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Autore: SanSiro    23/07/2015    1 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
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Quando Robert era arrivato a casa di Cristian quella mattina, la prima cosa che aveva fatto era stata quella di sedersi comodamente sul divano con un sorriso felice.
“Siamo di buonumore, Sheehan?” gli chiese il più grande, prendendolo in giro, prima di sedersi al suo fianco. Robert si limitò ad annuire e sorridere ancora.
“Hai visto che bella giornata? Fuori c’è il sole!” esclamò poi.
“Sì, gli uccellini cinguettano e tu sei completamente cotto” scherzò ancora Cristian. Robert sbuffò.
“Tu passi troppo tempo con Isabelle, stai diventando come lei” disse. L’altro rise.
“Perché, vorresti dire che non è vero?” chiese.
“Assolutamente no. Non mi piace nessuna” disse il riccio, mentre cacciava il cellulare dalla tasca e lo sbloccava.
“Certo, quindi ora non stai controllando se una certa ragazza mora ti ha scritto un messaggio o ti ha mandato una foto dei suoi bellissimi occhi verdi” lo prese in giro ancora. Robert gli lanciò un’occhiata severa per zittirlo.
“No” rispose semplicemente. Cristian rise.
“Ah no?” chiese poi retorico, indicando il telefono sul quale era aperta proprio una conversazione con la diretta interessata. Il suo amico sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.
“Non è che mi piace- cominciò- è solo che mi sento in colpa per ciò che le è successo, perché è effettivamente colpa mia, e mi piace la sua compagnia, ma non sono ‘cotto’” spiegò. Cristian sorrise, scuotendo la testa.
“Sei sempre stato bravo a trovare le scuse migliori, ma io ti conosco più di così, Robs- gli disse- e non c’è niente di male ad ammettere che ti piace”
“Ma non mi piace!” continuò ad insistere.
“Va bene, va bene” si arrese Cristian, anche se era ancora convinto della sua teoria.
“Accendi la tv, così ci facciamo una partita, va” propose Robert e, mentre l’altro si alzava per obbedire, lui si ritrovò inevitabilmente a scrivere un “ciao :)” ed inviarlo a Lesley.
 
 
La moto di Jamie si fermò davanti l’abitazione della sua migliore amica.
Avevano finito il loro tour qualche minuto fa e il biondo si era offerto di riaccompagnarla a casa.
“Aspetta Les..” Jamie richiamò la ragazza quando scese dalla moto. Si sfilò il casco mentre la ragazza lo guardava in attesa che dicesse qualcosa.
Il ragazzo scese dalla moto mettendo il cavalletto, poi alzò il sedile prendendo un pacco rosso.
“Per te..” disse porgendolo alla ragazza.
“Cos’è?” chiese con un sorriso Lesley mentre scartava il regalo.
Jamie prese la carta rossa per dare la possibilità alla sua amica di vedere il regalo.
“È stupendo Jam.. l’hai fatto tu?” domandò sfogliando l’album e senza staccare gli occhi da esso.
“Le foto sono le tue, i disegni miei.- ammise leggermente in imbarazzo.-ci ho lavorato per due mesi.”
Lesley continuava a sfogliare quell’album sognante. Su ogni pagina c’era una foto scattata da Lesley e il resto della pagina era ricoperta da disegni di Jamie che completavano la foto.
“Grazia Jamie.. È stupendo.” sorrise felice la ragazza stringendo l’amico tra le braccia.
“Mi hai sempre chiesto di vedere qualche mio disegno, sei la prima a cui li mostro.”
“Perché? –chiese confusa la ragazza- Sei bravissimo, davvero.”
“Grazie Les.” Gli sorrise dolcemente Jamie.
“Ora vado.. tra due ore c’è la festa e devo prepararmi.”
“Ti devo passare a prendere?”
“No.. passa Rob. A dopo e grazie ancora per l’album.” disse abbracciando ancora il ragazzo.
“Ancora auguri Les.” disse lui prima di vedere la sua migliore amica entrare in casa.
 
Jamie ci impiegò una decina di minuti ad arrivare a casa sua. Parcheggiò la moto nel garage e poi salì nel suo appartamento.
“Tom?” il tono di voce del ragazzo era un misto di stupore e felicità quando vide il cugino seduto sul suo divano.
“Ciao cuginetto.” il ragazzo si alzò dal divano abbracciando il cugino.
“Che ci fai qui?”
“Stage di lavoro. Domani mattina rientro.”
“Dove dormi?” gli domandò.
“Pensavo di venire prima a salutarti e poi di andare a trovare qualche hotel.” sorrise il ragazzo.
“Perché non resti qui?”
“Non vorrei creare disturbo.”
“Non c’è nessun problema Tom. Lo sai che sei il benvenuto.” Kyle entrò in soggiorno facendo un segno di saluto al suo migliore amico.
“Grazie ragazzi.” sorrise Tom.
“Vado a vestirmi che tra mezzora devo passare da Emily.” annunciò Kyle.
Quando i due cugini rimasero da soli, Tom iniziò a parlare.
“Verso pranzo ho incontrato Lily.” annunciò. Jamie si irrigidì sul posto.
“Perché non mi hai detto niente? Lavora al bar dove vai sempre con Kyle e le ragazze.”
Jamie abbassò lo sguardo non sapendo cosa dire.
“Non abbiamo più il rapporto di prima. Non ci sentiamo da sei anni.” cercò di terminare lì il discorso il biondo.
“Ma il rapporto che avevate era qualcosa di unico. Non ti ho più visto così preso per una ragazza dopo che tu e Lily vi siete lasciati. Sei stato male per tanto tempo, perché non provi a riallacciare un rapporto con lei?”
“Perché due ex non possono essere amici Tom.” rispose freddamente alzandosi dal divano.
“Vado a vestirmi. Tra un’ora c’è la festa di Les.”
 
Quando il campanello di casa suonò, Lesley era ancora nella sua stanza ad infilarsi le scarpe.
Sentì qualcuno parlare al piano di sotto poi sua madre salì per dirle che c’era un ragazzo che la stava aspettando. Les arrossì, guardandosi un’ultima volta allo specchio, prima di prendere un profondo respiro e scendere.
“Ehi” disse, non appena Robert entrò nella sua visuale. Lui la squadrò da capo a piedi, poi le sorrise, mentre lei si avvicinava.
“Noi andiamo, a dopo mamma” salutò velocemente Lesley, prima di trascinare il riccio fuori la porta e chiudersela alle spalle.
“Ciao” rise Robert, vedendola imbarazzata.
“Andiamo, siamo già in ritardo” disse poi, entrando in macchina.
“Veramente quello in ritardo sei tu” gli fece notare, nonostante anche lei non avesse del tutto rispettato l’orario che si erano dati.
“Tu sei qui con me ora, quindi siamo entrambi in ritardo” provò a giustificarsi lui. Lei non rispose, limitandosi a roteare gli occhi. Nonostante tutto, non riuscì a nascondere un sorriso felice.
“Ah, comunque sei bellissima” aggiunse Robert. Lesley arrossì violentemente, mentre balbettava qualche ringraziamento e lui rise ancora.
 
Il resto del viaggio lo passarono in silenzio, ma non dispiacque a nessuno dei due.
Quando arrivarono al locale che avevano prenotato, gli altri erano già tutti lì.
“Finalmente!” esclamò Jamie camminando verso di loro appena li vide.
“Che avete fatto tutto questo tempo?” chiese poi, prima di salutare lei con un bacio sulla guancia e lui con un cenno del capo.
“Niente, il signorino qui si è fatto attendere” scherzò Lesley.
“Ehi! Non è vero” si difese lui.
“Ok, non ha importanza, vieni, ti stavano aspettando tutti” disse Jamie, trascinando la sua migliore amica tra la folla.
Robert rimase da solo per qualche minuto, prima di notare Cristian e raggiungerlo.
Chiacchierò con il suo migliore amico per un po’, poi entrambi si avvicinarono al buffet per mangiare qualcosa. Cristian gli sorrise.
“Le hai già dato il regalo?” gli chiese. Robert scosse la testa, cercando poi Lesley con lo sguardo.
“Quando hai intenzione di darglielo?” chiese ancora il più grande.
“Ora” disse Robert quando finalmente la vide. Era davvero bellissima, non stava scherzando prima.
Stretta in quell’abito nero che le fasciava perfettamente il corpo, Les aveva subito attirato l’attenzione di tutti ed Robert era sicuro che il motivo non fosse il suo compleanno.
Lei stava ballando e tutto quello che fece lui fu raggiungerla e poggiarle le mani sui fianchi, ballando con lei.
“Robs!” esclamò Lesley quando si rese conto di chi fosse.
“Vieni con me” disse semplicemente lui. Lei annuì seguendolo.
Uscirono dal retro e lui si passò una mano tra i capelli.
“Qualcosa non va?” chiese subito lei, preoccupata.
“No, no, niente” rispose lui, prima di mettersi una mano nella tasca posteriore ed estrarne un pacchetto.
“Non ti ho ancora dato il mio regalo e ormai è quasi mezzanotte” spiegò, porgendoglielo.
“Auguri” aggiunse, mentre lei lo guardava sorpresa.
“Non dovevi, ci conosciamo da così poco, non eri obbligato a..”
“Aprilo” la interruppe lui.
“Grazie” si arrese Lesley, mentre toglieva la carta regalo. Aprì la scatola che aveva scoperto e ciò che vide la fece sorridere come finora non aveva mai fatto.
“Io.. non.. non so che dire” balbettò, guardando il bracciale che Robert le aveva regalato. Era d’argento, con un ciondolo a forma di macchina fotografica. Era semplice, ma in quel momento Lesley pensò che quello fosse il regalo più bello che avesse ricevuto.
Per una serie di circostanze, perché lei ed Robert si conoscevano davvero da poco eppure lui le era già entrato così tanto dentro, perché la conosceva già così bene, forse meglio anche di quanto lei facesse e tutto questo le sembrava così assurdo e speciale allo stesso tempo che non poteva non apprezzare Robert ancora più di quanto non facesse già.
“Grazie” ripetè, guardando il ragazzo di fronte a lei, prima di stringerlo in un lungo abbraccio.
“Ti voglio bene” si lasciò sfuggire, ma non se ne pentì perché in quel momento lo sentiva davvero. Lui la strinse un po’ più forte.
“Anche io te ne voglio” sussurrò lui, lasciandole un bacio sui capelli.
“Ti piace?” le chiese poi.
“Lo adoro” rispose Lesley sincera. Se lo fece legare al polso, poi guardò ancora il ciondolo, prima di sorridere un’ultima volta ad Robert.
“Torniamo dentro” disse lui, mettendole una mano sulla schiena e entrando di nuovo a festeggiare, stavolta con lei.
 
  
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