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Autore: moira78    24/01/2009    5 recensioni
Un song fic con la bellissima canzone di Giorgia scritta, anch'essa, un po' di tempo fa.
Edit del 25/1/2009: ff rivista e corretta da Tiger eyes.
Genere: Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOCCE DI MEMORIA




(Sono gocce di memoria, queste lacrime nuove)

Ranma che mi rincorre.
Ranma che mi cade addosso sulle scale, che mi bacia e non lo sa, che mi grida i suoi insulti, che rovescia tavoli e sedie combattendo con suo padre, che rifiuta i miei piatti.
Ranma che dorme.
Ranma che entra in camera mia arrossendo come un bambino, Ranma che spalanca gli occhi mentre gli dico che lo lascio.

(Siamo anime in una storia
Incancellabile)


Ranma che sa dove cercarmi, Ranma che mi fa le linguacce per tirarmi su il morale.
Il mio Ranma era quello e ora l’ho perso per sempre, per la mia testardaggine, per la mia stupidità.

(Le infinite volte che mi verrai a cercare
Nelle mie stanze vuote)


Sono stata…Dio, sono stata così stupida. Era così bello, il mio Ranma, giovane e forte. E io l’ho allontanato per sempre con la mia testardaggine.

(Inestimabile e inafferrabile
La tua assenza che mi appartiene)


Una frase stupida, parole dette con leggerezza nel momento sbagliato. Ho visto una lacrima furtiva, o forse l’ho solo immaginata… Le sue labbra serrate per la prima volta dopo tanto tempo, incapaci di ribattere.
“Non ho mai detto di voler sposare un mezzo uomo come te.”
Mi rimbomba ancora nella mente il suo silenzio. Ora darei la vita per un sua risposta arrogante, o forse… solo per non averlo mai detto. L’orgoglio, l’orgoglio maledetto, i silenzi sbagliati, le parole bugiarde. Entrambi ne abbiamo colpa, ma il colpo finale l’ho dato io.
“Addio, Akane.” Ha bisbigliato…

(Siamo indivisibili)

…e Dio solo sa quanto avrei voluto fermarlo, abbracciarlo, dirgli che io volevo, VOLEVO sposarlo, volevo condividere con lui tutta la mia vita, volevo…

(Siamo uguali e fragili)

L’ho visto andare via in silenzio, col cuore a pezzi, e quando è scomparso all’orizzonte ho fissato come stordita il mio vestito da sposa, la torta decorata, i festoni, i fiori, quel matrimonio organizzato in fretta e furia e completamente di nascosto a noi.

(Siamo già così lontani)

Ho corso. Ho corso fino a sera con il vestito che svolazzava in un tripudio di merletti e di veli, sposa solitaria per le vie cittadine. Sentivo gli occhi della gente curiosare e indugiare su di me, ma non me ne importava niente.

(Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te)


Poi ho visto la luna e ho capito che non lo avrei mai più raggiunto, allora mi sono seduta per terra e ho cominciato a piangere. Sapevo di aver perduto non una parte, ma la mia vita intera. Sapevo di averlo pugnalato a morte con le mie stupide parole.

(Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà)


Lui è sparito. L’ho cercato, l’ho aspettato, ma il mio Ranma non tornerà.

(Aspettiamo solo un segno
Un destino un’eternità)


Se fosse morto forse lo accetterei, col tempo, con la disperazione… ma qualcuno mi ha detto che la sua sorte è stata ben peggiore.

(E dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso… per raggiungere te…)


Oggi piove, il cielo piange a un anno di distanza.

(Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare)


Fisso il suo corpo immobile e smagrito, privo ormai di quell’anima che ho tanto amato, quella stessa anima che ha preferito rendere a un demone in cambio della cura per la sua maledizione.

(Questo tempo ci ha tradito
E' inafferrabile)


Leggo nei suoi occhi il vuoto e sento il senso di colpa crollarmi addosso come una macigno, schiacciarmi del tutto in una morsa di dolore incontrollabile.
E decido. Decido di ridargli l’anima, ma per farlo dovrò condurlo in un altro mondo assieme a me. So che lui lo vorrebbe, che è la cosa giusta.

(Racconterò di te
Inventerò per te
Quello che non abbiamo)


Ascolto il suo respiro lieve nel silenzio del diluvio che ci circonda come un manto del destino, ricordo le speranze e le illusioni che avevo (che avevamo…?).

(Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi)


Accarezzo il suo volto pallido, parlandogli piano, senza sapere cosa dico, sapendo che è il mio cuore a esprimersi, finalmente, e che la bocca tace.

(Le parole sono stanche
So che tu mi ascolterai)


Passo le sue braccia attorno alle mie spalle e mi immergo nel fiume con lui stretto a me.

(Aspettiamo un altro viaggio
Un destino una verità)


Vedo il suo corpo maschile affondare lentamente, dolcemente accanto al mio, e mentre avverto il mio respiro diventare liquido, i polmoni dilatarsi nell’inutile ricerca d’aria, gli sfioro le labbra con un bacio.

(E dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso)


Il gelo delle acque ci avvolge del tutto e prima di perdere i sensi mi sembra di scorgere una lieve scintilla nei suoi occhi e forse... possibile?

(Per raggiungerti adesso
Per raggiungere te)


…l’ombra di un sorriso.
   
 
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