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Autore: MusicAddicted    27/07/2015    12 recensioni
E’ vero, Matthew commette molti errori, ma poi sa anche come farsi perdonare...
aka 'tutto quello che secondo me è successo fra Dom e Matt da dopo Roma al Japan, in un'altalena di angst (sottile) e fluff (a profusione)' ...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: sì, lo so, mi obbligano a dire che tutto questo non è mai successo, blah blah ... ma io resto fortemente convinta che ci sia un barlume di verità in quello che vi state per addentrare a leggere... che poi l’abbia romanzata a livelli epici è un altro discorso XD
Buona lettura e in caso di lamentele... prendetevela con il Giappone, questa fic non era prevista XD




Il videocitofono, che invenzione meravigliosa. Ti dà modo di individuare una persona nel momento stesso che preme il citofono, senza nemmeno sollevare il ricevitore e la decisione se ricevere o meno chi ti fa visita dipende unicamente da te.

E Dominic quest’invenzione la sta particolarmente apprezzando, dal momento che è Matthew il suo visitatore, ma no, lui non ha alcuna intenzione di riceverlo.
Infatti, con non poca soddisfazione, torna sui suoi passi, in direzione del suo letto, dal quale quel campanello suonato di primo mattino lo ha buttato malamente giù.

Ma se Dom pensa di poter riprendere a dormire si sbaglia di grosso.
La scampanellata riprende, molto più insistentemente di prima e si ripete a intervalli regolari.

Sbuffando, Dominic si rialza dal letto e stavolta concede a Matt pure il privilegio di fargli sentire la sua voce.

“Non ho nessuna intenzione di aprirti, quindi te ne puoi anche andare!” sibila acido l’ex biondo, ma mentre sbircia dalla finestra non può far a meno di notare che Matthew ha con sé lo stesso trolley che aveva durante il tour, segno inequivocabile che è arrivato dritto dall’aeroporto.

“Dommeh, no, ti prego, così non ce la faccio più; mi tieni il broncio da quando siamo stati in Italia...” si affretta a parlare il frontman, prima che l’altro riattacchi.
“Oh. Quindi pensavi in Francia stesse andando tutto a meraviglia? Povero ingenuo!” gli abbaia in risposta il percussionista, riattaccando.

Matthew capisce che il videocitofono non lo porterà da nessuna parte e tenta un’altra strada.
Dominic sente suonare il cellulare che ha lasciato in camera da letto, vedendo lampeggiare sul display un numero anonimo.

“Sì, pronto?”
“Non riattaccare!” è la supplicante richiesta che gli arriva dall’altra parte.
“Matthew! Ora ti metti anche a farmi le chiamate anonime?” sbotta l’altro.
“Al mio numero, ora come ora, non avresti mai risposto.” si giustifica il più giovane.
“Non so nemmeno perché ti sto ancora parlando.” sbuffa Dominic.

“Ascoltami, sì, hai ragione, ti ho causato un consistente numero di giorni spiacevoli nelle ultime settimane, me ne rendo conto... ma sappi che non è divertente nemmeno per me!” comincia la sua filippica Matthew.
“Oh, davvero? Da quel che si legge in giro non si direbbe proprio!” controbatte velenoso il suo compagno.

“Dommeh...” ricorre al suo tono implorante Matt e sembra funzionare, perché se non altro almeno non chiude la conversazione.
“Com’è che non sei a fare il tirapiedi della tua ragazza oggi? Non la porti in giro per i negozi di Londra? Non ti pavoneggi con lei un altro po’?” lo assale di domanda il più grande.
“Lei non è qui. E’ tornata in America.” gli svela Matt.
“Oh, poverino, chissà come ti deve mancare, è davvero un peccato che tu non sia potuto andare con lei perché, tempo due giorni e dobbiamo andare dall’altra parte del mondo...” prosegue Dom, con il suo tono di accusa.

“Dominic, smettila! Non l’avrei seguita nemmeno se avessimo avuto un intero maledetto mese di pausa. E a dire il vero sono stato io a spedirla a Los Angeles, lei aveva tutte le intenzioni di stare qui a Londra con me, fino alla partenza per Tokyo.” asserisce Matthew.

Dominic prova un’innegabile sollievo nell’apprendere quelle informazioni, tuttavia serba ancora troppo rancore verso Matt e quello che gli ha fatto passare negli ultimi giorni.

“Quindi ora che vorresti fare? Elemosinare attenzioni dal sottoscritto? Cosa sono, un cane che deve accontentarsi di un osso già tutto rosicchiato?” si infervora Dominic, offeso nel suo amor proprio.
“No, ti prego, non ridurre tutto a un piano sessuale, sai che per me sei molto più di questo. E fra i tanti ruoli che ricopriamo l’uno per l’altro, siamo migliori amici e in quanto tale io ho bisogno di sincerarmi che tu stia bene.”
“Io sto benissimo!” controbatte con troppa veemenza Dom.

“No, non è vero. A Roma non hai quasi toccato cibo e ora che ci penso meglio non hai mangiato molto nemmeno in Francia. E fino a ieri avevi l’aria di chi non chiude occhio da giorni...” gi fa notare Matt, con la precisione di un medico e l’apprensione di una mamma chioccia.
“Sono solo molto provato per il tour... e tutti questi continui viaggi un po’ ti tolgono appetito..” si giustifica Dom, facendo mente locale che nemmeno la sera prima, al suo rientro, ha cenato. “Quanto al dormire, ci stavo provando... quando qualcuno ha avuto la bella idea di scampanellare come un esagitato!” torna all’attacco.
“Tutte balle! Non avresti dormito comunque, così come hai intenzione di continuare a non mangiare. Ma io non te lo permetterò, Howard, dovessi stare qui davanti al tuo cancello tutto il dannatissimo giorno!” spergiura Matt, risoluto.

“Se non hai niente di meglio da fare, stai pure lì finché non attirerai’attenzione di qualche passante!”
“Posso attirarla anche subito. Cos’è? Vuoi una serenata? Guarda che non ho paura di fartela!” si prodiga il chitarrista.
“Ti, prego, evita di coprirti di ridicolo!” alza gli occhi il percussionista.

“Apri, cazzo!” lo esorta Matt, perdendo la pazienza e scuotendo con rabbia le sbarre del cancello.
“No!” è la secca risposta che riceve.

“Non importa, posso anche arrampicarmi!” non si da per vinto Matt, rimettendo in tasca il telefono, per ovvie ragioni, prima di sdraiare il trolley a terra e usarlo come gradino per mettere il piede sulla prima inferriata, per poi darsi la spinta con un colpo di reni.

Dalla finestra, Dom sta vedendo tutto e si precipita fuori, prima che l’impresa sfoci in una tragedia.

“Per l’Inferno maledetto, Matt, fermati subito! Abbiamo ancora un TV show e un concerto prima che possa permetterti di infortunarti!” gli corre incontro il batterista, scendendo gli scalini di fretta, ma restando comunque dall’altra parte del cancello.

“Ci.. sono.. quasi.” persiste Matt, che a fatica è arrivato a metà cancello e sta valutando quale sia la mossa più opportuna da fare dopo, senza cadere, restando con un piede che penzola nel vuoto.
“Scendi.” lo esorta Dominic, con un tono più affabile.

“Tu poi mi farai entrare?” sgrana i suoi occhi blu Matt, tentando di impietosirlo.
“Tu comincia a scendere...” insiste Dom, felice quando finalmente lo vede obbedirgli.
“Dominic, io...” incalza il frontman.
“No, Matt, io credo che te ne dovresti andare... ci rivediamo in volo per il Giappone, ma solo perché devo.” sospira frustrato il bel batterista, passandosi una mano fra i capelli corvini.

Matt fa passare una mano fra le sbarre del cancello e afferra quella del compagno.

“No, Dommeh, ascolta... se non vuoi far entrare quel coglione del tuo ragazzo che a volte è un completo idiota, un emerito stronzo e ti fa soffrire un sacco, lo capisco... ma almeno fa entrare quel mattacchione del tuo migliore amico, quello che sa leggerti come un libro aperto e sa sempre come farti tornare il sorriso.” mormora il cantante.

Dominic lo scruta a fondo, serio in volto, senza dire una parola e Matthew regge impavido quello sguardo, per un tempo che sfocia almeno in una manciata di minuti.
La sua mano non ha mollato la sua presa su quella dell’altro.
E alla fine Dom alza gli occhi, liberandosi dalla presa di Matt, ma solo per premere il pulsante che apre il cancello.

“Dannato tu e la tua capacità di usare così bene le parole!” borbotta, facendo ridere l’altro, che attraversa la soglia trascinandosi il trolley con un sorriso vittorioso.
“Altolà, Signorino!” esclama Dominic, pungolandolo con un dito al centro del suo petto. “Sia ben chiaro, io ho detto sì solo al mio miglior amico, quindi vedi di non fare scherzi!” lo mette in guardia.
“Lo so e ti assicuro che non ci sarà che il tuo migliore amico, che ti rimetterà in sesto per il Japan!” fa un sorrisone Matt, facendo irruzione in casa sua, prima ancora che Dom gli faccia strada.

Niente di cui stupirsi, con tutte le volte che è stato lì, quella casa la conosce come se fosse la sua.

“Come pensavo... in frigo non c’è niente. Dannazione, Dom, gli integratori alimentari non sono cibo!” lo rimprovera Matt, dopo una veloce ispezione della cucina.
“Beh, sono rientrato solo ieri sera, il tempo di fare la spesa non l’ho ancora avuto...” si giustifica il padrone di casa.
“E che problema c’è? Ci andiamo ora, così prendo anche un sugo ai frutti di mare e ti faccio un piattone di stwanglepwiest ... ne ho fatta una bella scorta a Roma!” lo informa Matt, esibendo orgoglioso la fila di pacchetti di quel suddetto tipo di pasta che occupano uno scomparto del suo trolley.

“Uh, ma no, non serve... mi basterà..” cerca di protestare Dom.
“Una mela? Non credo proprio, Dom, sarai rimpinzato a dovere dal sottoscritto. Dài, corri a vestirti e ci precipitiamo nel primo Tesco disponibile, sarà divertente, se vuoi facciamo anche le gare coi carrelli!” lo sprona Matthew, tutto esaltato.
“Bells, guarda che i tempi di Hullabaloo sono finiti da un bel pezzo! Abbiamo una bella età ormai... un minimo di dignità!” agisce da coscienza Dominic.
“Okay, niente gare, faremo solo un po’ di spesa. Però potremmo far scorta di superalcolici e sbronzarci per bene stasera, in nome dei tempi di Hullabaloo!” gli propone come compromesso il frontman.
“Andata!” approva Dom. “Dammi giusto dieci minuti e usciamo.”

In quel momento il telefono di Matt si mette a suonare e Matt lo estrae dalla tasca.

“E’ lei, vero?” sbuffa Dom e Matt annuisce, mentre suona il quarto squillo.
“Dài, rispondile, dalle la sua dose di frasi melense così è contenta!” digrigna i denti il percussionista.

Per tutta risposta, Matthew rifiuta la chiamata e con un gesto plateale getta il suo iPhone sul divano.

“Uh-uh! Mi sa che qualcuno si è appena cacciato in guai grossi!” lo canzona Dom, ma la verità è che è rimasto assai colpito da quel gesto.

“Elle can go to … Hell!” fa spallucce Matt, strappando un sorriso a Dom con quel suo giochino di parole.

Tuttavia sa che ha ancora tanta strada da fare per rientrare nelle grazie di Dominic.

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 Matthew si attiene fedelmente alla lista dei suoi propositi per quella giornata.
Rientrati dalla spesa, effettuata con tutti gli accorgimenti possibili per evitare di farsi riconoscere, lui si dà da fare ai fornelli, orgoglioso di riuscire a fargli poi spazzolare di gusto una porzione di pasta abbondante.
E da metà pomeriggio fino a sera, i due danno il via a un giro di bevute non indifferente, mezzi sdraiati sul pavimento del salotto di Dom e attorniati da bottiglie di ogni genere, dimensione e contenuto.

“Sono contento di esser qui, solo soletto con il mio migliore amico, non accadeva da tanto...” gli sorride Dom, dopo il terzo shot di vodka. “Così mi posso confidare con lui..” mormora, facendosi più vicino.
“Lo sai che a me puoi dire sempre tutto...” lo sprona ad aprirsi Matt, dall’alto della sua seconda tequila boom boom.
“Sapessi che razza di bastardo è il mio ragazzo e come mi fa soffrire!” infierisce spietato Dominic, che, alcool o no, non ha ancora smesso di avercela con lui.

Ma Matthew manda giù con integrità sia quel colpo basso , sia quel che rimane del suo bicchierino.

“Senti, Dom, te lo dico finché sono ancora abbastanza lucido per farlo... Glen mi ha chiamato per dirmi se ci andava di partire con lui già domattina, poi Tom, Chris, Morgan e Dom partono da qui alla sera. Che ne dici? Ci possiamo godere Tokyo un po’ più degli altri.” gli propone Matt.
“Dico che si può fare... lo sai che ho un debole per quella città!” approva Dominic, innalzando il bicchiere.

“E io ho un debole per te, ogni tuo desiderio è un ordine!”  mormora il pianista.
“Okay, Bellamy, basta alcool, ti rende troppo sdolcinato!” ridacchia Dom, tirandosi in piedi. “Pensiamo a tornare sobri al più presto, dato che a quanto pare domattina abbiamo un volo!”

“Ok, mettiamo tutto a posto e ce ne andiamo a dormire!” annuisce Matt, mettendo via le bottiglie. “Voglio dire... posso restare, vero?” si fa più titubante.
“Beh, se non devi passare a prendere le tue cose...” replica Dom, cercando di non dar troppa importanza alla cosa.
“No, ho già tutto.. al limite mi presti qualcosa tu?” domanda l’altro.

Il batterista si mette a ridere impudente.
“Perché? Pensi di poter entrare nei miei succinti indumenti, caro il mio panzerottino?” lo provoca, salendo in camera sua.

Matthew si tasta il ventre ora un po’ più tondo con un certo imbarazzo, ma poi ci ride su, sdraiandosi sul divano dove passerà la notte.
Se non altro tra loro si è instaurata nuovamente quella dinamica scherzosa che è così tipica del loro rapporto.
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L’aria di Tokyo sembra giovare all’umore di Dominic, prima che un fatto increscioso mini il suo equilibrio.

“Lo vedi cosa succede a ignorare le chiamate della tua fidanzata, Bells? Quella poi dà di matto!” borbotta l’ex-biondo.
“Che vuoi dire? E non chiamarla così, mi fa impressione!” replica Matt, smettendo di fissare il panorama mozzafiato che si può vedere dalla grande finestra della sua camera d’hotel, per tornare a sedersi sul letto accanto a lui.
“E come la dovrei chiamare? ‘Supermassive bad whore col quale devi fingere di stare insieme per far contenti i media’ è un po’ troppo lungo da riassumere!” alza gli occhi Dom, prima di passargli il suo iPad “E comunque guarda che combina!” gli indica la pagina Twitter di Elle dove lei non ha fatto altro che ritwittare qualsiasi foto dei paparazzi che la ritraggono con Matt, professando il suo ‘amore ‘ per lui.

“Dannazione, questo non lo doveva fare!” alza gli occhi Matthew, restituendogli il dispositivo.
“E vedessi come i fan acclamano gioiosi la vostra bella storia d’amore!” gira il dito nella piaga Dom.
“Smettila!” gli intima Matt. “Non capisco perché tu te la debba prendere così tanto. Quello che ha lei sono solo una manciata di foto impersonali e fredde, studiate a tavolino e scattate dai Paparazzi, foto che gridano ‘messinscena’ lontano un chilometro!” prosegue lui, estraendo il suo iPhone e impostando la fotocamera.

“Elle foto così con me se le può solo sognare!” dichiara, tirando a sé Dominic e dandogli un grosso bacio sulla guancia, catturando quel momento in un selfie che, come molti altri, non verrà mai dato in pasto ai social network.

“E non mi puoi dire niente, ero ancora in zona ‘Migliori Amici’!” lo fa sorridere il chitarrista, ancora di più quando gli spedisce quella loro foto insieme.
“Hai ragione tu, lo so... ma mi dà fastidio comunque!” ribadisce Dom, sollevandosi una ciocca nera dalla fronte con uno sbuffo.

“Non temere, darò agli stupidi media qualcos’altro di molto più interessante di cui parlare!” gli assicura Matthew, raccogliendo in fretta le sue cose e uscendo dalla camera, lasciando Dom confuso e perplesso.

Ancora di più, perché Matt sembra non dar più notizie di sé fino all’indomani.
Si precipita subito al telefono, appena lo sente suonare, ma con un po’ di delusione si accorge che è solo Chris, anche lui finalmente arrivato a Tokyo con gli altri.

“Hey, ciao, Chris, fatto buon viaggio?” si mostra comunque affabile e cortese Dom.
“Dom, ma hai dato un’occhiata a twitter?” lo interroga il bassista.
“Se intendi lo show di Elle, sì, ce l’ho ben presente da ieri, grazie mille per avermelo ricordato!” alza gli occhi il batterista, irritato.

“Che c’entra Elle adesso? Io mi riferivo a Matt, l’hai visto cos’ha fatto? L’intero fandom non parla d’altro ... va detto che una certa spinta l’ha data anche Tom con il suo ultimo tweet dall’account @Muse... “ lo informa sornione l’amico.

“Già, brontolone paranoico che non sei altro, va’ a controllare, poi capirai cosa intendiamo.” si intromette  nella chiamata Tom, che è vicino a Chris. "E non provare più a dire che Matthew non ci tiene a te!” lo esorta, incapace di nascondere un sorriso. “Ci vediamo tutti dopo al TV show!” si congeda assieme a Chris, riattaccando.

Un po’ perplesso, Dominic carica la pagina di Twitter e quando gli si palesa la sua TL ... non riesce a credere ai suoi occhi, con il suo sorriso che si allarga progressivamente.
Tuttavia non ha modo di rivedere Matt, se non nei corridoi dello studio televisivo, prima che cominci la trasmissione.

Attende il momento opportuno finché fan e staff del programma concedano loro la giusta privacy e poi lo avvicina.

“Tu! Adorabile pazzo scatenato!” sorride, buttandogli le braccia al collo.
“Hai visto la T-shirt, è così?” deduce Matt, tronfio d’orgoglio.
“Se l’ho vista?! Matt, ormai quella tua foto coi fan Giapponesi ha fatto il giro del mondo, non si parla d’altro... e ci sono un sacco di fan che inneggiano che il BellDom è tornato e cose così!" lo informa Dom, con l’entusiasmo a mille.

“Visto? Te l’ho detto che avrebbero parlato di altro.” gli fa l’occhiolino Matt. “Avrei anche messo una T-shirt con la tua immagine, anziché una più famosa photoshoppata... ma forse sarebbe stato troppo diretto...” farfuglia, innervosendosi.
“Andava benissimo così. Grazie!” lo stringe forte a sé Dom, incapace di smettere di sorridere.

Glen, Tom, Morgan e Chris osservano soddisfatti la riconciliazione dei loro amici.

“Beh, che sono tutte queste smancerie? Abbiamo un’intervista che ci aspetta!” finge di richiamarlo all’ordine Matt, sparendo con lui e Chris nel camerino.

Chi non sta sorridendo affatto è Dom Anderson.

“Glen! Li lascio mezza giornata da soli con te... e guarda i risultati! E noi che a S. Tropez ci siamo sbattuti tanto a organizzare quel servizio con le ragazze, per cosa?” lo rimprovera il manager.
“E dài, non è mica successo nulla di allarmante; i fan lo vedono solo come una cosa scherzosa e, poveri cari, fra tanto trambusto se lo meritano qualche momento tutto per loro!” sdrammatizza Glen. “E poi smettila di fare il finto burbero, tanto lo so che sei felice anche tu!” lo accusa sagace.
“E va bene, ma se finiscono sulle prime pagine di un tabloid perché hanno abbassato troppo la guardia, io me ne chiamo fuori!” brontola il brizzolato, facendolo  ridere.
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L’intervista procede nel migliore dei modi, a partire dall’entrata in scena carica di buon umore e simpatia, proseguendo con le domande che divertono i tre Inglesi, con un gioco di sguardi che non manca fra due di loro in particolare.
E’ il momento della performance live di ‘Mercy’ che Matt esegue con un notevole trasporto.

Nonostante per ragioni sceniche, non possa voltarsi verso Dom se non per uno sguardo fugace, il batterista ha la netta sensazione che quel messaggio d’implorazione sia rivolto proprio a lui, e forse dopo tutto quel che è successo, Dominic un po’ di mercy a Matt ha proprio voglia di concedergliela.

E infatti, al termine della canzone, Dom decide di provocarlo, catturando uno dei coriandoli che sono caduti sulle note finali sulla sua lingua in modo sensuale e sfidando Matt con lo sguardo per tutto il tempo.
Per tutta risposta, Matt prova a fare altrettanto, senza riuscirci, mentre Chris, più timido, accenna solo una breve linguaccia.
Quel che più conta è che Matt non smette più di guardarlo e non appena le inquadrature su di loro si chiudono lo avvicina.

“E’ un peccato che tu ti sia già levato dalla lingua quel coriandolo, l’avrei fatto volentieri io.” sussurra al suo orecchio, con un mormorio molto simile alle fusa di un gatto.
“Dovevi cogliere quell’occasione al volo!” lo provoca Dom, per poi addolcire lo sguardo. “Senti, posso averlo un consiglio spassionato e sincero dal mio migliore amico?”
“Certo che sì, spara.” annuisce l’altro.
“Secondo te faccio uno sbaglio colossale se... do un’altra chance al mio ragazzo?” ammicca sornione il batterista.

Matthew sembra diventato in tutto e per tutto un manga giapponese da quanto gli si illuminano gli occhi.

“Questa notte. Da me. La renderò memorabile.” asserisce, determinato a mantenere quella promessa.

Del resto, un’idea ce l’ha già, gli basta solo fare qualche telefonata e fra i vari impegni e la cena che ancora li attende, ha abbastanza ore perché sia tutto pronto per l’occasione.

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Quando Dom quella notte si presenta puntuale a quel romantico appuntamento, Matt gli dà giusto il tempo di varcare la soglia della sua porta, prima di chiuderla e spingerlo contro il muro per un bacio focoso che è solo un’anteprima di quel che preannuncia la serata.

“Beh, non mi saluti nemmeno?” trova sufficiente lucidità per protestare Dom, quando dopo un tempo imprecisato si separa da lui.
“Ti ha già sfinito di chiacchiere quel logorroico del tuo migliore amico, con me possiamo e dobbiamo fare altro!” lo fa ridere Matt con la sua risposta, prima di baciarlo nuovamente, stavolta in modo più tenero, assaporandone ogni prezioso istante.

Nel corso del bacio, Dom riapre gli occhi, osservando le luci soffuse, qualche candela profumata agli angoli della stanza, una musica classica in sottofondo che crea la giusta atmosfera e... uno strano lampadario che prima non aveva notato.
Ma si trova in Giappone, lì la stravaganza è di casa, per questo non ci dà molto peso.

Non che poi possa pensare ad altro quando Matt lo afferra e lo butta sul letto, raggiungendolo subito dopo.
Fra loro si instaura un contatto intimo e un po’ selvatico che è mancato per troppo tempo.
Le bocche si sigillano, le lingue duellano, le mani si cercano, i respiri diventano uno l’ossigeno dell’altro.

Matthew accarezza il viso ispido di Dom, giocherellando con una sua ciocca scura, tirandola dolcemente verso la sua guancia.

“Avresti dovuto tingerti i capelli già anni fa, questo contrasto fra ebano e paglia mi fa impazzire.” mormora Matthew posando un bacio prima sulla ciocca e poi su quella barbetta che lo graffia un po’, ma in un modo estremamente piacevole.

Dominic ribalta i ruoli e si pone sopra di lui.

“Sicuro che non mi preferivi biondo? Dicevi che ti sembrava di vedere il sole nei miei capelli... o forse quel sole tu ora lo cerchi altrove?” lo accusa Dom, succhiandogli il lobo di un orecchio, per poi finire per morderlo, forse per punizione.

Inutile dire che l’unico effetto che ottiene è far inarcare la schiena al bel pianista sotto di sé.

“No, Dommeh, non provarci neanche. Moro, castano, rosso o ... non lo so, verde che tu diventa... rimarrai sempre tu la mia bionda preferita!” lo bacia con foga Matt, riagguantando la sua posizione di dominio.
Si mette a cavalcioni sul suo amato, ma solo per guadagnare spazio sufficiente per levargli la T-shirt e sbarazzarsi della sua allo stesso modo.
“Però non vale.. “ si imbroncia Dom. “Tu avresti dovuto indossare quella maglietta e l’avresti dovuta tenere su tutto il tempo.”

Matthew scoppia a ridere.

“Davvero volevi vedere oscillare avanti e indietro l’immagine della tua faccia sopra a Putin che cavalca un orso, per tutto il tempo?” lo interroga.
“Se non provo come faccio a sapere se poi mi piace?” ha la risposta pronta Dom.
“Oh cazzo, Dom, sei un pervertito!” ridacchia Matt. “Ma ti accontenterò, giuro che la prossima volta la metto.”
“Allora, vedi? Sei pervertito quanto me!” ridacchia l’altro baciandolo a fondo.

Matthew gli accarezza il collo, soffermandosi a giocherellare molto con la sua catenina e i ciondoli che ha attaccati.

“Finché te lo vedo indossare, so che va tutto bene.” gli sorride, accarezzandogli il ciondolo color acqua marina e baciando la chiave che si posa sul suo cuore.
“Non esserne così certo, un giorno finirò per gettarlo via!” ribatte Dom, anche se in realtà  molto colpito da quel gesto così tenero e intrinseco di significato.
“Non credo proprio!” gli bacia i pettorali e gli addominali  Matt, mentre le mani accarezzano i suoi muscolosi bicipiti.

L’attesa comincia a farsi dolorosa per Dominic, soprattutto quando il suo ragazzo comincia a torturargli l’ombelico con la lingua.

“Maaattt...” si morde un labbro, impaziente, assalendo i pantaloni del più giovane.

Non sono necessarie ulteriori parole, perché Matt provvede a rimuovere pantaloni e boxer di entrambi, senza più dolorose attese.
Non sono necessari molti preliminari perché Dominic è più che pronto per lui e in un susseguirsi di ritmo crescente e gemiti sempre più affannati Matt è dentro Dom, connesso con lui non solo a livello fisico, ma anche mentale, spirituale, emozionale.

Quando due persone si appartengono così, ritrovarsi significa solo una cosa: tornare a casa.

Il primo a raggiungere l’apice è Matt, ma poco dopo Dom lo segue nell’oblio.
Il frontman non perde tempo e allunga il braccio verso il telecomando che ha sul comodino.
E’ quello il momento più propizio per agire.

Dominic sussulta, sentendo come il rumore di una piccola esplosione e poi vede il suddetto bizzarro lampadario aprirsi e rilasciare un moltitudine di coriandoli colorati che si sparpagliano per tutta la stanza, ma soprattutto sopra i due innamorati.

“Oh dio... Matt, questo è... non ho parole.” mormora Dom commosso, stringendosi a lui mentre osserva quello spettacolo di fruscii e colori.
“Te l’ho detto che avrei reso questa notte indimenticabile.” gli bacia una spalla l’altro. “Mi è andata bene che questi aggeggi sono abbastanza facili da fare installare ed è stato fatto tutto per tempo.” sorride.
“Non dimenticherò mai questa notte.” gli sorride Dom, in pura estasi.

“Non solo non devi dimenticare questa notte, ma quello che rappresenta.” si fa serio Matt, intrecciando le dita della sua mano con quelle del batterista. “Questo vale molto più di tutti gli stupidi servizi dello stramaledetto star system messi insiemi, questa è la realtà, non quello che c’è là fuori. E’ te che amo, è te che ho sempre amato, è te che amerò sempre.” dichiara, con gli occhi che si fanno più lucidi. “Qualunque cosa succeda, amore, non dubitare mai di questo. Abbiamo affrontato già tante prove, ma finché ci saremo l’uno... per l’altro... potremo affrontare... qualsiasi cosa.” conclude, con la voce un po’ strozzata.

Commosso quanto lui, Dominic lo avvolge nel suo abbraccio, petto contro petto, guancia contro guancia e così rimangono, avvolti nel turbinio di coriandoli svolazzanti che prosegue.

“Beh, visto che ho speso una fortuna per questo scherzetto, almeno ora lascia che ne colga i vantaggi!” sfodera un sorrisetto furbo Matthew, anche per cercare di alleggerire l’atmosfera troppo seria che si è creata.
“E che vantaggi sarebbero?” inarca un sopracciglio Dom.

“Quello che hai fatto oggi, a fine canzone. Fallo di nuovo, ferma ancora un coriandolo sulla tua lingua...” lo sprona Matt, prima di adocchiare la virilità del suo compagno che sembra già pronta ad un secondo round. “O su qualcos’altro!” aggiunge, con la lussuria che alberga nel suo sguardo.
Dominic scoppia a ridere, pur sapendo che non desidera altro che accontentarlo, intrigato da quel gioco almeno quanto lui.

“Oh, Matteh, sei un tale porco!”
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FINE

Che dire? * prima di fuggire a gambe levate per quanto ho osato scrivere*

- Non so se la casa di Dominic abbia un cancello, ma spero di sì, perché l’immagine di Matthew che ci si arrampica è troppo divertente.

- Avrete notato giusto una puntina di Elle-bashing, no vero? paragonata a lei, con Kate ero gentile! XD
a proposito.. la ‘dolce’ frase che le dedica Matt non potevo renderla in Italiano, immagino si sia capita ... o cosa non darei per sentirgliela dire (anzi no, forse è già successo!)

- L’accenno a Dom che non mangia... non intendo nulla di troppo allarmante, sia chiaro, semplicemente quelle situazioni in cui lo stomaco ti si chiude per stress, rabbia, nervoso o tristezza.. insomma, sono cose che possono capitare, senza vche ci siano ragioni più serie alla fonte. Ok? Ok.

- Per il particolare del contrasto capelli-barbetta incolpate (o elogiate) GiuliaNishe, che m’ha contagiato, ma soprattutto m’ha fatto sapere che Matt stesso ha dichiarato questa cosa.. ok, non esattamente così... però, ci siam capiti ^^

- Per il particolare della collana di Dom, AleAle00 è la diretta responsabile... oh il fangirlare che non ci abbiamo fatto, vero tesowa? ^^

- Sì lo so... i coriandoli... che idee malsane mi possono venire? Ma... insomma, questo https://instagram.com/p/5h_z8cJclu/  ... è l’artefice di tutto.

- La maglietta l’avrete di sicuro vista già, non sto nemmeno a linkarla

Qualsiasi cosa abbiate da dirmi, anche la peggiore, fatevi avanti, sono pronta! ;P

W IL JAPAN!!

bye bye

   
 
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