Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Il_Genio_del_Male    27/07/2015    6 recensioni
Jongdae non è pronto a dire addio, ma una piccola parte di lui l'ha già fatto.
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chen, Chen, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RATING: Arancione.

PAIRING: i (miei) soliti noti, cioè main!TaoChen, side!SeKai e KyungMyun, blink-and-you’ll-miss-it!KrisYeol e XiuHan.

GENERE: Angst, Sentimentale, Slice of life.

AVVERTIMENTI: Lime un po’ Lemon, linguaggio scurrile, Slash, un po’ (molto) di inevitabile OOC.

DISCLAIMER: Nessun membro degli EXO mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma vabbè); fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo. Tutti loro sono ampiamente maggiorenni.

NOTE: Non c’è niente da fare, è la mia maledizione: più imminente è un esame, più l’ispirazione mi coglie e mi tartassa finché non cedo. In questo caso, inoltre, vari fattori sono entrati in gioco, dalla pelata nuova di zecca di Kristen all’uscita del minialbum di Zitao passando per il semi smantellamento di una mia otp del cuore quale è, appunto, la TaoChen. Non so più dove sbattere la testa. #maiunagioia

Buona lettura (si spera)!


 

 

 

E’ un giorno di metà luglio, a circa due mesi dalla sua improvvisa partenza per gli USA, che il web sgancia la bomba: Huang Zitao, noto ai più come Tao degli EXO, rilascerà un mini album da solista. In lingua cinese. Prodotto senza il patrocinio della SM. E’ allora che Jongdae capisce: è l’inizio della fine. Il suo cuore non è pronto.

 

 

Dire addio non è mai facile. Possono volerci anni o un secondo, un feroce litigio, l’incuria verso un rapporto ormai logorato dal tempo e dai silenzi. In ogni caso, che ci si sia potuti preparare spiritualmente o meno, congedarsi per sempre da una persona a cui si è voluto bene è un dolore –per alcuni uno strazio vero e proprio. Una delle molteplici piccole e grandi tragedie che costellano l’esistenza umana.

Nel corso dell’ultimo anno, Jongdae ha già detto addio a due amici. Gli EXO non sono più stati gli stessi senza Yifan e Lu Han; e se pure entrambi avevano le loro motivazioni, i loro sogni da inseguire, il risentimento era stato indubbiamente il sentimento più diffuso tra gli altri. Perché proprio alla vigilia del comeback? Perché gettare al vento anni di training costati sudore, lacrime e sangue? Perché?

Minseok aveva sofferto di insonnia per mesi in seguito all’abbandono da parte di Lu Han. Chanyeol si era chiuso in se stesso. Joonmyun, rimasto l’unico leader, aveva rischiato il tracollo ed era stato solo merito di Kyungsoo -dismessi i panni di satanico conquistatore del mondo- se i suoi nervi ne erano usciti illesi. Jongin, forse il più sensibile del gruppo, ci era rimasto talmente male da incoraggiare Sehun, satiro allupato sotto mentite spoglie, a consolarlo a modo suo.

E Zitao, oh, quanto si era incazzato con Yifan, il primo ad andarsene, il traditore, il codardo, il Giuda. Quante parole di fuoco gli aveva indirizzato. Non si fa -protestava, indignato- non è questo il modo di comportarsi, era nostro amico. Non lo perdonerò mai. Poi si era avventato su Jongdae e gli aveva strappato i vestiti di dosso con una furia da cui trasparivano sofferenza e rassegnazione, poiché era chiaro che Yifan non avrebbe ritrattato. Jongdae si era lasciato sbattere contro una parete, il fiato caldo dell’altro sul collo, le sue dita che gli frugavano dentro e lo aprivano cautamente nonostante la rabbia. Jongdae gli aveva cinto il capo con affetto quasi materno, ansimando più forte ad ogni spinta. Non mi lasciare -aveva mormorato alla fine Zitao, gli occhi velati da un orgasmo rabbioso- almeno tu non mi lasciare.

 

 

Un giorno di non troppo tempo prima, durante il tour THE LOST PLANET. Jongdae aveva appena terminato di provare il suo assolo, Uprising [1]. Quel pezzo gli dava grandi soddisfazioni, gli consentiva di tirar fuori la sua anima più grintosa e punk-rock. Riusciva a sentirsi una vera star.

“Ti direi ‘ottimo lavoro’, ma immagino sarai stufo di sentirtelo ripetere” Zitao lo aveva accolto dietro le quinte con un asciugamano pulito e una bottiglia di acqua fresca.

“I complimenti da parte tua mi fanno sempre piacere, lo sai~” gli aveva schioccato un bacio sulla guancia, grato della privacy che il backstage forniva.

“Non è un complimento. Sei un cantante eccezionale, il migliore tra di noi”.

Jongdae avrebbe voluto ribattere che non era vero e dare prova di modestia, ma sapeva per esperienza che Zitao non glielo avrebbe permesso. Avevano già affrontato l’argomento, e l’altro era irremovibile nelle proprie convinzioni.

“Anche tu sei bravo” gli aveva stretto una mano. “Hai una voce limpida e una buona estensione vocale”. Non mentiva. Benché fosse stato relegato al ruolo di rapper, ballerino e atleta circense, Zitao aveva preso lezioni di canto come tutti e se l’era cavata piuttosto bene.

“Ti è mai successo di desiderare altre possibilità?” era giunta la domanda, dopo una lunga pausa. “Qualcosa di diverso, tutto tuo. Non vorresti incidere un album da solista?”

“Certo che mi piacerebbe; cantare è la mia vita, un disco tutto mio sarebbe il massimo. Però adesso è troppo presto”, si era stretto nelle spalle, “sento di avere ancora tanto da imparare. E’ stato bello cantare l’OST del drama di Kyungsoo [2] e duettare con Liyin [3]. Ma non credo di essere ancora pronto a farmi carico di un intero album, Uprising per il momento mi basta. Gli EXO… voi siete la mia famiglia” aveva sorriso.

Zitao aveva osservato le loro dita intrecciate. “Io invece non sono soddisfatto” gli sguardi si erano incrociati. “Penso di meritare di meglio. Non mi sono sciroppato miliardi di ore in palestra e in sala prove per fare il rapper a vita. Voglio di più e lo avrò”.

Non è lo stesso motivo per cui sia Yifan che Lu Han ci hanno abbandonati?, aveva pensato Jongdae mentre un grumo freddo e viscido di paura gli si annidava nello stomaco. Aveva cercato di sdrammatizzare. “Non ti basto più?” aveva finto sdegno, corrugato la fronte, messo su un broncio da bambino viziato –i palmi ricoperti da una patina di sudore.

Zitao era scoppiato a ridere, adorabile. “Quanto sei scemo. Tu non mi basti mai” e si era chinato a baciarlo.

 

 

L’annuncio del mini album getta nello sconforto gli EXO superstiti. Zitao sarebbe il terzo componente della China Line a darsi alla macchia. Ancora non si sente parlare di cause giudiziarie o annullamento del contratto, né la SM si è espressa al riguardo. Cosa ne sarà degli EXO-M? E se anche Yixing, nonostante le rassicurazioni, dovesse decidere in futuro di cercare altrove la propria fortuna?

Sehun, questa volta, reagisce molto peggio. Lui e Zitao erano gemelli siamesi (“un cervello in due”, li prendeva per il culo Lu Han) e il colpo è letale. Nondimeno, sfrutta la propria tristezza come arma di ricatto nei confronti di Jongin e ne approfitta per farsi consolare, sempre a modo suo, dall’amico.

Per Jongdae è diverso, annientante in un modo nuovo. Il dolore lo annichilisce, lo rende inerme e apatico. Doveva aspettarselo? E’ stato stupido lui a sottovalutare i vari sintomi, i campanelli d’allarme? Dovrebbe incazzarsi come una iena, raggiungere Zitao ovunque egli si trovi, riprenderselo e trascinare il suo bel culo sodo in dormitorio, dove è giusto che stia? L’adagio popolare insegna che non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta, però la realtà dei fatti è che Zitao si è preso una pausa con data da definirsi e ha pubblicato un disco con lo pseudonimo ZTAO, senza nemmeno avvertire i suoi amici. Le premesse per temere il peggio ci sono tutte.

Eppure Jongdae non resiste all’impulso di sentire ancora una volta la voce del ragazzo che ama, sebbene questi sia un gigantesco coglione senza palle, sicché una volta sicuro di trovarsi da solo accende lo smartphone e va su YouTube. Digita, preme il tasto play e ascolta. La musica riempie la stanza. La tracklist, T.A.O., gli piace ed è così smaccatamente trash da strappargli un sorriso recalcitrante. Yesterday è di una dolcezza disarmante e la parte rap alla fine è intima, morbida; Jongdae si ritrova con un groppo in gola. L’ultima, One Heart, è il colpo di grazia: potente, melodiosa, struggente. Un grido d’amore. Arrivato al ritornello è costretto a rimandare indietro e ascoltarlo tre volte di fila. Il suo inglese è ancora piuttosto lacunoso, ma capisce.

Let’s play this game
Me and you
As long as you play with me
As long as you stay with me
.”

Ignora se il testo sia opera di Zitao. E’ un messaggio per lui? Oppure la canzone è dedicata ad un’altra persona, qualcuno che ha conosciuto in America, in Cina o a ‘Fanculo, il paese dove i bastardi come lui vanno a finire?

A che gioco stai giocando?

Jongdae non lo sa, non capisce, e quella situazione di stallo e incertezza è più odiosa da sopportare del più atroce degli addii. Jongdae non è pronto a dire addio, ma una piccola parte di lui l’ha già fatto. E’ finita; una sola lacrima silenziosa gli solca la guancia.

 

 

 

 ________________________________________________________________________________

[1] Vualà: https://www.youtube.com/watch?v=v0Dpy7wLCz0.

[2]  Secondo vualà: https://www.youtube.com/watch?v=etuOGtlwo98.

[3] Terzo vualà: https://www.youtube.com/watch?v=57egtGI1kLY.

 

 

Il titolo è tratto da Shadow of the Day, bellissima canzone dei Linkin Park.

Ne dubito fortemente, ma in caso abbiate apprezzato questa one-shot e vi incuriosisse  seguire in diretta i miei scleri vi lascio il link della mia pagina Facebook (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).

Bai bai.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Il_Genio_del_Male