Serie TV > Violetta
Segui la storia  |      
Autore: violettavita    27/07/2015    1 recensioni
“Tornare a casa. Per me è sempre stato un momento di felicità. Da qualche anno però non lo è più. Da quando mi sono trasferita in Spagna per finire gli studi, tornare nella mia città natale non è mai rose e fiori. Quando posso cerco sempre di evitarlo. Ora però non è più possibile. Devo tornare a casa mia in Argentina, a Buenos Aires.”
Arriverà però qualcosa che le stravolgerà la vita. Le farà ricordare tutte le emozioni più belle che si possono provare. Le farà vedere il mondo sotto una luce migliore.
Lei, Martina Stoessel. Lui il principe azzurro dei suoi sogni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sto preparando la valigia, tra meno di 6 ore partirò per l'Argentina. La mia coinquilina è già partita da qualche ora per Londra. Fortunata lei, aveva un sorriso a 32 denti. Era contentissima di tornare nella sua città, dalla sua famiglia. In un certo senso la invidio. Quella infrenabile voglia di tornare dai miei parenti, rivedere la città dove sono nata e cresciuta, rivedere i luoghi dove una volta trascorrevo il mio tempo libero,non esiste più in me. Da quando mi sono trasferita a vivere in Spagna la voglia è scomparsa come per magia. Dove se ne sia andata non lo so. Un giorno forse la ritroverò, ma per ora preferirei starmene qui dove sono.

Mi sta telefonando mio fratello. Lo farà per assicurarsi che prenda quel maledetto aereo e che arrivi a casa in tempo per il compleanno di mia madre. “Fran ho poco tempo dimmi.” “Mi voglio solo assicurare che tu prenda l'aereo con tutti i tuoi bagagli e che arrivi in tempo per festeggiare il compleanno della mamma.” “Si, li sto finendo proprio ora.” “Bene. Ah Tini una cosa.” “Cosa?” “Quando arrivi cerca di essere felice, fallo per la mamma.” “Ok..va bene.”

Essere felice. Una cosa altamente impossibile. Non posso fare finta che non sia accaduto niente, se mi sono trasferita a finire gli studi qui in Europa un motivo ci sarà.

Finisco di preparare le ultime cose e chiudo dietro di me la grandissima porta di legno della mia ex camera da letto. D'ora in poi studierò in una prestigiosa università a Buenos Aires. Percorro per l'ultima volta i corridoi che per gli ultimi 2 anni hanno fatto parte della mia vita quotidiana. Saluto con la mano, come se fossi una bambina e sussurro un piccolo “ciao”. Aspetto il taxi che avevo già chiamato con largo anticipo. Carico i miei innumerevoli bagagli e mi faccio portare all'aereoporto di Madrid.

All'interno di esso si fa largo tra la folla la solita confusione di gente che arriva e gente che parte. Gente felice,gente stanca per il viaggio e gente triste. Tra quelli ci sono pure io. Guardo il tabellone per cercare il numero di check-in a cui appartiene il mio volo. E' il numero 10. Mi dirigo verso di esso a passo svelto, sperando di essere tra le prime persone della fila. Per fortuna è così, l'essere puntuale è sempre stato un mio pregio e ogni tanto ha i suoi lati positivi. Mi metto in fila per farmi assegnare il mio posto. Spero mi assegnino il posto di fianco al finestrino e sopratutto che i miei vicini di posto non siano i soliti vecchietti invadenti o i soliti cicciotelli che ti schiacciano contro il finestrino e si addormentano appoggiati alla tua spalla. Arrivato il mio turno consegno il mio passaporto in modo che la hostess possa scaricare i dati necessari per il check-in. Riconsegnato il tutto, appoggio i miei bagagli sul nastro trasportatore in modo che essi vengano spediti già nell'aereo. Sistemo i documenti nella mia borsa e mi dirigo verso il mio gate. Intanto che cammino verso di esso, mi do un'occhiata intorno. Quanti negozi di articoli firmati. Amo la moda. Il mio sogno sarebbe essere una stilista di fama mondiale. Per ora però ho solo una grande ossessione per ciò che è moda. Riesco sempre a spendere montagne di denaro in abiti,borse e scarpe. Mi do un pizzicotto per farmi forza e non entrare in uno di quei negozi. Continuando a camminare, con una mano che mi copre l'occhio sinistro come se servisse a non farmi pensare con indosso uno dei vestiti in vetrina, mi viene in mente il numero elevato di ore che dovrò affrontare per arrivare a destinazione. Svincolo in un corridoio e mi dirigo verso una libreria. Inizio a ispezionare i vari scaffali e opto per un libro romantico, compro qualche giornale di gossip e mi dirigo finalmente al gate. Arrivata noto che ci sono pochissime persone che aspettano l'imbarco. Forse oggi è il mio giorno fortunato, non dovrò stare accanto ad una persona sgradevole e potrò stendermi per schiacciare qualche pisolino.

Dopo 1 ora e 30 minuti finalmente si può salire all'interno dell'aereomobile. All'interno cerco il mio posto a sedere. Si! Sono accanto al finestrino e per ora sono sola.

Passano all'incirca 20 minuti e l'aereo inizia a riempirsi ma rimango comunque sola. Allaccio le cinture e mi preparo al decollo.

Durante il volo mi vengono alla mente un sacco di ricordi felici e tristi. Cerco in qualunque modo di scacciarli ma la cosa diventa al quanto impossibile. Non posso dimenticare le sofferenze che ho dovuto passare negli ultimi anni in cui ho vissuto in Argentina. Non ce la faccio. Sono emozioni troppo forti e ho promesso a mio fratello che sarei stata felice per la mamma, se lo merita.

Detto questo decido di provare a dormire. Per mia fortuna mi riesce e mi risveglio solo a destinazione.

Scesa dall'aereo la prima cosa da fare è riprendere i miei bagagli. Attendo un buon quarto d'ora ma poi i miei bagagli sono al completo. Esco dall'aereoporto e incrocio lo sguardo di mio fratello che mi sta aspettando a braccia aperte. Gli corro incontro e dopo aver caricato i bagagli salgo in auto con lui. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: violettavita