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Autore: Em_    28/07/2015    4 recensioni
Emma Swan e Killian Jones si conoscono dai tempi delle medie, sono sempre stati ottimi amici ed il loro rapporto si basa da sempre su un’unica convinzione: mai e poi mai sarebbero stati qualcosa in più che amici.
Naturalmente da bravi adolescenti quali sono commettono l’unico sbaglio a cui non vi è rimedio, ovvero l’aver trascorso una notte insieme. E non c’è momento peggiore per mettere a rischio il loro rapporto perché qualcuno minaccia la vita dei ragazzi, qualcuno proveniente dal passato di entrambi, qualcuno legato alle loro famiglie e ai loro più oscuri segreti.
Riusciranno Emma e Killian a ricucire il loro rapporto prima che qualcosa di brutto accada? Saranno in grado di difendersi dai pericoli provenienti da ogni dove? Capiranno mai chi c’è dietro a tutto?
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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1. Homecoming

Erano gli ultimi giorni di agosto e tutti gli studenti di Storybrooke si preparavano al rientro a scuola, venerdì ci sarebbe stato il famoso ballo dell’Homecoming a cui tutti i ragazzi dell’ultimo anno avrebbero preso parte. Era una specie di rito di passaggio per chiunque e solitamente ne erano tutti entusiasti, tranne Emma. La ragazza aveva da pochissimo chiuso con il suo fidanzato storico, Neal, che l’aveva tradita con una delle cheerleader della squadra scolastica. Il giovane in sua difesa aveva solamente detto “mi spiace, è stato uno stupido errore.” ed Emma prima era scoppiata in una fragorosa risata poi gli aveva tirato una sberla in piena faccia lasciandogli il segno delle cinque dita sulla guancia. Mai e poi mai si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da qualcuno nemmeno se quel qualcuno era la persona che amava da quasi tre anni. Avevano progettato di andare a quello stupido ballo insieme e di concludere il loro ultimo anno al meglio, peccato che Neal avesse rovinato ogni cosa. Adesso Emma si ritrovava sola e con un vestito da trecento dollari nell’armadio, dio, amava quel vestito e il suo ex ragazzo aveva rovinato proprio tutto. Sospirò pesantemente osservando il magnifico abito verde scuro che aveva comprato qualche giorno prima di scoprire il tradimento. Ecco, adesso l’avrebbe certamente dovuto regalare o sarebbe stato lì a marcire, di sicuro non sarebbe andata all’Homecoming dopo quello che era accaduto, neanche morta.
«Emma! Scendi!» le urlò sua madre risvegliandola dai suoi pensieri. La ragazza sbuffò, non aveva voglia di vedere nessuno ma andò comunque di sotto per vedere che cosa voleva la donna.
«Cosa c’è, mamma?» domandò svogliatamente.
«C’è Killian in salotto, ha detto che non rispondi né alle sue chiamate né ai messaggi.» rispose Mary Margaret continuando a preparare qualcosa in cucina.
Emma alzò gli occhi al cielo, ma perché Killian non si faceva mai gli affari suoi? Sapeva bene cos’era successo tra lei e Neal e aveva specificato che voleva stare da sola. Ovviamente quel testone del suo migliore amico non l’aveva minimamente ascoltata, come al solito. Si recò in salotto e si sedette in parte al ragazzo senza dire niente.
«Swan! Allora sei viva!» commentò Killian.
«Stai zitto.» rispose bruscamente la ragazza.
«Si può sapere perché non mi rispondi? Sei sparita da due giorni.»
«Ti avevo detto che volevo restare da sola…» disse lei abbassando lo sguardo.
«Emma, quell’idiota non si merita niente. Non essere triste per lui.»
«Killian, dopo quasi tre anni è normale che io non stia bene!» replicò sarcastica Emma.
«Infatti sono arrivato io in soccorso! Ti ho portato una cosa.» le disse lui con un sorrisetto.
«Devo preoccuparmi?» chiese sapendo che Killian amava prenderla in giro e farle un sacco di scherzi.
«Nah, guarda.» le porse un cofanetto con all’interno quattro dvd.
«Oh mio dio! È l’ultima stagione di Grey's Anatomy! Sono settimane che cerco questi dvd, dove li hai trovati?» chiese Emma con il volto illuminato.
«Li ha trovati Liam a New York e me li ha spediti.» rispose il ragazzo ridacchiando. Sapeva quanto piacesse quella serie tv alla sua migliore amica.
«Dì a Liam che lo amo!» disse Emma abbracciando il suo nuovo regalo.
«Ah, solo lui? Io sono venuto qui a portarteli e si da il caso che abbia messo io i soldi signorina.» ribatté Killian lievemente offeso.
«D’accordo, d’accordo. Ma sai che ti voglio bene, no?» si difese lei schioccandogli un bacio sulla guancia.
«Comunque, Swan, ora non mi picchiare per quello che sto per chiederti…» s’interruppe ed Emma gli rivolse un’occhiata che era un misto di curiosità e istinto omicida «Venerdì ci sei all’Homecoming, vero?»
La ragazza spalancò la bocca dall’incredulità, non credeva a ciò che le sue orecchie avevano sentito, seriamente le aveva chiesto di andare a quello stupido ballo? Non gli rispose e lo fulminò con lo sguardo, ma come osava?
«So che non ne hai voglia, Em… Ma è il nostro ultimo anno e… Ti ho accompagnata a comprare quel vestito!» disse il giovane tentando disperatamente di convincere l’amica.
«Killian, primo non mi va di andarci da sola e secondo non ho intenzione di vedere Neal neanche per un istante.» rispose Emma con un tono relativamente gentile.
«Ma non ci andrai da sola, verrai con me.» buttò lì Killian.
«Killian Stephen Jones, mi stai chiedendo di venire al ballo con te?» domandò divertita.
«Sì! Sei la mia migliore amica e so bene quanto ti sia costato quell’abito.»
«Scusa ma non hai qualche ragazzetta da portarci?»
«Nessuna è Emma Swan. E comunque no, quelle sono solo divertimento niente di serio, lo sai.»
«Vengo solamente se porti il ruhm che hai a casa!» esclamò la ragazza con un sorrisetto.
«Ci sto.» rispose lui battendole il pugno com’erano soliti fare quando facevano un patto.
Poco dopo si ritrovarono a mangiare un’enorme coppa di gelato al cioccolato e a bere una fresca limonata appena preparata da Mary Margaret. Killian ormai era uno di famiglia così come lo era Emma per la famiglia Jones, si conoscevano da sette anni ovvero dal primo giorno delle medie. La famiglia del ragazzo aveva sempre vissuto a New York ma la Grande Mela era diventata troppo caotica per due ragazzi così decisero di trasferirsi nella piccola cittadina di Storybrooke. Liam una volta finito il liceo aveva optato per un college proprio a New York ed era praticamente tornato a casa, Killian invece era rimasto a casa con la madre per completare l’ultimo anno delle superiori. Il padre dei due fratelli era morto quando Killian aveva soltanto dieci anni e Liam tredici, il più giovane era quasi caduto in depressione dopo quella perdita e fu proprio l’amicizia con Emma a riportarlo a galla. Per due anni era stato solo ed emarginato, poi, dopo il trasferimento e l’incontro con la bionda era come rinato. Adesso, a diciotto anni appena compiuti, era totalmente un’altra persona. Il ragazzino timido e introverso che non aveva più un padre era scomparso lasciando il posto ad un giovane solare e carismatico, Killian doveva molto ad Emma, ma anch’ella gli doveva tante delle sue qualità.
«Ci vediamo venerdì, Swan!» disse Killian salutandola prima di tornare a casa.
«Vedi di non gasarti troppo, Jones.» ribatté lei alzando gli occhi al cielo.
«Adoro quando mi dai degli ordini.» continuò lui in tono malizioso. Adorava prenderla in giro perché sapeva benissimo quanto la sua amica la prendesse sul personale.
«Chiudi il becco prima che ti arrivi un pugno.» esclamò Emma infastidita.
Killian ridacchiò cambiando discorso «Salutami i tuoi genitori e ringrazia ancora tua madre per la merenda.»
«Certo, certo, ora sparisci.» lo liquidò lei lasciandosi scappare una risatina.
In fondo ad Emma non dispiaceva che lui scherzasse quasi sempre, era il loro modo di volersi bene. Non erano mai stati i classici amici sempre lì ad abbracciarsi e a spettegolare, preferivano decisamente altro, cose come fare la lotta, insultarsi a vicenda e Killian in particolare amava rifilare battutine sconce ad Emma ogni qualvolta potesse. Da ormai tanto tempo erano amici stretti e tra loro non c’era mai stato niente di più, nessuno dei due aveva mai guardato l’oltre l’amicizia. Emma era stata insieme a Neal per quasi tre anni mentre Killian andava con chi gli capitava a tiro, non gli importavano le relazioni non dopo la scottata che si era preso con Milah. Non trattava male le ragazze, questo no, semplicemente non voleva storie serie con nessuna.

***

Il fatidico giorno era giunto all’orizzonte ed Emma aveva solo due cose in testa. Uno: non cadere per terra lungo il tragitto auto-palestra visto il vertiginoso tacco dodici che Killian Jones l’aveva costretta ad indossare. Due: non doveva assolutamente sbirciare Neal Cassidy e la troietta che si era portato al ballo neanche per sogno.
Il suo migliore amico era passato a prenderla come promesso, in effetti Emma doveva ammettere che era stato un vero gentiluomo a presentarsi davanti casa sua in smoking tenendole la portiera aperta per farla salire. Lei era arrossita, le capitava spesso ma era la primissima volta che succedeva con Killian, nonostante tutto non ci diede peso pensando che probabilmente derivava dal fatto che non era mai stato così galante con lei. Non ci fu neanche il classico imbarazzo post entrata in macchina, era tutto come al solito ed Emma non poté che esserne felice.
«Spero tu abbia portato l’alcol.» iniziò la ragazza mentre si controllava il leggero trucco sulle ciglia nello specchietto.
«Tranquilla, Swan. Sarò il tuo spacciatore per stasera.» rispose lui continuando a guidare verso la scuola.
«Mica mi drogo, idiota!» replicò Emma sentendosi sempre più nervosa per l’imminente arrivo all’Homecoming.
«Hai mangiato?» chiese Killian sviando il discorso.
«Ma che razza di domanda è?» rispose Emma non sapendo cosa avesse spinto il suo amico a chiederle una cosa simile.
«Non ho la minima intenzione di sporcare la mia splendida macchina con il tuo vomito.»
«Oh, avanti Killian! Lo sai benissimo che reggo l’alcol, e comunque sì, ho mangiato se proprio t’interessa.»
Lui non rispose e si limitò a sorridere, era vero che Emma reggeva gli alcolici molto più di qualsiasi altra ragazza ma non voleva rischiare che stesse troppo male. L’aveva buttata sul ridere come faceva sempre anche se in realtà si preoccupava parecchio per la sua amica e non voleva accadesse qualcosa di troppo spiacevole. Il ragazzo parcheggiò l’auto non troppo lontano dall’entrata per la gioia di Emma, scese e rapidamente aprì la porta dell’Audi A6 per Emma. Lei gli rivolse un cenno di ringraziamento e abbassò il capo dopo essersi accorta che le sue guance erano decisamente più rosse. Questa volta, però, a Killian non sfuggì la reazione della sua migliore amica e un po’ ne fu felice, nonostante tutto gli faceva piacere essere apprezzato da lei.
Durante il brevissimo tragitto fino alla palestra la sfortuna di Emma pareva essere all’ordine del giorno, chi poteva incrociare se non il suo ex e la sua nuova amichetta? Neal la salutò come se nulla fosse ed Emma ricambiò anche se dentro di sé lo stava insultando in tutte le lingue esistenti al mondo.
«Ehi, Emma. Killian.» li salutò avvicinandosi.
«Neal. Tu.» rispose al saluto la ragazza, non degnandosi neanche di pronunciare il nome dell’altra.
Sentiva il bisogno impellente di scappare da lì, voleva mostrarsi forte e sicura di sé ma in fondo ci stava piuttosto male. Killian la strinse a sé come per rassicurarla e fulminò con lo sguardo Neal, nessuno aveva il diritto di far soffrire la sua migliore amica e soprattutto non così apertamente. Restarono in silenzio per svariati secondi poi ognuno andò per la sua strada, “grazie al cielo se ne vanno.” pensò Emma.
«Avrei davvero bisogno del tuo fantastico ruhm…» disse la bionda.
«Ti lascerò affogare i dispiaceri nell’alcol solo stasera, chiaro?» rispose lui serio.
«Sì, sì, come vuoi.» tagliò corto.
Aveva bisogno di estraniarsi da quella situazione, solo per una sera, solo per qualche ora. Non le importava, avrebbe commesso degli errori in quel lasso di tempo, ne era conscia, solo non le importava.







Angolo autrice
Eccovi qui la FF di cui vi avevo accennato nelle note dell'altra! :) ho scritto un paio di capitoli quindi ho deciso di pubblicarla!
Beh che dire? Emma e Killian come vedete sono migliori amici da un sacco di tempo, Liam in questa storia è vivo e vegeto (almeno qua dai xD) e Neal ha tradito Emma dopo quasi tre anni di relazione.
Il punto di partenza di questa storia è l'Homecoming ovvero il ballo scolastico che fanno in america prima di cominciare scuola (che comincia ad agosto là, ahahah poverini). Come accennato nella trama non porterà a nulla di buono, soprattutto il famoso ruhm di Killian.
I ragazzi hanno 18 anni, frequentano l'ultimo anno del liceo a Storybrooke se non si fosse capito insomma ahah xD
Ps: i cofanetti di Grey's Anatomy non so da dove mi siano usciti ma ci stavano troppo lol
Pss: mi raccomando attenzione ai dettagli u.u
Psss: il secondo nome di Killian è inventato! Ho preso spunto da Stephen Amell *-*

Non ho altro da aggiungere, altrimenti la nota verrà più lunga del capitolo! :') spero di avervi incuriosito quanto basta per continuare a leggere! Grazie in anticipo a chiunque recensirà, ho bisogno di consigli/critiche per continuare quindi fatevi pure avanti ahahah! Sapete che aspetto con ansia qualsiasi tipo di commento xD

Al prossimo aggiornamento,
Anna
   
 
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