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Autore: teresartist    29/07/2015    0 recensioni
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto/Scrivi tu la fine/Io sono pronto
Le parole potenti di una canzone meravigliosa mi sembrano perfette applicate alla loro storia.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono stata al Giffoni Film Festival per vedere Darren ed è stata un'esperienza meravigliosa, ho incontrato persone fantastiche e ho visto e sentito parlare il mio idolo il quale ha parlato dei Negramaro e di Jovanotti, artisti italiani che io adoro, ho preso quindi la canzone Cade La Pioggia e ci ho scritto sopra qualcosa.
Di tempo ne è passato dall'ultima volta che ho scritto ma Darren mi ha fatto tornare l'ispirazione.
Enjoy <3
T.




Cade la pioggia e tutto tace
Lo vedi sento anche io la pace
 
Quel rumore insistente e continuo accompagnava i pensieri di Darren che stava alla finestra guardando le gocce cadere una dopo l’altra, aspettava qualcosa, non sapeva neanche lui bene cosa, sembrava temporale estivo passeggero eppure erano ormai ore che andava avanti così.
 
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare
La nostra passione che muore in un angolo
 
Era passato tanto dall’ultimo temporale, se lo ricordava bene, anche troppo bene c’era ancora Glee, c’era ancora tutto, c’erano ancora tutti ed erano sul set e come ogni volta nulla era lasciato al caso erano stati portati perfino degli ombrelli ma ad un certo punto l’acquazzone era diventato insostenibile e tutti si erano ritirati nei rispettivi trailer aspettando che spiovesse.
 
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
Piangere addosso a me che non so difendere questa mia brutta pelle
 
All’improvviso era successo qualcosa, Darren non ricordava bene cosa ma quel qualcosa riguardava Chris e quando qualcosa riguardava Chris lui sapeva che avrebbe dovuto essere lì per lui, con lui. Era corso da lui, lasciandosi tutto alle spalle, la pioggia, il fango, i capelli pieni di gel portando con se solo l’amore, la passione e l’emozione che Chris gli provocava ogni volta che lo guardava negli occhi, che gli parlava, che lo baciava, che gli sfiorava la pelle, morbida e dolce sotto al suo tocco.
E ora, guardando fuori dalla finestra a Darren veniva da piangere perché gli mancava tutto quello, gli mancava in modo terribile, gli mancava alzarsi la mattina e non vedere l’ora di andare al lavoro, gli mancava vedere i suoi colleghi, gli mancava veder Chris tutti i giorni soprattutto, gli mancava abbracciarlo, baciarlo, dirgli quanto lo amava nei mille modi in cui era capace di farlo, anche solo con uno sguardo, gli mancava sfiorargli il volto, accarezzargli i capelli, osservare le mille sfumature dei suoi occhi.
Gli prese una malinconia terribile e così decise di uscire, fuori il tempo andava solo peggiorando ma a lui non importava, non gli importava di nulla se non delle lacrime che inesorabili gli scendevano sul viso.
Chiuse la porta alle sue spalle e prese a correre, non abitava vicino a Chris, per niente, ma non vedeva l’ora di vederlo e di dirgli quanto per lui fosse speciale averlo accanto quando poteva, e si avrebbe potuto prendere una macchina ma non voleva, voleva confondersi con la pioggia, lavare via la tristezza e arrivare al punto di non saper distinguere più il sapore delle lacrime e quello delle gocce che cadevano dal cielo.
 
Tu fammi sperare che piove e senti pure l’odore
Di questa mia pelle che è bianca e non vuole colore
 
Arrivò davanti a casa di Chris e bussò alla porta, si il campanello c’era ma lui bussò perché ogni volta che scappava dalla sua realtà per andare in quella di Chris, raggiungendolo nel suo trailer sul set bussava tre volte, per farsi riconoscere e così fece anche questa volta e Chris riconobbe il suono e il suo cuore si mise a battere all’impazzata.
Aprì la porta e vide Darren, in piedi, immobile, davanti a casa sua con gli occhi rossi e gonfi, le labbra socchiuse per prendere fiato, i vestiti e i capelli bagnati.
Lo guardò per un attimo ancora, forse solo per essere certo che quello non fosse un sogno, che lui fosse davvero lì, che fosse davvero uscito nel mezzo di un temporale solo per lui. L’aveva fatto davvero, l’aveva fatto per lui, perché lo amava e perché stare lontani per loro era una tortura, anche quando erano vicini dovevano sentirsi lontani ed essere lontani in tutti i sensi era il peggior modo di essere e nessuno dei due voleva esserlo.
 
Tu non ti ricordi ma eravamo noi
Noi due abbracciati fermi nella pioggia
 
“Dare…cosa fai qui? Piove e…” Chris non poté neppure finire la frase che Darren si gettò verso di lui, buttandogli le braccia al collo, stringendolo più forte che mai, mettendo il viso in quell’incavo, tra le spalle e il mento, dove il profumo di Chris era più forte, dove il battito del cuore si sentiva meglio, dove poteva nascondere il viso senza vergognarsi.
Rimasero abbracciati, così per tanto tempo, coperti dalla pioggia che sporcava e bagnava i loro vestiti, ma infondo che importava? Erano loro, così, e non c’era nessun altro posto in cui avrebbero voluto essere se non nelle braccia l’uno dell’altro, per sentirsi a casa, sentirsi completi.
Darren lo strinse a se ancora più forte e seppe in quel momento che quello era il suo posto, quella la sua persona.
Lui era il motivo di tutto, lui era la sua pazzia, lui era la sua verità, lui era la sua follia, lui era il suo porto sicuro in cui rifugiarsi in caso di tempesta, lui dava gli abbracci più caldi e i baci più dolci e solo a lui Darren avrebbe permesso di fare tutto quello, e di prenderlo con se e portarlo in capo al mondo, solo a lui si sarebbe affidato senza preoccupazioni e così fece, si lasciò alle braccia forti e alle mani calde di Chris, al suo corpo magro e sinuoso, alle sue parole sagge, potenti e dolci, ai suoi baci e ai suoi gesti, ai suoi affetti e ai suoi atti.
Lasciò che lui scrivesse la loro storia, con un inchiostro indelebile sulla loro pelle bianca perché Darren da quando l’aveva incontrato si era dimenticato l’uso delle parole, l’aveva regalato a Chris perché potesse parlare di loro.
 
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
Scrivi tu la fine
Io sono pronto
  
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