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Autore: Niglia    30/07/2015    3 recensioni
[Kagome/Sesshoumaru]
In cui Kagome Higurashi cade nel pozzo da bambina, un piccolo Sesshoumaru la trova e decide di tenerla per sé.
Una storia raccontata a piccoli pezzi.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: inu taisho, Kagome, Sesshoumaru, Signora Madre | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice. Buongiorno! Rieccoci qua :D Ne approfitto come sempre per ringraziare tutti voi che leggete e seguite e recensite questa storia, mi fa davvero molto piacere che l'idea vi piaccia e che soprattutto piaccia (credo?) come la sto gestendo. Io personalmente ne sono innamorata *_* ma forse sono solo di parte, lol.

Un avviso: forse da ora in poi gli aggiornamenti si faranno un po' lenti perché i capitoli successivi, per quanto già abbozzati, non sono ancora finiti e qualcuno mi convince poco, quindi ci metterò un po' di più per sistemarli. Ma non temete! The show will go on :D E con queste promesse, vi lascio alla lettura. Un bacio dalla vostra

Niglia.




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{8}

Meditation






Inu No Taisho non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma era preoccupato.

Aveva sentito il ringhio di suo figlio provenire dall’interno della tenda, poi silenzio – e adesso stava iniziando a riconsiderare la sua decisione di fargli tenere quell’umana, e a mettere in dubbio la propria facilità con la quale aveva acconsentito al desiderio del cucciolo senza opporre troppa resistenza. Al di là del fatto che egli fosse o meno in grado di prendersi cura di lei, vi erano altri elementi da considerare.

Innanzitutto, Sesshoumaru gli aveva spiegato brevemente di averla trovata in fondo a un pozzo – la qual cosa non aveva il minimo senso di per sé, e ne assumeva ancora meno se unita al fatto che non vi fossero insediamenti umani nelle vicinanze. Solo un vecchio pozzo in mezzo alla foresta e una ragazzina al suo interno.

Ora, nessuno appariva semplicemente dal nulla senza alcuna spiegazione – tantomeno un bambino. Poteva essere stata una trappola? Un espediente escogitato dai nemici dell’Ovest per insediare qualche spia alla fortezza? Possibile, ma improbabile: dopotutto si trattava solo di una creatura indifesa, il suo odore era palesemente umano e non aveva particolari peculiarità a parte quella di aver attirato l’attenzione di suo figlio. Come avesse fatto, poi, doveva ancora capirlo.

Inoltre, chi era? Da dove veniva? Il Generale aveva avuto modo di vederla quasi di sfuggita quando il suo erede l’aveva portata nella tenda, e gli aveva quasi ordinato di lasciarlo solo con lei. Cosa sarebbe accaduto se fosse appartenuta a una famiglia nobile o influente, e si fossero accorti che la piccola si trovava tra le grinfie degli youkai? Il regno dell’Ovest si vantava di non aver mai mosso guerra contro gli umani, e Inu No Taisho non aveva alcuna intenzione di essere il primo a disonorare il nome della sua famiglia abbassandosi a scatenare un inutile conflitto solo perché la curiosità di suo figlio aveva avuto la meglio sulla sua lungimiranza.

In ogni caso, sarebbero stati in grado di gestire una piccola umana – misteriosa o meno che fosse. La sua parola era legge, e nessuno dei suoi sudditi avrebbe osato mettere in dubbio la scelta di permettere la presenza di un umano nella corte.

Sesshoumaru, da parte sua, era stato irremovibile riguardo l’idea di tenerla. Aveva trascorso l’intera notte a montare la guardia accanto al giaciglio dell’umana, osservandola con invidiabile perseveranza e senza mai chiudere occhio malgrado le proteste di suo padre; la considerava già sua, e testardo com’era nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea – e non era neppure parso apprezzare particolarmente la richiesta del Generale di portare l’umana da lui una volta che si fosse svegliata. Di solito il cucciolo obbediva come si conviene a uno del suo rango, eppure stavolta Inu No Taisho aveva visto un luccichio di sfida nei suoi occhi.

Da un lato poteva ammirare lo spirito combattivo e affascinato di suo figlio, che di solito si comportava come se nulla fosse abbastanza degno della sua attenzione, ma dall’altro non poteva fare a meno di condannarlo; era ancora lui l’Alpha, e si aspettava che Sesshoumaru si comportasse di conseguenza. Poteva pure permettergli questa distrazione perché doveva ammettere di trovarla lui stesso divertente, ma il ragazzo non doveva dimenticare che l’ultima parola spettava a suo padre.

Decise tuttavia di non interrompere i due cuccioli che adesso bisbigliavano serenamente, e di attendere che fossero loro a venire da lui. Ne approfittò per radunare i soldati e dirigere l’organizzazione della partenza, facendo smontare giacigli e radunare i cavalli e i draghi – dono del Lord dell’Est, insieme a numerose altre suppellettili tra cui pietre preziose, stoffe e leccornie – e ripulendo con attenzione la radura affinché sembrasse che nessuno vi era mai passato.

Diede un ultimo pensieroso sguardo in direzione della tenda, e con sua sorpresa ne vide uscire il figlio – il volto solitamente distaccato distorto da un’espressione furiosa e irritata.

Trattenendo a stento un sospiro, Inu No Taisho si raddrizzò. Ecco che iniziavano i problemi.



-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-



Drabble: 655 parole.

   
 
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