5 COSE CHE NON SAPEVATE DI LUI

 

Simon non riusciva a dormire, erano ormai tre giorni che continuava così. Da quando Clary e Izzy avevano organizzato quella dannatissima gita di gruppo on the road in giro per l’America trascinando con loro lui, Jace, Alec e Magnus, l’unico che si era dimostrato entusiasta dell’idea, Simon aveva smesso di chiudere occhio durante la notte come quando era ancora un vampiro. E questo lo terrorizzava più di qualsiasi cosa.
Odiava ricordare quel periodo della sua vita ed ora che era passato per sempre viveva, in segreto, nel terrore che potesse tornare ad essere un mostro. Ad essere un vampiro.
Stava giusto andandosi a preparare l’ennesimo panino con aglio, lo mangiava sempre quando pensava ai vampiri, quando notò Magnus che lo stava osservando attentamente: indossava una vestaglia viola glitterata con delle pantofole a forma di gatto fucsia a pois blu elettrico,  – Buon giorno Magnus - disse un po’ intimorito dal modo attento con cui lo stregone lo stava appunto fissando – Buona notte, caso mai- lo corresse lui annoiato – Bé sì, hai ragione.- rispose il ragazzo.
Simon se ne stava già andando, lo metteva in suggestione quello stregone, quando Magnus disse – E’ già la terza notte che te ne stai qua a mangiare panini all’aglio Sheldon, svegliandomi in malo modo per di più- Simon lo stava per correggere riguardo il proprio nome ma qualcosa lo trattenne, qualcosa nello sguardo dello stregone gli disse che c’era qualcosa che doveva sapere.
-Perché non dormi?-
-Non lo so, incubi credo. Ma appena mi sveglio non ricordo più nulla- rispose il ragazzo sedendosi – Magari qualcosa del mio passato- 
-Allora lo senti ancora!- nello sguardo di Magnus era comparso uno scintillio di sorpresa e, ma Simon credette di sbagliarsi, un barlume di quella che sembrava speranza  – Cosa dovrei sentire?- lo stregone stette a lungo in silenzio, guardando verso il basso e mordendosi le labbra. Sembrava stesse soffrendo.
Alla fine prese il coraggio e rispose – Il collegamento che c’è con il tuo creatore. Con colui che ti ha fatto diventare un vampiro-  fece una piccola pausa – Con Raphael Santiago-
Simon sentì il sangue raggelarsi. Aveva recuperato i ricordi ormai da un anno e su Raphael non aveva per nulla bei ricordi. Era un bugiardo, un doppiogiochista, un ragazzo che pensava solo a se stesso e che aveva meritato di morire. O almeno così credeva.
Spesso Simon aveva sentito una specie di fitta allo stomaco quando parlava di lui, ma aveva rimosso il dolore a denti stretti senza mai parlarne con nessuno.