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Autore: Ellen_    24/07/2015    4 recensioni
E se Regina avesse davvero usato su di se l'incantesimo del sonno? E se Robin baciandola lo avesse spezzato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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II CAPITOLO

Regina continuò a correre nella fitta foresta. Non sapeva da quanto stava correndo ne aveva idea di dove si trovasse. Quella foresta era cosi tetra, fitta e  soprattutto  tutta uguale.

Iniziò ad arrendersi all’idea di essersi persa e dalla sua mano fece scaturire una fiamma per farsi un po’ di luce poi iniziò a pensare davvero a cosa fosse successo.
Non riusciva a capacitarsi che l’incantesimo del sonno fosse stata spezzata dal bacio di un ladruncolo da quattro soldi. Lei era una regina, la sua anima gemella non poteva essere un ladro. Era impensabile
.
Continuò a vagare per un po’ sempre più irritata e cercando di trovare un’ altra spiegazione a quanto era successo. Avrebbe voluto distruggere tutto ma si rendeva conto che avrebbe provocato solo un immenso incendio e non era una grande idea. Non sapeva più cosa fare, si era persa. Si sedette per terra e appoggiò la schiena ad un grande tronco.

Dopo un tempo che sembrò infinito sentì un rumore di zoccoli e Robin Hood le si parò davanti.
-Milady- disse scendendo dal cavallo e porgendole la mano.
-Vi eravate persa vero? Sono almeno due ore che vi cerco.-
-Io non mi ero persa!- esclamò Regina rialzandosi di scatto e iniziando ad andarsene.
-Okay, allora se non vi siete persa saprete sicuramente da che parte andare per tornare all’accampamento, giusto?- disse l’uomo con sorriso beffardo.
Regina si girò di scatto, si stava irritando notevolmente.
-E va bene, mi sono persa! Ma qua è tutto uguale!.- Cerco di giustificarsi ormai in preda ad una crisi di nervi.
-Ma ti avverto ladro fai parola a qualcuno di quanto è accaduto e te ne pentirai per tutta la vita!- gli disse afferrando con forza il lembo della camicia dell’uomo e avvicinandolo a se.
-Ai vostri ordini vostra maestà- disse facendo un inchino con quel sorriso beffardo che lo caratterizzava.

La donna iniziò a rendersi conto che quell’uomo era praticamente l’unica persona che non la temeva e che la trattava come una persona comune. Non sapeva se esserne felice o averne paura.

-E cosa più importante non fare mai parola di come tu mi abbia svegliato, diremo che ho sbagliato le dosi delle pozioni e che ho procurato solo un sonno leggero.-
-Preferisci far finta di non saper fare una cosi semplice pozione piuttosto che dire che ti ho svegliato io?- disse Hood abbandonando il sorriso e assumendo un’ espressione un po’ colpevole e offesa.

Regina lo guardò rendendosi conto che ci era rimasto male, del resto in fondo ci teneva a quell’uomo che si era dato tanta briga per ritrovarla quando se l’avesse lasciata li nessuno ne avrebbe sentito la mancanza  però  non si sentiva pronta ad avere una storia e voleva che lui lo capisse anche a costo di farsi odiare.
-Si- disse con sguardo deciso e malefico tornando a quella maschera che tanto le piaceva indossare.

Robin la aiutò a salire sul cavallo e si diresse all’accampamento senza dire una parola.
Arrivati tutti rimasero un po’ stupiti nel vedere la donna sveglia cosi Regina dovette cercare il più convincente possibile per raccontare quanto voleva che gli altri sapessero. Per tutta la spiegazione Robin rimase in un angolo a osservare la scena da dietro.

Quando Regina ebbe finito di raccontare come fossero andate le cose dalla folla si elevarono alcune risa. *la regina non è in grado di preparare una semplice pozione* *la perdita del figlio l’ha resa una buona a nulla* e cosi via.  
Regina era impassibile, aveva sentito chiacchiere maligne sul suo conto per tutta la vita e alcune in più la lasciavano totalmente indifferente. Stavolta, però, le dispiaceva per il ladro che se ne stava in un angolo colpevole per averla baciata. Sapeva che lui pensava che fosse colpa sua e avrebbe voluto dirli che la colpa era solo sua se la gente la odiava e che questo era solo la conferma ma questo avrebbe significato abbassare il suo muro d’orgoglio e non era pronta.

Iniziò a vagare per l’’accampamento. Sentiva il disperato bisogno di parlare con qualcuno di quello che era davvero accaduto ma si rese conto che era davvero sola. Poteva andare da Biancaneve ma non era affatto sicura che avrebbe davvero mantenuto il segreto. Se fosse stata con loro probabilmente sarebbe andata da Emma ma ciò era impossibile cosi continuò a vagare completamente sola.

Quella notte non riuscì proprio a prender sonno, continuava a girarsi e rigirarsi nel letto. Non riusciva a togliersi dalla testa quegli occhi color oceano, quel sorriso beffardo e quella  tristezza che gli era comparsa sul volto quando Regina aveva fatto finta di vergognarsi di lui. In ogni caso non riusciva a togliersi il volto del ladro dalla mente.

Si alzò dal letto e uscì all’aria fresca, appena fuori dalla tenda notò un ombra in lontananza.  Si avvicinò con cautela ma si accorse troppo tardi che era lui.
-Non riuscite a dormire milady?- chiese Robin avvicinandosi.
-No, nemmeno voi a quanto pare.-
-Troppi pensieri per la testa, cosi ho pensato che fare qualche tiro con arco e frecce mi avrebbe fatto bene.-
-Io pensavo  che un po’ di aria fresca mi avrebbe fatto bene- disse Regina sorridendo.
Si avvicinò all’uomo e pensò che forse doveva fare qualcosa per ringraziarlo, qualcosa che gli facesse capire che in fondo non era arrabbiata con lui. Fece un gesto con la mano e le punte delle sue frecce si trasformarono in oro.
-Un modo per ringraziarti.- spiegò la regina.
-Grazie!- Robin sembrava felice di questo regalo inaspettato.
-Che ne dici se ti insegnassi a tirare con arco e frecce?-
-Uhm non credo sia una buona idea..-
-Hai paura?-
-Io paura? Al massimo ho paura per te che potresti rimar deluso da te stesso in confronto a me.- rispose Regina ridendo.
Scagliò una palla di fuoco per accendere un fuoco e fare luce poi si diresse verso il bersaglio.
-Allora..- iniziò Robin avvicinandosi a Regina e spiegandole come posizionare l’arco e  incoccare la freccia. Regina lanciò ma la freccia tracciò un piccolo arco per poi finire rovinosamente a terra.
La donna riprovò varie volte ma il risultato non variò, iniziando ad irritarsi con un solo gesto mandò la freccia dritta nel bersaglio, proprio al centro.
-Ecco fatto!- esclamò lanciando l’arco per terra.
-Eh no, cosi non vale- disse il ladro che stava ridendo della irritazione della donna.
-Riproviamo.- disse raccogliendo l’arco e prendendo Regina da dietro. Le posizionò l’arco e incoccò la freccia, poi senza mai lasciarla andare con le mani posate ancora sulle sue lasciò andare la corda e la freccia centrò il bersaglio in pieno.
-Visto non era poi cosi difficile vero?- le sussurrò all’orecchio.
Regina si girò lentamente e si ritrovò a guardare quegli occhi a cui aveva pensato tutta la notte.
-Ehm no forse non lo era.- disse la donna abbassando lo sguardo per non dover continuare a sostenere lo sguardo con quegli occhi.
Robin le prese il mento con delicatezza e lo sollevò per poter guardare di nuovo quegli occhi tanto neri da perdercisi dentro.
-Vuoi provare ancora?- le chiese in sussurro all’orecchio.
-Si- rispose Regina più per sentire ancora le braccia dell’uomo posate su di lei che perché le interessasse davvero lanciare con le frecce.

Dopo che fu passata quasi tutta la notte Regina si rese conto che, una volta capito come fare, poteva davvero essere divertente. Certo non le serviva a nulla saper usare un arco quando aveva la magia ma era stato interessante conoscere meglio il mondo di quell’uomo cosi affascinante.

-Beh grazie per questa lezione.- disse la regina sorridendo.
Era probabilmente il primo vero sorriso che Robin vedeva sul volto di quella donna e non poté  fare a meno di pensare che era davvero bellissima.
-Di nulla milady, ora forse è il caso che proviamo a riposare giusto un po’ non credete?-
-Si forse sarà meglio. Buonanotte ladro.- disse mentre si avviava alla sua tenda.
-Buonanotte Regina.- rispose lui avviandosi a sua volta verso la propria tenda.


ANGOLO AUTRICE: Eccomi qui con il secondo capitolo che mi avete convinta a scrivere:) Non è un grancè probabilmente ma vabbè ahaah. Nel prossimo capitolo comparirà Zelena, perchè il periodo è quello e non avrebbe gran senso altrimenti, e i nostri OQ si conosceranno meglio, aw. E nulla spero vi piaccia e attendo le vostre recensioni.
  
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