ultima parte vedrete moooolti colpi di scena che vi lasceranno senza fiato, almeno spero ! :3
   
 
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