26/07/2015
6 recensioni
- Non so chi abbia letto la mia OS “Sing me to sleep” (cliccate sopra il nome se volete dare un'occhiata) ma già da lì si capisce qualcosa sui miei pensieri nei confronti di Alby. Non lo sopporto e spero che si capisca anche qui. Oltre ad Alby, non sopporto la coppia Nalby. In pratica odio qualunque cosa implichi Alby.
- Si, ho inserito un banner. Durante il mio primo anno qui su EFP ero sempre a fare banner, poi ho capito che facevo cagare a farli quindi ho smesso. Ma poi non so, mi sentivo che questa storia meritasse un banner e allora l’ho messo. Piccola precisazione: la scritta “5 steps bla bla bla” è di Teresa, “gay for Newt” è di Minho e “make them have sex” è di Gally. Perché tutti pasticciano un po’ sul foglietto di Teresa.
- Adoro l’headcanon di Teresa e Thomas fratelli e fino all’ultimo ho sperato che lo fossero davvero anche se (SPOILER PER CHI NON HA LETTO The Scorch Trials!) due fratelli che si baciano non sono proprio il massimo. Adoro anche l’headcanon di Thomas e Chuck fratelli, quindi ho voluto inserirlo.
- Se leggete bene, c’è un indizio sul tema del prossimo capitolo. Vediamo chi lo trova :).
Step 1. Rivalry.
or: when Alby is too close to Newt and Thomas is jealous
Thomas voleva bene a Newt, anche se a volte, quando aveva i suoi momenti no, era davvero insopportabile. Gli voleva davvero bene, tanto che quando aveva ammesso che “potrebbe piacergli qualcuno, cosa deve fare?” lui non aveva battuto ciglio, gli aveva dato consigli senza neanche chiedere chi fosse la persona in questione. Newt era il suo migliore amico, di quelli per cui sarebbe andato in capo al mondo, di quelli che avrebbe portato a vedere un film romantico, se solo ne avessero avuto voglia. Quindi, essendo il suo migliore amico, Thomas si sentiva in dovere di sapere cosa non andava in lui. Eppure il biondo se ne stava in silenzio, le braccia incrociate sopra il banco e la testa appoggiata sopra di esse. Aveva gli occhi stanchi puntati sulla lavagna, come se fosse più importante quella di tutti i bigliettini non aperti che cospargevano il suo banco.
“Newt, dai, amico” sussurrò Thomas, dietro di lui. “Vuoi rispondere ad almeno uno di quei caspio di bigliettini?”
“Lasciami stare, Tommy” rispose l'altro, buttando per terra l'ennesimo foglietto accartocciato che gli aveva colpito la testa. “Non è giornata”
Capì cosa non andava solo alla fine dell'ora. Non appena usciti dall'aula di letteratura, Newt si era irrigidito e aveva spostato lo sguardo verso gli armadietti, non dopo aver lanciato un'altra occhiata davanti a lui.
Seguendo il suo sguardo, Thomas non vide altro che un ragazzo dalla pelle scura che era appoggiato al muro davanti a loro. Stava palesemente facendo finta di leggere gli annunci affissi alla bacheca e di tanto in tanto spostava gli occhi su Newt.
“Cosa vuole Alby, perché ti guarda?”
Newt sbuffò, perdendo un po' di colore sulle guance. “Non sono affari tuoi, Tommy” disse, muovendosi verso il suo armadietto.
Il moro lo seguì, poggiandogli una mano sulla spalla. “Newt” disse. “Lo sai che puoi dirmi tutto”
Newt non guardò lui, ma Alby. Anche Thomas si girò e notò che il ragazzo più grande stringeva i pugni.
“Ehi aspetta, ho capito”
Newt si accigliò. “Tu... hai capito?”
Il suo migliore amico annuì fieramente e gli poggiò il braccio sulle spalle. “Alby vuole essere il tuo migliore amico ma non può, perché ci sono io”
“Ma davvero” commentò l'altro. “Quanto sei intelligente, Tommy”
Thomas ridacchiò. Si voltò verso Alby e cercò di sorridergli, ma si accorse che quello era sparito. Tanto meglio, si disse, meno tempo passa a guardare Newt, meno si illude.
Quasi si spaventò quando se lo ritrovò davanti.
“Ehi Newt” disse il ragazzo. “Posso parlarti un secondo?”
Thomas intensificò la presa sulle spalle del biondo.
“Ehi bello” disse, sorprendendo anche se stesso. Di norma non si sarebbe mai rivolto ad una persona con quel tono, soprattutto non ad un ragazzo più grande e più grosso di lui. “Non so se hai visto ma Newt sta parlando con me”
L'espressione di Alby cambiò all'improvviso. Sembrava pronto a dargli un pugno in faccia. Un pugno in faccia molto forte. Sapeva che non avrebbe dovuto sfidare Alby, dopotutto era membro del consiglio scolastico e vantava di una certa notorietà all'interno della scuola. Sicuramente avrebbe potuto chiamare chiunque per far uccidere Thomas e nasconderne il cadavere, ma se aveva intenzione di rubare il suo migliore amico, allora poteva anche andare a fancaspio. Newt era suo, suo e basta.
“Tommy, ora basta” intervenne Newt. “Sembra che tu voglia fare a pugni. Alby mi ha solo chiesto di parlare”
Thomas sbuffò. Sembrava che Newt lo avesse contagiato con il suo nervosismo.
“Ci vediamo a pranzo, ok?” Newt lo rassicurò con un sorriso. Lui annuì e si fece spazio tra la folla.
Non sapeva perché lo aveva fatto, non sapeva perché aveva sfidato un ragazzo che neanche conosceva. Sapeva solo che Newt, il suo migliore amico, aveva preferito passare la pausa con quel tipo, Alby, piuttosto che con lui e l'unica cosa che poteva fare era accettarlo.
Si unì a Minho e Teresa durante l'ora buca che precedeva il pranzo, ma decise di non dire nulla di Newt e Alby. Dopotutto non erano affari suoi.
“Ehi Tom, dov'è Newt?” chiese all'improvviso Teresa, alzando lo sguardo dal quaderno.
“Non lo so” rispose lui, smettendo di scarabocchiare la pagina bianca davanti a lui. “Sarà con quell'Alby” aggiunse in tono infastidito.
Minho sollevò le sopracciglia, cercando di nascondere un sorriso dietro alla mano. “Quell'Alby?”
“Alby del consiglio scolastico?” chiese Teresa. “Non sapevo che Newt lo conoscesse”
Thomas scrollò le spalle, facendole capire di non volerne parlare.
“Tom, va tutto bene tra te e Newt?” domandò allora sua sorella. “Non avete litigato o cose del genere, vero?”
“No” disse Thomas. “Tra me e Newt va tutto alla grande, è solo che... ha preferito quel tipo a me, capisci?”
A quel punto Minho scoppiò a ridere. “Scusa” disse, continuando a ridacchiare. “Tu sei geloso, Thomas”
L'altro ragazzo rimase in silenzio per il resto dell'ora, pensando a quella risposta. Quando la campanella suonò si alzò, recuperando le sue cose e corse via.
Fu a quel punto che Teresa si girò verso Minho. “Non dovevi comportarti così, Minho” lo rimproverò. “L'hai turbato”
“Sei tu che mi hai detto che dobbiamo farglielo capire” si lamentò lui.
Teresa alzò gli occhi al cielo. “Si, ma non dobbiamo urlarglielo in faccia, va bene?”
Minho sospirò. “E va bene”
La ragazza gli sorrise soddisfatta, per poi tirare fuori un foglio spiegazzato dalla tasca.
“Nonostante i tuoi modi barbari, abbiamo superato la fase uno, fargli capire di essere geloso”
“Qual è la prossima fase?” chiese Minho impaziente.
Rimase in silenzio pe un po', fissando il foglio. “Non lo so” ammise. “Vedremo quel che succede”
“Tessa, non sei buona a pianificare le cose” disse l'asiatico, rubandogli il foglio. “Questo foglio è bianco!”
Teresa si riprese il foglio con un gesto stizzito. “Stai zitto e vai a mangiare Minho, ci penseremo quando sarà il momento”
Minho si alzò lentamente dal suo posto e aspettò che l'amica facesse lo stesso.
“Ehi senti, quando avrai finito con Newt e Thomas non potresti parlare con Brenda e mettere una buona parola per me?”
or: when Alby is too close to Newt and Thomas is jealous
Thomas voleva bene a Newt, anche se a volte, quando aveva i suoi momenti no, era davvero insopportabile. Gli voleva davvero bene, tanto che quando aveva ammesso che “potrebbe piacergli qualcuno, cosa deve fare?” lui non aveva battuto ciglio, gli aveva dato consigli senza neanche chiedere chi fosse la persona in questione. Newt era il suo migliore amico, di quelli per cui sarebbe andato in capo al mondo, di quelli che avrebbe portato a vedere un film romantico, se solo ne avessero avuto voglia. Quindi, essendo il suo migliore amico, Thomas si sentiva in dovere di sapere cosa non andava in lui. Eppure il biondo se ne stava in silenzio, le braccia incrociate sopra il banco e la testa appoggiata sopra di esse. Aveva gli occhi stanchi puntati sulla lavagna, come se fosse più importante quella di tutti i bigliettini non aperti che cospargevano il suo banco.
“Newt, dai, amico” sussurrò Thomas, dietro di lui. “Vuoi rispondere ad almeno uno di quei caspio di bigliettini?”
“Lasciami stare, Tommy” rispose l'altro, buttando per terra l'ennesimo foglietto accartocciato che gli aveva colpito la testa. “Non è giornata”
Capì cosa non andava solo alla fine dell'ora. Non appena usciti dall'aula di letteratura, Newt si era irrigidito e aveva spostato lo sguardo verso gli armadietti, non dopo aver lanciato un'altra occhiata davanti a lui.
Seguendo il suo sguardo, Thomas non vide altro che un ragazzo dalla pelle scura che era appoggiato al muro davanti a loro. Stava palesemente facendo finta di leggere gli annunci affissi alla bacheca e di tanto in tanto spostava gli occhi su Newt.
“Cosa vuole Alby, perché ti guarda?”
Newt sbuffò, perdendo un po' di colore sulle guance. “Non sono affari tuoi, Tommy” disse, muovendosi verso il suo armadietto.
Il moro lo seguì, poggiandogli una mano sulla spalla. “Newt” disse. “Lo sai che puoi dirmi tutto”
Newt non guardò lui, ma Alby. Anche Thomas si girò e notò che il ragazzo più grande stringeva i pugni.
“Ehi aspetta, ho capito”
Newt si accigliò. “Tu... hai capito?”
Il suo migliore amico annuì fieramente e gli poggiò il braccio sulle spalle. “Alby vuole essere il tuo migliore amico ma non può, perché ci sono io”
“Ma davvero” commentò l'altro. “Quanto sei intelligente, Tommy”
Thomas ridacchiò. Si voltò verso Alby e cercò di sorridergli, ma si accorse che quello era sparito. Tanto meglio, si disse, meno tempo passa a guardare Newt, meno si illude.
Quasi si spaventò quando se lo ritrovò davanti.
“Ehi Newt” disse il ragazzo. “Posso parlarti un secondo?”
Thomas intensificò la presa sulle spalle del biondo.
“Ehi bello” disse, sorprendendo anche se stesso. Di norma non si sarebbe mai rivolto ad una persona con quel tono, soprattutto non ad un ragazzo più grande e più grosso di lui. “Non so se hai visto ma Newt sta parlando con me”
L'espressione di Alby cambiò all'improvviso. Sembrava pronto a dargli un pugno in faccia. Un pugno in faccia molto forte. Sapeva che non avrebbe dovuto sfidare Alby, dopotutto era membro del consiglio scolastico e vantava di una certa notorietà all'interno della scuola. Sicuramente avrebbe potuto chiamare chiunque per far uccidere Thomas e nasconderne il cadavere, ma se aveva intenzione di rubare il suo migliore amico, allora poteva anche andare a fancaspio. Newt era suo, suo e basta.
“Tommy, ora basta” intervenne Newt. “Sembra che tu voglia fare a pugni. Alby mi ha solo chiesto di parlare”
Thomas sbuffò. Sembrava che Newt lo avesse contagiato con il suo nervosismo.
“Ci vediamo a pranzo, ok?” Newt lo rassicurò con un sorriso. Lui annuì e si fece spazio tra la folla.
Non sapeva perché lo aveva fatto, non sapeva perché aveva sfidato un ragazzo che neanche conosceva. Sapeva solo che Newt, il suo migliore amico, aveva preferito passare la pausa con quel tipo, Alby, piuttosto che con lui e l'unica cosa che poteva fare era accettarlo.
Si unì a Minho e Teresa durante l'ora buca che precedeva il pranzo, ma decise di non dire nulla di Newt e Alby. Dopotutto non erano affari suoi.
“Ehi Tom, dov'è Newt?” chiese all'improvviso Teresa, alzando lo sguardo dal quaderno.
“Non lo so” rispose lui, smettendo di scarabocchiare la pagina bianca davanti a lui. “Sarà con quell'Alby” aggiunse in tono infastidito.
Minho sollevò le sopracciglia, cercando di nascondere un sorriso dietro alla mano. “Quell'Alby?”
“Alby del consiglio scolastico?” chiese Teresa. “Non sapevo che Newt lo conoscesse”
Thomas scrollò le spalle, facendole capire di non volerne parlare.
“Tom, va tutto bene tra te e Newt?” domandò allora sua sorella. “Non avete litigato o cose del genere, vero?”
“No” disse Thomas. “Tra me e Newt va tutto alla grande, è solo che... ha preferito quel tipo a me, capisci?”
A quel punto Minho scoppiò a ridere. “Scusa” disse, continuando a ridacchiare. “Tu sei geloso, Thomas”
L'altro ragazzo rimase in silenzio per il resto dell'ora, pensando a quella risposta. Quando la campanella suonò si alzò, recuperando le sue cose e corse via.
Fu a quel punto che Teresa si girò verso Minho. “Non dovevi comportarti così, Minho” lo rimproverò. “L'hai turbato”
“Sei tu che mi hai detto che dobbiamo farglielo capire” si lamentò lui.
Teresa alzò gli occhi al cielo. “Si, ma non dobbiamo urlarglielo in faccia, va bene?”
Minho sospirò. “E va bene”
La ragazza gli sorrise soddisfatta, per poi tirare fuori un foglio spiegazzato dalla tasca.
“Nonostante i tuoi modi barbari, abbiamo superato la fase uno, fargli capire di essere geloso”
“Qual è la prossima fase?” chiese Minho impaziente.
Rimase in silenzio pe un po', fissando il foglio. “Non lo so” ammise. “Vedremo quel che succede”
“Tessa, non sei buona a pianificare le cose” disse l'asiatico, rubandogli il foglio. “Questo foglio è bianco!”
Teresa si riprese il foglio con un gesto stizzito. “Stai zitto e vai a mangiare Minho, ci penseremo quando sarà il momento”
Minho si alzò lentamente dal suo posto e aspettò che l'amica facesse lo stesso.
“Ehi senti, quando avrai finito con Newt e Thomas non potresti parlare con Brenda e mettere una buona parola per me?”
Buongiorno people!
Ho deciso di aggiornare di domenica, anziché di lunedì, perché domani avrò un bel cose da fare, dato che martedì parto.
Okaaay, allora, questo capitolo è molto più lungo del prologo e già si comincia a capire che, in fondo in fondo, Thomas ha una bella cotta per Newt. E poi io shippo un po' Brenda e Minho, sono carini dai.
Come ho detto nelle note all'inizio del capitolo, ho inserito un banner e spero che vi piaccia. Non è come i soliti banner che faccio, questo è un po' diverso e ho anche aggiunto quella nota un po' divertente che è caratteristica di questa storia.
Poooi, ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite, seguite e ricordate leggendo solo il prologo. Beh, grazie mille gente ♥
Infine, mi piacerebbe davvero tanto che qualcuno di voi mi faccia sapere cosa pensa di questa storia, perché se fa schifo tanto meglio che la elimini, no?
E niente, spero vi sia piaciuto questo capitolo ♥
Alla prossima volta!
-hemwings ♥
p.s. non posso assicurare che il prossimo aggiornamento sia lunedì 3 Agosto, tornerò domenica 2 probabilmente molto tardi quindi boh, cercherò di aggiornare.
p.p.s sentitevi libere di mandarmi le vostre storie, se ho tempo passerò sicuramente a dare un'occhiata ♥ se volete seguirmi: Twitter, Tumblr e Instagram cliccate sui link :)