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Autore: _Sarouj_    28/07/2015    1 recensioni
La storia di Enrael (madre di Leggy inventata da me), Thranduil e Legolas, a partire dal matrimonio dei primi due.
Avvertimento: Dopo i primi quattro capitoli (i più importanti) ci saranno sette capitoli fluff padre/figlio.
Spero vi piaccia e buona lettura.
Aggiorno quando il mio computer funziona xP
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Thranduil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno di festa a Bosco Atro, e i sudditi di re Thranduil attendevano impazienti che la cerimonia iniziasse godendosi il più che prosperoso banchetto che era stato preparato per il matrimonio del loro sovrano.
Un gruppo di elfi accoglieva gli ospiti  venuti da ogni parte del mondo tra cui Elrond e famiglia suonando una tra le melodie preferite di Thranduil, La nicchia d’oro. Era una melodia dolce e adatta ad una qualsiasi festa/cena elfica, e le orecchie appuntite degli elfi godevano come non mai.
Enrael, questo il nome della sua sposa, era stata acconciata e vestita da Annael, una sua cara amica, ma per la troppa emozione si faceva attendere più del dovuto mentre fuori Thranduil vestito con un abito verde chiaro e bianco perla di seta (si tratta bene il nostro re) e la immancabile corona attendeva la sposa e chiacchierava amabilmente con gli invitati che naturalmente morivano dalla voglia di vedere la loro nuova regina.
L’arco nuziale era coperto da cima a fondo da fiori di ogni varietà di colore, messo in risalto dal bellissimo cielo azzurro che si estendeva alto con qualche nuvoletta bianca qua e là; Anche la suddetta piazza, acconciata con alberi di querce secolari e cespugli fioriti e animaletti un po’ da tutte le parti e strapiena di elfi di ogni età ( dai bimbi ai plurisecolari, guarda un po’.) rendeva il matrimonio uno degli eventi più importanti del secolo.
Enrael era un’elfa di Lothlòrien, una bellissima donna dai lunghi capelli biondi alta, con un corpo snello e formoso, una dea in pratica. Era anche dolce e sensibile, educata e cordiale, ma quando voleva era capace di mettere tutti sull’attenti, compreso Thranduil, innamorato pazzo di lei.
Era un’elfa con le palle, insomma.
Comunque se c’era qualcosa che la giovane elfa temeva, era proprio il matrimonio. Non aveva paura di sposarsi, questo no, soprattutto se lo sposo era la persona che amava più di chiunque altro- e in quel caso lo era- la sua paura era diventare regina.
Regina. Una postazione che  mai aveva bramato, e che invece ora si trovava ad esigere, se voleva stare con il suo più grande amore. E a lei non dispiaceva.
“Annael, secondo te io e Thranduil avremo una vita felice?” chiese scostando con una mano la tenda per costatare che il suo amato non fosse fuggito via a gambe levate come gli avevano detto quelle galline di Lothlòrien, sempre pronte a criticare qualsiasi cosa, e dopo averlo visto si sedette con un gran tonfo sulla sedia, mormorando frasi in elfico syndarin.
“ certo che l’avrete! Tu e Thranduil siete una delle coppie più belle che io abbia mai visto, sono sicura che dopo il matrimonio voi due ballerete un valzer e lui ti porterà in qualche bel posto, ti bacierà, e in qualche mese –o anno, dipende- ci sarà un piccolo elfo gironzolante per il reame boscoso! “
La quasi regina sorrise arrossendo, e dopo essersi alzata ed aver sistemato il vestito mormorò:”sono sicura che a metà strada da qui all’arco nuziale inciamperò cadendo, ma ne sono felice. Sono felice perché sto per sposare la persona che amo e perché sto per diventare la nuova regina, per cui, è arrivato il momento di andare. Annael, potresti accompagnarmi tu?”
“Certamente.”e dopo averla presa a braccetto, l’accompagnò fuori tra i sorrisi degli invitati.
 
Non appena Thranduil si accorse di lei sorrise da vicino l’arco e andò ad incrociare le braccia cercando di essere più serio possibile, risultato vano dalla vista dell’elfa che camminava lungo il tappeto rosso che si sosteneva ad Arwen e rischiava di inciampare ogni due passi che faceva.
Malgrado la sua preoccupazione si rilassò e sorrise nuovamente, e non appena vide il piccolo sforzo di Enrael per arrivare a lui rischiando di cadere -le aveva detto di mettere qualcosa di comodo ai piedi, ma aveva fatto di testa sua- si scompose e avvicinandosi a lei intrecciò le mani con le sue e non la lasciò fino a quando arrivarono all’arco, dove iniziarono a fare le promesse e tutto il resto.
“ …Quindi ti prendo come mia sposa e ti prometto di non abbandonarti mai, e giuro sulla mia vita immortale che non un mero essere, elfo, nano, o uomo che sia proverà anche solo a sfiorarti.” detto questo prese l’anello e lo infilò nella piccola mano dell’elfa, che immediatamente lo seguì mettendo anche il suo al dito del suo nuovo marito.
“Quindi ora siamo sposati? “ chiese Enrael.
“A quanto pare…” e la baciò. Fu un bacio lungo e pieno d’amore, uno di quelli difficili da dimenticare, che fu subito accolto dagli innumerabili applausi e le urla di gioia degli invitati, felici di vedere il proprio re e la loro nuova regina felici. 
.oOOo.
Il ricevimento fu pieno di brindisi e felicità per gli invitati, che danzavano con una grazia che solo gli elfi hanno e banchettavano gioiosi, mentre la nuova coppia reale se ne stavano appartati sotto una quercia secolare a parlare.
Thranduil avvicinò il bicchiere di vino alle mani di Enrael per invitarla a bere ma lei si scostò facendo cenno di no con la testa.
“Tesoro mio, posso sapere il perché di questa tua negazione?” chiese il re preoccupato. Se c’era qualcosa che Enrael amava era proprio il vino, quindi doveva avere una giusta motivazione per non bere il giorno del suo matrimonio.
La neoregina sorrise e fece fuoriuscire una leggera risatina, poi si appoggiò alla ringhiera e abbassò lo sguardo.
Thranduil era sempre più preoccupato, ma sgranò gli occhi quando Enrael poggiò la mano destra sulla pancia e mormorò “c’è una cosa urgente che devo dirti. Io..”
Il re capì subito cosa stesse per dire e quindi la zittì con un dolce bacio alla bocca.
“ Non vedo l’ora.” E diede un bacetto sulla pancia di Enrael, che sorrideva più che mai pensando alla nuova famiglia che finalmente era riuscita ad avere. E l’avrebbe protetta a tutti i costi, a costo della sulla sua vita.

 
                                                                                                                                                    Fine. 991 parole.
Angolo dell’autrice
Allora ditemi, che ve ne pare?  Spero comunque che vi piaccia. Buona giornata e al prossimo capitolo!
 
Ps: non so quanti anni ha Arwen, quindi ho pensato avesse vent’anni alla nascita di Legolas, in ogni caso se lo sapete ditemelo xD
  
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