Don't forget {una giornata fuori dalla scuola}
<< Tra cinque
minuti esatti consegnate i compiti.!!>> pronunciò grave la
professoressa.
Tica tac. Tic tac. Non è un bel clima questo,per finire una
versione di latino.
Le penne che si poggiano veloci sul banco,le ultime
sfogliate ai dizionari,occhiate furtiva tra i ragazzi. La tensione che si sente
negli ultimi minuti è a dir poco micidiale.
Quasi ti uccide. Specie quando
hai la certezza che l’ultima frase di quella non ha alcun senso.
Pazienza,ti
rifarai all’orale.
E’ forse la quarta volta che me lo ripeto in testa,che è
ancora presa a fare tic tac.
Mi manca un rigo da ricopiare,ma poi finalmente
potrò respirare.
E..
Fatto. Mi giro verso la prof che aveva preso nel
frattempo,la postazione al termosifone.
Non che io sia una eccezionale
bravura in latino e greco,ma mi accontenterei di avere poco più della
sufficienza,tanto per fare figura,dopo tutto il lavoro che ho fatto almeno un
po’ me lo merito.
La pensasse così anche la prof!
Ma che dire,calma ho
ancora tempo,e mi auguro di saperlo sfruttare.
Certo che,a conti fatti,siamo
ancora a Gennaio,la scuola finisce a Giugno.. C’è un po’ di tempo?!
Senza
pensare poi,al trionfante compito di greco di giovedì scorso,e a quello di
italiano di sabato,e quello di inglese di giovedì prossimo. Oh,e mi dimentico di
quelli di storia e geografia precedenti.
Ovvio,che poi sbaglio qualcosa,se ho
la mente piena di nozioni di altre materie come faccio a concentrarmi solo su
una?
Ok basta.
I dizionari si chiudono,i temporeggiatori si affrettano a
consegnare i compiti e la giornata di oggi,finisce. La prof. Di latino e greco
si affretta a prendere la sua roba e,come sempre esce dall’aula di fretta.
Direi,che ha davvero poca e scarsa voglia di stare qui.
Siamo poi così
male?
<< Io sinceramente mi sono rotta un po’ le palle.. Vorrei
staccare un po’.. Daiii! Domani
tiriamo! Andiamocene,vi pregoo! >> fa Chiara tutta entusiasta.
La
guardo con aria contrariata ma accondiscendente,farebbe bene staccare solo per
una mattina,non penso faccia poi male,dato lo stress emotivo al quale siamo
sottoposti a questo metà trimestre.
<< Perché non tiriamo tutte e tre?
Sarebbe perfetto! >> propone Carmen con enfasi.
<< Si e vabbè!
Già che ci siamo diciamolo a tutta la classe! >> rispondo scocciata.
<< Che secondo te,le prof. Sono così deficienti da non capire che è una
cosa fatta a posta? >>
Le ragazze roteano gli occhi convinte dalla mia
teoria:
<< Ricordate,io ho sempre ragione.>>
E infatti,il più
delle volte non mi sbaglio.
<< Oh Benedetta la smetti di avere ragione
ogni santa volta?! >> chiede scherzando Chiara.
Rispondo con un
eloquente no detto bruciapelo.
Carmen ride e fa una smorfia delle sue.
Io
mi chiedo a volte se questa ragazza non abbia seri problemi,ok,lasciando perdere
che è strana,però sai..
E poi,perché insistere con questa storia del non
venire a scuola?
Di certo non avrebbe avuto il coraggio per mentire solo una
volta ai suoi genitori. Beh,io di certo non sono da meno,perché il senso di
colpa mi mangerebbe viva,però..
A furia di pensare mi si stanno scaricando le
pile del cervello.. Insomma,sono esausta!
Credo proprio di
dovermi riposare pomeriggio.. Oh,ma che palle!
Mi stavo dimenticando del
progetto per la prof di italiano,al quale sto dedicando almeno il 50% delle mie
giornate,e che quindi,ciò implica che metà classe si presenterà a casa mia oggi
pomeriggio.
<< Beh,allora ci vediamo dopo da Benedetta ! >>
Chiara manda un bacio e,sale in macchina col papà.
Io e Carmen a casa ci
torniamo a piedi,così almeno ci teniamo in forma e bruciamo qualche
etto.
Come sempre,con lei ci perdiamo in chiacchiere inutili per tutto il
percorso,e arrivate vicino casa,prendiamo gli argomenti più seri.
<< Ci
vediamo dopo! >> le faccio cenno di sì con la testa,e mi avvio verso
casa.
Torno a casa distrutta e dopo pranzo,in men che non si dica sono già
sul divano a dormire riscaldata dal mio plaid rosso,mentre la tv rimane
accesa.
**
<<.. domani
non entriamo! >> spiffera Chiara mentre io,sono tutta presa dal legarmi i
capelli.
Le sorrido complice,sapendo che nonostante tutti i miei rimorsi,mi
sarei divertita.
Ci guardiamo allo specchio per qualche secondo,poi,usciamo
di casa per comprare qualcosa..
Gli altri stanno per arrivare!
Arrivano
Laura e Sara,seguite a ruota da Carmen,che è in aria di rivoluzione.
E non mi
sbaglio!
Cavolo,inizio a farmi puara..
<< Insomma che palle Chia! Se
tu non vuoi parlare non parli! Ma io parlo cioè.. Non è che può parlare SOLO
Benedetta! >>
Ed eccola qua. La solita Miss Universo,io sono
bellissima e voglio mettermi in mostra.
Ma senza nemmeno darle il tempo di
farle capire che quanto fa così davvero da alla testa di chi le sta vicino,a
Chiara è già scattata la molla ed eccole qui a fare polemica.. Come sempre.
“And you’re singing the
songs
Thinking this is the life”
Amy
McDonald – This Is The Life.
*
Mi sveglio con
l’angelica voce di mio padre che già di prima mattina assume la sua aria da
capo.
E già rompe di prima mattina,il che è diverso..
Ma questa volta lui
non sa nulla.. Mi alzo per non andare a scuola!
Eh si,non è stato molto
difficile convincermi del tutto,specie dopo che Sara mi ha ricordato che quella
matta di latino e greco interrogava..
E così,per la prima volta marino la
scuola! La cosa non mi suona affatto strana.. O forse si.
Ma poco importava
visto che,sono già ad aspettare il pullman alla fermata.
Salgo,e trovo
Laura,Sara,Chiara e Cristiana. Quest’ultima davvero non ci voleva.
La guarda
con aria da “eleichediaminecifaqui?”
<< Non preoccuparti.. lo sa.
>> mi rassicura Chiara. Ma io non sono comunque convinta.
Parlando
parlando come delle comari di paese,proviamo a convincere Sara a venire con me e
Chiara. Sara sembra propensa all’idea,ma non sa se è la cosa giusta.
E come
se non bastasse,questa idea,piace molto anche a Cristiana,la quale se
verrebbe,sarebbe davvero un problema,data la sua propensione verso la
chiacchiera.
Una volta scese
nella piazza sotto la scuola,ci rifugiamo nella villa e sotto la fitta rete di
alberi.
Carmen,non ha ancora capito che per stavolta io e Chiara la seguiremo
verso il patibolo,stavolta lei e il suo ego si troveranno da soli. Dopotutto,se
è così brava,questo ego,sarà declinato in tutte le forme,così da farle
compagnia.
Chiara ed io ci portiamo Sara,la quale dopo un’opera di
convinzione con la mamma,verrà con noi.
Ma ci credete che non andrò a scuola
e avrò tutta la mattinata per me..?
*
Dopo aver fatto una
buona,anzi deliziosa colazione,Chiara,Sara ed io,ci diamo al centro commerciale.
Sembriamo tre matte,entriamo nei negozi di giocattoli e ci mettiamo a leggere
quanto costano,oppure diciamo quanto ci piacerebbe averli..
Sì,ritornare
bambine,per godersi in pieno quella giornata di libertà a s s o l u t a.
Sara
è una ragazza fantastica,è divertente,carismatica e soprattutto è buona,sa
tirare fuori il suo lato perfido a volte,ma adesso è mitica. Un lato di
lei,sorprendente e totalmente adorabile.
Chiara è
Chiara.
E’ pazza,assolutamente menefreghista di tutto (eccetto di una cosa,ma
vabbè) è irrazionale a volta,ed estremamente insensata.
Ma a volte fa bene
essere così spensierate!
Sorrido ancora una volta a questa bellissima
giornata,anche se ho la krapfen che fa su e giù nello stomaco,ma ci penso poco,
è una giornata così bella che di certo il cibo che non si digerisce,è l’ultimo
dei miei pensieri!
E ci sentiamo tutte
bene stamattina,sembra tutto diverso,colorato e brillante.
Non pensavo fosse
così facile e bello sentirsi così,nonostante tutto,mi sto divertendo,sto vivendo
i miei anni in maniera piena,e non può farmi che bene.
Ed è così divertente
correre qua e là per i negozi,lontani dagli altri. Già.
Non è successo ancora
nulla..
Finchè a
Chiara,viene la brillante idea di andare a scuola di una sua amica per
salutarla..
Ma.. Non vorrei mettere il dito nella piaga,ma questa scuola non
è anche quella del suo ex?
Chiara forse non ha pensato che,anche se con
Antonio ha rotto un anno fa,lui ancora le muore dietro se ci pensa,e lei sa
benissimo cosa prova lui anche al sol vederla..
<< Chia.. ma sei
sicura? >> le chiedo titubante.
<< Già.. Hai
calcolato il gatto “Antonio?”>> si accoda Sara.
Lei abbassa lo
sguardo,colorando le guance di un colorito più scuro.
<< Ma avete
calcolato che a me non piace più? E’..è..storia vecchia.. >> prova a dire
incerta.
<< Mah.. Allora andiamo.. >>.
Sarà,ma io non ci ho
mai creduto che questa “cosa” le sia passata,anche se Chiara forse,no è mai
stata innamorata veramente ma..
Sarà.
“You and me going our separate
ways
I’m begging you to stay
If it isn’t too
late
…
Sorry for breaking all the promises that I
wasn’t around to keep”
Jonas Brothers-Sorry.
*
<< Diamine ne
abbiamo ancora per molte? >> chiedo spazientita.
<< Io mi sono
stufata di camminare in questa cosa.. Fa schifo! >> esclama stizzita
Sara.
<< Tra due traverse siamo lì.. >> afferma Chiara con la
testa tra le nuvole.
Comincio a chiedermi se non si stia rendendo conto a
quello a cui stiamo andando incontro.. Sì,è vero deve salutare la sua migliore
amica Claudia che vede ogni volta ogni morte di papà però..
Antonio,lui
davvero non ci voleva stamattina.
Dovevamo essere sgombre dai pensieri e.. Da
tutto.
Anche dalla “vita privata” come se noi ne avessimo una.
Io l’ho
sempre detto,Chiara è strana,molto. Insomma,so com’è,so quanto sta male se fa
soffrire una persona,e forse lei lo ha fatto con Antonio,ed è una vita che si
sente in colpa,ma non credo sia sufficiente. Ma anche quello che ha passato lei
in precedenza sia stato tanto carino..
<< …matta,poi mi dice lei come
farà. >> mi scappa dalla bocca.
<< Cosa hai detto? >>
chiede Chiara.
<< Nulla,assolutamente nulla. >> dico
maledicendomi-
<< No! Ora lo dici! >> dice puntandomi il
dito.
La guardo ridendo,poi le faccio cenno di procedere. Continua ad
assillarmi finchè l’edificio bianco maldipinto ci si presenta davanti. I ragazzi
sono già fuori per la ricreazione.
Attraversiamo la strada di corsa,mentre
Claudia ci viene incontro salutandoci affettuosamente,seguita da un’altra amica
di cui non so minimamente il numero.
<< Ma è già ricreazione? >>
chiede Chiara.
L’amica fa cenno di no. << Usciamo prima oggi,i prof
hanno un’assemblea e quindi..! Hai scelto un bel giorno per venire! >>
esclama entusiasta Claudia rivolta a Chiara che con lo sguardo guarda intorno. E
si nota bene la figura alta di quel ragazzo che ha gli occhi fissi verso la
nostra direzione.
“But somewhere we went wrong
We were once so strong
Our love is like a song
You can't forget
it”
Demi
Lovato-Don’t Forget.
*
Il ragazzo si diresse verso di noi provando ad indossare una veste sorridente,quando in realtà il volto è evidentemente turbato. Che pena che mi fa.
<< Chiara.. ma.. Che ci .. Che ci fai qui? >> chiede in evidente imbarazzo.
Lei si gira
sorridendo << Gita scolastica! >>
Guardo Sara e le dico
prendendola in disparte che forse è meglio lasciarla sola almeno ci lascia fare
un giro e non ci lascia intrappolate qui.
Facciamo segno a Sara che noi
andiamo,lei prova a fermarci,la nostra prontezza ed arguzia è superiore
stavolta.
Antonio guarda
Martina serio,preoccupato,un misto di tristezza e felicità.
Lei,non è
preoccupata,ha solo paura,paura di provare un sentimento grande e purtroppo
presente,del quale si è privata fino ad ora.
Il ragazzo prova a parlare,non
riuscendoci.
E’ bloccato dal sorriso forzato di lei,dallo sguardo imbarazzato e da quella figura che un anno addietro lo aveva tanto catturato.
<< Davvero ci
ho provato a dimenticarti,non ci sono riuscito.. Mi sto torturando,so che non
dovrei farlo,so che dovrei lasciarti in pace,non ha funzionato e ci devo mettere
una croce,ma non ci riesco. Non voglio vederti andare via ancora una volta,senza
prima non averti sentito dire perché.
Voglio sapere perché Chiara,perché.
>>
La ragazza aveva gli occhi ingolfati di lacrime che si confondevano
con la pioggia leggera che stava venendo giù.
<< Non ho dimenticato
quello che c’è stato prima. Con te ancora non ci riuscivo. Ce l’ho fatta
dopo,quando per noi era troppo tardi,e me ne pento. Scusa io..
>>
Antonio le si avvicina,asciugandole delicatamente una lacrima per
baciarla delicatamente in fronte.
<< .. vieni con me. >>
sussurra,per poi portarla con sé.
Arrivano dietro la scuola,dopo un
interminabile giro.
<< Ecco. >> esclama trafelata. Indica
l’angolo di un muro dove,c’era la frase preferita di Chiara,con vicino i loro
due nomi.
<< .. c’è ancora. >> esala con la testa offuscata dai
ricordi.
<< Si,ho fatto di tutto per fare in modo che non se ne
andasse.. Per conservare almeno quella piccola parte che ci è appartenuta.
>> spiega con voce dolce.
Chiara si appoggia al muro,battendo piano la
testa contro.
<< .. forse pensavo che così tu.. >> inizia lui ma
viene subito bloccato.
<< .. no.. >>
<< Non ho nemmeno
finito.. >>
Chiara si avvicina ad Atonia premendo il suo viso contro il
suo petto.
<< Non c’è il tempo per noi,siamo troppo fragili,dobbiamo
solo ricominciare.. >> dice lei.
<< Ma.. io non ti ho.. >>
la sua frase viene spezzata dalla voce di Chiara.
<< No,è stato tutto
troppo sbagliato ancora allora,lo sarà anche adesso. Io ho sbagliato è vero,ma
ora sono qui ed è qui,che tu ed io ci imponiamo di ricominciare..
>>
<< Ti voglio con me. >>
<< Da amica..
>>
..promettimi che ci sarai..
<<
Mi basterà.. >>
..sappi che
sarai qui..
<< Allora..
>>
..ricordati di
me..
<< Non ti dimenticare di noi. >>
..io sarò qui.
<< Non lo
farò.>> detto questo,Chiara si alza in punta di piedi per regalargli un
ultima parte di noi,e voltare la via,guardando indietro senza più
rancori.
*
Salutati tutti,come
si deve stavolta,ci avviammo verso la fermata del pullman.
Chiara ci raccontò
tutto quello che era successo prima.
Sara si commosse,io invece,tirai un
respiro di sollievo.
Di nuovo come amici,almeno questo ci basta per vivere in
pace.
Per tutto il tragitto di ritorno non facemmo altro che sparlare di
tutto e di tutti,sentendoci vive come non mai e ringraziando Dio per averci
concesso una giornata così magnifica.
Poi il telefono di Chiara
squillò.
“Pomeriggio dobbiamo rimanere a scuola per
Era Carmen,sprucida come sempre quando si
sente esclusa.
<< Eccola che riparte! >> disco
sarcasticamente.
Le mie amiche sorridono.
E’ ancora presto per dire che la
giornata è andata bene!
“We are more than ya think
So
call us freaks
But that's just the way we
roll”
That's Just The Way We Roll – Jonas Brothers
Dedicata a Marti e Pri,vi voglio bene!