“Che avete da guardare?” Arthur dardeggiò un’occhiata di fuoco sull’aula, riportando l’ordine.
E così quello stupido anfibio aveva organizzato una festa.
E, nonostante avesse invitato il mondo, non si era nemmeno degnato di pensare a passargli un invito.
Bene, lui, Arthur Kirkland, non era minimamente turbato dal fatto di non essere stato giudicato degno di partecipare a quello che prometteva essere l’evento dell’anno. Avrebbe dimostrato al mondo di essere superiore a certe trovate infantili.
Intanto la penna correva sul foglio, buttando giù schemi, ordendo piani e annotando idee.
L’avrebbe fatta pagar cara a quel francese bipolare.