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Autore: Xecestel    24/01/2009    3 recensioni
Premetto che non ho ancora finito di leggere il manga, perciò potrebbero esserci incongruenze e che ci sono spoiler abbastanza pesanti. Nel 2011 qualcuno, un po' in ritardo, ha risolto il caso Kira. Si tratta di L! Che ci fa nel 2011?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una bella giornata di sole a Tokyo, gli uccellini cinguettavano e ovunque si vedevano i petali dei ciliegi in fiore. Una splendida mattina del settembre del 2011. Quando, di colpo, un urlo squarciò la tranquillità. << EUREKAAAAAAAAAAA!!!! >> Il suddetto urlo proveniva da un albergo, ma non un albergo qualsiasi. Qui, infatti viveva un famoso e rinomato detective che era la stessa persona che aveva lanciato l’urlo di trionfo. Il suo nome era L. Il suo unico amico, Watari, nonché suo maggiordomo, si avvicinò all’uscio della stanza del detective. Poi chiese: << Tutto a posto Ryuzaki? Che succede? >> Il detective, che si fa chiamare Ryuzaki anche se non è il suo vero nome, rispose: << Sì, Watari, non preoccuparti! Va tutto per il meglio! >> Watari allora chiese: << Cos’è accaduto? >> La porta si spalanco di colpo e Watari fu assalito da un ragazzo di 25 anni, ma che ne dimostra circa la metà, con capelli a pazzo e occhiaie che disse: << C’è il 90, no, che dico, il 99.9% di probabilità che io abbia risolto il caso Kira!! >> Watari, che era caduto a terra a seguito dell’assalto, si rialzò in piedi e disse: << Sono molto contento per te, Ryuzaki, ma… >> Ma L non lo stava a sentire e gli disse: << Niente “ma”, Watari! Ne parlo subito con il capo della polizia! Portami una tazza di tè, ma mettici il 50% dello zucchero in più del solito! >> Dopodiché si mosse a passi lenti verso il telefono che si era fatto prestare da Matsuda. Watari, invece, andò in cucina, preparò il tè e mise le zollette di zucchero. Ma non le solite 20, ma 30. Poi lo portò a Ryuzaki che compose rapidamente il numero della Questura. Rispose un uomo: << Pronto, Matsuda? >> ma l’arguto detective smentì: << Sì, sono proprio io. Sono uscito dalla finestra della Questura apposta per telefonare… >> L’uomo ci pensò un po’, poi si convinse che era possibile e disse: << Chi devo passarle? >> Ryuzaki rispose subito: << Il capo della polizia… >> L’uomo disse: << Ah, il signor Soichiro! >> ma l’arguto detective iniziò a perdere colpi, e rispose: << No, non Soichiro! Il capo della polizia! >> L’uomo ci pensò su e iniziò a credere di essersi perso qualcosa, poi insistette: << Il signor Soichiro, allora. >> ma Ryuzaki: << NO! Il capo della polizia!! >> Fortunatamente Watari chiuse la disputa, dicendo: << L’ex-sovrintendente Soichiro Yagami, è diventato capo della polizia. >> Il detective si fermò un attimo, poi gli rispose: << L’avevo dedotto, grazie. >> Quando riuscì finalmente a parlare con Soichiro, sentì: << Matsuda! Cosa sei, onnipresente? Come fai ad essere sia qui sia lì? >> Ryuzaki rispose: << No. Io sono L… E ho risolto il caso Kira… Lasci che le esponga la mia teoria. Ieri notte mi sono addormentato semi-disperato perché non sapevo che pesci pigliare per risolvere il caso. Durante la notte, anche nella fase REM, pensavo al caso. Verso le 2 di notte mi venne un’illuminazione: ripensai a quando Light Yagami, suo figlio, a seguito della mia presentazione, all’università, stette 2 orette a rimpicciolirsi le pupilla, serrare i pugni e tremare, prima di rispondere che si doveva complimentare con me. Pensai anche che lo disse con tono troppo… strano, troppo perfetto per essere uno che non ha pensato per tutte e due le ore che non doveva lasciarsi fregare dalla tensione. Durante la partita di tennis, poi, per un attimo mi sono accorto che giocava peggio del solito, come se volesse farmi vincere per dimostrare di non essere Kira. Azzeccò subito che i messaggi dei criminali erano tre a in che ordine doveva leggerli. Quando andò a trovarla all’ospedale, mentre diceva che avrebbe trovato Kira, c’era un tizio con un cartello in mano, che gli faceva leggere ciò che doveva dire; la telecamera che avevamo installato dentro il sacchetto di patatine Più Gusto che Light ha mangiato, NON era andata in tilt, come abbiamo creduto quando avevamo visto il mini televisore. Quando Yagami toccò il quaderno di Higuchi, ha fatto una faccia strana, per non parlare di quella che ha fatto mentre confrontava i nomi scritti nel quaderno con i nomi delle vittime. Infine ho uno strano ricordo di lui che mi sorregge facendo un’espressione da psicopatico. Tenendo conto di tutte queste cose si può facilmente dedurre che c’è il 100% di probabilità che Kira sia… Io… >> Soichiro e Watari stettero a sentire il detective con un’espressione all’incirca così: O_O. Poi Soichiro disse: << Non preoccuparti, Ryuzaki, il caso è già stato risolto da altre menti geniali al tuo pari circa 2 anni fa, nel 2009. >> L allora disse: << COSA?! Ed io non ero al corrente?! >> Soichiro allora disse con tono calmo: << No, Ryuzaki. Né tu, né Watari siete stati messi al corrente del fatto che Kira era Light e che il secondo Kira era Misa Amane. >> Detto questo riattaccò. Ryuzaki si depresse e riattaccò il telefono. Iniziò a sorseggiare il tè che Watari gli aveva preparato. Infine, quasi con le lacrime agli occhi, si girò verso l’amico e gli chiese: << Watari… *sniff*… Perché nessuno ci ha messo al corrente del fatto che Yagami era Kira… *sniff*… >> Il buon maggiordomo rispose: << E’ quello che ho cercato di dirti prima, Ryuzaki. Ricordi il mio “ma”? Ebbene, io ero consapevole del fatto che la tua ipotesi fosse inutile. E sai perché? Perché nel 2005 Light Yagami, con l’aiuto dello Shinigami Rem, scrisse nel Death Note due nomi. >> Ryuzaki sembrava perplesso, in cuor suo sapeva che era successo, ma non riusciva a ricordare. Chiese: << Quali nomi? >> Watari sorrise: << I nostri, Ryuzaki… Il mio e il tuo… Noi non dovremmo essere qui… Siamo morti Ryuzaki… >> Il detective portò un dito in bocca e chiese: << Mo… Morti…? >> Watari rispose, mentre i due scomparivano lentamente: << Sì, morti… Addio, Ryuzaki! >> L rispose lentamente: << Addio, Watari. C’è il 90% di probabilità che mi mancherai… >> Un attimo prima di sparire per sempre Watari disse: << Anche tu mi mancherai, amico mio… >> E i due sparirono.

Fine.

Near chiuse il libro. Guardò verso i lettini. I suoi figli dormivano. Uscì dalla stanza e si diresse verso la sua camera da letto, dove la moglie lo aspettava. La moglie gli chiese, sorridendo: << Gli racconti ancora la storia di L che hai scritto tu, vero? >> Near iniziò ad arrotolarsi i capelli nelle dita delle mani, poi disse: << Gli piace così tanto… Vorrebbero sapere la fine ma si addormentano sempre prima. >> La moglie rise. Poi lo invitò a sdraiarsi e, insieme, si addormentarono.
Così finì una sera d’autunno del 2030.

Fine. (ora sul serio)
   
 
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