Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: hiromi_chan    25/07/2015    0 recensioni
Raccolta disomogenea dei fill scritti per i prompt durante le iniziative del gruppo We are out for prompt. Rating, personaggi e avvertimenti variano da prompt a prompt.
I. C'era qualcosa di veramente terrorizzante nello svegliarsi e trovare Sherlock che tentava di far partire la lavatrice da solo.
II. Sherlock era un genio sotto molti punti di vista; nelle relazioni umane, però, non lo era affatto. John era il fulcro delle sue relazioni umane, quindi trovava particolarmente difficile fargli capire quello che provava – dirgli quanto lo trovasse luminoso e insostituibile. {In the Flesh!AU}
III. Sherlock tirò fuori da sotto il banco un paio di occhialoni che doveva aver sottratto a lezione di Erbologia e immerse la faccia nei fumi della pozione come se non avesse sentito nulla.
John, al contrario, iniziò a sbraitare, rosso come un peperone. «Signora Hudson, mi dispiace molto deluderla e so che lei è in buona fede, ma le ripeto per l'ultima volta che io non sono gay!» {HP!AU}
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Event: Drabble MidWeek 22-24 Luglio 2015

prompt: Sherlock; Johnlock; C'è qualcosa di assolutamente terrorizzante nell'alzarsi e trovare Sherlock che tenta di far partire la lavatrice da solo.

rating: verde

genere: commedia, slice of life

avvertimenti: -

coppie: Sherlock/John {friendship o romance a interpretazione personale

 



 

Il terrore ha il nome di 
"
lavatrice"




 


 

C'era qualcosa di veramente terrorizzante nello svegliarsi e trovare Sherlock che tentava di far partire la lavatrice da solo.

John lo aveva scoperto una mattina qualunque; si era alzato come sempre alle sei, immergendosi nella sua routine quotidiana senza neanche curarsi di ottenere un qualunque segno di vita dal coinquilino – i suoi orari erano impossibili, nessuno avrebbe mai potuto sapere quando trovarlo sveglio, addormentato o vivo, quindi tanto valeva non interessarsene prima che fosse passato un quantitativo di tempo considerevole.

Il dottore era andato a farsi una tazza di caffè, aveva controllato le email e poi era andato in bagno per lavarsi i denti; lì era quasi morto sul colpo ritrovandosi con la figura di uno Sherlock accucciato davanti alla lavatrice, le ginocchia piegate e il sedere in fuori come una sorta di grottesco ballerino.

«Che... che diamine stai facendo?» aveva chiesto senza un briciolo di convinzione John.

Sherlock si era seduto a gambe incrociate, aveva unito i polpastrelli davanti alla bocca come in preghiera e, senza staccare gli occhi dall'oblò, aveva detto:

«Mi pare lampante, John. Sto studiando il modo esatto per poter far partire questo congegno sorprendente.»

«Quale... quale congegno» aveva detto lui, senza l'inflessione interrogativa.

«Ma questo qui, John. Sai, nel bel mezzo della notte sono stato svegliato da un'illuminazione improvvisa. È strano come certe cose che si hanno sempre sotto il naso possano improvvisamente rivelarsi di un interesse unico. Ecco, la lavatrice, John, è un congegno di una precisione incredibile che mischia il lavoro della macchina in parti uguali con il lavoro umano-»

«Veramente...»

«Il compito che spetta all'uomo è la difficile previsione dell'esatto tipo di programma da abbinare al lavaggio, e la esatta redistribuzione della biancheria sporca. Perché vedi, pur ammettendo che io inserisca un prodotto salva colore per preservare i delicati...»

John aveva spento l'interruttore del cervello ed era girato sui tacchi, lasciando Sherlock a fare i conti con la sua scoperta della settimana. Una vocina dentro la sua testa (una vocina che somigliava spaventosamente a quella della signora Hudson) gli aveva suggerito che non fosse proprio una buona idea, lasciare Sherlock a familiarizzare tutto solo con quell'ultimo ritrovato della scienza moderna. Aveva deciso di non curarsene, intento com'era stato a ristabilire i suoi bioritmi mattutini.

Solo quando Sherlock gli si era avvicinato un paio d'ore dopo e, con finta noncuranza, aveva annunciato che i suoi 'splippini preferiti erano misteriosamente diventati color rosa cipria, John', il dottore si era pentito amaramente della propria mancanza di buon senso.

 

   
 
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