Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Himawari__    22/07/2015    0 recensioni
« Siamo fantastici… Tranne Merlin, » Aggiunse istintivamente: prenderlo in giro, un po' per distrarlo dai propri pensieri, un po' per dimostrargli che non era solo, un po' per il puro gusto di farlo, era diventata un'attività a tempo pieno che prendeva molto seriamente « Merlin è scarso, e ha ottenuto di esibirsi da solista solo perché gli altri gliel'hanno concesso per pietà. »
---
In cui un gruppo di delinquenti si esibisce in molto più che un semplice saggio di fine anno, e Arthur vuole sostenerli perché... perché è Arthur Pendragon, che domande.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dietro il Sipario

Anche se nascosto dal sipario, il teatro era stracolmo di persone, e Arthur poteva quasi percepire il loro sguardo severo e indagatore perforargli la pelle. Erano solo sensazioni spiacevoli, frutto di una mente stressata e disillusa, ma bastarono per farlo sprofondare in uno stato di agitazione. Cercò di mantenere il controllo, senza mostrare i suoi reali sentimenti ai compagni: seppur il gruppo di canto non avesse un leader ufficiale, in quanto cantante più esperto fra loro, aveva sentito sulle proprie spalle fin da subito la responsabilità di guidarli.

Fra la folla sicuramente erano presenti tutori e familiari, e nessuno di loro avrebbe dovuto fare una brutta figura. Dovevano dimostrare di essere migliori, ragazzi pronti a tornare in società: i loro insegnanti lo avevano capito, soprattutto grazie al Rainbow Project stesso, ma i parenti non avevano avuto ancora dimostrazioni dirette del loro impegno.

Il destino si faceva beffe di lui ancora una volta: l'unico fra loro che non aveva commesso alcun crimine contro la legge (inculare Jonathan in piscina ed essere scoperto dal giardiniere era un crimine secondo Uther e i suoi soldi, ma non per lui) non aveva nessuno fra il pubblico che tifasse per lui, che gli augurasse buona fortuna.

Al suo fianco, Merlin camminava avanti e indietro; i pantaloni che indossava erano forse un po' troppo larghi per le sue gambe smilze, facendolo sembrare più magro di quanto non fosse, ma d'altronde i fondi del riformatorio erano quelli, ed era già tanto che tutti loro avessero costumi da indossare.

Riconosceva fin troppo bene quanto quel saggio fosse importante per lui, e per il rapporto precario con Gaius, e si sarebbe impegnato al massimo per cantare al top delle proprie abilità.

Merlin, il sensibile, allegro ed entusiasta Merlin, che era finito in quell'istituto per aver osato troppo con persone troppo importanti, aveva bisogno di dimostrare a Gaius quanto si fosse impegnato in quel progetto.

A dispetto della tensione, Mr. Fluorite non tradiva alcuna espressione diversa dal solito. Sempre fiducioso, sempre sorridente, era stato lui a proporre prima la fondazione del Rainbow Project (« Dobbiamo impegnare i ragazzi in modo concreto e proficuo. Sono consapevole che per voi non sono altro che dei criminali-- ma è nostro dovere, in quanto educatori, assicurarci che possano ritornare in società sereni e in pace con se stessi. Vi prego-- vi preghiamo di concederci uno spazio in cui poterci esercitare. »), poi a finanziarla con l'aiuto del suo misero stipendio, quando ancora nessuno credeva abbastanza in loro da comprare anche solo un microfono.

Col tempo erano arrivati, ovviamente, i finanziamenti, ma Mr. Flourite coi suoi sorrisi smaglianti e la sua strabiliante voglia di vivere aveva avuto fiducia in loro per primo.

Mr. Flourite li chiamò a raccolta per il discorso d'incoraggiamento, e questi si avvicinarono come mosche attratte dal miele. Era incredibile come in un anno fosse riuscito a guadagnarsi un posto fra di loro, a farsi rispettare prima, voler bene poi.

« Andrà tutto bene. » Iniziò pacatamente. Arthur non ne era così sicuro; esibirsi in pubblico non l'aveva mai spaventato – cantava da quando ne aveva memoria, dopotutto, e suo padre aveva sempre amato mostrare il suo talento ai colleghi di lavoro – ma lì era diverso, la posta in gioco era troppo alta.

Non era un palcoscenico qualunque: questi ragazzi dovevano dimostrare di essere migliorati, socialmente accettabili. In palio c'era molto di più che uno stupido premio.

« Abbiamo lavorato sodo per questo momento. » Continuò Mr. Flourite « Durante quest'anno siete stati tutti fantastici, dal primo all'ultimo. Il fatto che siate qui, oggi, ne è una testimonianza. Qualsiasi cosa succeda sul palco, sappiate che l'importante è il viaggio, non il punto di arrivo. »

Arthur si voltò d'istinto a quelle parole, e lasciò scivolare lo sguardo su Merlin. I suoi occhi blu erano socchiusi in un'espressione pensosa e distante: indubbiamente, come tutti gli altri, il uso cervello si stava arrovellando sui E se fallisco? E se pensa che sia tutta una buffonata?

« Cosa dovrebbe succedere, Mr. Flourite? » Commentò Arthur con un sorrisetto « Siamo fantastici… Tranne Merlin, » Aggiunse istintivamente: prenderlo in giro, un po' per distrarlo dai propri pensieri, un po' per dimostrargli che non era solo, un po' per il puro gusto di farlo, era diventata un'attività a tempo pieno che prendeva molto seriamente « Merlin è scarso, e ha ottenuto di esibirsi da solista solo perché gli altri gliel'hanno concesso per pietà. »

Sapevano tutti che Merlin, seppur mancasse della preparazione tecnica di Arthur, era sicuramente pari a lui in termini di abilità ed estensione vocale, e ciò che mancava in tecnica lo aveva compensato durante l'anno allenandosi costantemente.

Se c'era qualcuno che meritava di cantare da solo, quello era lui.

Il gruppo era consapevole delle loro dinamiche complicate e disfunzionali, perché scoppiarono tutti in una risata animata; lo stesso Merlin sembrò trattenere a fatica le risate, preferendo esibirsi in un broncio comunque poco convincente.

La risposta sarcastica, tuttavia, non tardò ad arrivare. « E tu hai ottenuto il tuo soltanto per la scienza: non so te, ma io non ho mai visto una testa di fagiolo cantare. »

« Ragazzi, ragazzi, dai, su. » Li interruppe Mr. Flourite con un sorrisino, battendo una mano sulla spalla a ciascuno di loro « Siete entrambi bravissimi e vi siete guadagnati il solo per il vostro talento e la vostra dedizione. »

Qualcuno dello staff lanciò un urlo. « Meno dieci! »

Sentì una botta di adrenalina farsi largo lungo tutto il corpo. Trasse un lungo, profondo respiro, e prese la mano di Merlin nella sua; il palmo era sudaticcio, la pelle morbida, ma il contatto ebbe il potere di rilassarlo.

« Andrà bene. » Gli mormorò Merlin all'orecchio con quel sorriso privato, sottile, che riservava solo a lui « Sei quello che si è impegnato di più, e lo sanno tutti, qui. »

Non gli importava niente del proprio impegno, se non sarebbe stato in grado di far brillare i propri compagni; si era esercitato a lungo e duramente per loro, perché nessuno di loro meritava di vivere in quell'inferno senza nessuno che li supportasse.

Voleva salvarli tutti, dal primo all'ultimo.

E se il destino aveva deciso che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe cantato assieme a Merlin, beh, avrebbe voluto lasciargli un ricordo indimenticabile; Merlin non avrebbe dovuto pensare a quella come l'ultima esibizione assieme a dei disgraziati, ma al suo primo saggio di musica, come quelli a cui avrebbe tanto voluto partecipare quando la vita era diversa, più semplice.

Invece, si limitò ad annuire alle sue parole, serio e concentrato. « Mio padre... » Voleva credere di non avere più un padre, ma era difficile, molto difficile. Le abitudini sono dure a morire. « non sarà qui oggi, probabilmente. » Dopo tutta la faccenda con Jonathan, in ogni caso, dubitava che l'avrebbe più rivisto. « Non m'interessa di lui, ma vorrei dare il meglio per tutti voi. » Per te, per avermi insegnato che siamo tutti unici e speciali agli occhi di Dio.

« Ricorda quello che ha detto Mr. Flourite, testa di fagiolo. L'importante è il viaggio. »

Non era da loro lasciarsi andare a gesti d'affetto in pubblico, ma Merlin si avvicinò a lui e lo baciò all'angolo della bocca, e Arthur non poté fare a meno che sorridere e ricambiare quel gesto così intimo.

Sorrise sornione. « Il mio è stato decente, suppongo. »

« Decente? Solo decente? » Merlin si era allontanato un poco da lui. Nonostante il broncio incredulo, il suo sguardo era divertito; forse, Arthur preferiva questo alle coccole e le romanticherie, ed era contento di avere al proprio fianco una persona che la pensasse esattamente come lui.

« Abbastanza decente, allora. » Gli concesse esasperato, alzando gli occhi al cielo. « Contento? »

« Meno cinque! »

Merlin gli diede una gomitata sul fianco, che Arthur ricambiò pestandogli il piede senza troppe cerimonie, poi prese posto all'interno del coro brontolando sull'ingiustizia della vita. Divertito, Arthur lo seguì.

Mentre il sipario si apriva davanti al loro primo – e ultimo – saggio, Arthur sorrise. Suo padre non era fra il pubblico, sua sorella lo detestava ancora, ma andava bene così: durante quell'anno, per la prima volta nella sua vita, era riuscito a trovare e comprendere se stesso, e non avrebbe potuto esserne più felice.

 

 

Note :

Non è la prima fanfic che scrivo, ma è la prima che pubblico. Ho tratto vagamente ispirazione da Glee, ma in un contesto un po' diverso; non sono scesa troppo nei dettagli, in quanto non era l'Istituto il fulcro della storia, ma se trovate l'idea interessante potrei scriverci su ancora. :3

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Il professor Flourite non è una mia creazione, purtroppo. Ho voluto omaggiare uno dei miei personaggi preferiti dell'universo CLAMP: il mago Fay D. Flourite. Non sapevo però come inserirlo nella lista dei personaggi. ;-;

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Himawari__