Anime & Manga > Zero no Tsukaima
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Autore: Gigulina    26/07/2015    0 recensioni
Vi siete mai chiesti come sarebbe andata la storia di Zero No Tsukaima se fosse stata Louise a interagire col mondo di Saito? Ebbene, questo racconto vi narrerà l'ennesimo sbaglio di Louise, che verrà catapultata nel mondo di Saito! Come farà Louise a tornare a casa? E come si svilupperà il loro rapporto? A voi, il piacere di seguire questa la storia semplice e piena di emozioni.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kirche, Louise, Saito, Tabitha
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Cap.2  Baka Inu!

Dopo l'esplosione, vari passanti si fermarono per capire cos'era davvero accaduto e cosa avesse provocato tanto fumo. Per fortuna, la magia di Louise non era abbastanza forte da creare una vera e propria esplosione. Saito la fece allontanare furtivamente dalla folla che si stava creando man mano e la portò in un negozio vicino.
Guardandosi intorno notò che quel negozio faceva proprio al caso suo.
-"Siamo in un negozio di abbigliamento femminile! E' perfetto!"- sgranò gli occhi e si guardò attorno.
-"Cosa sarebbe perfetto? Ho fallito per l'ennesima volta! Volevo solo richiamare il mio strano famiglio... anche se non sono sicura che sia davvero tale. Ehi! Mi stai ascoltando?"- disse irritata.
Saito le si avvicinò e tentò di mettere le mani sulle sue spalle.
-"Spogliati!"-ordinò.
-"Cheee?!?"- urlò Louise con il volto arrossato -"T-tu sei pazzo! Sapevo che non dovevo fidarmi di te! M-maniaco!"- e mentre finiva la frase sfoderò subito la bacchetta, ma Saito fece in tempo a fermarla, bloccandole le mani e spostandola verso uno spogliatoio.
-"No, non qui! O saremo davvero nei guai!"- prese fiato e lascio la presa -"Hai frainteso, volevo solo suggerirti un cambio d'abito perchè dai troppo nell'occhio con quel vestito."
-"E' la mia uniforme e sono onorata di p-" -la interruppe subito Saito-"Si, ma va bene indossarla nel tuo mondo. Qui siamo nel mio e sembri strana!"- le disse, indicando ogni parte del suo abito.
Louise, titubante, non poteva certo protestare un'affermazione tanto ovvia! Era un mondo diverso ed era giusto adeguarsi. Avrebbe trovato una soluzione più avanti. 
-"Non appena riuscirò a trovare il mio famiglio ed acquisire più energia, mi sbarazzerò di questo stupido cittadino maniaco!"-pensò Louise, che iniziò a spogliarsi.
-"E-ehi aspetta! Qui ci sono dei camerini e sono fatti apposta per questo! Una volta che ti sarai cambiata, potrai uscire."- e così fece non appena Saito le prese dei vestiti della sua taglia.
Mentre Louise provava i vestiti, Saito notò una graziosa commessa che aiutava una bambina a scegliere il vestitino più adatto per uscire. 
-"Eheh è proprio carina non c'è che dire... se anche Louise avesse quel... seno...!"- Saito sentì premere in un modo rude il fianco sinistro, tanto da fargli male. Non appena si girò, vide Louise che lo pizzicava. Era piuttosto infastidita.
-"Avevo ragione... sei un pervertito. UN CANE PERVERTITO!"- questa volta Saito non poté far nulla contro l'ira di Louise, che estrasse la bacchetta e lo fulminò. Non era una vera e propria scarica elettrica mortale, bensì qualcosa di molto leggero che mise Saito K.O.
Avvertito il trambusto, la commessa si incamminò verso i camerini. Per non essere scoperta, Louise trascinò Saito nel camerino e chiuse subito la porta prima che potessero scoprirla.
-"Tutto bene lì dentro? Serve una mano?"- disse la commessa preoccupata. Bussò una seconda volta e Louise finalmente rispose.
-"S-si, è tutto ok!"- disse con voce tremolante. -"Vorrei provare un completo diverso, questo mi sta largo."- continuò ad agitarsi e allo stesso tempo distese Saito che aveva perso momentaneamente i sensi.
-"Come lo vuole signorina?"-
-"Faccia lei!!!"- la commessa, turbata, eseguì gli ordini. Louise cercò di rianimare Saito agitando molto velocemente le mani e cercando di dargli quanta più aria possibile. Il ragazzo riprese i sensi e non appena aprì gli occhi notò la scollatura della maglia a pois blu che indossava Louise. Le andava così larga che le si vedeva tutto! Si fece rosso in viso non appena vide quella scena. Louise arrossì a sua volta non appena capì quanto era accaduto e si coprì velocemente, stropicciando la maglia contro il suo corpo.
-"S-sei un cane! Uno stupido cane! Prima quella cittadina ed ora... u-u-una n-nobile come me!"- arricciò le sopracciglia e cercava ancora di coprirsi nonostante fosse già coperta dall'abito.
-"Mi dispiace?"- rispose Saito, mostrando un sorriso da ebete e con la speranza che non ricapitasse quella scossa che l'aveva messo fuori uso.
-"O-ora ti insegno io le buone manier-"- non finì in tempo che la commessa bussò di nuovo.
Louise, imbarazzata, aprì lentamente e non del tutto la porta dello spogliatoio, mentre quella graziosa signorina dal seno sporgente ed anche piuttosto evidente, le mostrava un abito davvero grazioso; verso l'alto era una camicetta coi bottoncini rossi e con i merletti alle estremità delle maniche e verso il basso una gonna rossa a strisce bianche, anch'essa finiva con i merletti. 
-"Vuole una mano ad indossarlo?"- le sorrise la commessa.
-"Ehm no grazie, faccio da sola!"- ricambiò il sorriso Louise. Non appena si girò, vide Saito con un sorriso e gli occhi lucenti che disse -" Vuole una mano ad indossarlo?"- allargando le mani verso Louise. Saito si ritrovò fuori nemmeno due secondi dopo.
-"Rimani fuori STUPIDO CANE PERVERTITO!"- e chiuse la porta con violenza mentre Saito era steso a terra proprio come un cane.
-"Donne...  e chi le capisce. Chissà se anche questo le andrà largo".-pensò mentre si alzava. Subito si fece una grossa risata pensando alla scena che si sarebbe potuta ripetere, ma quando Louise uscì, spalancò gli occhi ed arrossì. Rimase incredulo e non poteva pensare ad altre ragazze che avrebbero potuto indossare quel vestito meglio di lei. Perchè Louise era davvero carina  e il vestito era molto succinto senza esagerazioni. Risaltava ogni sua qualità corporea ma soprattutto il suo viso. -"Molto molto graziosa.."- pensò Saito chiudendo lentamente le labbra ed osservandola ancora.
-"Cos'hai da guardare cane? Non volgere il tuo sguardo perverso su di me!"- la magia negli occhi di Saito si spense subito alla fine di quella frase. -"In fondo è pur sempre lei."-pensò sospirando.
-"Bene, ora andiamo!"- camminò velocemente verso l'uscita.
-"SIGNORINA! Deve pagare!"- Saito lasciò i soldi sul banco senza prendere il resto e corse verso Louise che era già arrivata verso un semaforo. -"Forse da più nell'occhio ora che con quel suo costume."-pensò Saito preoccupato.
La fermò in tempo, il semaforo era rosso per i pedoni e avrebbe rischiato grosso. Le macchine sfrecciavano davanti a lei, alzandole di poco quel bel vestito. Saito si mise dietro di lei per coprirla ma senza farsi notare dall'interessata, era piuttosto preoccupato. Scattò il verde e Saito le prese la mano facendole strada. Louise imbarazzata scostò subito la sua. 
-"Cosa stavi cercando di fare? Non farti strane idee, ti ripagherò di tutto non appena riuscirò ad andare finalmente a casa! Quindi sta al tuo posto, CANE!"- e continuò a camminare per non mostrare il suo bel faccino imbarazzato, mentre Saito, sbuffando, continuò a seguirla come un fedele servitore.
-"Ti va di mangiare qualcosa?"- le chiese.
-"In effetti, avrei fame..."- senza notarlo, erano già passate delle ore ed entrambi mostravano un chiaro segno di appetito.
Entrambi si avvicinarono ad una gelateria. -"Caspita sembra proprio un appuntamento!"-pensò Saito.
-"Due gelati."- ognuno scelse il suo gusto e continuarono a camminare dritti. Intanto Saito continuava a farsi delle strane idee e su come comportarsi in una situazione simile. Mentre ci pensava, passarono diverse scolarette. Tutte avevano la gonna piuttosto corta e lui non poté far a meno di osservarle. Una di loro urtò Saito involontariamente -"Ouch." -e il gelato cadde. 
-"M-mi dispiace."- disse la ragazza con i lacrimoni. 
-"Ma no è tutto ok, non avevo tanta fame."- disse accennando un sorrisetto.
-"Ti sei anche macchiato la manica."- la ragazza estrasse un fazzoletto umido e iniziò a strofinarlo sulla macchia. Louise guardava in silenzio, notando lo sguardo felice di Saito. Notò come delle piccole gentilezze o premure potessero farlo sorride. -"Tsk. Forse si sta solo eccitando! Eppure a quella ragazza non dispiace affatto."-pensò, riconducendo di nuovo il suo sguardo verso quella coppia. Il gruppetto avanzò per la sua strada e Saito raggiunse Louise, che avanzò non appena quella ragazza si scrollò di dosso.
-"Ehi ti si sta sciogliendo il gelato."-disse, sporgendo il capo verso il lato del cono sul quale il gelato si stava posando. 
-"Vuoi...?"- girò velocemente il capo dall'altra parte, imbarazza per aver chiesto e tenendo ancora il gelato verso il lato di Saito. Notò un leggero peso, durato una frazione di secondi. Non appena si girò, il lato in cui il gelato stava per cadere non c'era più e notò Saito masticare con gioia e con un pò di brivido.
-"Non male!"- disse, continuando a degustarlo.
Louise rimase stupita dal suo atteggiamento e con il volto pieno di rossore, continuò a camminare, questa volta lentamente, cercando di eguagliare il passo di Saito.
-"Forse, non è del tutto uno stupido cane."- pensò, finché non vide una figura slanciata venire dalla parte di Saitoe strofinandosi addosso.
   
 
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