Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: fireslight    25/07/2015    6 recensioni
Talvolta, quando non può fare a meno di stargli lontana, lui la porta con sé nei boschi.
[Gale/Johanna♥][Post!Mockingjay − Angst, Introspective • 663 words]
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Johanna Mason
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pieces of a life to rebuild together
{don’t worry, I know we’ll succeed}
 
   
   
    «Johanna?»
    Dal soggiorno non proviene alcuna risposta. Probabilmente lo sta facendo apposta, irritandolo come sempre, nonostante Gale si sia ormai abituato al suo carattere irascibile, a tratti lunatico.
    «Johanna?»
    «Mh, cosa c’è? Sto leggendo.»
     Tuttavia, Gale non può impedirsi di sorridere: non che sia un espediente per farsi lasciare in pace ed evitare una delle sue occhiatacce, ma Johanna sembra mostrare, nei suoi confronti, la naturale propensione alla pacifica quanto innocua presa in giro.
     Che poi, finire entrambi a letto tra una risata contagiosa e quelle sue carezze tentatrici.. Quello è un alto paio di maniche.
    «Ti avevo detto di non spostare le mie armi.»
    «Sei arrabbiato?»
    Gale si volta dal corridoio, osservando la prima cosa all’interno del suo campo visivo: le lunghe gambe di Johanna di traverso sul tavolo da pranzo, un libro fermo da diversi minuti alla stessa pagina in grembo.
    Scuote la testa, un angolo della bocca inclinato verso l’alto.
    «Dillo tu a me.»
    «Non sembri davvero arrabiato, Hawtorne.» replica, il tono indolente e gli occhi che conservano una scintilla di malizia, − si era ripresa lentamente, nel 13, per quanto certe ferite fossero difficili da guarire. Gale se ne era accorto per primo.
    «Probabilmente no,» dice a bassa voce, ma Johanna lo sente, lo sente sempre.
    Si alza pigramente, chiudendo il libro con un sonoro schiocco delle pagine, avvicinandosi a lui da dietro. Poggia un lato del viso sulla solida robustezza della sua schiena, godendo del calore emanato dal corpo di chi l’ha tenuta al riparo dagli incubi per mesi, sotto le coltri di ricordi troppo dolorosi da evocare.
    Così, dopo qualche minuto, è Gale a stringerla tra le sue braccia, poggiando il mento sui capelli corti di Johanna − stanno ricrescendo, ma lui ricorda ancora la forma definita del cranio della ragazza, ossa e ferite e lacrime di rabbia, aperte e fragili.
    «Potremo andare a caccia, domani.» propone lei, sorridendogli al di sotto delle lunghe ciglia scure e a Gale ricorda lo sguardo consapevole e mite di un cervo, di una fine tragica e premeditata eppure combattuta. Andare a caccia, riflette tra sé, il profumo di resine degli alberi e il vento a muoverne i rami nodosi, come nel 12, come quando...
    No. No, non può esserci spazio per questo. Non per la sofferenza, né per gli incubi che, terminata la ribellione, hanno attanagliato anche lui nelle fredde notti d’inverno.
    «Potremo, sì.»
    C’è il corpo di Johanna contro il suo petto, un insieme scoordinato di fresca esuberanza, sarcasmo e irritante dolcezza, ma c’è ed è un presenza corporea, tangibile e reale. Ci sono loro due, nel distretto 2, ostinati a vivere lontani dal fasto della civiltà, al limitare della foresta − di nuovo, perché lui non può stare a lungo senza far niente e Johanna sa che è un predatore, il suo soldato.
    Talvolta, quando lei non può fare a meno di stargli lontana, − complice uno dei suoi incubi, radicati nella mente e nell’inconscio, difficile da sradicare − lui la porta con sé nei boschi.
    «Ricorda arco e frecce, cacciatore.» gli sussurra ad un orecchio, sorridendo appena, astuta, blandendo il suo animo di una parvenza di pace, prendendolo per mano, conducendolo lontano da memorie che devono rimanere seppellite, per molto tempo ancora.
    «Tu ricorda,» replica lui, prendendola agilmente in braccio − è ancora leggera come una piuma, sebbene siano passati mesi da quando l’aveva vista al 13 per la prima volta, sottile e magra ed emanciata, le ossa visibili sotto la pelle traslucida − e conducendola attraverso il corridoio nella loro stanza, le braccia di Johanna strette al suo collo e la sua risata divertita come un’eco nel petto, «Di non distrarmi dalla preda, Mason.»
    Lei ride, adesso, di una risata nuova e sincera, «Posso provarci.» sussurra, e Gale si abbandona al suono delle vita che rifluisce in quelle vene sottili, dopo tanto tempo, come se tutto ciò che hanno passato dalla fine della rivoluzione possa essere un nuovo inizio − un’occasione di rinascita anziché di distruzione.





 
Note dell'autrice.
Ehilà, gente. Quanto possono essere dolci questi due insieme? Proprio tanto. Che poi, diciamolo, entrambi potrebbero essere l'unico spiraglio di serenità e voglia di ricominciare dell'altro. Johanna che è tormentata dagli incubi al ritorno da Capitol City e Gale distrutto per la sorte di Prim: entrambi con un'occasione di rinascita, aiutati nel proprio cammino dall'altro. 
Ad ogni modo, COSA è il nuovo trailer, vedetelo se non lo avete visto aw ç_____ç
Ma okay, dopo questo pseudo sclero, vi lascio in pace, promesso. Ringrazio chiunque si fermerà a leggere, e chi volesse farmi sapere cosa ne pensa: le recensioni sono sempre, sempre gradite.
Alla prossima, un bacio e may the odds be ever in your favor,

fireslight.


   
 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: fireslight