Say it again.

 
Sometimes home isn’t four walls, it’s two eyes and a heartbeat.
 



Sono su quel tetto e Stiles ha di nuovo tredici anni, Claudia lo fissa mentre lo Sceriffo la tiene per le spalle.
“Non vedi come mi guarda? Mi vuole uccidere” vorrebbe dirle che nono, mamma non voglio farti male, rientriamo per favore che qui è pericoloso. Sarò bravo, te lo prometto, starò zitto e non noterai nemmeno la mia presenza ma ha solo la forza di abbassare lo sguardo e fissarsi le scarpe.
Prima  che se ne renda conto le braccia della donna che lo hanno sempre protetto e amato lo stanno scuotendo e vorrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa, impedendole di fargli male.
John lo fissa, allibito, ma non fa nulla. Un po’ lo odia per essere diventato incapace di controllare sua moglie.
Non dovrebbe, dio mio, suo padre si spacca la schiena per permettergli una vita decente e pagare le cure per sua madre.
Si dimena, cercando di allontanarsi dalla donna, e il volto di Claudia sfuma progressivamente. Vorrebbe avere un minuto in più per chiederle scusa e ancora scusa perché sa che è colpa sua che se fosse stato più tranquillo e meno iperattivo forse sua madre ora sarebbe in cucina a preparare la cena o a ballare in salotto con suo marito.
Il volto sfuma e ora sono gli occhi di John che lo guardano.
Si trovano alla festa di compleanno di Lydia, Scott è appena stato morso e Derek è scomparso nell’ombra.
“L’hai uccisa e ora stai uccidendo me, Stiles” urla mentre gli punta la bottiglia di whisky contro.
“Guardatelo tutti” ogni persona fissa lo Sceriffo “lui ha ucciso mia moglie”
Suo padre si avvicina e lo strattona forte “assassino” gli urla nelle orecchie e il ricordo sfuma ancora.
Questa volta ad aprire la porta è Scott che sorride a Parrish.
“Lo Sceriffo è morto” e il mondo crolla sulle spalle di Stiles.
 
Poi qualcuno lo chiama, lo fa in modo dolce e imperioso allo stesso tempo.
Stiles sbatte le palpebre, una, due, tre volte finché non si rende conto che quelle davanti a lui non sono le pareti di casa di Lydia, tanto meno il tetto dell’ospedale, e le braccia che lo stanno stringendo non vogliono fargli male.
“Sono qui” gli sussurra la voce che ancora non riesce ad identificare ma si aggrappa a lui come se fosse la sua ancora e scoppia a piangere.
“Sono qui” ripete solamente prima di stringerlo contro il suo petto e baciargli le tempie, la fronte.
“Gli ho uccisi io.. prima mia madre e poi.. se solo io.. con John, lui..”
Piange per quelle che sembrano ore intere stretto tra le braccia di Derek, perché quello è Derek che gli sussurra continuamente che è lì per lui ma non aggiunge altro, niente stupidi convenevoli e tanto meno cerca di tirargli su il morale dicendogli che sono in un posto migliore, adesso.
Lo stringe e condivide con lui la stessa colpa di troppe vite sulla coscienza.
Questo, il suo modo di trattarlo, è il motivo per il quale dopo la morte dello Sceriffo è andato al loft e non è rimasto a casa di Scott.
Non se n’è ancora andato, non pensa lo farà mai.
(L’altro motivo è che lo ama e va bene così. Derek ricambia.)
Non avrebbe potuto sopportare di sentire Melissa e il suo migliore amico cercare di farlo sentire meno triste per poi vedere la donna piangere la scomparsa di quello che è stato, anche se per poco, il suo compagno.
 
 
Quando smette di piangere si rende conto che il sole sta sorgendo e Derek non accenna a lasciarlo andare mentre lo fissa con gli occhi sbarrati e ci legge dentro tutto quello che le sue parole non esprimono mai.
“Va tutto bene?” gli chiede mentre si morde il labbro.
“Andrà tutto bene Stiles” e forse, per la prima volta, è tentato di dire qualcosa per farlo sentire almeno un po’ meglio ma tutte le parole gli muoiono in gola appena le loro labbra si scontrano.
E il mondo, mentre loro sono sdraiati sul letto intenti a baciarsi come se solo così potessero respirare, scompare e sembra non poterli più toccare né scalfire.
 
 
 
 
 
 
 
 






Angolo autrice.
 
Premetto che mi hanno distrutto Claudia in mille pezzettini perché NO SIGNORE, MAMMA STILINSKI NON ASSOMIGLIA PER NULLA A LEI.
Nella mia testa è una donna abbastanza giovane con i capelli lunghi chiari, come quelli di Stiles.
Soprattutto lo Sceriffo non  rimane lì a guarda il figlio essere preso a botte, ecco.
Convivo anche con l’headcanon che , alla morte di Claudia, Stiles avesse, su per giù, sette/otto anni. Perché il caso Hale, nella s1, si dice essere stato trattato almeno una decina di anni prima quindi se Stiles avesse tredici anni, come in questa ff, ora dovrebbe averne ventitre.
Nope signori, nope nope. E stando a questi conti Derek finirebbe per avere un’età quantificabile tra i 30 e i 35 anni. Dafq, srsly.
Il resto della puntata non l’ho visto e nessuno sembra in vena di commentarla davvero.
Però hanno preso giusto child!Scott, almeno per una volta. Ah, avrei voluto tanto vedere un child!Stiles.
POI JEFF GLI METTI LA FELPA ROSSA E DEREK NON C’E’. Ho aspettato cinque stagioni per questo e tu.. distruggi i miei sogni ogni giorno di più.
Per non parlare dell’attacco di panico e di Kira. Almeno ci regali un po’ di Sciam e duriamo un po’ di più.
Amen.
 
Ci si sente venerdì con il secondo capitolo della raccolta!
 
Rei.
 
P.s.: il titolo è ispirato al fatto che Derek ripete ‘sono qui’ per far sentire Stiles meglio.