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Autore: SereNian08    29/07/2015    2 recensioni
Ricordava lo sguardo di Emma sul molo, il modo in cui si erano stretti e baciati.
Come ricordava la risata carica di malizia che aveva accompagnato quel momento.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Uccidilo. Lui è l'unico legame che hai con il tuo passato. Lui è il motivo per cui sei qui. Strappagli il cuore e metti fine a tutto questo'.  
 
La voce di Merlino le comandava di fare una cosa indicibile, impensabile. 
 
Ma nonostante questo, il suo braccio era teso, a stringere l'aria davanti al viso del ragazzino, sospeso a mezz'aria.  
 
Non riusciva a parlare, a muoversi o replicare. Il potere del pugnale la costringeva a fare quello che il possessore gli chiedeva. 
 
Anche uccidere suo figlio. 
 
Regina urlava, si dibatteva, imprigionata contro la parete da rami spessi, neri come carbone. 
 
<< SWAN! Non puoi fare questo! SWAN! >> 
 
<< Perché le stai facendo questo Merlino?! Pensavamo che tu fossi dalla nostra parte! >> 
 
Urlava suo padre, bloccato nello stesso modo, mentre assisteva ansiosamente alla scena, alternando gli sguardi a sua madre, distesa svenuta accanto a lui. 
 
<< OH lo sono. Io sono il mago più buono e potente al mondo. Ma non comprendete che ci deve per forza essere qualcuno in grado di portare il mantello opposto? Una sola anima. Un solo sacrificio. Centinaia di vite risparmiate. Dark Swan sarà sotto il mio controllo, ma per poterla avere del tutto, dovrà lasciarsi andare completamente. Questo è l'unico modo. >>  
 
L'unico modo.
Emma sentiva la pressione di quei comandi controllare il corpo. Non poteva, non riusciva ad opporsi. Lacrime invisibili iniziarono a pungergli gli occhi, mentre una parte di lei pensava e desiderava che arrivasse qualcuno o qualcosa ad ucciderla in quel preciso istante.
 
Il viso di Henry era rilassato, fiducioso, nonostante tutto.
 
Credeva ancora in lei, nonostante tutto.  
 
E quel briciolo di speranza, quella luce che il bambino continuava a vedere in lei, le diede la forza per allentare la stretta. Una forza sovrumana, dolorosa e lancinante. Non avrebbe resistito ancora per molto, lo sapeva. Non era abbastanza forte. 
 
E lo sguardo terrorizzato dei presenti, della sua famiglia, le fece solo capire che nemmeno loro credevano che poteva farcela. Avevano assistito al potere del pugnale, al cambiamento che questo causava in chi lo possedeva. 
 
Ma come poteva spiegare che lei non era realmente cambiata? Nonostante l'oscurità si fosse radicata in lei, avrebbe sempre continuato a proteggerli da lontano. Ad amarli da lontano. 
 
In quel preciso momento, dal nulla, in una nuvola di fumo grigio, apparve Tremotino. 
 
Emma emise un sospiro di sollievo impercettibile. 
 
Il braccio dell'uomo afferró quello del ragazzino, e lo strattonò con forza, liberandolo dal potere di Emma. 
 
"Non mio nipote, Merlino. Non ti lascerò segnare anche la sua vita."  
 
Merlino stringeva il pugnale oscuro in una mano e con l'altra la sua bacchetta di cristallo, puntata contro Tremotino. 
 
'Non metterti sulla mia strada Tremotino, non intralciarmi. Sappiamo benissimo chi dei due ne uscirà vincitore. Ho visto che hai ripreso i tuoi poteri, magia bianca, notevole. Ma non basterà. Lo sai che non basterà."  
 
"Non sono qui per metterti i bastoni tra le ruote, ma per offrirti un'alternativa che risparmierà ad entrambi sprechi di fatica e magia inutili. Sei disposto ad ascoltarmi?" 
 
"Niente di quello che dirai.." 
 
"Uno scambio. Ti propongo uno scambio." 
 
Merlino alzò la testa di scatto, scoppiando a ridere. 
 
"Pensi che questa donna ami qualcuno più del suo stesso figlio? Sai che non è possibile. Lo dovresti sapere più di tutti." 
 
Tremotino lanciò uno sguardo a Emma, prima di dire le parole che mai avrebbe voluto pronunciasse.
 
"Ci sono vari tipi d'amore, Merlino. E lei è il frutto di quello più forte di tutti. Il vero amore. Conosci la storia? Conosci cosa hanno passato il principe e Biancaneve per stare insieme? Quanto hanno combattuto in nome di quell'amore? Pensa che in questo stesso momento stanno condividendo un solo cuore."  
 
Merlino fissava sorpreso David e Snow distesa ai suoi piedi. Notava come non era riuscito a staccarsene nemmeno per un secondo. 
 
"Quello che stai dicendo potrà anche essere vero, ma io conosco la storia di questa donna. E so che il padre di suo figlio, è morto tempo fa. Tuo figlio, per l'appunto." 
 
Tremotino scosse la testa, mentre  lasciava il braccio del ragazzo. 
 
"Ma il suo vero amore è vivo e vegeto, e si da il caso che sia mio prigioniero." 
 
Emma spalancò gli occhi al suono di quelle parole, il corpo si irrigidì automaticamente. Aveva il viso contratto di angoscia e preoccupazione. I suoi occhi imploravano.  
 
"Gold..." 
 
Solo una parola carica di angoscia. 
 
Di sottintesi.
 
Killian. 
Il suo Killian. 
 
"Stai parlando del pirata, suppongo." 
 
Intervenne Merlino, smosso dalla reazione della donna. 
 
"Proprio lui." 
 
Rispose Tremotino con un ghigno soddisfatto.
 
E in un lampo di luce violetta, allo schiocco delle due dita, apparve il famoso pirata.  
 
Killian si guardò intorno stranito, fissando prima David e poi Regina, ma appena vide Emma si lanciò in avanti automaticamente.
 
"Swan!"  
 
La mano della donna, tesa in avanti, lo fece fermare di botto. 
Ma furono gli occhi della ragazza, ad immobilizzarlo sul posto. 
 
Carichi di tensione e paura. 
 
"Non ti avvicinare!". 
 
Killian vide Merlino e il pugnale tra le sue mani. 
 
Iniziava a capire quanto la situazione fosse pericolosa. 
Non ricordava nulla delle ultime ore, o forse degli ultimi giorni. 
 
Ricordava lo sguardo di Emma sul molo, il modo in cui si erano stretti e baciati. 
Come ricordava la risata carica di malizia che aveva accompagnato quel momento. 
 
La sua Swan era cambiata, ma era sempre la stessa. 
 
E lui l'amava e l'avrebbe amata in ogni modo.
 
Anche se lei voleva solo giocare, rigirarlo e usarlo per i suoi scopi.
Sapeva che in fondo al cuore della ragazza, c'era la vera lei. 
 
E la conferma era davanti ai suoi occhi. 
 
"Io qui ho finito" 
 
Tremotino afferró Henry ancora una volta mentre il ragazzino si dibatteva e urlava. Killian non fece in tempo a sporsi per raggiungerlo, che erano già scomparsi nel nulla con un 'pop' sonoro. 
 
'Bene. Non perdiamo tempo.' 
 
Emma tremava. 
Non le era mai capitato di sentire il corpo così pesante, il cuore - ma come poteva ancora possederne uno - così carico di angoscia e paura.  
 
I suoi occhi erano fissi in quelli blu del pirata, e in un susseguirsi di immagini, ogni momento passato con lui si dibatteva furioso nella sua mente. 
 
La prima volta che l'aveva visto davvero, mentre scalavano quella pianta di fagioli e le leggeva dentro l'anima come nessuno aveva mai fatto, riuscendo a spaventarla fin dal primo momento. 
Una paura che si era portata dietro per tutto il tempo a Neverland e anche dopo. 
Paura di lasciarsi andare, di amare, di farsi amare. 
Una paura che lui aveva lentamente spazzato via, annullandola del tutto sacrificando la sua nave per riportarla a casa. Per tornare da lei. E da quel momento, tutto il resto era sembrato facile da superare, da affrontare, perché c'era anche lui al suo fianco. Era riuscito a riscoprirla, a farla aprire all'amore, ad avvolgerla con passione e tenerezza allo stesso tempo. Ogni pezzetto di cuore era ritornato al suo posto. Ogni tassello che pensava aver perduto, era di nuovo lì, intatto. E l'aveva capito nel momento in cui era crollato, davanti a lei, privo di vita. 
 
Perché mai prima di allora aveva provato un dolore così forte e sordo pari solo alla gioia e al sollievo quando l'aveva avuto di nuovo tra le sue braccia. 
 
Lo amava.
Lo amava come non aveva mai amato nessuno nella sua vita.
Anche mentre l'oscurità la consumava. 
 
Per questo mentre Merlino pronunciava parole incomprensibili, si ritrovò con l'anima svuotata da tutto. 
 
'DARK SWAN TI ORDINO DI STRAPPARE IL CUORE DI QUELL'UOMO'  
 
Ci volle un solo secondo. 
L'attimo prima stava contemplando il viso dell'uomo che amava, e l'attimo dopo si avvicinava per eseguire gli ordini del pugnale. 
 
Killian rimase immobile. 
Non tentennò o indietreggiò di un millimetro. Nemmeno l'ombra della preoccupazione o della paura passò sul suo volto. 
 
Emma avrebbe voluto che non fosse così avventato e coraggioso. Non quella volta.  
 
Rimase di fronte a lui, con i corpi distanziati da pochi centimetri, e la mano già alzata e posata sul petto del pirata. 
 
Sembrava una scena romantica, non la pre annunciazione di un omicidio. 
 
Emma sentiva il volto umido di lacrime. Quelle che alla fine non era riuscita a trattenere. 
 
"Killian... Io non so come fermarlo.."
 
Non sapeva come era riuscita a far uscire quelle parole dalle sue labbra. Sapeva solo che voleva fargli capire che non era sua volontà fargli del male. Che l'oscurità in cui era avvolto il suo cuore, non era arrivata a controllata fino a quel punto. 
 
Non sarebbe mai stata sua volontà. 
 
La mano di Uncino si posò sulla sua, infondendole calore.  
 
"Non scapperò da te, Swan. Ti amo... E credo in te, non importa cosa succederà. Mi hai salvato una volta, su quella pianta di fagioli, entrando nella mia vita, riportando la speranza per un uomo finito carico di vendetta. Hai cancellato l'oscurità dal mio cuore. Mi hai dato il tuo amore e lo custodisco proprio qui, dentro di me."   
 
Si scambiarono uno sguardo carico di tensione, e comprensione. Emma assimilava quelle parole, e tutto il male, tutto il buio, tutto quello che non era tra loro in quel momento, nei loro cuori, venne spazzato via. Sembrava che anche l'oscurità stesse lasciando il suo corpo. 
 
Per un solo secondo c'erano Emma e Killian, sulla salita più difficile. Insieme.  
 
"ADESSO DARK SWAN" 
 
L'urlo di Merlino la fece scattare, spezzando la magia del momento, e il suo corpo scattò automaticamente, strappando il cuore con forza. 
 
Killian trattenne un urlo, mentre quello di Merlino risuonò per tutta la radura. 
 
Il cuore bianco e pulsante, screziato di nero, che Emma aveva in mano, era il proprio.  
 
Non sapeva come ci fosse riuscita. 
 
Nel momento in cui quelle parole erano uscite dalla bocca del suo pirata, la mano era scattata verso il proprio petto, e adesso stringeva il suo cuore. 
 
"Swan cosa.." 
 
Uncino la fissava preoccupato. 
 
"Così non potrà più controllarmi.." 
Sussurrò la ragazza. 
 
Tre cose si frapposero molto velocemente. 
 
Merlino alzò in alto la bacchetta, puntandola verso il cielo, rilasciando una serie di scintille, fulmini e screzi di luce. 
 
Regina riuscì a liberarsi da quei rami intricati, e sparendo in una coltre di fumo viola, riapparve a pochi metri dal mago, già con le mani alzate, pronta a combattere.
 
Emma in quello stesso istante spinse Killian lontano da lei. Con un ampio gesto della mano, lo costrinse  dietro una barriera trasparente, accerchiandolo insieme a David e Mary Margaret, impedendogli così di raggiungerla. 
 
"SWAN! Cosa stai facendo?!" 
 
Killian colpiva, inutilmente, la cortina trasparente davanti ai suoi occhi. Una barriera sottile ma indistruttibile. 
 
Emma si avvicinò lanciando uno sguardo ai genitori. 
 
"Mi dispiace così tanto..." 
 
E in quelle parole c'era tutto l'amore che provava per entrambi. 
 
Ma quando i suoi occhi tornarono a quelli del pirata, sentì la voce incrinarsi.. 
 
"Killian.." 
 
Posò una mano contro lo strato trasparente, all'altezza di quella del pirata. 
 
"Emma, non farmi di nuovo questo..." 
 
Ma lei non rispose. 
 
E prima che potesse aggiungere qualsiasi cosa, Emma voltò di scatto e iniziò a stringere il suo cuore, sempre più forte. Piccoli frammenti oscuri caddero ai lati della sua mano, sempre più velocemente. E quando rimase solo la cenere grigia nel palmo, crollò a terra senza vita.
 
In quello stesso istante la barriera si dissolse e Killian cadde in ginocchio, accanto al corpo della ragazza. Dietro di lui i singhiozzi di David risuonavano forte nel silenzio di quello spazio. 
 
Più lontano un fiocco di luce rossa contrastava con forza un fascio di luce gialla. 
 
"Emma.. Emma..Ti prego.."  
 
Con una mano le sorreggeva la nuca, inclinando la testa verso la sua. Le baciò i capelli, la fronte, le palpebre, continuando a sussurrare il suo nome. 
 
Infine arrivò alle labbra. 
La baciò con il cuore colmo di agonia. Sapeva che nessun sortilegio doveva essere spezzato. Sapeva che quel corpo privo di vita, del battito del suo cuore, non poteva risvegliarsi. 
 
Si soffermò lo stesso sulla bocca ancora calda, mentre le lacrime gli rigavano il viso.   
 
In quel momento, mentre il pirata aveva la fronte ancora premuta contro quella della sua principessa, qualcosa iniziò a brillare. 
 
La mano di Emma era aperta, con la cenere del suo cuore posata sul palmo. Piccoli frammenti di luce bianca iniziarono a turbinare, scintillando nell'oscurità, alzandosi sopra il corpo della ragazza. 
 
Killian notò che tutti quei frammenti si stavano riunendo, prendendo la forma chiara di un... Cuore.  
 
Un cuore che ora brillava più di qualsiasi cosa, sospeso sul petto della Salvatrice. 
 
Il pirata afferrò delicatamente quel cuore bianco e caldo, e prima di poterci anche solo pensare, lo stava premendo leggermente a sinistra, contro il petto di Emma. 
 
Tutta quella luce illuminò per un secondo il corpo della ragazza, per poi spegnersi all'improvviso. 
 
Killian aspettava, scrutava quel volto tanto amato alla ricerca di un segno di vita. 
 
Quando Emma socchiuse gli occhi, prima di aprirli del tutto, vide due iridi blu, prima ansiose e poi sollevate, entusiaste, commosse. 
 
Gli occhi di Killian riuscivano a calmarla nei momenti peggiori, e ad aprirle il cuore quando tutto sembrava non avere via d'uscita. 
 
Per questo non si sorprese nel vederlo piegato sopra il suo corpo, di sentire le sue mani sul collo, sul viso. 
 
"Emma.." 
 
La sua voce carica di sollievo fece traboccare il vaso colmo di emozioni che le riempivano il cuore. 
 
Un cuore nuovo, purissimo, che batteva incessantemente.  
 
"Sapevo che mi avresti salvata.." 
 
Ed era vero. 
Aveva distrutto il proprio cuore con la consapevolezza che Killian sarebbe riuscito a ridarle la vita, in qualche modo. 
 
Si sporse verso di lui per baciarlo. Gli stinse le spalle, i capelli folti e scuri, mentre sentiva il pirata ricambiare  l'abbraccio. 
 
Si baciarono come se non potessero vivere d'altro.  
 
Incuranti di tutto il resto. 
 
David sostenne il corpo di Mary Margaret mentre assistevano alla scena, con le lacrime ferme agli angoli degli occhi.
 
Regina arrivò accanto a loro trafelata, distrutta dallo scontro contro Merlino, scomparso all'improvviso dopo essersi reso conto di cosa Emma e Killian erano riusciti a fare. 
 
"Cosa è successo? Devo trovare Gold e.." 
 
Chiese, mentre guardava Emma e Killian. 
 
Ma proprio in quel momento Tremotino e Henry apparvero dal nulla. Il ragazzino corse tra le braccia di sua madre, mentre guardava l'altra stretta al pirata. 
 
"Te lo spiego io, Regina. Quello che succede alla fine di una storia.." 
 
Rispose Gold.  
 
"Il vero amore vince sempre." 
  
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