Nel frattempo sulla terra kirito sistemava la sua attrezzatura da kendo, ma dal nulla comparse un lampo bianco che stordisse kirigaya, al suo risveglio si ritrovò in un luogo completamente bianco. Pov’s Kirito - Ma dove cavolo sono finito?!?!? Sarà il cosi detto “paradiso”? bhe devo ammettere che è davvero un posto carino- Fine pov’s Dio che comparse dal nulla gli rivolse la parola con tono scherzoso -oh grazie, sai ci tengo a tenere pulito questo posto, bhe comunque kirigaya ti presento il tuo collega MacTavish- -collega!?!?!? E perché dovrebbe essere il mio collega?- -sai purtroppo Satana si sta ribellando e vuole conquistare la terra ed il paradiso, purtroppo io non ho abbastanza potere per contrastare lui e tutto il suo esercito- Pov’s Mactavish -ma chi è questo ragazzo, sarà anche il più grande spadaccino del Giappone ma sembra molto giovane , bhe i tempi sono cambiati, speriamo che non mi causi problemi, anche se penso che questo non succederà. Fine pov’s Dio dopo aver spiegato la situazione ai due, decise che era l’ora di armarli a Mactavish gli venne consegnato un m4 con mirino (acog) , un lanciagranate m203, silenziatore e torcia, mimetica multicam, giubbotto tattico, cappellino e la sua colt 1911 che gli diede Price prima di morire, Kirito ricevette i suoi vecchi abiti che indossava in SAO è le sue fidate spade, la Elucidator e la Dark Repulser. Dopo di che i due decisero che era l’ora di andare, Dio gli aprì un portale per l’inferno, attraversato il portale i due si ritrovarono davanti una landa popolato solo da mostri e demoni, ogni tanto si poteva scorgere una qualche specie di fortezza che avrebbe potuto celare qualsiasi cosa al suo interno, i nostri eroi si guardarono negli occhi e Mactavish parlò – bhe BENVENUTI ALL’INFERNO- kirito in tono sarcastico rispose –ei hai visto che ora è? Sei pronto a CENARE NELL’ADE?!?!?- dopo essersi scambiati quattro risate i due presero un grande slancio e si buttarono nel vero e proprio inferno… *se vi piace la storia lasciate un commento e non preoccupatevi continueremo con il nostro lavoro