Prompt: "Un giorno mangerò le tue oche per pranzo!" -  Elisabeth Katherine Cassidy
Parole: 328.
 

Da pochi giorni ormai, Effie ed Haymitch avevano iniziato a convivere. 
Per la donna, lasciare Capitol City, fu davvero complicato: le abitudini, le feste e gli acquisti. Era tutto diverso al Distretto. Ma da sola si era resa conto che una relazione a distanza sarebbe stata troppo estenuante e, per quanto le costasse ammetterlo, amava troppo quell'ubriacone da strapazzo per stargli lontana. E così eccoli lì, a dormire insieme, in quel quadrato puzzolente che Haymitch continuava a definire letto. 
Erano all'incirca le otto del mattino quando un rumore assordante fece sobbalzare l'ormai ex mentore, con il suo fedele coltello in mano. 
"Ch-Che diavolo è stato?" balbetto, la voce impastata e un forte mal di testa causato dalla sbornia della sera prima.
Davanti a lui, col becco all'insù, vi era l'oca di Effie, seguita dal resto della ciurmaglia che, vedendo l'uomo cominciò a starnazzare più forte che poté. 
"Ahhhh, dannazione" sbuffò lui. "EFFIE!" 
"Che c'è? Chi mi chiama?" La donna balzò in piedi tutta frastornata. "Ah, caro, sei tu... Mi hai fatto prendere un colpo!" lo rimproverò, osservandolo perplessa. 
"Me ne frego, io! Queste future cene..." disse, indicando le oche. "Il colpo lo hanno fatto venire a me! Finirò col mangiarmele, sappilo!" 
Effie scoppiò in una risata. "Tu non oserai sfiorare le mie bambine neanche con un dito, o...?" 
"O, cosa?" 
"O puoi dire addio alla tua riserva d'alcool in cantina!" sogghignò lei, dandogli un colpetto sulla spalla. "Ed io sono sicura che tu non voglia vedere scivolare via la tua linfa vitale nel rubinetto, vero?" 
Haymitch sorrise beffardo. "Tu non ti avvicinerai alla mia scorta d'alcool, dolcezza. Oppure, oltre alle tue oche, puoi dire addio a qualsiasi viaggio a Capitol City!" 
Effie sbuffò, alzandosi di colpo dal letto. "Sei un maleducato, scostumato, menefreghista, Haymitch Abernathy. Facevo meglio a rimanermene a Capitol City, tu non mi meriti!" E dopo l'ennesimo sospiro sconsolato, Haymitch si vide arrivare in faccia un cuscino. 
"Hai ragione..." ringhiò. "Dovevi rimanertene in quel circo ambulante!"