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Autore: Thanos 05    22/07/2015    4 recensioni
Prequel di "I am Springtrap". Questa storia è avvenuta molti anni fa, pochi la conoscono, ma è stata la scintilla che ha generato tutto, questa è l’origine di Springtrap, il demone meccanico.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Golden, Freddy, Purple, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Springtrap the mechanic demon'
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The origins of the mechanic
demon
Questa storia è avvenuta molti anni fa, pochi la conoscono, ma è stata la scintilla che ha generato tutto, questa è l’origine di Springtrap, il demone meccanico.
La storia si svolge nel locale Fredbear family diner, in quel periodo il locale era molto famoso, anche se erano più I bambini a convincere i genitori a portarli, i genitori non erano molto convinti per il locale visto le sue condizioni, che non erano male, ma presentavano qualche imperfezione igienica. Ma non era l’ambiente, non era il cibo ma era lo spettacolo, il locale era diventato famoso, proprio perchè comprendeva uno spettacolo molto originale, quello dei animatronic, questi robot a forma di animali avevano subito colpito i bambini che erano estasiati ogni volta che vedevano gli animatronic entrare in scena. C’erano in totale due animatronic, la mascot che era un orso, il suo nome primario era Freddy Fazbear, ma poi fu cambiato in Fredbear, come il ristorante, proprio perchè era la mascot, il suo compito era di cantare per I bambini, infatti aveva un microfono, era un orso di colore oro e indossava un papillon e un cappello a cilindro, entrambi neri. L’altro animatronic era un coniglio di nome Bonnie, anch’esso di colore oro il suo spettacolo comprendeva una chitarra, che suonava mentre Fazbear cantava, indossava anche un pappilon nero. Gli animatronic erano anche indossabili. Dopo l’ennesima giornata lavorativa i due animatronic, che si trovavano sul palco erano pronti per tornare dietro le quinte, ma vennero avvicinati da una persona, era il guardiano notturno.
-Ehi ragazzi- rivolto agli animatronic-venite qui vi faccio una foto. Andiamo venite. Così, così state vicini. Ecco… sorridete… e… scatta!Perfetta!- era un tipo senza dubbio stravagante, anche nell’aspetto, aveva gli occhi totalmente bianchi, un sorriso molto inquetante, ma la cosa più strana era che i suoi vestiti e la sua macchina erano totalmente viola, tanto che alcuni lo chiamavano, per prenderlo un pò in giro,  PURPLE GUY.
Durante la giornata tutto era tranquillo, ma nessuno poteva immagginare che gli animatronic continuavano a funzionare dopo l’orario di chiusura, non facevano molto di speciale, di solito parlavano e qualche volta andavano a spaventare la guardia notturna, non per cattiveria, ma per scherzo. Oggi erano un pò stanchi, quindi cominciarono a parlare:
-E’ stata una giornata dura, vero Bonnie?- Era Fredbear a parlare, l’orso tra i due era di certo il più calmo e maturo, anche se avvolte era un pò permaloso.
-Hai ragione Goldie!- Questa volta era Bonnie a parlare. Era molto simpatico, amichevole e energico, anche se avvolte esaggerava.
-Ti ho chiesto mille volte di non chiamarmi Goldie!-
-Come vuoi, Goldie!-  Disse il coniglio con l’occhiolino.
Era un pò difficile da credere ma, anche se erano caratterialmente diversi, erano migliori amici, che si divertivano scherzando anche qualche volta… ma non era il momento di scherzare…
-Senti siamo seri, hai notato che quando siamo sul palco ci sono alcuni problemi- Disse Fredbear.
-Ad esempio?-
-Qualche volta salti delle note con la tua chitarra, altre volte mi fermo per qualche secondo con le canzoni, e a volte mentre parliamo pronuciamo una lettera troppe volte, prima di finire la frase. E ho sentito che ci sono alcuni problemi con le nostre tute tanto che a te alcuni operai ti hanno dato il soprannome di SPRINGTRAP!-
Bonnie è rimasto inizialmente offeso di quel soprannome, ma si calmò subito.
-Ah non ti preoccupare, ah e approposito domani dovrai distribuire le torte ai bambini e per una volta senza che nessuno ti indossi.-
-Si lo so. E’ ammalato quindi mi faranno andare in giro visto che nessuno si è proposto. Ma mi comincio a preoccupare.-
-Ah, stai calmo! Ti prometto che tutto andrà bene, infondo… cosa mai potrebbe andare storto?
 
Il giorno dopo…
 
Era una festa molto caotica, ma tutto procedette bene senza intoppi, fino a quando verso la fine della festa, dopo che tutti I bambini se ne andarono, Fredbear vide qualcosa, un bambino fuori che piangeva.
-Se potessi uscire gli darei un pò di torta- Ma appena pronunciò questa frase vide una macchina viola che si avvicinava e un uomo che scendeva anch’esso vestito di viola.
-Ehi, Goldie che stai guardando?- Era Bonnie che si era avvicinato verso l’amico, non capiva inizialmente ma poi guardò la finestra.
All’improvviso l’umo tirò fuori un oggetto affilato colpì il bambino e questo cadde a terra.
-Goldie… perchè il bambino si è addormentato perchè è ricoperto di sugo di pomodoro, chi era quello?-
-N-Non lo so. Ma niente di nuovo-
-Ehi, ragazzi cosa succede?- Era il direttore, aveva la mania di stare quasi sempre al telefono, ha anche una collezione sui telefoni e sui suoi diversi modelli, tanto che alcuni di nascosto lo chiamarono PHONE GUY.
Non capiva cosa stava succedendo, fino a quando siavvicinò alla finestra, e vide uno spettacolo terrificante.
-Oh mio Dio!- rivolto ad alcuni dipendenti- Chiamate l’ambulanza e la polizzia! Presto!-
 
Da quel giorno tutto è cambiato, dopo l’assassinio del bambino sono stati costretti a chiudere, e riaprire solo un mese dopo ma, in modo diverso. I due animatronics furono considerati inutilizzabbile visto che dopo l’incidente cominciarono a dare segni gravi di malfunzionamenti tanto che il direttore fu costretto a metterli fuori uso per poi rimpiazzarli con delle copie e altri due animatronic.
Ora sono qui Fredbear e Bonnie, o meglio Springtrap, in questa stanza lontani da tutti quei bambini che una volta facevano felici.
Springtrap ricordava ancora quel giorno in cui hanno dovuto dire addio alla loro vita.
 
Dopo qualche giorno da quell’incidente delle persone insieme al phone guy si avvicinarono alle tute dei animatronic ancora attivi. Ma prima il direttore disse:
-Mi dispiace.-
E poi il buio.
 
Da quel giorno Springtrap era riuscito ad accendersi solo qualche volta rispiarmando un pò di energia, e vide sempre scenari di rovina e decadimenti, fino a un giorno.
Quanado si svegliò notò che Freadbear non era presente ma lo potè subito guardare fuori dalla porta con una torta in mano, e poi 5 bambini che lo seguivano. Springtrap era sopresa e cominciò a trascinare il suo corpo verso la porta.
-F-Freadbear, amico mio… aspettami… voglio giocare.- Ma non ce la fece e cadde a terra.
-Voglio giocare… perfavore.-
Poco dopo notò un’altro essere, semprava una marionetta, anche se un pò strana, entrò anche lei nella stanza dove Fredbear aveva fatto entrare I bambini.
-Voglio giocare.-
Dopo un pò la marionetta uscì e sembrava triste. Ma poco dopo sentì come un lamento, che diceva:
-Voglio giocare.-
Così seguì la voce e si sorprese quando vide un coniglio animatronico rovinato, così lo prese e lo appogiò con la schiena al muro. Continuava a ripetere quella frase, così comiciò lei a parlare.
-Ciao, io sono Puppet… tu chi sei? Qua’è il tuo nome?
-Il mio nome è Bo…- ma si fermò e si vide allo specchiò, e non vide un animatronic dorato, ma solo un vecchio e sporco costume- è Springtrap. E sono il primo degli animatronic.
-Piacere… ma mi dispiace ma ora devo andare.-
-Voglio giocare.-
-Cosa?-
-Voglio giocare. Perfavore.-
A Puppet dispiaceva vederlo in questo stato, ma non sapeva cosa fare non poteva rimanere, ma non voleva lasciarlo solo. Ma poi gli venne un’idea…
-Aspettami qui!-
Così se ne andò ma dopo qualche minuto ritornò e non era solo nelle mani aveva un pupazzo.
-Ecco, questo è per te.-
-Ciao, io sono Plushtrap.- Era un piccolo peluche di coniglio di colore oro e a quanto pare sapeva parlare.
-Ciao io sono Springtrap.-
-Questo e pre te.-
E così Puppet posò il peluche nelle braccia di Springtrap.
-Io ora devo andare ma ci sarà lui a farti compagnia.- E così uscì ma ora Springtrap aveva un nuovo amico. E così chiuse gli occhi abbracciando Plushtrap.
 
Dopo alcuni anni…
 
Springtrap si svegliò, aveva ancora Plushtrap tra le braccia, così lo posò un attimo a terra e vide un pò la stanza.
-Wow, l’hanno proprio trascurata questa stanza!-
- Puoì dirlo forte!- Rispose Plushtrap.
All’improvviso Springtrap sentì un rumore e fu sorpreso di veder Purple guy, si chiedeva il perchè era lì dopo tanti anni.
Sembrava preoccupato ma poi mi vide e si fiondò su di me e mi indosso di fretta e furia. Poco dopo ho visto che c’erano anche dei bambini, e Purple Guy ha cominciato a ridere come un pazzo, ma poi si è fermato e si è trasformato in un suono stridulo che Springtrap non sapeva riconoscere, a quanto pare era anche maldestro visto che cadde a terra.
Springtrap non capiva ma poi vide i bambini sorridere e cercò di sorridere anche lui, dopo tanti anni faceva felice i bambini. Ma poi i bambini scomparverò e lui cercò di salutarli anche se con fatica, ma prima un bambino dai capelli color ora si avvicinò e gli disse…
-Ci vediamo Springtrap, abbi cura di Purple Guy.- E così svanì.
Ora Springtrap era veramente felice, aveva di nuovo degli amici. Così si avvicinò e si appogiò di nuovo al muro e prendendo di nuovo Plushtrap e mettendolo tra le sue bracce, chiuse gli occhi, ma prima disse…
-Buona notte Plushtrap… Buona notte Purple guy.-
 
THE
END
 
  ANGOLO DELL'AUTORE:
Ecco il prequeI di "I am Springtrap". Spera che la leggereta e la commenterete per farmi sapere cosa ne pensate.
Thanos: Non posso trattenermi molto c'è Springtrap arrabbiato che mi segue! *corre*

Springtrap: Vieni qua piccolo bast***!!! 

 
 
 
 
 
   
 
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