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Autore: mimancailnomefigo    27/07/2015    1 recensioni
Lo scontro finale dal punto di vista di Luke. Spero possa sembrarvi interessante.
Mi trovavo nella sala del consiglio degli dei ma non ero veramente lì. Io, Luke Castellan, mi trovavo all'interno di un corpo - il mio- che non ero neanche in grado di controllare. E la causa era Crono. Lui era la causa di tutto.
Genere: Avventura, Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Crono, Luke Castellan, Luke/Annabeth, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Mi trovavo nella sala del consiglio degli dei ma non ero veramente lì. Io, Luke Castellan, mi trovavo all'interno di un corpo - il mio- che non ero neanche in grado di controllare. E la causa era Crono. Lui era la causa di tutto.
Avevo appena disarmato Percy e pensavo che lo avrei ucciso presto, quando una voce femminile mi fermò. Era Annabeth. Mi voltai per affrontarla e lei parò il mio attaco con il suo pugnale, dando inizio, ad un testa a testa tra lei e il mio corpo.
Dentro di me, invece, si svolgeva un' altra battaglia; la battaglia tra il signore dei titani e me. Dovevo assolutamente riprendere il controllo. Non potevo permettergli di fare del male ad Annabeth, semplicemente non potevo. Ma crono era troppo potente, ormai aveva quasi il controllo totale su di me.
Nel frattempo Annabeth stava dicendo qualcosa che però, debole com'ero, non riuscivo a comprendere.
Solo quando sentii Crono esclamre "Ti schiaccerò ragazzina!" riuscì a riprendere un minimo di controllo sul mio corpo per bloccarlo. Fu un attimo e Crono mi sopraffasse, pronto a scagliare il colpo finale ad Annabeth.
E fu allora che lo sentii. Un sussurro, niente di più. " Siamo una famiglia Luke. Hai promesso." Disse Annabeth.
Ed allora reagii. Non avrei lasciato che Crono mi facesse infrangere la mia promessa, non gli avrei lasciato far del male ad Annabeth perchè lei era la mia ancora. Lo era sempre stata, fin da bambina.
Ripresi il controllo e convinsi Percy a darmi il pugnale di Annabeth.
Sapevo quello che dovevo fare e non potevo esitare. Presi il pugnale, mi slacciai le cinghe laterali dell'armatura e mi pugnalai.
Ero disteso sul pavimento quando Annabeth mi raggiunse. "Tu lo sapevi. Ti ho quasi ucciso, ma tu lo sapevi..." dissi. "Shhhh, alla fine sei stato un eroe Luke, andrai all'elisio." mi rispose. Le tremava la voce, odiavo vederla in quello stato ed odiavo il fatto che fosse a causa mia.
"Penso... la rinascita. Ci proverò tre volte. L'isola dei beati.".
"Hai sempre preteso troppo da te stesso."
A quel punto alzai la mano e le nostre dita si sfiorarono. Non ce la facevo più. Dovevo assolutamente sapere cosa provava per me prima di andarmene per sempre. Così raccolsi tutto il mio coraggio e le chiesi "Mi... Mi amavi?" Annabeth si asciugò le lacrime che le rigavano il volto e rispose "C'è stato un tempo in cui pensavo... be', pensavo..." si fermò e rivolse lo sguardo verso Percy; e lì mi resi conto che no, non mi amava.
Il suo sguardo tornò su di me e aggiunse " Eri come un fratello per me, Luke. Ma non ti amavo." Annuì alla sua dichiarazione.
Provavo molto dolore a livello fisico ma quello che Annabeth mi aveva appena rivelato aveva causato un danno al cuore ancora più doloroso e trasalii per il dolore. Grover allora propose di darmi dell'ambrosia ma gli spiegai che la mia ferita era inguaribile. Poi mi rivolsi a Percy e gli feci promettere di far sì che nulla del genere accadesse nuovamente.
Orami il mio corpo era talmente debole che non provavo nemmeno più dolore, la mia fine era vicina.
" Percy" lo chiamai nuovamente, "prenditi cura di Annie" dissi. E prima di chiudere gli occhi per sempre, rivolsi il mio sguardo verso di lei sperando che le parche avessero in serbo per lei un destino migliore del mio.
   
 
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