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Autore: Ofeliet    26/07/2015    3 recensioni
Shion si fermò davanti all’arena di allenamento, catturato da un curioso particolare. Allo sguardo altrui sarebbe apparso solo un folto gruppo di combattenti che, come ogni giorno, si impegnava a migliorare la propria abilità per guadagnare l’onore di indossare un’armatura in futuro. I suoi occhi, invece, avevano colto qualcosa d’altro. Qualcosa che forse non tutti avrebbero visto subito.
Dohko.
{ pre!Libra/Aries | Missing Moment | tentativo di fluff? }
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aries Shion, Libra Dohko
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Shion si fermò davanti all’arena di allenamento, catturato da un curioso particolare. Allo sguardo altrui sarebbe apparso solo un folto gruppo di combattenti che, come ogni giorno, si impegnava a migliorare la propria abilità per guadagnare l’onore di indossare un’armatura in futuro. I suoi occhi, invece, avevano colto qualcosa d’altro. Qualcosa che forse non tutti avrebbero visto subito.
Dohko.
Il cavaliere della Libra non si era nemmeno spogliato dei suoi abiti da viaggio – logori come ogni volta – per allenarsi con Tenma, che considerava e amava come un fratello minore. Probabilmente, conoscendolo, precipitarsi nell’arena non appena messo piede al Grande Tempio era stata la prima cosa che aveva fatto. Dohko aveva preso molto a cuore l’allenamento del suo allievo e pupillo.
Non lo biasimava, se non fosse stato per il pensiero che gli era mancato e che avrebbe almeno potuto passare per un rapido saluto. La sua casa era la più vicina, in fondo. Shion cercò di spazzare in fretta la stizza dalla sua mente, senza troppo successo. Dohko non gli era mancato come il Jamir, o il suo maestro, e nemmeno come Yuzuriha. La sua nostalgia nei confronti di Dohko era di un nuovo stampo, completamente estraneo fino al primo sintomo di quel sentimento.
Era già da un po’ di tempo che aveva si era accorto del fatto che il suo sguardo seguisse la bilancia troppo spesso, che passasse il tempo in sua compagnia molto volentieri, che ogni volta che Dohko andava in missione avvertiva una sorta di fievole tristezza accompagnarlo nei giorni della sua assenza. Il suo fallimentare sentimento verso il cavaliere di Pisces avrebbe dovuto servirgli di lezione. I cavalieri erano fratelli, non altro. Doveva ormai averlo imparato da diverso tempo. Forse, in verità, il concetto non gli era entrato ancora in testa.
Non era molto incline, Shion, alla malinconia. Eppure, negli ultimi tempi, Dohko sembrava essere diventato parte integrante dei suoi pensieri di giorno  …e anche di notte. Shion soffocò l’imbarazzo che voleva mostrarsi sul suo volto, tornando ad osservare il campo di allenamento dall’alto della sua postazione.
In quel momento Dohko si stava complimentando con Tenma, probabilmente per una mossa ben fatta, e sorrideva. Il sorriso, forse, era la parte più affascinante che Dohko aveva in dotazione. Certo, c’era anche un bel fisico che aveva avuto occasione di sbirciare in occasione di bagni in comune, ma il sorriso di Dohko meritava molto più della sua muscolatura. Era spontaneo e sincero, sempre, in ogni situazione.
Soprattutto quando era rivolto a lui. Shion sapeva di illudersi, di bearsi un po’ troppo di quella condizione. Forse, domani, sarebbe finito tutto. Sarebbero morti, o, peggio, uno di loro avrebbe rinunciato alla loro causa abbandonando le file di Atena.
Il solo pensiero lo faceva rabbrividire, ma poi gli bastava Dohko e quel sorriso un poco imbecille sulle labbra per convincersi che no, sarebbe andato tutto per il meglio. Il sorriso dell’amico – amico, amico, amico – aveva una grande presa su di lui, della quale non riusciva a spiegarsi la ragione. Gli piaceva, ed era quella l’unica spiegazione che era riuscito ad ottenere nell’imitare la meditazione di Asmita.
Non era suo quel modo di rimuginare troppo. Era un fiero ariete, e doveva agire di conseguenza. Di cosa aveva paura, in fondo?
Dohko. Aveva paura della reazione di Dohko. Che questi si ritraesse, disgustato, e che non sorridesse più nel vederlo. Niente più amichevoli spallate, niente lunghe chiacchierate sotto le stelle alla tranquilla casa di Libra, niente più risate in compagnia.
Ne era sinceramente spaventato, ed era probabilmente quello il laccio che impediva alla sua impetuosità di agire. Perdere Dohko avrebbe significato perdere molto più di un compagno.
« Shion! Ehi, Shion! » più in basso, vicino e lontano nella stessa maniera, Dohko aveva finalmente notato la sua presenza. Aveva fatto di tutto per attirare la sua attenzione, e il suo piano successivo era quello di lanciare una roccia per farsi notare – cosa che Shion seppe molto tempo dopo.
Dohko prese ad agitare le mani più forte, probabilmente lasciando le maniere comportamentali del suo paese lì dove non le aveva mai prese, e sorrise. Quel sorriso era vivace, pieno di vita e sembrava tanto contento di rivederlo. Quel sorriso era Dohko, e Shion si rese conto troppo tardi del calore che stava violentemente prendendo terreno sulle sue guance. La realizzazione del suo rossore gli fece venir voglia di trovare un cespuglio e nascondersi in esso finché quella maledetta reazione non fosse svanita definitivamente nel nulla con l’intenzione di non tornare mai più. Impossibile, già lo sapeva, eppure illudersi un poco non costava niente.
Così, per battere elegantemente in ritirata, Shion si girò senza dar segno di averlo visto e scomparve dietro le colonne della propria casa in grande fretta.

« Tenma, che tu sappia, sventolare la mano e sorridere è un gesto di offesa nel Jamir? »
« Mi spiace, Dohko, proprio non ne ho idea. »





Essalve.
Approdo su questi lidi come lettrice novella, e solo di Lost Canvas. Piacere mio di conoscere coloro che passeranno da questa quieta spiaggetta, spero che sia di vostro gradimento.
Devo essere sincera, mi sono innamorata di questo spin-off (ho sempre schifato e schivato la serie originale per diverse ragioni), ed è stata la mia fine. That's amore, e non credo che finirà molto presto.
Sulla storia c'è ben poco da dire, Shion parla già abbastanza per sé. Diciamo pure che sono dell'idea (è tempo di headcanon!) che se l'amore di Dohko è stato paragonabile a un colpo di fulmine, quello di Shion è stato molto più graduale. E sì, lui si è pure preso una cotta per Albafica --- questo è colpa del Gaiden. Per il resto, metto l'avvertimento OOC perché ho sempre la dannata paura di aver slittato il carattere dei personaggi. Non so, ditemi voi.


   
 
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