Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: jaj984    23/01/2009    0 recensioni
Ryo e Kaori dopo la dichiarazione della radura, durante la loro vita di routine si avvicinano fino a quando non fanno il passo più lungo della gamba.
Ryo decide di saltare l’ostacolo.
Spinto dal desiderio che provava per la socia, decide di fare l’amore con lei.
Passano una notte d’amore piena di sentimenti, in cui Ryo e dolce e gentile con lei solo che l’alba arriva troppo presto e porta con se tutti i dubbi e le paure di Mr. Indecisione perenne.
Il giorno dopo la loro notte di passione,però, Ryo ritratta tutto e Kaori ferita nell'orgoglio decide di scappare per l'America.
Ryo "Mr indecisione perenne" dopo un anno di torture psicologiche, capisce che Kao è importante per lei. -.-' - Avviso Restyle in corso aggiungerò nuovi capitoli e sistemerò i capitoli precedenti.-
Aggiornamento 2-2-09 Sistemato Capitolo 3
Restyling:
Capitolo 0 - Aggiunto
Capitolo 1 - Rieditato
Capitolo 2 - Rieditato (27-1-09)
Capitolo 3 - Rieditato (02-2-09)
Capitolo 4 - Rieditato (20-2-09)
- 26 - 1 - 09 Aggiunto Capitolo 38 - - 08 - 2 - 09 Aggiunto Capitolo 39 - - 15 - 2 - 09 Aggiunto Capitolo 40 -
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Galaxy na sono hitomi wo mitsumetai'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È passato un anno, dalla tua partenza. Un anno da quel maledetto 8 luglio 2006.
Non dimenticherò mai, quel giorno in cui, ho permesso alle mie stupide paure e al mio stupido orgoglio di prendere il sopravvento.
Nei giorni successi al 25 maggio, matrimonio dei nostri migliori amici, le cose tra noi man mano erano migliorate.
Attraverso la solita routine, fatta di martellate, rimproveri e piccole complicità, il nostro amore era uscito fuori.
Ci comportavamo come fidanzatini, anche se tentavo di trattenermi e di non essere troppo dolce con te.
Perché nonostante tutto, volevo che tu ti rifacessi una vita lontano da questo mondo.
Lontano dal sangue e dalla morte ma i miei sentimenti ormai erano impossibili da tenere a bada e il 7 luglio 2006 iniziò la fine di tutto.
La sera del sette si decise di andare a cena fuori, per festeggiare l’ultimo incarico.
Ricordo quella sera come se fosse ieri. Ti eri vestita semplicemente con un vestitino, nero, a giro maniche e truccata leggermente, eri magnifica. Passammo una bella serata, molto rilassante in un ristorantino tipico, con delle luci soffuse e che aveva un ottimo vino.
Complice l’atmosfera della serata, il buon vino, arrivati a casa non me la sono sentita di terminare, così, la serata.
Avevo voglia di te, volevo le tue labbra, il tuo corpo.
TI baciai e da quel bacio, non so neanche come, finimmo a letto a fare l’amore.
Per tutta la notte ti ho tenuto stretta a me, ti ho sussurrato parole dolci e d’amore.
Solo che, purtroppo, la notte non dura per sempre.
E il mattino è arrivato troppo presto e troppo prepotentemente a distruggere il sogno.
Il risveglio è stato traumatico per entrambi.
Io che mi sono chiuso nella mia maschera di freddezza e di superuomo che non ha bisogno di nessuno per vivere.
Tu che hai dovuto affrontarmi e sentirti dire che la notte appena trascorsa con l’uomo che ami, cui hai donato tutta te stessa, era stato solo un errore.
Hai dovuto sentirti dire che la tua prima volta è stata con un uomo, che ti voleva solo aggiungere alla sua lista di ragazze, da una notte e via.
Ti ho detto che ciò non influiva sul nostro rapporto di soci e che quando volevi, lo stallone di Shinjuku era a tua disposizione.
Tu sentitati ferita nell’orgoglio di donna, amica, confidente, amante e socia mi hai tirato uno schiaffo, facendomi rimanere il segno delle cinque dita in faccia. (Ndily è stata troppo gentile con un viscido come te.)
Ti sei chiusa in camera, hai chiamato tua sorella in America e hai fatto le valige.
Portandoti lo stretto necessario e buttando via tutto il superfluo.
Hai strappato le nostre foto fatte a una macchinetta, di quelle che si trovano per strada, in questi giorni.
TI ho visto piangere lacrime amare ed io che volevo dirti che era tutto finto, che avevo scherzato, che ti amavo ma dovevo resistere.
In quel momento hai sofferto ma con il tempo le tue ferite saranno guarite o almeno lo spero.
Ti ho accompagnato all’aeroporto con i nostri amici e assieme a loro ti ho vista andar via.
Non so perché ora sto qui a pensare a te.
Sarà perché nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a dimenticarti?
Sarà questa melodia che entra dalla finestra, sarà forse che oggi fa un anno esatto, da quando te ne sei andata.
Sarà che ti amo ancora?
Sarà che i tuoi ricordi sono più che vivi nella mia testa?
Ma sarà soprattutto questa melodia, questa canzone che mi ricorda te.
L’avrò sentita tantissime volte quando c’eri tu.
È un cantante napoletano, mi pare che si chiami Capozzi.
So di certo che è Ogni giorno di più, l’ascoltavi sempre e non ho ancora capito il perché.
Non sono ancora riuscito a capire come facevi a capire il napoletano e a pronunciarlo perfettamente.
Forse un giorno te lo chiederò.
Ma che dico?!
Non rivedrò mai più i tuoi bellissimi occhi nocciola.
Ti ho perso per sempre e solo per colpa mia.

Stento a credere che sia proprio io
Quel disastro allo specchio
Ma è così, non dormo da giorni
Ed il rasoio neanche me l'ho ricordo più

Mi alzo da questo letto di sofferenza.
Non ci sei più!
Te ne sei andata ed è solo colpa mia.
Ogni sera esco, mi ubriaco e cerco compagnie pur di non pensare.
Esco al calar delle tenebre e ritorno all’alba.
Come questa notte.
Un'altra notte senza dormire.
L’ennesima da quando non ci sei più.
Mi guardo allo specchio dell’armadio e non mi riconosco più.
Se mi vedessi in queste condizioni, ti spaventeresti: sono uno straccio.
Che dico?! Non ti spaventeresti.
Mi ha dovuto raccogliere tante volte, per le strade del nostro quartiere, ubriaco fradicio.
Sono l’ombra di me stesso.
Occhi spenti, barba incolta e capelli lunghi.
Sono impresentabile, sembro un barbone.

Sembra ieri che mi sentivo un Dio
Col mio cuore di ghiaccio stavo lì
Coi soliti amici
E un via vai di ragazza di un letto e via

Questa casa parla ancora di te ed è doloroso.
Raccolgo i vestiti sparsi in questa camera e, con un gesto secco, li metto nella cesta dei panni sporchi.
Eppure … sembra ieri che mi sentivo in paradiso.
Averti tra le mie braccia, anche solo per una notte, è stato come essere in paradiso.
Prima d’incontrarti cos’ero?
Una macchina della morte!
Non conoscevo il significato della parola “amore”.
Il mio cuore non voleva amare, aveva paura di fidarsi di qualcuno.
Aveva paura di essere tradito da una persona che credevi ti amasse quando in realtà ti ha solo usato per i suoi sporchi comodi.
E se questa persona è tuo padre fa ancora più male.
Da quel momento, per non soffrire, mi sono chiuso a riccio.
Chiudendo dentro di me i fantasmi del passato.
Ho indossato per anni una maschera, che non faceva trapelare il mio essere.
Mi sono accontentato di essere chi, le persone volevano.
L’eroe senza macchia e senza paura, lo stallone di Shinjuku che può avere tutte le donne che vuole.
Alla fine, però, è solo una facciata, un modo per nascondermi.
Perché in realtà non sono capace di tenermi l’unica donna che m’interessa realmente, tu.

Poi il tuo sguardo divino mi colpì
Come un fulmine, un graffio nel cielo
Accendendo il tuo fuoco dentro me
Che sarà sempre vivo perché

Quando ti vidi per la prima volta, eri solo una bambina.
Sedici anni, nel pieno della tua adolescenza, decidesti di passare un giorno delle tue vacanze primaverili con me.
Fu il giorno più bello della mia vita.
Fu il giorno in cui incontrai la mia dolce Sugar Boy.
Alla fine della mia giornata dissi a Maki di aver conosciuto una ragazzina strana, che aveva scelto me, un killer, come consigliere.
Mai avrei immaginato che quella bambina, ragazzina, in una giornata mi avrebbe sconvolto la vita, facendomi innamorare di lei a prima vista.
Sorrido e ripenso a quando ti ho contrato qualche anno dopo.
Eri cresciuta, non eri più una ragazzina, eri una ragazza che nel giro di qualche anno sarebbe diventata una bellissima donna.
Ti scambiai per un ragazzo o meglio così ti feci credere quando sapevo benissimo che sotto quel giaccone maschile un po’ troppo lungo, c’era una bellissima donna.
E che donna!
Quando ti ho visto nuda davanti a me, è stato solo per il mio “self control” se non ti sono saltato addosso, eri pur sempre la sorellina del mio migliore amico.
Eri così bella, quando parlavi con Maki.
Eri così felice.
Quell’invito a cena poi … così inaspettato …
Eri felicissima di poter festeggiare il tuo compleanno con me e Maki invece ….
Invece no!
Non è andata così, purtroppo.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Il sangue e il dolore per la morte di Maki.
Fu unito al dolore di vederti così piccola e fragile.
Ti avevo offerto la possibilità di andartene e di vivere una vita diversa da quella che ti aspettava con me.
Invece no!
Tu testarda come sei, hai voluto starmi accanto e ti ho condannato a 8 anni d’infelicità.
Un anno da quando te ne sei andata ed io non vivo più.

Ci ho provato a innamorarmi di lei
Le mie mani chilometri su i fianchi suoi
Ed ho dormito sopra il suo seno
Per svegliarmi e non pensarti mai più

Basta pensarti!
Così non va bene!
Devo dimenticarti, ma come?!
Eccola, si sta svegliando.
Sarà lei il mio diversivo.
Sarà questa sconosciuta, neanche troppo bella, a farmi dimenticare di te.
Un altro sorso di Scotch e sono pronto.
Le scosto violentemente il lenzuolo e mi metto su di lei.
Neanche il tempo di parlare che lei inizia a fare il suo dovere, con la mano e la bocca, rendendo il mio amico subito ben sveglio.
Spengo il cervello.
Non voglio pensare.
Non voglio ricordare.
Voglio te … desidero la tua pelle candida, i tuoi capelli rossi, la tua bocca rosa e la tua timidezza.
Non questa qui!
Ma ora so …
… Purtroppo, ormai il mio cuore sa che non tornerà la sua timidezza, mentre arrossiva a ogni mia carezza.
Non tornerà quel suo modo strano di amarmi senza mai dire “ti amo”.
Non tornerà e ormai non c’è più niente da fare.
Non tornerà l’ho capito, adesso, ma sento ancora il suo odore addosso.
L’immensa gioia del nostro amore che si trasforma nel mio dolore.
Non tornerà e non serve a niente pensare che domani un altro al posto mio potrà baciarla.
Se solo penso che un altro potrà assaggiare quelle labbra di fragola, godere dello spettacolo del tuo corpo nudo dopo aver fatto l’amore …
… mi sale il sangue al cervello ….
Che mi succede?!
No, no, è l’oscurità!
È la mia immaginazione.
Non voglio neanche osare pensare a ciò che vedo.
Mi concentro su di lei e con sempre più durezza e forza e la sento fremere sotto di me.
Le accarezzo i capelli che … che … che mi sembrano i tuoi.
Basta Ryo!
Lei non è Kaori!
Lei se n’è andata!
Svegliati!
Non tornerà più, datti una mossa e vivi la tua vita senza di lei!
Non voglio pensare, le stritolo i capezzoli e lei urla di piacere.
Comincio a succhiarli e a morderli sempre con più violenza.
Lei stringe le gambe sempre più attorno alla mia vita per far affondare meglio il mio amico in lei.
La sento stremata, gemere di passione, ma io non sono in me, non ho sentimenti.
Mi sento diviso in due parti, corpo e mente.
Questa troietta sta avendo solo un corpo svuotato.
Senza anima e senza sentimento.
La mia anima e i miei sentimenti te li sei portati via te!

C'ho provato ma non ci riuscirò mai
Vedo ancora i tuoi occhi riflessi nei suoi.
Ti odierei ma non ho il coraggio
E ti cerco ogni giorno di più

Provo a dimenticarti da ogni momento che ti conosco.
Provo a dimenticare l’amore che sento per te, andando con altre di cui non m’interessa nulla.
Tento di dimenticarti da otto anni, ma è impossibile: ti amo e questo è difficile da cancellare.
Ogni volta che torno sobrio mi ricordo di te e l’alcool non fa più l’effetto desiderato.
Ti vedo ovunque.
Nei suoi occhi vedo riflessi i tuoi e inizio, sotto i fumi dell’alcool, a immaginarti qui con me.
I ricordi di quell’unica notte di passione si sovrappongono alla realtà che vivo.
Mi addolcisco.
I miei gesti diventano più dolci e teneri.
Ti dovrei odiare!
Dovrei trovare un modo più semplice di dimenticarti, ma non ci riesco.
E TI CERCO OGNI GIORNO DI PIÙ

Vorrei fosse il tuo viso e non il suo
A guardarmi in silenzio
Lei sta lì convinta che l'ami
Mentre io prego Dio che ritorni tu

Come vorrei averti qui, con me.
Vorrei baciare le tue labbra, accarezzare quella pelle da dea, sentire la tua voce chiamarmi.
Vorrei averti qui, sotto di me, gemere per un atto d’amore.
Vorrei che fossi tu, la donna con cui faccio l’amore e non questa “troia”.
Vorrei sentirti lamentare che sono sempre un dormiglione e che non ho più l’età per fare tardi la notte.
Vorrei farti arrabbiare solo per il gusto di ricevere un martellone.
Vorrei … vorrei … vorrei tante cose ma quella principale è TE!
Vorrei di nuovo averti qui tra le mie braccia!
Queste troie credono che io possa dimenticarti, invece no.
Invece no, è impossibile.
Io non potrò mai dimenticarti.
Tutti i Kami dell’universo, sanno ormai che Ryo Saeba è innamorato perso della sua socia.
Sanno anche che non desidero altro che il tuo ritorno.

Ed intanto il tuo sguardo è ancora qui
Ed i ricordi ad innaffiare il mio cielo
Riaccendendo il tuo fuoco dentro me
Che sarà sempre vivo perché

Smetto questa farsa non resisto più.
Mi alzo da lei, prendo dal portafoglio 132.000¥ (circa 1.120€) e glieli butto con un gesto di sdegno sul comodino.
Lei mi guarda con la faccia da troia di vogliosa e tenta di continuare il servizio interrotto.
Non è cosa, bella, prendi i tuoi quattro stracci e vattene.
Ora vado in bagno, quando torno non voglio più trovarti, l’uscita la sai non c’è bisogno che ti accompagni.
Le dico disgustato, mentre le lancio i vestiti.
Entro nel bagno e trovo tutto come l’hai lasciato tu, l’ultima volta.
Il dentifricio aperto e mezzo consumato.
Il tuo spazzolino è ancora lì. Nella fretta di andartene te lo sei dimenticato.
Il tuo profumo preferito è ancora sullo scaffale, era un mio regalo di Natale.
Tutto mi ricorda di te.
In quest’anno passato assieme dopo la mia famosa, stramba, dichiarazione le cose erano procedute, se pur a rilento, verso un rapporto di coppia più profondo.
Agli occhi di tutti sembravamo tanti piccioncini, innamorati persi l’uno dell’altro.
Ed era così, peccato che la mia paura ha rovinato tutto.

C'ho provato ad innamorarmi di lei
Le mie mani chilometri su i fianchi suoi
Ed ho dormito sopra il suo seno
Per svegliarmi e non pensarti mai più

Ho provato a dimenticarti, tra le braccia delle altre.
Ho provato a costringermi ad amare un’altra.
Ho dormito su i loro seni per svegliarmi e non pensarti più.
Ho sfiorato il corpo di altre donne, tentando di combattere la mia voglia di te.

C'ho provato ma non ci riuscirò mai
vedo ancora i tuoi occhi riflessi nei suoi
Ti odierei ma non ho il coraggio
E ti cerco ogni giorno di più

Purtroppo, però, tutto mi ricorda te.
Il tuo bagnoschiuma al gelsomino, il tuo profumo.
Anche quegli oggetti che hai buttato via quel giorno e che io ho recuperato, mi ricordano te.
Ho provato a odiarti ma non ci sono riuscito e non ci riuscirò mai.
In compenso però, mi odio per come mi sono comportato con te.
Sono stato un idiota, imbecille e questa è la punizione che merito.
Le cose tra noi erano migliorate, al punto tale di dare una svolta al nostro rapporto.
Ci uniamo in un solo corpo, una sola anima, ci doniamo l’un l’altro.
Ed io il giorno dopo, mi sono comportato come uno stronzo.
Ti ho ferito con la mia freddezza, con le mie parole …
… che hanno avuto l’effetto di una coltellata nel cuore.
I ricordi si affollano nella mia mente.
Ricordi di quel giorno orribile.
Ricordi di quella notte magnifica e della nostra vita assieme.
Ho litigato più di una volta con Mick,perché mi ricordata te e stavo male.
Lui è fortunato, ha una donna che ama al suo fianco e in più ha una tua foto nel portafoglio.
A me non è restato altro che dei ricordi ed ora è troppo tardi.

In quel vuoto che ho dentro
In tutto ciò che è rimasto di te

E ora sono qui a pagarne le conseguenze.
Con un vuoto nel cuore!
“Perché io l’amo, la voglio, lei è tutto per me.
Luce di vita che, mi da speranza, coraggio e forza perché lei crede in solo in me.
Anche se non sto con lei, la porto dentro me.
Nei sogni miei la sua armonia è dolce melodia.”
Rivivo in me, l’ultima sera con te.
L’ultimo film che abbiamo visto insieme.
L’avevi scelto tu, era un film di animazione.
E una canzone mi è rimasta nella testa, torturandomi perché mi ricorda di te.

Non ti perdo io no non mi arrendo
È più forte di me
Ciò provato ad innamorarmi di lei
A sfuggire alla morsa del male che fai
Ma il mio cuore non trova un varco
e ti cerca ogni giorno di più

Sto impazzendo, esco dal bagno e torno in stanza da letto, lei non c’è più.
Per fortuna!
Non avrei sopportato di rivederla ancora qui, lei non è te.
Tu sei diversa, sei un canto d’amore che mi fa gioire, mi fa stupidire
E capire che io sbagliare mai no, non dovrei.
Ma rimedierò, migliore sarò, perché il mio amore sei tu.
Basta devo smetterla di tormentarmi.
Ormai a forza di crogiolarmi nel mi dolore, il tempo passa e lei di certo non sta lì ad aspettarmi.
Mi devo dare una mossa, se davvero la rivoglio, devo darmi da fare.
Non posso rimanere ancora chiuso in casa e sperare in un tuo ritorno che non avverrà mai.
Devo riprendermi economicamente
E appena avrò raggiunto la cifra necessaria per il viaggio.
E il soggiorno in America, partirò alla tua conquista.
Sì, perché anche se ho provato a dimenticarti.
Ho cercato rifugio tra le braccia delle altre.
Di dimenticarti e d’innamorarmi di un'altra, ma non è servito.
Non è mai servito a nulla andare a letto con le altre è sempre stato sempre e solo un palliativo.
Ora ho deciso, ti riprenderò a tutti i costi.
Accetterò ogni caso e non perderò altro tempo inutile.
Mi farò pagare, da Eko, tutti i suoi debiti in contanti e non in mokkori.
Spero di riuscire a racimolare il necessario il più presto possibile.
Non vedo l’ora di rivedere i tuoi occhi, riassaporare le tue labbra e chiederti scusa.
Scusa per tutto quello che ho fatto in questi anni e per come mi sono comportato l’ultima volta.
Non dimenticherò mai quel giorno, l’8 luglio 2006.
È passato un anno da quel giorno e non ti ho dimenticato.
Ti amo Kaori, mia dolce Kaorichan e giuro che presto staremo di nuovo l’uno tra le braccia dell’altro.
Scusami mia piccola Sugar Boy, giuro che non ti farò mai più soffrire.
Ora so finalmente cosa fare!
Kaori aspettami!
Sto arrivando!
Tra poco ritorneremo insieme, a casa, nella NOSTRA casa.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: jaj984